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    Covid: Brusaferro, molto probabile una terza dose di vaccino

    “Sarà molto probabile un booster, una terza dose dei vaccini”. A dirlo è il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, in un’intervista al Messaggero in cui spiega: “La situazione è in costante miglioramento, la combinazione delle misure di distanziamento sociale con la progressiva crescita della vaccinazione ci ha dato questo risultato. Dobbiamo continuare a essere prudenti, ma già tre Regioni hanno numeri da fascia bianca ed è prevedibile che, settimana dopo settimana, se ne aggiungeranno altre.Dobbiamo però monitorare le varianti”. Per Brusaferro “La possibilità di somministrare il vaccino di Pfizer ai 12-15 anni ci consentirà di mettere in sicurezza le scuole medie e superiori”.
    Brusaferro sottolinea poi: “Penso che dobbiamo muoverci con prudenza, in modo progressivo. Vero è che il numero dei vaccinati sta crescendo, ma è importantissimo, laddove è raccomandato, continuare a usare la mascherina. Procedendo in questo modo possiamo riconquistare sempre nuovi livelli di libertà. Siamo ancora in una fase di transizione. Ciò che possiamo dire – aggiunge – è che ci troviamo di fronte a scenari di progressivo miglioramento, e questo è molto positivo”.   

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    Dl Sostegni: via libera definitivo dalla Camera

    Via libera definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge Sostegni, il provvedimento finanziato con i 32 miliardi dello scostamento di bilancio autorizzato dal Parlamento nel gennaio scorso e che interviene, prioritariamente, con nuovi ristori a favore delle imprese svincolando gli interventi dai codici Ateco. I voti a favore sono stati 375, nessun contrario, 45 gli astenuti.Il Consiglio dei ministri è convocato per domani 20 maggio alle ore 11:15, a Palazzo Chigi. Sul tavolo l’approvazione del decreto Sostegni bis. E il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, sempre domani alle ore 16 terrà una conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio per illustrare il Decreto ‘Imprese, Lavoro, Professioni’. Interverranno il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Lo annuncia una nota della Presidenza del Consiglio.
    Aiuti a famiglie e imprese comprese le filiere industriali più colpite a partire da quella dell’auto: nella volata finale per chiudere il nuovo decreto Sostegni – che sarebbe lievitato a un centinaio gli articoli – spunta anche il tentativo di garantire un nuovo finanziamento degli incentivi per la rottamazione e l’acquisto di veicoli meno inquinanti, anche se sempre a benzina o diesel. Una voce che potrebbe però non entrare nel testo base del provvedimento che sarà domani in Consiglio dei ministri, per essere lasciata alle scelte parlamentari. Per le modifiche le Camere – chiuso con il voto finale di Montecitorio l’esame del Sostegni 1 – dovrebbero avere a disposizione 800 milioni sui circa 40 miliardi di extradeficit. Oltre la metà delle risorse andrà alle aziende danneggiate dall’emergenza Covid tra contributi a fondo perduto, crediti di imposta per gli affitti, sconti Tari e pacchetto a sostegno della liquidità. Altro capitolo di peso del decreto saranno le misure per accompagnare la fine del blocco dei licenziamenti: al lavoro dovrebbero andare tra i 4 e i 5 miliardi per l’introduzione di diversi strumenti, dagli sgravi al 100% fino a 6mila euro per il contratto di rioccupazione alle norme sui contratti di solidarietà, la proroga di sei mesi della cassa per cessazione e l’estensione dei contratti di espansione alle imprese da 100 dipendenti in su che rappresentano, ha sottolineato il ministro Andrea Orlando, una “importante anticipazione” di nuove “forme di flessibilità” verso la pensione di cui bisognerà valutare “gli effetti” in vista della fine della sperimentazione di Quota 100. Altri 2-3 miliardi andranno alla sanità tra esigenze del commissario per l’emergenza (1,5 miliardi), smaltimento delle liste di attesa (500 milioni), fondi per vaccini e ricerca ma anche per istituire il nuovo codice di esenzione dal ticket per il monitoraggio di chi è stato ricoverato dopo il contagio. In arrivo anche un altro stop, fino alla fine di giugno, per le cartelle esattoriali. I giovani saranno al centro dell’attenzione con norme a favore dell’acquisto della prima casa, mentre per le famiglie più in difficoltà arriveranno anche altri 4 mesi di Reddito di emergenza e altri 500 milioni ai sindaci per aiuti con buoni spesa e affitti. La norma ‘salva-Comuni’ a rischio dissesto potrebbe invece essere inserita nel corso dell’iter di conversione del decreto.

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    Speranza: 'Il 28/5 ok Ema a Pfizer per 12-15 anni'

    “Si prevede che il 28 maggio l’Ema rilasci l’autorizzazione al vaccino Pfizer per la fascia 12-15 anni. Per il momento solo questo immunizzante è previsto a partire dall’età di 16 anni, gli altri dai 18. E’ un fatto molto importante perché vaccinare i giovani è altamente strategico ed è essenziale per la riapertura in sicurezza del prossimo anno scolastico”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza rispondendo ad una interrogazione alla Camera. “Aspettiamo la decisione dell’Ema anche per dare maggiori informazioni su queste fasce d’età”, ha concluso.
    “Finora ci siamo preoccupati di vaccinare le fasce di persone più esposte al virus: operatori sanitari, anziani, fragili. A giugno arriveranno altri 20 milioni di dosi di vaccini e l’immunizzazione potrà essere estesa ad altre categorie di cittadini, tra cui i più giovani”, ha affermato il ministro della Salute.

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    Letta, l'elezione del presidente della Repubblica è lontana

    “Gennaio è talmente lontano che non sono in grado di dire in questo momento”, cosa accadrà in occasione della elezione del presidente della Repubblica. Così il segretario del Pd Enrico letta, conversando con i giornalisti a Bruxelles. “Quello che è certo è che questo governo, giorno per giorno e settimana per settimana, deve essere fondamentalmente il governo del delivery, il governo che consegna, che fa le cose”, ha aggiunto Letta, precisando che “il concetto essenziale che noi auspichiamo è la continuità di governo”.
    Letta ha poi sottolineato che “lavoriamo in modo convinto a favore che le riforme vengano applicate”. “Dopodiché – ha proseguito, gennaio sarà un’altra partita, l’affronteremo secondo, come sempre, lo spirito migliore per trovare le migliori soluzioni”. 

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    Finale di Coppa Italia: Speranza firma, coprifuoco alle 24

    Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza valida “esclusivamente nella giornata di oggi” e solo “in relazione allo svolgimento della Finale di Coppa Italia che si terrà a Reggio Emilia”, che sposta l’inizio del coprifuoco alle 24. Secondo l’ordinanza, il termine orario degli spostamenti per i partecipanti all’evento inizierà alle ore 24 e terminerà alle ore 5 del giorno successivo, al fine di consentire il regolare deflusso del pubblico ed evitare la formazione di assembramenti nei punti di uscita dall’impianto “Mapei Stadium”. 

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    Bianchi: 'Forti investimenti per più tempo pieno a scuola'

    “Siamo convinti che sia necessario prevedere una scuola che vada sempre più verso il tempo pieno, in cui però il tempo pieno non sia solo l’ampliamento di quanto c’è già ora ma sia la possibilità di comprendere la fase complessa della vita che è la crescita, in cui si trasformano corpo mente e atteggiamenti. Questo implica massicci investimenti su mense e palestre, soprattutto al sud. La sola affermazione più tempo pieno non basta e alle superiori dobbiamo uscire dalle gabbie del 900”, ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi intervenuto in commissione Infanzia e adolescenza.
    “Dobbiamo uscire dalle gabbie del ‘900 alle superiori in cui tutto era messo in linea: matematica distinta da italiano, ginnastica, religione, il tutto in cocktail. La scuola deve essere rispondente alla interdisciplinarietà, non deve cumulare informazioni, ne siamo travolti. Dobbiamo dare ai nostri ragazzi più strumenti e in questo senso leggiamo le stem: non deve essere la sommatoria di scienze, matematica e tecnologie. Di stem ce ne vogliono di più e non si tratta di una alternativa alla formazione classica di cui dobbiamo essere orgogliosi. La scuola deve essere maggiormente in grado di dare strumenti critici e di vita collettiva. L’operazione è titanica e non vuole dire riformare la scuola ma ripensare in profondità gli strumenti che servono per affrontare le situazioni come quelle che abbiamo vissuto”, ha concluso Bianchi.

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    Vitalizi: il consiglio di garanzia del Senato conferma la restituzione

    Il consiglio di garanzia del Senato ha confermato la sentenza di primo grado che ha restituito i vitalizi a Roberto Formigoni e ad altri parlamentari ai quali era stato tolto in quanto condannati. I voti favorevoli sono stati tre e due contrari, Alberto Balboni di FdI e Valeria Valente del Pd. 
    “Questa sera il Consiglio di Garanzia del Senato ha deciso che restituire il vitalizio ai condannati è stata una decisione giusta. Alla faccia di tutti i ristoratori, commercianti e partite Iva in difficoltà, alla faccia di tutte le famiglie che non ce la fanno ad arrivare a fine mese, alla faccia di chi percepisce pensioni ridicole. Ma questa gente non si vergogna? Noi non ci fermeremo e ci batteremo, come sempre, contro questo tentativo di restaurazione becera dei vecchi privilegi. Non molliamo!”. Lo scrive il deputato M5S Stefano Buffagni. 
    “Il condannato per corruzione Formigoni riprende il vitalizio, e con lui gli altri ex senatori riconosciuti colpevoli di gravi reati. Dal Senato arriva un nuovo schiaffo ai cittadini italiani: la Lega e Forza Italia se ne assumono la responsabilità di fronte al Paese. Il Consiglio di Garanzia, in cui non siede il M5S dopo il tradimento di un nostro ex senatore, ha deciso di respingere il ricorso avanzato dall’amministrazione di Palazzo Madama contro la sentenza di primo grado con la quale la commissione Contenziosa aveva annullato la delibera Grasso del 2015”. Lo affermano in una nota gli esponenti del MoVimento 5 Stelle Paola Taverna, vice presidente del Senato, Laura Bottici, questore di Palazzo Madama e Gianluca Perilli. “Finché c’era da assegnare i privilegi ai pochi della casta si faceva valere l’autonomia del Senato, ora che invece c’è da applicare regole di civiltà e rigore, allora l’autonomia non serve più e ci si appella in modo strumentale addirittura alla legge su Reddito di Cittadinanza e Quota 100 nonché a sentenze interpretate in modo forzato. Dopo decenni si sono accorti che i parlamentari potrebbero avere le stesse regole dei cittadini, ma lo fanno nell’unica volta in cui questo serve a difendere un privilegio. Evidentemente non conoscono vergogna. Noi non ci arrendiamo e domani rilanceremo la nostra battaglia con nuove proposte”.