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    Covid: Fontana, in Lombardia parametri da zona bianca

    (ANSA) – MILANO, 26 MAG – “La Lombardia da oggi ha parametri
    da zona bianca”. Lo ha annunciato il presidente della Regione
    Attilio Fontana, durante una visita all’hub vaccinale di
    Novegro, alle porte di Milano. L’incidenza di casi positivi per
    100.000 abitanti, infatti, negli ultimi 7 giorni è scesa a 48.   
    “Iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel – ha aggiunto – ma
    la nostra lotta al Covid non è finita”. (ANSA).   

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    Comunali: Salvini, per Roma c'è anche la giudice Matone

    “A differenza di Pd e 5Stelle, che litigano e andranno separati alle urne, noi abbiamo l’imbarazzo della scelta e troveremo nomi condivisi”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ha parlato della partita delle elezioni comunali a Roma in un’intervista al Messaggero. Per Roma Fratelli d’Italia ha lanciato Enrico Michetti, un avvocato-editorialista radiofonico. “Michetti è certamente un nome valido come, per esempio, quello di Simonetta Matone, apprezzata giurista che con il suo lavoro ha salvato tanti bambini e ragazzi da abusi e violenze, premiata come Donna dell’Anno nel Lazio nel 2005 – commenta Salvini – Siamo a buon punto anche sul programma. Bisogna investire bene sul Giubileo 2025 e per farlo abbiamo già fatto un passo importante: grazie al ministro Garavaglia siamo riusciti a investire 500 milioni del Recovery sul progetto Roma caput mundi. C’è molto lavoro da fare, dopo i disastri Raggi-Zingaretti”.
    Secondo Salvini “il quadro delle candidature è definito praticamente ovunque e a Roma e Milano l’intesa è matura”, e sul perché si faccia tanta fatica a trovare persone che vogliano candidarsi, precisato che “come Lega abbiamo già fatto alcune proposte: equiparare lo stipendio dei sindaci delle grandi città ai parlamentari e rivedere alcuni reati a partire dall’abuso d’ufficio”.
    Infine la politica nazionale ed i rapporti con il Pd nella maggioranza di governo: “Letta mi insulta praticamente ogni giorno, non mette in difficoltà me bensì tutto il governo. Letta parla di Ius soli, patrimoniale e ddl Zan quando nell’ultimo decennio il Pd è stato quasi sempre in maggioranza e non è mai riuscito a concretizzarle. Pensa di farlo adesso con la Lega? È una provocazione per me, per Draghi, per tutta la maggioranza e addirittura per il Colle”.

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    Omofobia: sono 170 le audizioni, nella lista da Platinette a Nordio

    Sono 170 le audizioni ‘ammesse’ sul disegno di legge contro l’omotransfobia, che è all’esame della commissione Giustizia del Senato. A presentare il calendario completo è stato il presidente della commissione, il leghista Andrea Ostellari (che è anche relatore del provvedimento), dopo aver accorpato alcune richieste anche per evitare sovrapposizioni. Inizialmente quelle proposte erano oltre 200, più della metà della Lega. Ostellari avrebbe proposto che si svolgano un giorno a settimana, indicativamente ogni martedì: immaginando una media di una decina di audizioni a giornata, servirebbero almeno 4 mesi per concludere il ciclo. 
    Tra le 170 audizioni ammesse ci sono nomi di giuristi, procuratori, avvocati, esponenti di chiese e movimenti di varie religioni, psicologi e psicoterapeuti, rappresentanti del mondo omosessuale, femministe, giornalisti. Per il mondo religioso si va da monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei a Riccardo di Segni dell’Unione delle comunità ebraiche in Italia, da Yassine Baradai, segretario nazionale dell’Unione delle comunità islamiche in Italia ad Alessandro Dini Ciacci, responsabile della chiesa dei mormoni. Altri previsti nel calendario sono Mauro Coruzzi in arte Platinette, il presidente facente funzioni della Calabria, Nino Spirli’, Rossana Dettori della segreteria nazionale della Cgil, Massimo Gandolfini del Family day, Cristina Gramolini di Arcilesbica, l’ex presidente di Arcigay nazionale Aurelio Mancuso, l’ex pm Carlo Nordio. Per l’Unione nazionale delle donne italiane sono previste la presidente Vittoria Tola e Pina Nuzzo, poi le femministe Monica Sargentini Ricci e Marina Terragni e il filosofo Stefano Zecchi.
    “Chi ha paura del confronto? Noi no, e siamo pronti a discutere con lealtà di ddl Zan e della proposta del centrodestra, per tutelare tutte le vittime di discriminazioni e violenza. Giovedì iniziamo con le prime audizioni, che saranno 170 in tutto. Senza confronto non c’è democrazia”. Lo scrive su Facebook il leghista Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia del Senato e relatore del disegno di legge Zan.
    “Le 170 audizioni disposte da Ostellari sul Ddl Zan non sono un approfondimento, sono una provocazione intollerabile. Non amo il muro contro muro, ma qui siamo alla presa in giro”. Lo scrive il deputato del Pd Filippo Sensi su Twitter.
    “Sulla legge Zan il presidente Ostellari ha proposto 170 audizioni, nonostante avessimo chiesto una selezione che consentisse tempi rapidi. È evidente che il presidente ha come unica finalità quella di affossare la legge. Ha preso in ostaggio la commissione e sequestrato il ddl, impedendo la possibilità di votare e di discutere nascondendo fino a oggi le richieste di audizione. Credo che a questo punto si debbano riunire i presidenti dei gruppi favorevoli alla legge Zan per valutare come portare in Aula al più presto il ddl approvato alla Camera e denunciare le forzature regolamentari operate per impedire l’approvazione della legge”. Così su Facebook il senatore del Pd, Franco Mirabelli che fa parte della commissione Giustizia di Palazzo Madama che sta esaminando il disegno di legge contro l’omotransfobia.
    “È chiaro che si tratta di puro boicottaggio. La Lega propone 170 audizioni in Commissione sul ddl Zan solo per allungare i tempi. Una provocazione irricevibile. Ora i gruppi favorevoli si accordino per portare in aula il ddl già approvato alla Camera”. Lo afferma Laura Boldrini, deputata del PD.
    “170 audizioni, con il solo scopo di fare ostruzionismo e condannare la legge Zan a un percorso infinito, fino a quando sarà troppo tardi per approvarla: questo è lo spettacolo indegno che ci regala oggi la commissione Giustizia del Senato”. Così in una nota il segretario generale di Arcigay, Gabriele Piazzoni. “Leggendo l’elenco degli auditi, potremmo concludere, con amara ironia, che manca solo il mago Otelma. Possibile che il Senato debba prestare il fianco in questo modo alla ridicolizzazione delle istituzioni democratiche del nostro Paese?”, ha aggiunto rivolgendo inoltre un appello ai parlamentari: “Le forze politiche che hanno raggiunto il compromesso sul testo di legge approvato alla Camera devono sostenere la conclusione del percorso legislativo. Le recenti notizie che riportano un febbrile lavoro di Italia viva per raggiungere un nuovo compromesso ci preoccupano: proprio Italia viva ha giocato un ruolo di prima linea nel raggiungimento di una mediazione alla Camera e ha influenzato in maniera significativa i contenuti del testo approvato. Pertanto, non si capisce perché ora intenda rimettere in discussione tutto. Si vada in aula, si discuta e si voti, senza altri scambi sulle nostre vite. Per una volta abbiano i partiti, Iv inclusa, il coraggio di lasciare che sia l’aula a decidere se la legge deve o non deve essere approvata. Una legge manomessa e svuotata, che di contrasto all’omotransfobia ha solo il titolo, non serve a nessuno”, ha concluso.
    “Per il M5s chiedere di esaminare il ddl Zan in Aula non e’ piu’ un’ipotesi da valutare ma una cosa da fare. E’ da un mese che abbiamo le firme pronte. Ho aspettato gli altri partiti di centrosinistra, adesso basta e attiviamo l’articolo 77 del regolamento del Senato. Ognuno si prenda le proprie responsabilità, non a parole. Ho raccolto l’adesione di Leu, spero vogliano firmare anche i colleghi del Pd, su Italia viva non saprei. Potremmo fare la richiesta già oggi”. Così la senatrice del M5s, Alessandra Maiorino sul ddl contro l’omotransfobia.
    “Siamo disponibili a portare il provvedimento in Aula nel momento in cui il pallottoliere ci dà una maggioranza. Quindi ha fatto bene il senatore Mirabelli a proporre un confronto con i partiti che alla Camera hanno votato il ddl Zan, per capire se ci sono scostamenti di posizione. Sento ad esempio che Faraone dice ora cose diverse, ci spieghi su cosa ha cambiato idea”. Così la senatrice del Pd, Monica Cirinnà a proposito dello ‘sprint’ chiesto dal M5s per far approdare il ddl Zan nell’aula del Senato. E ha aggiunto: “Chi ha problemi parli, perché se si vuole portare in fondo la legge, servono certezze per non correre rischi con il voto alla cieca”. “Un calendario con 170 audizioni è una presa in giro. Questa è la commissione Giustizia non “casa Ostellari” – aveva commentato in precedenza la senatriced del Pd –  Ormai il tentativo di affossare il testo in commissione è evidente, andiamo presto in aula senza relatore con la dichiarazione d’urgenza”.
    “Mi sembra prematuro parlare dell’ipotesi di andare in aula, aspettiamo di vedere cosa succede in commissione. Intanto si inizia con il ciclo di audizioni. Non è che si può andare in aula perché sono in calendario 170 audizioni. Strada facendo diminuiranno, forse saranno una decina in meno”. A dirlo il senatore di Italia viva, Giuseppe Cucca uscendo dalla commissione Giustizia che sta esaminando il disegno di legge contro l’omotransfobia.
    I vescovi italiani chiedono di evitare “forzature” con il disegno di legge Zan contro l’omofobia. “Ribadiamo come ci sia ancora tempo per un dialogo aperto per arrivare a una soluzione priva di ambiguità e di forzature legislative”, ha detto il Presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il cardinale. Gualtiero Bassetti, aprendo i lavori all’Assemblea generale in corso a Roma.
       

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    Dl Covid: Camera, ok definitivo al provvedimento

    Via libera definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge in materia di vaccini, che contiene norme anche in materia di giustizia e di concorsi pubblici. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 311 voti favorevoli, 47 contrari e due astenuti. 
    Il decreto definitivamente approvato alla Camera si riferisce alle misure di contenimento del Covid-19. Tra l’altro, esenta i somministratori del vaccino dalla responsabilità penale per omicidio colposo o lesioni personali colpose, qualora tali eventi si producano in conseguenza della vaccinazione (articolo 3) e disciplina un obbligo di vaccinazione per il personale sanitario e socio-sanitario che svolge la sua attività nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali pubbliche e private, nelle farmacie, para-farmacie e studi professionali. Nel testo ci sono poi disposizioni valide fino al 31 luglio per l’esercizio dell’attività giudiziaria (con riguardo anche al processo contabile) in tempo di emergenza pandemica , autorizza il Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti a posporre di centottanta giorni lo svolgimento delle elezioni degli organi territoriali e nazionali.
    Arrivano poi misure di semplificazione per lo svolgimento delle procedure dei concorsi per l’accesso al pubblico impiego da bandire o già banditi e si differisce il termine di vigenza delle graduatorie a scorrimento del personale del Ministero della giustizia. Infine arrivano misure urgenti per lo svolgimento delle prove scritte del concorso per magistrato ordinario. Nella lettura al Senato è stato, poi, ripristinato su tutto il territorio nazionale, l’accesso a strutture residenziali socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice, per familiari e visitatori muniti delle certificazioni verdi Covid-19.    

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    Voto fuorisede: stop Viminale a ddl per Regionali ottobre

    Gli studenti fuorisede non potranno votare alle regionali e alle amministrative di ottobre nelle città dove risiedono per studio, come prevede un ddl all’esame della Commissione affari costituzionali e promosso dal Collettivo Beppe Valarioti. In una riunione informale tra i membri della Commissione e rappresentanti del ministeri dell’Interno, guidati dal sottosegretario Ivan Scalfarotto, questi hanno detto che il Viminale ha dei problemi tecnici “insormontabili” per poter attuare questa legge anche se fosse approvata dal Parlamento. Uno spiraglio è stato aperto per le future elezioni politiche, europee e per i referendum.    

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    M5s, Rousseau: 'Dopo 30 giorni nessuna promessa onorata'

    “Oggi è trascorso esattamente un mese da quando Giuseppe Conte garantiva pubblicamente: “i debiti non si discutono, si onorano”. Dopo 30 giorni nessuna promessa è stata onorata, anzi. Perché? Perché le promesse pubbliche di Giuseppe Conte sono state, invece, smentite privatamente da Vito Crimi che ha comunicato a Rousseau che, in realtà, il (suo) MoVimento non ha alcuna intenzione di onorare gli impegni. E così sta accadendo. Anzi, peggio”. Lo denuncia con un post su Facebook, Enrica Sabatini, socia di Rousseau, sottolineando che “da tempo c’è un accordo che attende di essere siglato, ma che Crimi fa saltare costantemente”.
    “Accanto all’enorme debito di mezzo milione di euro che il MoVimento 5 Stelle di Vito Crimi non intende riconoscere – aggiunge Sabatini -, si aggiungono ogni giorno che passa ulteriori e pesanti spese sulle spalle di Rousseau per erogare servizi previsti dalla legge e che il MoVimento 5 Stelle di Vito Crimi, ovviamente, si rifiuta di saldare”. “Questo – osserva – è il MoVimento 5 Stelle di Vito Crimi. Quello che manda in cassa integrazione le persone, grazie anche al lavoro delle quali centinaia di eletti siedono in parlamento. Quello che costringe chi ha sempre lavorato con dedizione e serietà a chiedersi se questo mese potrà pagare l’affitto o le bollette. Quello che tutti rimangono a guardare senza intervenire, mentre distrugge tutto quello che migliaia di persone hanno costruito con i loro sacrifici e il loro impegno in 15 anni. Da tempo – ricorda Sabatini – c’è un accordo che attende di essere siglato, ma che Vito Crimi fa saltare costantemente e che prevede una conclusione dei rapporti tra MoVimento e Rousseau serena e soprattutto rispettosa verso quelle persone che meritano il dovuto e che ogni giorno devo guardare negli occhi sentendomi in difficoltà al posto di chi, invece, dovrebbe vergognarsi essendo responsabile di quello che sta avvenendo. Le parole e le frasi a effetto sui social non servono, sono necessari i fatti lontano dai riflettori e dai like. È lì che si riconoscono le persone credibili”. 
    “Dunque secondo l’associazione Rousseau quando si tratta di chiedere soldi, Vito Crimi è il rappresentante legale titolato a firmare accordi, ma quando si tratta di adempiere a quanto prescrive la legge e cioè la restituzione dei dati degli iscritti al Movimento 5 Stelle che ne è titolare, non riconoscono le richieste che arrivano da Vito Crimi. Affermazioni fantascientifiche, senza capo nè coda”. Lo dichiara il capodelegazione M5S Stefano Patuanelli.   

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    Mattarella, noi in debito con giovani, ridisegnare il futuro

     “Abbiamo un debito verso le future generazioni, e non è solo quello finanziario. E’ un debito che si esprime nei confronti dei giovani, con la necessità di disegnare in maniera adeguata il futuro dei nostri ragazzi.    Rifuggendo dalla tentazione di farsi rinchiudere nella considerazione effimera ed esclusiva del momento presente, una condizione effimera che ignora il passato e la storia e trascura il futuro. C’è l’esigenza del nostro Paese di pensare ai giovani per consegnarli un futuro adeguato”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università del Sacro cuore di Cremona. “La storia di Cremona è stata attraversata dalla tragedia della pandemia, che ha seminato dolori e lutti”. Qui si unisce “insieme il ricordo delle vittime, la sofferenza dei familiari, l’abnegazione di chi negli ospedali si è speso per salvare vite. Tutto questo viene raccolto con il riferimento al senso di comunità che rappresenta Cremona e la sua provincia. La mia visita intende esprimere la fiducia della ripresa che si è avviata nella convinzione che la ripresa sarà certamente veloce ed efficace. E’ questo l’augurio che desidero consegnare a Cremona”.”Siamo in un momento di ripresa nel nostro Paese. Il recupero di questo straordinario complesso, in un suggestivo campus, è frutto di una collaborazione tra pubblico e privato. Una condizione preziosa che vale più in generale: la collaborazione nel Paese è indispensabile per definire e attuare i programmi del Pnrr. La loro tempestiva attuazione ha bisogno del concorso e dell’energia di tutte le forze del Paese. La collaborazione deve essere avvertita per ogni decisione”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando da Cremona.   

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    Cei, Italia provata da pandemia, Recovery è un'opportunità

    Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) “può essere una occasione importante di crescita collettiva”, “questo Piano può inoltre diventare un’opportunità per rilanciare l’economia del Paese, dando respiro e ristoro ad una società provata dalla persistente emergenza sanitaria, che sta producendo effetti molto pesanti sulla situazione socio-economica”. Lo ha sottolineato il Presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, introducendo questa mattina i lavori dell’Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana.I vescovi italiani chiedono maggiore impegno sulla sicurezza sul lavoro. “A proposito di lavoro, chiediamo un’attenzione perché questo avvenga sempre in condizioni sicure. Basta morti sul lavoro! È un’emergenza da affrontare: servono una strategia e una forte iniziativa nazionale che coinvolga tutti, Governo, Istituzioni e cittadini. Ci auguriamo che si proceda in tal senso”, ha detto il Presidente della Cei.I vescovi italiani chiedono alle istituzioni di sostenere gli arrivi in sicurezza dei migranti. “La Conferenza Episcopale Italiana, attraverso i suoi Uffici nazionali, ha garantito l’arrivo in Italia e l’accoglienza in sicurezza – ha ricordato il Presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti – di oltre mille profughi dal Medio Oriente e dall’Africa, dimostrando che è possibile un’alternativa agli ingressi irregolari e alle morti in mare, su cui un giorno sarà severo e inappellabile il giudizio di Dio: ‘Dov’è tuo fratello?'”.