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    Sindacati in piazza a Roma, Landini: 'No ai licenziamenti'

    I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri sono stati ricevuti dal presidente della Camera, Roberto Fico, in occasione della giornata di mobilitazione indetta unitariamente dai sindacati in piazza Montecitorio che vede al centro il tema della sicurezza sul lavoro, della proroga del blocco dei licenziamenti e delle crisi industriali. 
    Sul blocco dei licenziamenti “la partita non è chiusa, al governo abbiamo chiesto che si possa riaprire un confronto”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dalla manifestazione in piazza Montecitorio. “Anche a Confindustria diciamo che per noi il primo luglio non può essere il giorno in cui partono i licenziamenti. Se dovessero non cambiare la norma, diciamo che non siamo disposti ad accettare passivamente, a subire i licenziamenti”, ha aggiunto. Inoltre “nei prossimi giorni incontreremo tutti i gruppi parlamentari, perché oggi è il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Le chiacchiere sono finite”.   

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    Figliuolo, intercettare la popolazione non ancora vaccinata

    (ANSA) – BASTIA UMBRA (PERUGIA), 28 MAG – “Con procedure
    anche di cosiddetta ‘chiamata attiva’ dobbiamo andare a
    intercettare la popolazione che ancora non risulta vaccinata.   
    Quindi, se mancano i soggetti fragili si vanno a cercarli,
    bisogna soprattutto mettere in sicurezza queste classi”: a dirlo
    è stato il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario
    straordinario all’emergenza Covid, parlando con i giornalisti al
    termine della visita al centro vaccinale di Bastia Umbra. Ha
    quindi ricordato che “ad oggi abbiamo quasi somministrato 33
    milioni di dosi, di cui circa 21 milioni e 800 mila come
    ‘prima’”.   
    Entrando nello specifico, Figliuolo ha evidenziato che “le
    vaccinazioni agli over 80 hanno superato a livello nazionale il
    90% e l’Umbria è in target, agli over 70 sono sopra l’80% e
    l’Umbria è in target”. “Mentre – ha detto il commissario – per
    gli over 60 dobbiamo crescere tutti, visto che siamo al 62-63%”.   
    Parlando dei dati dei contagi degli ultimi giorni, il generale
    Figliuolo ha evidenziato che “quelli di ieri sono ottimi”. “Si
    continua a registrare – ha aggiunto – il calo delle terapie
    intensive e dei decessi. Ma non dobbiamo abbassare la guardia”.   
    (ANSA).   

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    Vaccini Covid a tappeto nelle aree del terremoto

    (ANSA) – BASTIA UMBRIA (PERUGIA), 28 MAG – “Nel prossimi
    giorni sarà avviata una campagna vaccinale a tappeto su tutta
    l’area del cratere sismico”: ad annunciarlo è stata la
    presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, insieme al
    generale Francesco Paolo Figliuolo, al termine della visita al
    centro vaccinale di Bastia Umbra.   
    La campagna intereserrà non solo l’Umbria ma tutte le regioni
    del centro Italia colpite dal sisma del 2016.   
    “La popolazione terremotata – ha sottolineato Tesei – già da
    tanti anni è chiamata a grandi sacrifici. A mio avviso è una
    notizia bellissima questa di poter vaccinare a tappeto tutti
    coloro che vivono nel cratere”.   
    Il tema delle vaccinazioni ai residenti dei 138 comuni colpiti
    dal sisma del 2016 era stato sottoposto al commissario
    straordinario Figliuolo, qualche settimana fa, proprio dai
    governatori e dai sindaci delle quattro regioni interessate dal
    sisma.   
    A farsi sostenitore della richiesta era stato anche il capo
    Dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio,
    che ha accompagnato il generale Figliuolo in Umbria. (ANSA).   

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    Commissario Figliuolo e capo Prociv Curcio incontrano Tesei

    (ANSA) – PERUGIA, 28 MAG – E’ cominciata dalla sede della
    Regione, dove è stato accolto dalla presidente Donatella Tesei,
    la visita in Umbria del commissario per l’emergenza Covid,
    generale Francesco Paolo Figliuolo. Con lui il capo della
    protezione civile Claudio Curcio.   
    A Palazzo Donini Figliuolo e Curcio incontreranno i
    rappresentanti della task force Covid della Regione. Si
    recheranno poi in visita al centro vaccinale al centro
    fieristico di Bastia Umbra e poi all’ospedale di Perugia per
    l’inaugurazione del Modular hospital. La giornata si concluderà
    con la visita al punto vaccinale di Solomeo, a Corciano. (ANSA).   

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    Oggi in Consiglio dei Ministri semplificazioni e governance per il Recovery

    Via le norme sul massimo ribasso, una lunga mediazione per allargare le maglie dei subappalti tutelando i lavoratori e la legalità. Mario Draghi lavora per portare in Consiglio dei ministri oggi le misure per le semplificazioni e sulla governance del Recovery plan.
    Bisogna far presto, chiudere il decreto in Cdm nelle prossime ore, o si rischia di perdere la prima tranche di 27 miliardi che potrebbe arrivare da Bruxelles a luglio. Ma il premier deve fare i conti con il muro di Pd e Leu sul tema degli appalti: i ministri Andrea Orlando e Roberto Speranza chiedono e ottengono un tavolo con i sindacati prima del varo del decreto. Il tentativo dei partiti della sinistra, alla vigilia di una manifestazione di Cgil, Cisl e Uil, è evitare di allargare ancora le distanze, dopo lo strappo sul tema dei licenziamenti. Prorogare il blocco, come chiedono i sindacati? Draghi non concede aperture e i leader confederali non depongono le armi.
    Ieri intanto la ratifica di tutti gli Stati membri ha dato il via libera finale alla raccolta di fondi europei per i piani di rilancio nazionali. E un imperativo categorico guida le scelte del governo nel decreto Recovery, un maxi provvedimento di oltre 60 articoli atteso in Cdm entro la serata: “I fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) vanno spesi necessariamente entro il 2026” e per “essere sicuri che questo avvenga in Italia c’è molto da cambiare”. Draghi lo spiega ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil convocati a Palazzo Chigi ma anche ai ministri riuniti ieri in mattinata nella cabina di regia.
    L’idea è porre i “pilastri” dell’attuazione del Pnrr con il decreto su governance e semplificazioni e un altro decreto sulle assunzioni nella P.a. legate al Recovery, atteso in Cdm la prossima settimana, non prima di un confronto tra il ministro Renato Brunetta e i sindacati. E’ un approccio “olistico, complessivo”, sottolineano a palazzo Chigi, per dare gambe forti al piano. Il primo decreto va chiuso entro la fine di maggio, se non si vuole perdere la tranche iniziale di fondi.
    Il punto che mette d’accordo tutti è lo stop alle gare con massimo ribasso, che comparivano nelle prime bozze del decreto semplificazioni. Una novità dell’ultima ora è l’introduzione dell’appalto integrato. E un passaggio che piace ai sindacati è l’intenzione di ridurre “di molto” le stazioni appaltanti (“Sono 39mila, mentre in Germania 3mila”, si indigna Maurizio Landini) “migliorando la qualità del processo di investimento”. Sul tema dei subappalti, invece, Draghi indica l’esigenza di conciliare la normativa europea che li “ha di fatto liberalizzati” (nella prima bozza del decreto non comparivano soglie) e “con la massima tutela del lavoro e della legalità”. Ai sindacati che gli sollevano il problema delle condizioni di lavoro spesso sfavorevoli dei dipendenti delle ditte subappaltanti, il premier risponde che questa è una premura innanzitutto del governo. L’idea di partenza è prorogare almeno fino al 2023 la soglia, prevista dal decreto semplificazioni del governo Conte, del 40% per i subappalti. Il tentativo, al taglio tecnico, è alzare quella soglia (si ipotizza al 60%) o addirittura superarla, accompagnando la misura con tutele per i lavoratori o modulando l’intervento con il rinvio di una parte della riforma alla delega sugli appalti prevista in un secondo momento.
    Oggi i sindacati scenderanno in piazza contro lo stop al blocco dei licenziamenti e la minaccia è uno sciopero generale ma Draghi spiega che la norma del decreto Sostegni bis, con stop ai licenziamenti fino a dicembre per chi chieda la cig, è la soluzione più avanzata possibile. “Non sono della vostra idea”, afferma. Ma concede: “Siamo pronti al confronto”.    

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    Napoli: Manfredi candidato a sindaco di centrosinistra-M5S: 'Farò la mia parte'

     “Napoli torna finalmente protagonista sullo scenario politico nazionale. Adesso possiamo partire tutti insieme per costruire la città del futuro. Un grande sforzo che deve mettere in campo le migliori energie della città. Ognuno deve fare la sua parte e io farò la mia”. Lo afferma Gaetano Manfredi, ex ministro all’Università, annunciando la sua candidatura a sindaco di Napoli per la coalizione centrosinistra e Movimento 5 Stelle.
    L’ex ministro dell’Università ed ex rettore della Federico II aveva deciso di fare un passo indietro a causa dei pesanti debiti del Comune di Napoli ma nelle ultime ore ha avuto rassicurazioni da Roma sulla preparazione di norme in grado di salvare i Comuni in condizioni di bilancio come quello partenopeo. 
    Manfredi ha avuto anche colloqui telefonici con il segretario del Pd Enrico Letta e con Giuseppe Conte, e alla ha deciso di accettare la candidatura. 
    “Gaetano Manfredi sarebbe la persona giusta per amministrare Napoli. È un caro amico, è stato un ottimo collega e sono certo che farebbe la differenza”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine del Cae informale a Lisbona, in merito alla candidatura di Gaetano Manfredi a sindaco di Napoli. “Gaetano ama Napoli, ha tutto il mio sostegno”, aggiunge Di Maio.
     “Napoli è da sempre una protagonista del nostro Paese, ma in questo momento storico è una città che presenta enormi criticità economiche e sociali. Poniamo questa consapevolezza e questa forte volontà di impegno alla base del ‘Patto per Napoli’ che oggi il Movimento 5 Stelle, il Partito democratico e Leu sottoscrivono per lanciare la candidatura di Gaetano Manfredi a sindaco della città.” Lo scrive su fb l’ex premier Giuseppe Conte.
    “Il 27 maggio 2021 è una bella giornata per Napoli, dopo tanto tempo di fatica politica, è una bellissima giornata per Napoli, piena di prospettive interessanti e importanti. Sono un grande tifoso di Manfredi, credo che sarà un grande sindaco, il sindaco della ricostruzione di Napoli, mentre si ricostruisce l’Italia. Il patto per Napoli è molto importante, sono contento di averlo fatto con Conte e Speranza”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenendo al webinar della scuola Polìmina.
       

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    Migranti: Lamorgese, occorre far sentire la nostra voce in Ue

    “Draghi è andato a parlare in Europa. Aver messo su tavolo dell’Ue il problema delle migrazioni è importante, occorre far sentire la nostra voce. Credo che con autorevolezza non solo del premier, ma delle azioni poste in essere stiamo dimostrando che ci può essere una migrazione sostenibile e umano, ma nello stesso tempo deve avere delle regole”. Lo dice la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, dopo avere presieduto il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica alla Prefettura di Palermo. 
    “Basterebbe che ci fosse una ricollocazione facoltativa, ma con quote obbligatorie” afferma la ministra. “In questi mesi – aggiunge – sono stata a Parigi la scorsa settimana a Tunisi proprio per cercare di valorizzare l’accordo di Malta che non ha dato i risultati gli sperati. Ci sono alcuni Paesi che non accetteranno la ricollocazione facoltativa con quote obbligatorie. Ci deve essere una migrazione sostenibile e umana con regole. Sono ottimista su soluzioni da trovare con Tunisia”.   
    “Dalle ong- sottolinea Lamorgese – mi aspetto collaborazione e credo che sul solco dei rapporti già avviati continueremo in questi termini. Domani spero che sia una riunione concreta e fattiva, ma soprattutto di rinnovo di collaborazione”.
    “Abbiamo parlato oggi delle possibili infiltrazioni delle mafie nelle risorse che arriveranno sui territori e di tutta l’attività posta in essere dal governo anche nel 2020 per quanto riguarda i ristori che dovevamo arrivare nell’immediatezza, senza rinunciare ai controlli antimafia. Abbiamo rilevato – prosegue – che le mafie hanno una grande capacità di adattamento e di infiltrarsi nei sistemi di economia legali. La ripresa può avvenire solo nella legalità, altrimenti non è ripresa “.
    “Sono andata in Tunisia con cui abbiamo stabilito una proficua collaborazione anche in termini di flessibilità per i rimpatri: l’accordo funziona, facciamo circa 80 rimpatri a settimana, perché la Tunisia è un Paese sicuro. L’accordo generale prevede anche un partenariato da parte dell’Ue per far risollevare le sorti economico-finanziarie e sociali della Tunisia, perché da la’ si parte. Se i tunisini partono rischiando anche la vita è perché ritengono di non avere una vita dignitosa nel loro Paese”. 

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    Messa, giusto sostenere ragazze, superiamo contrapposizioni

    (ANSA) – ROMA, 27 MAG – “Sostenere, anche con agevolazioni
    economiche, le ragazze non significa automaticamente fare un
    torto ai ragazzi. Superiamo questa logica di contrapposizione,
    secondo la quale deve sempre esserci qualcuno che ‘perde’
    laddove un altro ‘guadagna’. Così il ministro dell’Università,
    Maria Cristina Messa, interpellata al telefono dall’ANSA sulla
    vicenda della riduzione delle tasse universitarie alle
    studentesse decisa dall’Università di Bari. “Incentivare, come
    ha deciso di fare l’ateneo di Bari, partecipazione, scambio,
    confronto, tentare nuove strade per essere attrattivi e
    competitivi è sempre una scommessa che vale la pena giocare”.   
    (ANSA).