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    Domani incontro tecnico sul caso dei '4 a tavola'

    Non è ancora risolta la polemica sul numero delle persone a tavola nei ristoranti e le altre indicazioni di dettaglio per le zone bianche e per dirimere la questione è previsto domani un tavolo tecnico dove sarà affrontata la questione. E’ quanto si apprende da fonti di Governo. Secondo le Regioni e diverse componenti del centrodestra, questa interpretazione – concorde con le prescrizioni del Cts – sarebbe ritenuta troppo restrittiva. Un possibile punto di caduta potrebbe essere quello di lasciare il limite solo per i ristoranti al chiuso.Le regioni: sopresi dall’azione autonoma del governo  – “Il tavolo tecnico dove sarà affrontata la questione del limite di 4 persone al tavolo nei ristoranti segue la richiesta in tal senso inviata ieri dalla conferenza delle regioni. L’ipotesi del limite di 4 al chiuso non è stata proposta ufficialmente alle Regioni e non trova riscontro. Nelle interlocuzioni ieri sera si è fatto presente che, considerato come le decisioni assunte sino ad ora (linee guida in primis) siano sempre state condivise in un clima assolutamente collaborativo e di rispetto istituzionale, ha sorpreso che l’interpretazione del governo sul tema sia avvenuta in maniera autonoma”. Si apprende da fonti delle Regioni.
    IL ‘NODO’ DEI 4 A TAVOLA – Nel giorno in cui hanno riaperto in tutta Italia i ristoranti al chiuso a pranzo e a cena, il ministero della Salute ha precisato che sia in zona gialla sia in zona bianca resta il limite di massimo 4 persone al tavolo, salvo che gli occupanti siano tutti conviventi.
    Nelle ore successive il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini ha sentito il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, per risolvere positivamente e superare l’interpretazione sul limite massimo di 4 persone ai tavoli nei ristoranti.
    Il limite massimo di 4 persone – viene fatto notare -, salvo che si tratti di conviventi, si applica ‘solo in zona gialla’ (art. 27 DPCM 2 marzo 2021). Per la zona bianca – questa l’interpretazione dell’ufficio legislativo del Ministero per gli Affari regionali – questa restrizione dovrebbe intendersi superata. 
    Per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa occorre “dare assolutamente delle prospettive ai cittadini e bisogna considerare in maniera diversa le zona gialle da quelle bianche. Almeno per i ristoranti all’aperto in zona bianca si arrivi a togliere il vincolo del limite massimo di quattro persone al tavolo: sarebbe un primo segnale di distensione. Per i locali al chiuso credo si possa anche prevedere una restrizione iniziale, ci può stare purché sia graduale”. 
       

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    Nasce il quotidiano La Ragione, in edicola e online

    (ANSA) – ROMA, 02 GIU – Nasce il 2 giugno, in occasione della
    Festa della Repubblica, una nuova iniziativa editoriale in
    edicola e online: La Ragione – leAli alla libertà, un nuovo
    quotidiano nazionale d’opinione di ispirazione
    liberaldemocratica ed europeista. Il giornale, indipendente e
    non legato ad alcun partito né associazione – spiega una nota –
    nasce per raccontare l’Italia della ripartenza.   
    Il quotidiano si articola attraverso approfondimenti delle
    principali notizie di attualità, politica ed economia, senza
    rinunciare a contenuti di sport, cinema, musica e costume. Gli
    articoli hanno una lunghezza contenuta, per una lettura
    approfondita e puntuale, ma insieme rapida e immediata. Numerose
    le rubriche di approfondimento settimanali, dallo sport alla
    psicologia, dal mondo universitario al lavoro, dall’impresa alla
    tecnologia, ai temi di genere, sociali e della solidarietà.   
    A coordinare il lavoro sono Davide Giacalone, direttore
    editoriale, e Fulvio Giuliani, direttore responsabile. La
    redazione tra Roma e Milano vede tra le principali firme
    Massimiliano Lenzi e Vittorio Pezzuto. Tra i collaboratori, Luca
    Ricolfi, che firma nel primo numero un manifesto per la Libertà
    di parola e contro la dittatura del “politicamente corretto”,
    Raffaele Morelli, don Antonio Mazzi, Alfonso Celotto, Andrea
    Margelletti. L’intenzione è anche di offrire ai giovani
    l’opportunità di scrivere per il quotidiano, sia cartaceo sia
    online, ricevendo un regolare compenso.   
    Il quotidiano è edito dalla cooperativa La Ragione; tra i
    soci sovventori, la fondazione Stichting Social Sport. Il
    capitale è aperto a chiunque desideri investire nel progetto.   
    Per non gravare sui contribuenti, si è scelto di non
    strutturarsi per richiedere contributi pubblici. La società
    editrice La Ragione ha inoltre deciso di sostenere gli
    edicolanti, in una fase di particolare difficoltà, garantendo
    loro l’80% di commissione sul prezzo di copertina di 50
    centesimi; il restante 20%, sempre come da accordi nazionali, è
    riservato alla catena di distribuzione nazionale e locale.   
    La Ragione è disponibile in versione cartacea e digital, sul
    web e mobile app. Il quotidiano è online sul sito web
    www.laragione.eu e app, e sarà completamente gratuito. (ANSA).   

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    Draghi: 'La ripresa c'è, ma per crescere stiamo uniti'

    “E’ la prima volta che esco da Roma da quando la pandemia ha cominciato ad attenuarsi e quello che si percepisce è un sollievo, un entusiasmo, una voglia non solo di ricominciare ma di sprigionare le forze produttive e imprenditoriali, una propria visione”. Lo dice il premier Mario Draghi intervenendo da Spezzano di Fiorano (Mo). 
    “Quest’Italia è viva, forte, e ha tanta voglia di ripartire. I mesi della pandemia sono stati un disastro sanitario, economico, ma anche culturale, sociale, educativo. Le diseguaglianze sono aumentate. Ma, grazie ai sacrifici degli italiani e alla forte accelerazione della campagna vaccinale, abbiamo davanti una fase nuova. Una fase di ripresa e fiducia, su cui costruire un Paese più giusto e più moderno. E liberare le energie che sono rimaste ferme in questi anni”, aggiunge il premier.  “Il compito del governo per questa e tutte le realtà produttive  – prosegue Draghi – è creare un ambiente dove le infrastrutture sono migliori, la formazione fatta bene, dove ci si sente parte della società, per investire e guardare al futuro. Il governo deve creare questo clima e aiutare le imprese come le vostre”.  
    “Gli investimenti e le riforme del nostro Piano non impegnano solo il governo nazionale. Coinvolgono tutti i livelli di governo territoriale e ogni energia produttiva del Paese. Oggi siamo in un luogo di lavoro, di produzione, di successo. È da qui che vogliamo partire per entrare insieme in questa stagione di ripresa e renderla duratura e sostenibile. Perciò serve un’Italia unita nel desiderio di tornare a crescere e credere nel suo futuro” –  dice inoltre il premier, aggiungendo: “Il decreto legge sulle semplificazioni approvato la settimana scorsa in Consiglio dei Ministri rappresenta, mi auguro, un cambio di passo essenziale per l’Italia. È vasto e complesso. Riduce le incertezze e i tempi delle burocrazie. Anche il metodo è stato incoraggiante, ha avuto il sostegno di sindacati, parti sociali, Regioni e vi ringrazio per questo”.
    I DATI SUL PIL.  Il primo trimestre del 2021 si è chiuso in crescita per l’economia italiana. L’Istat ha ribaltato le stime del 30 aprile, che indicavano un calo congiunturale dello 0,4%, calcolando per il periodo gennaio-marzo un aumento del Pil (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. La variazione acquisita del Pil italiano per il 2021, quella che si otterrebbe se nei trimestri successivi al primo si registrasse una crescita nulla, è pari a +2,6%. Rivista anche la stima sul primo trimestre 2020, a -0,8% rispetto al -1,4% comunicato ad aprile.
       

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    2 Giugno, Mattarella: 'Straordinaria opportunità, tempo di rinascita'

    “La concezione di un bene comune, più importante di ogni particolarismo, ci ha portato ad essere convintamente parte della Unione Europea, elemento imprescindibile della nostra stessa identità nazionale”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al corpo diplomatico accreditato in Italia.  L’inno d’Italia eseguito dall’orchestra dell’accademia nazionale di Santa Cecilia, un mega palco tricolore montato nel cortile d’onore del Quirinale con alle spalle il torrino. Si sono aperte così le celebrazioni alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel Cortile d’onore del palazzo del Quirinale. Il concerto, in onore del corpo diplomatico accreditato presso lo Stato italiano, è eseguito dall’orchestra diretta dal Maestro Jakub Hrůša. Il programma prevede musiche di compositori europei dedicate all’Italia (Britten, Berlioz, Mendelssohn, J. Strauss, Martinu, Cajkovskij) e una performance di Roberto Bolle che si esibirà con Virna Toppi (Pas de deux, da “L’altro Casanova” su musiche di Antonio Vivaldi). Mattarella è arrivato accompagnato dalla figlia Laura e ha aperto l’evento con il suo saluto.”La terribile esperienza della pandemia e dei suoi effetti ha reso evidente la profonda interdipendenza dei destini dei nostri popoli: soltanto efficaci forme di coordinamento si sono dimostrate utili per contrastarla e sconfiggerla”. Ha proseguito Mattarella. “Questa cooperazione sostiene le opportunità offerte da una nuova stagione di ripresa e rinascita, civile ed economica. Un nuovo inizio per una comunità internazionale che voglia affrontare con successo le sfide della sostenibilità dei modelli di vita e della lotta alle disuguaglianze – ha aggiunto -. Mi permetto di invitare, a questo fine, a trovare le tante ragioni di un impegno condiviso, che non attenua le differenze, ma unisce gli sforzi di tutti contro i nemici dell’umanità”.”Il progresso realizzato dalla Repubblica Italiana in questi settantacinque anni è stato straordinario. Ci ha accompagnato una condivisione di valori e di prospettiva con le numerose nazioni con cui abbiamo cooperato. E’ questa dimensione del multilateralismo – radicata nella nostra Costituzione – che ha espresso l’autentica vocazione del nostro Paese: contribuire a realizzare un mondo in pace, in cui i diritti della persona e dei popoli trovino piena attuazione, secondo regole assunte dalla comunità internazionale. Si tratta di diritti inalienabili e indivisibili. Ogni atto di forza contro di essi danneggia la causa della pacifica coesistenza e del sereno sviluppo di relazioni basate sul rispetto del diritto internazionale”.”La nascita della Repubblica Italiana, nel 1946, segnava anch’essa un nuovo inizio: la edificazione di una casa comune, basata sulla libera sottoscrizione di un patto di cittadinanza da parte dei cittadini e, per la prima volta, delle cittadine. Sulle macerie il popolo italiano, i popoli d’Europa, i popoli del mondo, si proposero di non ripetere gli errori del passato. Non sempre vi siamo riusciti. Ma la spinta alla rinuncia della guerra, come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, è stata allora, e rimane, robusta e forte. E’ un disegno incompiuto, per il quale moltiplicare gli impegni comuni. Con questa convinzione e in questa prospettiva auguro a tutti buona Festa della Repubblica Italiana”. Con questa riflessione il presidente ha chiuso il suo discorso al corpo diplomatico accreditato in Italia riunito nel cortile d’onore del Quirinale. “Ringrazio il Maestro Jakub Hrusa e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che ci offriranno uno splendido momento. Grazie a Roberto Bolle che, insieme alla bravissima Virna Toppi, dona al Quirinale, in una eccezionale ‘prima’, l’espressione artistica del balletto”, ha detto il Capo dello Stato. “Desidero ricordare, in questa occasione, una grande figura della cultura italiana, Carla Fracci, che, con le sue doti straordinarie, ha reso lustro al mondo della danza a livello internazionale. Rivolgo un saluto ai presenti e a quanti seguiranno questo evento attraverso la radio, la tv, la rete del web”, ha aggiunto.In precedenza il presidente della Repubblica ha scritto un messaggio ai prefetti d’Italia. “Della comune tensione alla ripresa, sono indice, in particolare, gli sforzi profusi sul territorio per assicurare efficienza alla campagna vaccinale, un ritorno a condizioni di normalità in ambito scolastico e il graduale riavvio di tutte le attività economiche, sociali, culturali. Il Paese è ora di fronte ad opportunità di ampio respiro, grazie anche alle pianificazioni e agli investimenti a livello europeo”.”La comunità nazionale, che intraprende il delicato percorso verso il definitivo superamento del periodo emergenziale, celebra quest’anno la ricorrenza del 2 giugno nel segno dell’impegno collettivo per il rilancio del Paese e della ricerca di nuove prospettive di sviluppo e modernizzazione”. Lo sottolinea il presidente Sergio Mattarella in un messaggio ai Prefetti d’Italia. “Se ora possiamo guardare con maggiore fiducia al futuro, è soprattutto grazie alla ricchezza di risorse che il Paese ha saputo trovare o riscoprire e all’apporto unitario che ciascuno, non senza sacrificio, ha offerto”, aggiunge il capo dello Stato.   

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    Via al vertice di centrodestra. Salvini regala un rosario di Fatima

    Via al vertice di centrodestra. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha regalato agli altri leader un rosario di Fatima, portato dalla recente visita al santuario. Lo rende noto la Lega.
    Presenti al vertice Crippa e Giorgetti, gli azzurri Tajani e Ronzulli, per FdI Meloni e La Russa, Lupi e Colucci di Noi con l’Italia, Toti di Coraggio Italia, per l’Udc Cesa, De Poli, infine Sgarbi.   

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    Filiere, Intesa estende Confirming a Ungheria: 'Primo passo'

    Sta avendo successo la nuova piattaforma digitale di Confirming internazionale lanciata da Intesa Sanpaolo nell’ambito del Programma Sviluppo Filiere, con l’Ungheria a fare da apripista. “Nel medio termine l’obiettivo sarà quello di creare una rete di comunicazione tra impresa acquirente-banca-fornitore fra tutti i Paesi, favorendo ulteriormente l’internazionalizzazione delle aziende”, spiega Marco Elio Rottigni, responsabile della Divisione International Subsidiary Banks di Intesa Sanpaolo, in una intervista all’ANSA.    “L’attuale stima di volumi di prestiti legati al Confirming in Ungheria è superiore ai 300 milioni a completamento del periodo di lancio e sviluppo del progetto – aggiunge Rottigni – Nei mercati in cui operiamo il tasso di penetrazione del factoring è inferiore del 2-4% rispetto ai Paesi più maturi, tuttavia i paesi coinvolti nel progetto Confirming mostrano tassi di crescita del prodotto in doppia cifra nel periodo 2017-2019. Stiamo cogliendo un trend ascensionale e le nostre previsioni indicano che potranno essere coinvolti a regime circa 35 buyer ungheresi con una rete di fornitori pari a circa 400 imprese. Tra l’altro, quando parliamo di 400 imprese parliamo di gruppi, per cui a cascata possono essere di più i singoli soggetti economici, appartenenti ovviamente allo stesso gruppo”.    Budapest, d’altronde, era un ottimo trampolino di lancio: “Le aziende operanti nei Paesi dove è presente la Divisione International Subsidiary Banks nel 2020 hanno generato un flusso commerciale di circa 66 miliardi con l’Italia, di cui l’Ungheria è uno dei più importanti mercati con circa 10 miliardi complessivi. La quota di acquisti dall’Italia è di circa 5 di questi 10 miliardi e il 25% gira sull’elettronica, il 20% sul settore automotive e il 17% sul food and beverage”.    Dopo questo primo passo, però, il progetto dovrà estendersi: “Nella seconda metà del 2021 altri cinque Paesi chiave verranno collegati alla piattaforma: si tratta di Serbia, Slovacchia, Romania, Albania e Slovenia. Abbiamo poi ulteriori ambizioni sugli altri paesi nei quali stiamo operando: il Confirming unirà non solo Italia e Ungheria ma tutte le regioni dove siamo presenti”.    La pandemia ha avuto un ruolo nell’accompagnare l’iniziativa di Intesa Sanpaolo: “Volevamo cogliere l’effetto di ripresa e la pandemia ha rafforzato la volontà del gruppo di supportare le aziende che operano nei nostri paesi. Il Confirming consente di fatto di liberare capacità di credito per le aziende di filiera, per i fornitori che necessariamente hanno bisogno di muoversi in anticipo per affrontare i costi di struttura”, conclude Rottigni.    

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    Gaffe a cerimonia per Ciampi, sulla targa nome sbagliato

    Non era scheggiata, ma semplicemente sbagliata la targa dedicata all’ex presidente della Repubblica Ciampi che da oggi intitola un largo del lungotevere Aventino a Roma. Sul travertino, infatti, il nome dell’ex capo dello Stato è stato inciso con un errore. Carlo Azeglio è infatti diventato “Carlo Azelio”, cioè senza la “g”. Per questo motivo la targa è rimasta coperta, in attesa di una nuova e corretta, da un drappo giallorosso. Il presidente Mattarella e tutte le autorità partecipanti sono stati costretti dunque a lasciare il luogo della cerimonia senza poter di fatto scoprire la targa.
    “Sono stata avvisata questa mattina, ho dato subito l’ordine di procedere ad una nuova targa che infatti già adesso è collocata al suo posto”. Lo dice la sindaca Virginia Raggi, a margine di una conferenza stampa in Campidoglio, in merito all’errore sulla targa del Presidente Emerito Carlo Azeglio Ciampi.Sarebbe stato individuato, dopo una rapida indagine amministrativa interna, il responsabile materiale dell’errore sulla targa toponomastica dedicata a Carlo Azeglio Ciampi: si tratterebbe, secondo quanto si apprende, di un dipendente capitolino dell’Ufficio gestione appalti di installazione e manutenzione targhe toponomastiche. Il dipendente rischia una sanzione disciplinare e il trasferimento ad altro ufficio.

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    Garante, l'Associazione Rousseau consegni dati al M5S. Il Movimento, attendiamo dati iscritti entro 5 giorni

    Il Garante per la protezione dei dati personali ha ordinato all’Associazione Rousseau di consegnare al Movimento 5 Stelle tutti i dati personali degli iscritti al Movimento. Il provvedimento è stato adottato d’urgenza all’esito dell’istruttoria avviata dal Garante dopo la segnalazione presentata dal Movimento 5 Stelle. Dalla documentazione acquisita dall’Autorità, il Movimento 5S e l’Associazione Rousseau risultano essere, rispettivamente, titolare e responsabile del trattamento dei dati degli iscritti al Movimento.
    In base alla normativa sulla privacy – continua il Garante – , il responsabile, “su scelta del titolare del trattamento dei dati”, è tenuto a cancellare o restituire tutti i dati personali, “dopo che è terminata la prestazione dei servizi richiesti relativi al trattamento”. Questa disposizione, precisa il Garante, deve essere applicata in tutti i casi che regolano il rapporto titolare-responsabile.In quanto titolare del trattamento il Movimento ha quindi diritto, sottolinea il Garante, di disporre dei dati degli iscritti e di poterli utilizzare per i suoi fini istituzionali.L’Associazione Rousseau dovrà quindi consegnare Movimento5S, entro 5 giorni, i dati degli iscritti di cui l’Associazione risulti responsabile. Potrà invece continuare ad utilizzare i dati di quegli iscritti rispetto ai quali sia anche titolare del trattamento.
    “Dispiace aver perso tempo a causa degli ostacoli che in maniera strumentale sono stati messi in campo da qualcuno per rallentare il processo di rifondazione del MoVimento a cui sta lavorando Giuseppe Conte e che la comunità del MoVimento 5 Stelle attende con impazienza. Adesso attendiamo che l’associazione Rousseau ottemperi a quanto sancito dal Garante della Privacy restituendo i dati degli iscritti nei tempi stabiliti, ossia entro i prossimi 5 giorni.” Lo scrive il Movimento 5 Stelle su Facebook. 
    “Il provvedimento del Garante della privacy fa chiarezza e spazza via qualsiasi pretesto, confermando le ragioni del Movimento. Ora si parte, si guarda avanti. Sarà la nostra comunità a indicare la rotta. Non c’è un minuto da perdere, ci sono tanti cittadini a cui ridare voce”. Lo scrive su twitter l’ex premier Giuseppe Conte.
    “E’ arrivata una comunicazione del Garante della privacy che in inusuale modalità monocratica ha stabilito quanto previsto dalla legge ossia che se i dati vengono richiesti dal titolare, il responsabile dei dati deve consegnarli”. Il Garante “non indica chi sia la persona che riveste il ruolo di rappresentante legale, quindi il legittimo titolare dei dati al quale Rousseau può consegnarli”. Lo scrive su blog delle Stelle Davide Casaleggio. “Oggi stesso chiederemo al Garante della Privacy di indicarci la persona alla quale consegnare i dati del MoVimento”, aggiunge.  “Per individuare il rappresentante legale è necessario seguire lo statuto e votare un comitato direttivo di 5 persone così come deciso durante gli Stati Generali dello scorso inverno e ratificato dagli iscritti con ben tre votazioni (una di indirizzo a dicembre e altre due per la modifica dello statuto a febbraio).” Lo scrive Davide Casaleggio sul blog delle Stelle sottolineando “il dovere” di “onorare il debito del MoVimento 5 Stelle verso Rousseau”. 
    Qualora né il Comitato di Garanzia, né il Collegio dei probiviri né il Garante “decidessero di non avviare la votazione come prevista dallo Statuto, l’Associazione Rousseau, in assenza di alcuna garanzia e a fronte dell’enorme debito non onorato dal MoVimento, non potrà più continuare a supportare al posto del MoVimento 5 Stelle le ulteriori spese mensili necessarie per la gestione degli iscritti e del MoVimento 5 Stelle come continua a fare oggi. Saremo, quindi, costretti entro questa settimana, a verificare le modalità attraverso le quale andare ad affidare i dati degli iscritti ad una terza parte che si impegni a consegnarli a chiunque venga legittimato da un tribunale a riceverli”. Lo scrive Davide Casaleggio nel blog delle Stelle. “Questa soluzione, ovviamente, andando a sancire in maniera netta e irreversibile la separazione tra MoVimento e Rousseau determinerà l’impossibilità di qualunque altra soluzione in futuro di supporto possibile da parte di Rousseau per la risoluzione di tutti i problemi inevitabili a cui il MoVimento andrà incontro”, conclude.