More stories

  • in

    Covid: Gelmini sul limite dei posti al tavolo al chiuso: 'Verso una sintesi positiva'

    Non c’è ancora ufficialità sull’alleggerimento delle regole sui tavoli nei ristoranti dopo un incontro tecnico che si è svolto questa mattina e dal quale, in primo momento, era emersa l’indicazione di alzare a 8 il numero massimo di persone al tavolo al chiuso ma fonti ministeriali, dopo un confronto con le Regioni abbassano il limite a sei persone. Sarebbe questo il punto di caduta su cui si starebbe convergendo in queste ore. Secondo quanto si apprende, all’esito del confronto con le Regioni, il ministro della Salute Roberto Speranza dovrebbe emanare domani un’ordinanza per definire le regole per la ristorazione e l’intesa dovrebbe portare a fissare il limite di sei persone per ciascun tavolo al chiuso. 
    Il ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini su twitter rassicura: “Governo e Regioni verso una sintesi positiva sul numero massimo dei commensali nei ristoranti, tanto al chiuso quanto all’aperto – scrive –  . La zona bianca è un ‘premio’, non avrebbe avuto senso mantenere le stesse regole previste per la zona gialla. Torniamo alla normalità”. 

    Governo e #Regioni verso una sintesi positiva sul numero massimo dei commensali nei #ristoranti, tanto al chiuso quanto all’aperto. La zona bianca è un “premio”, non avrebbe avuto senso mantenere le stesse regole previste per la zona gialla. Torniamo alla normalità.
    — Mariastella Gelmini (@msgelmini) June 3, 2021

     
    Di Maio, dare ulteriore slancio alle riaperture ma senza rinunciare alla prevenzione. “Sono ore importanti, di confronto. La ripresa è davanti a noi. Adesso è il momento di dare ulteriore slancio alle riaperture, ma senza rinunciare alla prevenzione. È ora di superare alcune limitazioni, a cominciare da quella delle 4 persone al tavolo nei ristoranti, questo è l’obiettivo del Governo anche dopo il confronto con le Regioni. Dobbiamo mettere tutto il Paese nelle condizioni di lavorare. Il turismo si sta rimettendo in moto. È arrivato il momento di andare oltre. Non dobbiamo mettere altri limiti, ma togliere quelli esistenti, in modo graduale e in sicurezza”. Lo scrive Luigi Di Maio su Fb.
    Speranza, proseguire con gradualità. Il ministro della Salute Roberto Speranza, a margine del G7 di Oxford ha rassicurato dicendo che “le cose vanno meglio” in Italia sul fronte Covid “grazie alla campagna di vaccinazioni e alle misure che abbiamo avuto in questi mesi”, ora occorre “proseguire in un percorso di gradualità . ha aggiunto –  perché è giusto riaprire ma passo dopo passo” visto che “un passo troppo lungo ci potrebbe far pagare un prezzo”. Quanto all’alleggerimento delle regole sui tavoli nei ristoranti ha precisato: “Bisogna sempre distinguere l’aperto dal chiuso perché al chiuso ci sono molti più rischi. Siamo sulla strada giusta, dobbiamo insistere su questa strada”.
    La proposta delle Regioni: 8 al tavolo al chiuso. La proposta della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di far decadere i limiti all’aperto per le attività di ristorazione e di estendere – in via temporanea e per farlo decadere dopo due settimane – il tetto massimo al chiuso da 4 a 8 persone per tavolo avrebbe trovato l’assenso del Governo. E’ quanto si apprende da fonti delle Regioni. Il presidente Fedriga avrebbe inoltre rilanciato sull’opportunità di valutare l’abolizione di limiti all’aperto anche per le zone gialle e, a tal proposito, si sarebbe impegnato a coinvolgere il tavolo tecnico nazionale. Nei ristoranti al chiuso in zona bianca – nell’ambito del limite di otto persone al tavolo – sarà previsto un massimo di due nuclei familiari. Non è ancora chiaro se il provvedimento, emerso alla luce dell’incontro tecnico che si è svolto questa mattina – sarà contenuto in una specifica ordinanza.
    Un terzo del Paese con 12 milioni di italiani in zona bianca da lunedì prossimo. E l’estate alle porte con nuovi graduali allentamenti delle misure anti-Covid. Archiviata la questione sul numero di commensali al ristorante – con un’ordinanza ministeriale che non prevederà alcun limite all’aperto e un massimo di sei persone al chiuso – si resta in attesa di eventuali esperimenti pilota sulle discoteche, dello slittamento del coprifuoco a mezzanotte il 7 giugno e dell’arrivo del green pass europeo per viaggiare in libertà, forse anche prima di luglio. Nelle prossime ore il monitoraggio dovrebbe decretare l’entrata nell’area di rischio più bassa anche per Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Queste ultime si aggiungerebbero a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Dal 14 giugno, invece, potrebbe toccare a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento (che hanno da questa settimana già ottimi dati) mentre dovranno aspettare il 21 giugno Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania. Ultima ad entrare in zona ‘bianca’, sempre secondo le stime, sarà la Valle d’Aosta presumibilmente il 28 giugno. E gli effetti dell’allargamento delle maglie non sembrano per fortuna pesare negativamente sui territori: nel Molise, in zona bianca da due settimane, il governatore Toma riferisce che l’incidenza è scesa a 11,8 in sette giorni. La Regione è anche la prima è la prima zona verde italiana in Ue e tra le prime sette in tutta Europa, secondo la nuova mappa aggiornata sui contagi stilata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Il resto del Paese è classificato come arancione (meno di 50 casi per 100mila e tasso pari al 4% o superiore), tranne la Calabria, Basilicata e Valle d’Aosta in rosso (tra i 50 e i 150 ogni 100mila).

  • in

    Commissione ministero apre a ritorno in toga dopo politica

    Non dovranno dire addio per sempre alla toga i magistrati che scelgono l’esperienza politica, come invece previsto dal disegno di legge Bonafede. Nel testo presentato dalla Commissione incaricata dalla ministra Marta Cartabia del progetto di riforma del Csm, non c’è – a quanto si è apprende – il divieto assoluto per chi si candida a rientrare in magistratura alla fine dell’esperienza politica. Ma si propone l’introduzione di limiti territoriali: si potrà riprendere a esercitare funzioni giudiziarie cambiando regione. Si prevedono inoltre limiti più stringenti per l’eleggibilità dei magistrati. 
    Nessun sorteggio per comporre il Csm, ma un nuovo sistema elettorale che determini una cesura tra le correnti della magistratura e i consiglieri togati. E’ una delle indicazioni contenute nel documento finale della Commissione presieduta dal costituzionalista Massimo Luciani incaricata dalla ministra della Giustizia del progetto di riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario, che domani sarà oggetto di un confronto tra Marta Cartabia e la maggioranza.Si chiede anche l’aumento del numero dei componenti del Csm e criteri più rigorosi per la formazione delle Commissioni con incompatibilità per chi è nella Sezione disciplinare.
    Limitare i passaggi dalle funzioni di giudice e quelle di pm e viceversa. Lo propone – a quanto apprende l’ANSA – la Commissione presieduta dal costituzionalista Massimo Luciani e incaricata dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia del progetto di riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario. Attualmente è possibile cambiare funzioni quattro volte durante l’intera carriera: tra le ipotesi messe sul tavolo dalla Commissione c’è limitare il “cambio di casacca” a due volte sole.

  • in

    M5s: l'ex ministra Trenta lascia il Movimento

     “Lascio i 5 Stelle, più precisamente questo Movimento. Lascio con tanto dolore ma senza il rimpianto di non averci creduto e di non averci provato fino all’ultimo. Questa non é più la casa della trasparenza, della democrazia dal basso, della partecipazione e della coerenza con valori che sono e resteranno comunque miei. Lascio perché il coraggio di andare contro, quando è necessario, é stato messo in secondo piano dai personalismi, perché i troppi compromessi e le retromarce sono la negazione dei sogni di chi ha creduto in noi”. Lo annuncia l’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta in un post su Fb dove ringrazia Di Maio per averla a suo tempo candidata e precisa: “Lascio ma non lascio la politica, scendo qui, proprio per ricominciare!”.
       

  • in

    Festival Link su ripresa sostenibile, con Segrè e Botteri

    (ANSA) – TRIESTE, 03 GIU – È in programma da giovedì 2 a
    domenica 5 settembre, in presenza, in Piazza Unità d’Italia,
    l’8/a edizione di Link, Festival del Giornalismo e dei nuovi
    media, con tema la ripresa sostenibile, attraverso un intreccio
    di temi e percorsi, il filo rosso del cartellone che si dipanerà
    nella Fincantieri Newsroom, curato da Francesca Fresa con
    Giovanni Marzini.   
    “Ripartire guardando allo sviluppo sostenibile, cruna
    dell’ago per il nostro futuro, e alla ripresa nelle stagioni
    post-pandemiche: questo il motore dei dialoghi di Link Festival
    2021”, spiega Marzini. “Con un cartellone articolato e inclusivo
    della celebrazione di prestigiosi riconoscimenti che la rassegna
    ha contribuito a lanciare – anticipa la curatrice Francesca
    Fresa – A cominciare dallo storico Premio FrulAdria Testimoni
    della storia, nel tempo conferito a nomi che hanno scritto
    pagine importanti del giornalismo italiano come Gianni Minà,
    Giovanni Floris, Lilli Gruber, Ferruccio De Bortoli, Ezio Mauro,
    Corrado Formigli, Vittorio Zucconi, Gian Antonio Stella e
    Giovanni Minoli. Quest’anno la celebrazione del Premio sarà al
    centro della serata inaugurale, giovedì 2 settembre. Mentre
    nella mattinata di venerdì 3 settembre il focus si sposterà
    sullo storico Premio San Giusto d’oro, organizzato da Assostampa
    FVG: avremo a Link Festival il vincitore 2021, l’agroeconomista
    Andrea Segrè, e la giornalista Giovanna Botteri. Sul palco di
    Link anche l’edizione 2021 del Premio Unicef e la 2^ edizione
    del Premio Fieri promosso da Fincantieri: lo scorso anno il
    riconoscimento era andato all’economista Giulio Sapelli. Saranno
    anche quest’anno quattro giornate dense di incontri, dialoghi e
    collegamenti in presa diretta con la notizia. Dal 15 al 17
    ottobre torna in presenza anche il Premio Giornalistico Marco
    Luchetta: sarà la 18^ edizione del prestigioso riconoscimento
    dedicato a giornalisti e fotoreporter che, da qualsiasi
    latitudine del pianeta, sanno testimoniare e raccontare con
    sensibilità le ingiustizie e le violenze sui più piccoli. Uno
    spirito umanitario fatto proprio dalla Fondazione Luchetta che
    dal 2004 promuove il Premio, nei prossimi giorni la Giuria 2021,
    presieduta dal giornalista Alberto Matano, annuncerà le terne
    finaliste. (ANSA).   

  • in

    Governo: Meloni da Draghi: 'Attento e disponibile. Spero in incontri cadenzati'

    La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha incontrato il premier, Mario Draghi, a Palazzo Chigi. “Il presidente – ha detto al termine dell’incontro la leader di FdI – è stato molto interessato e cordiale, spero in appuntamenti cadenzati”. “Draghi mi è sembrato attento e disponibile sul tema delle limitazioni della libertà” legate alle misure anti-Covid, ha aggiunto. “Ci sono misure irragionevoli come il coprifuoco, limiti alle persone a tavola, settore wedding in ginocchio, che vanno fermate”, ha osservato.
    “Le risorse vanno messe sulla continuità delle imprese. Poi serve tutela per i non garantiti, quelli atipici, autonomi, senza tutele dallo Stato. Serve Cig e Naspi per autonomi”. “Ho chiesto a Draghi che come ex Bce possa esaminare il nuovo regolamento bancario che prevede l’iscrizione di milioni di italiani nella lista nera di chi non ha accesso al credito solo per avere scoperti minimi. Questo regolamento va sospeso”, ha aggiunto.
    Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto un lungo e proficuo incontro a Palazzo Chigi con la presidente di Fdi, Giorgia Meloni. Durante il colloquio – afferma Palazzo Chigi – sono stati affrontati temi legati alle progressive riaperture, alle misure anti Covid, alla ripresa economica e sociale del Paese.   

  • in

    Alto Adige: la 'Pasionaria' Eva Klotz compie 70 anni

    (ANSA) – BOLZANO, 03 GIU – Eva Klotz compirà domani 70 anni.   
    Prima di sei figli di Risa Pöll e di Georg Klotz, condannato per
    numerosi attentati dinamitardi negli “anni di piombo”
    altoatesini, la ‘Pasionaria del Sudtirolo’ è entrata in politica
    all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso. Nel 1983 è
    stata eletta nel consiglio provinciale di Bolzano dove è rimasta
    fino alla rinuncia nel 2014. “Per tutta la vita, si è spesa per
    l’autodeterminazione e l’indipendenza del Sudtirolo
    dall’Italia”, ricorda in una nota Sued-Tirol Freiheit, movimento
    da lei fondato.   
    “A tutt’oggi Eva Klotz è referente di partiti e movimenti
    politici in Italia e in Europa, perché ha sempre sostenuto e
    promosso l’autodeterminazione e l’aspirazione alla libertà di
    tutti i popoli. Per i suoi modi aperti e rispettosi, ma anche
    per il suo impegno schietto e instancabile, è apprezzata da
    amici e avversari”, conclude il suo partito. (ANSA).   

  • in

    Usa: il figlio di Jeb Bush si candida a procuratore Texas

    George P Bush, il figlio di Jeb Bush e nipote dell’ex presidente George W. Bush, si candida a procuratore generale del Texas sfidando Ken Paxton, che ricopre il ruolo dal 2015. Paxton è sotto indagine per frode finanziaria. Su di lui sta indagando anche l’Fbi dopo che alcuni suoi ex consiglieri lo hanno accusato di aver abusato del suo incarico per aiutare uno dei suoi finanziatori. “Quando è troppo è troppo, Ken. Hai portato troppo scandalo e non abbastanza integrità nei tuoi uffici”, ha detto George P. Bush.