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    La parola ‘razza’ uscirà dai documenti della Pubblica amministrazione

    Le Commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera hanno approvato all’unanimità l’emendamento di Arturo Scotto (Pd) che prevede che nei documenti della Pubblica amministrazione la parola “razza” sia sostituita da “nazionalità”.
    “Sparisce finalmente la parola ‘razza’ da tutti gli atti e documenti della Pubblica amministrazione. Si elimina un concetto antiscientifico facendo piazza pulita di frasi gravi su razza, ceppi, etnie. Grazie a tutti i gruppi che hanno votato la nostra proposta. Oggi diciamo con forza: mai più!”. Lo scrive su Twitter il deputato del Pd-Idp, Arturo Scotto, commentando il via libera unanime delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera all’emendamento di cui era primo firmatario.
    “Abbiamo sottoscritto e votato con convinzione l’emendamento che impedirà d’ora in avanti in tutti gli atti e documenti delle pubbliche amministrazioni l’utilizzo del termine “razza”, che sarà sostituito con quello di “nazionalità”. Seppur non venga più utilizzato da tempo e sia citato nella Costituzione, è un concetto non più in linea coi nostri tempi, che potrebbe apparire discriminatorio nei confronti di qualcuno. Doveva dunque essere superato”. Così il deputato Paolo Emilio Russo, capogruppo di Forza Italia in commissione Affari costituzionali. “Forza Italia e tutti i partiti del centrodestra hanno votato la proposta presentata dal Partito democratico al decreto per il rafforzamento della pubblica amministrazione, una proposta che aveva già avuto il via libera del governo. È la dimostrazione che su questo, come su altri temi che riguardano i diritti e dunque il livello stesso di civiltà del nostro Paese, non esistono distinguo o divisioni. Il progetto di riforme istituzionali che il Parlamento esaminerà nelle prossime settimane potrebbe essere l’occasione per superare definitivamente il concetto anche nella nostra Costituzione”. 

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    Conte: ‘Meloni non si batte con i campi larghi’

    “Siamo disposti a dialogare col Pd, con Schlein, su temi e progetti, misurandoci su delle risposte concrete ai bisogni delle comunità territoriali e nazionali, senza compromettere o annacquare le nostre battaglie. Sono convinto che la Meloni non si batte con i campi larghi ma con una idea diversa di Paese”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, in conferenza stampa alla Camera.
    “Mi sembra evidente il risultato, in un contesto di scarsa partecipazione democratica, si conferma anche a livello territoriale l’onda restauratrice e reazionaria delle destre, che sono brave a compattarsi per le competizioni elettorali e poi riprendono le loro costanti liti”, ha detto Conte, in conferenza stampa alla Camera, parlando delle comunali.

    Conte: ‘Si’ al dialogo con il Pd, ma Meloni non si batte solo con il campo largo’

    Parlando delle alleanze, a parere del leader del M5s, “bisogna costruire dei progetti politici, non basta presentarsi in occasione delle elezioni, non è decisiva la partecipazione insieme sul palco per qualche ora, serve una presenza tutti i giorni nei quartieri. Oggi è una svolta, dopo tanta laboriosa attività interna, partono 84 gruppi territoriali” del M5s. 
    La manifestazione del M5s a Roma del “17 giugno è una grande occasione per dare voce e volto al disagio sociale, i protagonisti veri sarà chi non riesce a pagare il mutuo, ad arrivare a fine mese, ad avere un lavoro stabile”, ha detto Conte rispondendo a chi chiedeva se il Pd sarà presente. “Tutte cose rispetto a cui il governo si mostra insensibile. Sono benvenute tutte le forze politiche, sociali, civiche, noi siamo i promotori ma protagonista è chi vive il disagio sociale ed economico”.
    L’ex premier  si è detto convinto che “non si vince perché ci si ritrova per qualche ora sul palco. L’unica reale possibilità per quel riguarda il M5s, che storicamente non ha performance apprezzabili sui territori, è costruire questo progetto dei gruppi territoriali, migliaia di amici e amiche coinvolti e invitati a lavorare sui territori. La seconda fase è costruire un confronto con le altre forze politiche, anche il Pd, ho sempre auspicato il dialogo, che non può significare un incontro di vertice. L’offerta politica va costruita con progettualità, e occorre del tempo per spiegarla”. 

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    Braga, sui decreti il governo ignora il richiamo del Quirinale

    (ANSA) – ROMA, 30 MAG – “Abbiamo fatto presente come, a
    fronte anche del richiamo del Quirinale, ci saremmo aspettati un
    atteggiamento diverso sui decreti legge, sulla tempistica, sul
    perimetro dei decreti legge, ma ci sembra di capire che la
    maggioranza e il governo non abbiano recepito questo messaggio.   
    Settimana prossima avremo due decreti legge che ci viene chiesto
    di convertire rapidamente, poi altri provvedimenti d’urgenza.   
    Non ci sembra che si sia colta l’importanza di salvaguardare le
    prerogative del Parlamento e delle opposizioni”. Lo dichiara
    Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, al termine della
    conferenza dei presidenti dei gruppi. (ANSA).   

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    Mattarella, la ricostruzione è un’esigenza nazionale Stato

    (ANSA) – ROMA, 30 MAG – “Questa è una piazza che ha visto
    tanti momenti importanti e questo è un momento impegnativo e
    difficile. Ho visto quanto ci sia da riprendere con coraggio ed
    impegno e so che ce la farete perchè questa è la volontà di
    queste contrade. Tutta l’Italia vi è vicina e non sarete soli
    nella ricostruzione che deve essere veloce. C’è l’esigenza che
    si rilanci. E’ un’esigenza nazionale e potete essere certi che
    ci sarà tutto l’appoggio costante”. Lo ha detto il presidente
    Sergio Mattarella parlando da Forlì. (ANSA).   

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    Calenda, M5s incompatibile con ogni forma di governo

    (ANSA) – ROMA, 30 MAG – “La destra ha vinto, ha sempre
    funzionato così in Italia, prima con i Cinque Stelle ora la
    Meloni. E’ un film che conosciamo. Dopodichè quando ci sono le
    alleanze riformiste, non c’è il Movimento Cinque Stelle, ma ci
    siamo noi e si riesce anche a vincere. Questo è successo a
    Vincenza e a Brescia dove abbiamo preso il 7%, non è successo ad
    Ancona dove la candidata era molto in gamba. A livello nazionale
    la situazione è più complessa. Il problema è che il Movimento è
    incompatibile, io lo dico da diversi anni, con qualsiasi forma
    di proposta di governo. I voti si spostano, una cosa che ci
    dimentichiamo è che i voti si riprendono. Non è che la Meloni
    viene da una storia dove ha sempre avuto il 30%, il compito è
    andare a riprendersi i voti”. Lo afferma Carlo Calenda, leader
    di Azione a Radio Anch’io parlando dell’esito delle elezioni
    amministrative. (ANSA).   

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    Meloni: ‘Complimenti ai sindaci, il centrodestra ha confermato sua forza’

    “Complimenti a tutti i sindaci eletti in questa tornata di voto amministrativo. Anche oggi, come nel primo turno, il centrodestra ha confermato la sua forza nelle urne. Gli elettori apprezzano il lavoro della coalizione di governo, il risultato odierno è una ulteriore spinta a proseguire nella nostra azione, a seguire con coerenza e chiarezza il programma di riforme economiche, sociali e istituzionali con il quale abbiamo ottenuto la fiducia degli italiani. Ci attendono sfide impegnative, in uno scenario non privo di criticità, ma se resteremo concentrati sui nostri obiettivi con il massimo impegno, l’Italia avrà un lungo periodo di stabilità politica e crescita economica”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una nota.   

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    Mattarella nei luoghi simbolo dell’alluvione

    Parte da Modigliana, una delle realtà più piccole ma anche una delle più danneggiate, la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Romagna alluvionata.
    Il Capo dello Stato raggiungerà il borgo dell’Appennino forlivese dove lo attenderanno il sindaco Jader Dardi e i cittadini, poi sarà a Forlì, per incontrare i volontari che hanno lavorato nell’emergenza e la giornata si concluderà nel pomeriggio con i sindaci del territorio a Faenza, dove l’acqua del Lamone ha invaso varie zone del centro storico, nella notte tra il 16 e il 17 maggio. Ma nel corso della giornata ci saranno altre tappe e incontri con la popolazione: probabilmente Cesena, Lugo, Ravenna. “Credo sia un bellissimo messaggio verso la gente e le popolazioni perché il presidente della Repubblica gode di stima, di rispetto, per tutto quello che ha saputo dimostrare e sta dimostrando”, ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “Lo devo ringraziare – ha proseguito – lo scorso anno in occasione del decennale del terremoto, venendo a Medolla e poi a Finale Emilia, nei due epicentri delle due scosse del 20 e del 29 maggio disse ‘l’Italia deve essere grata all’Emilia, agli emiliano-romagnoli e alla sua gente per quello che hanno dimostrato’. Abbiamo avuto una ricostruzione esemplare e ora vogliamo fare la stessa cosa”.
    LA DIRETTA

       Mattarella ha annunciato che devolverà la somma legata al Premio Paolo VI alla Comunità Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi nel Riminese, e alle sue case di accoglienza colpite dalle alluvioni. La visita del presidente della Repubblica arriva dopo quella della premier Giorgia Meloni, il 21 maggio e quella della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il 25. “Per la nostra comunità – dice Dardi, sindaco di Modigliana – assume un valore di grande importanza per la rinascita e la ricostruzione delle infrastrutture del nostro Comune.