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    Anastasio,citazione di Mussolini errore non giustificabile

    (ANSA) – ROMA, 16 MAR – “Il mio errore pubblico in email
    privata è gravissimo e non giustificabile. Giuste e doverose le
    mie immediate e irrevocabili dimissioni nel solo interesse di
    gestione della cosa pubblica e del Governo pro-tempore”. Lo
    dichiara Claudio Anastasio, il manager che si è dimesso da
    presidente di 3-I, dopo le polemiche per la sua
    mail con una citazione di un discorso di Benito Mussolini.   
    “Potevo giustificare di essere stato hackerato – aggiunge –
    come hanno fatto altri esponenti politici prima di me (non vero,
    proteggo i miei account di posta elettronica a massimo fattore
    come volevo così proteggere le connessioni di tutti i
    cittadini), potevo supportare la giustificazione che il testo è
    stato scritto da un’intelligenza artificiale (anche questo non
    vero, ma verosimile, e si apre un tema etico sulle evoluzioni
    dell’intelligenza artificiale), invece mi sono assunto le mie
    uniche responsabilità in merito e mi sono dimesso all’istante,
    riconoscendo una grave mia unica scivolata di contesto: storico,
    politico, pensando che la ‘provocazione’ e citazione tanto di
    uno quanto di altri tutti non era fioriera di essere così appeso
    a testa in giù sui social perché fa tendenza e like”. (ANSA).   

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    Calenda, nessuna alleanza con Pd e M5s, siamo diversi

    (ANSA) – RIMINI, 16 MAR – “Mi interessa parlare di questioni
    che sono attinenti allo stato sociale, welfare, sanità, salario
    minimo, contrattazione collettiva. Non siamo qua per nessuna
    foto di Vasto, non c’è nessuna alleanza. Il Pd e il M5s sono una
    cosa noi siamo una cosa diversa non perché mi stiano antipatici
    ma perché abbiamo idee diverse sul 90% dell’agenda politica”.   
    Così il leader del Terzo Polo Carlo Calenda arrivando al
    Palacongressi di Rimini per la tavola rotonda con Elly Schlien,
    Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni invitati dal segretario della
    Cgil Maurizio Landini. (ANSA).   

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    Startup e biotecnologie, studenti italiani atenei Gb a confronto

    (ANSA) – LONDRA, 16 MAR – Si è svolto presso l’Istituto
    Italiano di Cultura di Londra l’evento ‘Promuovere le imprese
    biotech in Italia’ patrocinato dal Consolato Generale nella
    capitale britannica ed organizzato da United Italian Societies
    (UIS) e dall’ente no-profit Nucleate. L’incontro è stato aperto
    dal Console Generale a Londra, Domenico Bellantone, che nel dare
    il benvenuto ai partecipanti ha sottolineato l’importanza del
    percorso di collaborazione avviato con gli studenti italiani
    delle principali università britanniche. “Investire sugli
    studenti italiani nel Regno Unito – ha detto il console –
    significa investire sul futuro dell’Italia in questo Paese.   
    Saranno questi giovani, nei prossimi anni, a rappresentare nei
    rispettivi ambiti di specializzazione al meglio l’Italia e le
    sue eccellenze”.   
    Al centro della discussione, come far crescere l’ecosistema
    biotecnologico in Italia seguendo alcune buone prassi del mondo
    anglosassone. Sono stati forniti consigli pratici su come creare
    start-up nel settore: l’organizzazione Nucleate è infatti un
    network composto da accademici, investitori ed esperti
    industriali che ha già facilitato la creazione di 107 nuove
    aziende. L’evento ha visto la partecipazione di molti studenti
    grazie al coinvolgimento di United Italian Societies,
    associazione nata proprio nella sede del Consolato nel dicembre
    2021 con lo scopo di rafforzare il coordinamento tra le Italian
    Societies studentesche presenti nelle varie università
    britanniche e la collaborazione con le Istituzioni.   
    Appena due settimane fa si era tenuto alla London School of
    Economics un primo simposio organizzato da UIS, a cui hanno
    partecipato fra gli altri il ministro della Giustizia, Carlo
    Nordio, e ospiti italiani di fama internazionale. Mentre a
    dicembre era stata lanciata l’iniziativa UIS-Consolato Generale
    ‘Studenti unITi’, interamente gestita da studenti e studentesse
    italiane per fornire sostegno ai giovani connazionali in ambito
    consolare in coordinamento con la sede di Londra. (ANSA).   

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    Schlein, battaglia per salario minimo e legge di rappresentanza

    (ANSA) – RIMINI, 16 MAR – “E’ un piacere essere al congresso
    nazionale della Cgil. Al centro il tema del lavoro, che è stato
    anche al centro del dibattito di ieri alla Camera, dove abbiamo
    voluto ricordare che questo è un Paese in cui il lavoro si è
    impoverito, reso sempre più frammentato e più precario. Noi ci
    batteremo per un salario minimo perché sotto una certa soglia
    davvero non si può parlare di lavoro perché è sfruttamento”.   
    Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, arivando al congresso
    della Cgil. “Ci batteremo perché ci sono più di tre milioni di
    lavoratori che sono poveri anche se lavorano: non possiamo più
    accettare, tanto più in una situazione di alta inflazione e
    rischio di potere d’acquisto delle famiglie, salari così bassi e
    contratti così precari. Quindi – aggiunge – accanto al salario
    minimo la battaglia per la legge sulla rappresentanza che spazzi
    via i contatti pirata e quella per riuscire a limitare
    finalmente i contratti a termine che condannano alla precarietà
    moltissimi giovani e donne di questo Paese”. (ANSA).   

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    Schlein annuncia: “Il Pd a Milano sabato per la manifestazione”

    “Il Pd aderisce al presidio di sabato a Milano, contro questo attacco molto duro ai diritti dei bambini e delle bambine in particolare delle famiglie omogenitoriali. Questo deriva dalla scelta scellerata di questa maggioranza di tentare di affossare un regolamento europeo che tratta dei diritti transfrontalieri al riconoscimento della filiazione e riguarda la tutela del diritto alla mobilità all’interno dell’Ue, riguarda la reciprocità e la non discriminazione, e si pone in linea con la giurisprudenza delle Corti europee e non incide invece sulla competenza nazionale, sul diritto di famiglia,sul quale comunque ci vorrebbe una modifica a mio avviso, ma non si capisce come mai questa destra ce l’abbia così tanto con i bambini e le bambine”. Ad annunciare l’adesione del Pd alla manifestazione di sabato a Milano è la segretaria Dem Elly Schlein conversando con i cronisti alla Camera.
    La neo segretaria ha proseguito: “Mi preoccupo di più di chi sta perdendo e cioè dei lavoratori e delle lavoratrici poveri che in Italia sono 3 milioni. Anche questa volta Giorgia Meloni non vuole parlare di precarietà e questa cosa mi colpisce. Ieri ho fatto una ricerca in rete, siccome contesto sempre che questo governo non parli mai di precarietà, mi sono messa a cercare ‘Meloni-precari’ e ho trovato un post del 2020 e uno del 2017. Speravamo di avere una risposta già oggi e non vorremmo dover aspettare di questo passo il 2026 da parte di questo governo”. 

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    Singapore invita a 'rapida conclusione' dell'accordo Asean-Ue

    Il Ministro degli Esteri di Singapore Vivian Balakrishnan
    parlando in occasione del 25° anniversario della Fondazione
    Asia-Europa (Asef) sull’accordo di libero scambio Asean-Ue, ha
    chiesto una “rapida conclusione” dell’accordo stesso. I
    negoziati sono iniziati nel 2007, ma dopo che le discussioni
    sono state sospese nel 2009, l’Ue ha continuato a perseguire
    accordi commerciali bilaterali con i singoli Stati membri
    dell’Asean.   
    “Queste cose non accadono spontaneamente. Richiede sforzo,
    impegno e comunicazione. Soprattutto, richiede la costruzione di
    fiducia e comprensione reciproche”, ha affermato.   
    L’Asef, nata nel 1997, è un’organizzazione intergovernativa
    senza scopo di lucro con molteplici ruoli, tra cui la promozione
    della società civile dell’Asia-Europe Meeting (Asem), un forum
    intergovernativo istituito nel 1996 per affrontare questioni
    politiche, economiche e socio-culturali questioni e creare
    opportunità di collaborazione tra i suoi 53 partner. (ANSA).   

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    Superstiti e familiari delle vittime di Cutro da Meloni

    (ANSA) – ROMA, 16 MAR – A bordo di un pullman della Polizia,
    che li ha portati all’ingresso posteriore di Palazzo Chigi, sono
    arrivati nella sede del governo superstiti e familiari delle
    vittime del naufragio di Cutro, che hanno risposto all’invito
    della premier Giorgia Meloni. Il gruppo, formato da una trentina
    di persone, è volato a Roma dalla Calabria a bordo di un C-130
    dell’Aeronautica militare. L’incontro con la presidente del
    Consiglio, nella Sala verde, sarà riservato, a porte chiuse.   
    Secondo quanto spiegato alla vigilia da alcuni componenti, la
    delegazione chiederà a Meloni di continuare a cercare chi è
    ancora disperso, di agevolare il ricongiungimento con le
    famiglie anche all’estero e di creare, con l’Europa, corridoi
    umanitari per soccorrere le persone nei Paesi come l’Afghanistan
    dove e condizioni di vita non sono sicure. Le forze dell’ordine
    hanno fatto spostare operatori tv, fotografi e giornalisti che
    erano piazzati di fronte all’ingresso di Palazzo Chigi,
    facendoli posizionare su un lato di piazza Colonna. (ANSA).   

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    Figli coppie gay: Magi, sabato +europa a manifestazione Milano

    (ANSA) – ROMA, 16 MAR – “Sabato con tutta +Europa saró a
    Milano alla manifestazione promossa da Arcigay, Famiglie
    Arcobaleno e Sentinelli per chiedere pieni diritti per le figlie
    e i figli di tutte le famiglie e per esprimere solidarietà ai
    sindaci come Beppe Sala che in questi anni, in mancanza di una
    legge, hanno tutelato le famiglie arcobaleno registrando
    all’anagrafe anche i figli delle coppie omogenitorali”. Lo
    annuncia il segretario di +Europa, Riccardo Magi. “Serve
    mobilitarsi contro lo stop imposto dal Ministero alla
    registrazione dei figli nati da coppie omosessuali. Non è solo
    una questione di stato di diritto, di giustizia, di civiltà, ma
    anche una questione di aderenza ai valori europei dell’Italia:
    se il governo italiano darà seguito all’indicazione della
    commissione politiche europee del Senato – sottolinea il
    segretario di Più Europa- il nostro Paese avrebbe la grave
    responsabilità di bloccare il regolamento europeo di filiazione,
    dato che necessita dell’unanimitá dei paesi membri. Un altro
    passo indietro sui diritti e un passo in avanti verso il modello
    di Orban e Putin”, conclude Magi. (ANSA).