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    Mattarella,efficienza P.A. fondamentale contro mafie

    (ANSA) – ROMA, 28 MAR – “Questa è un’occasione per esprimere
    riconoscenza a “Libera” per quello che in questi anni ha fatto,
    facendo crescere una coscienza sempre più ampia sul fenomeno
    mafiosa”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio
    Mattarella, ricevendo al Quirinale una delegazione
    dell’Associazione Libera contro le mafie, guidata dal Presidente
    Don Luigi Ciotti e composta dai Presidenti di alcune
    Associazioni nazionali aderenti a Libera.   
    “La Costituzione – ha ricordato il capo dello Stato – è come un
    quadro che valorizza il libero associarsi dei cittadini, che
    esprime la sua potenzialita non solo con le pubbliche
    istituzioni ma anche attraverso i corpi intermedi. Questa è la
    forza del nostro Paese: ne costituisce un tessuto che lo rende
    robusto e che è alla base di tanti successi. Vi sono realtà che
    esprimono il valore di una libera e spontanea partecipazione dei
    cittadini.   
    Avete parlato – ha detto ancora Mattarella – di due settori
    decisivi: quello della cultura e dell’istruzione e quello
    dell’occupazione e questi due valori sono particolarmente
    decisivi nella lotta alla mafia. Poi c’è la magistratura, le
    indagini e la repressione che è fondamentale. E ancora c’è il
    tema dell’efficienza e la trasparenza delle pubbliche
    amministrazioni che devono essere impermeabili alle
    infiltrazioni il che consente ai cittadini di sentirsi
    rappresentati adeguatamente. Poi c’è la cultura, le università e
    quindi una società forte che resiste alle lusinghe della
    corruzione e questa c’è soltanto se c’è lavoro adeguatamente
    diffuso dal quale nessuno sia escluso. Questo è ciò che consente
    di affrontare il pericolo mafioso tuttaltro che scomparso”.   
    (ANSA).   

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    Ronzulli, cambio di Cattaneo è riequilibrio in Fi? Enorme dirlo

    (ANSA) – ROMA, 28 MAR – La mia linea è critica sul governo?
    “La sfido a trovare una sola mia dichiarazione contro il governo
    Meloni”. E il voto di La Russa? “Molto di quello che ho letto
    non corrisponde al vero. Come non corrisponde al vero il cambio
    di Cattaneo per la linea politica o per un riequilibrio sulla
    Lega, piuttosto che su Giorgia Meloni. Come non condivido il
    fatto che si parli di correnti. La linea da noi la da una sola
    persona. Non è che Cattaneo o la sottoscritta, quando fanno un
    intervento in aula o un’intervista, non la facciano vedere prima
    al presidente”.   
    Lo ha detto la capogruppo al Senato di Forza Italia Licia
    Ronzulli rispondendo alle domande di Bruno Vespa nel corso della
    trasmissione Porta a Porta.
    “Non abbiamo cambiato linea. Distinguersi sulla base
    dell’identità del partito – ha aggiunto – e quindi andando in
    scia ai nostri valori, credo che si debba fare sempre. Detto
    questo, non c’è una votazione, non c’è una dichiarazione di voto
    che si distacca da un appoggio leale al governo. C’è stato un
    distinguo, o meglio, un contributo alla maggioranza di governo.   
    Trovo enorme che si parli di riequilibrio o di cambio di linea”.   
    “Cattaneo – ha concluso – è una delle migliori risorse che
    abbia questo partito. E quando un partito è in difficoltà un
    patito deve mettere in campo le miglioroi risorse per la
    riorganizzazione”. (ANSA).   

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    Aula Camera approva Dl Ucraina, va al Senato

    (ANSA) – ROMA, 28 MAR – Via libera unanime dell’Aula della
    Camera al decreto legge che contiene disposizioni urgenti di
    protezione temporanea per le persone provenienti dall’Ucraina.   
    Il testo, approvato a Montecitorio con 272 voti a favore, nessun
    contrario ed un astenuto, passa al Senato. (ANSA).   

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    Decreto migranti, la Lega chiede una stretta sull'asilo

       La Lega ha presentato ventuno emendamenti al Decreto immigrazione approvato dal consiglio dei Ministri a Cutro: 15 riguardano il contrasto all’immigrazione clandestina e 6 mirano a migliorare l’integrazione dei cittadini stranieri sul nostro territorio. Lo fa sapere la Lega. Gli emendamenti, presentati al Senato, prevedono tra le proposte “una stretta sui richiedenti asilo con riformulazione della protezione speciale, interventi su riduzione o revoca dell’accoglienza e permessi di soggiorno, aggiornamento del periodo di trattenimento nei Cpr”.
     Via libera, inoltre, della commissione Libertà civili, giustizia e affari interni dell’Eurocamera a un pacchetto di 4 proposte legislative sui migranti e messe in campo in vista della riforma del Patto di migrazione e asilo.    Gli eurodeputati hanno approvato i testi relativi alla revisione dei regolamenti per lo screening dei cittadini di Paesi terzi alle frontiere esterne, la gestione dell’asilo e della migrazione, “crisi e forza maggiore nella migrazione e asilo” e lo status dei cittadini di Paesi terzi residenti di lungo periodo.
      Con 41 voti a favore, 17 contrari e 7 astensioni, gli eurodeputati della commissione Libe hanno appoggiato un nuovo regolamento sullo screening alle frontiere dell’Ue e sull’accesso alle informazioni sulle condanne penali dei cittadini extracomunitari. Le nuove regole di screening si applicheranno alle persone che non soddisfano le condizioni di ingresso di uno Stato membro dell’Ue, che entrano nell’Unione in modo irregolare o che sbarcano a seguito di un’operazione di ricerca e salvataggio, o che hanno fatto richiesta di protezione internazionale a un valico di frontiera.    Con 38 voti a favore, 21 contrari e 6 astensioni, il via libera ha riguardato il mandato negoziale sulle procedure di asilo alle frontiere.    La proposta introduce la possibilità di procedure più rapide e semplificate per le richieste di asilo direttamente dopo lo screening, anche per le nazionalità con bassi tassi di riconoscimento. Queste dovrebbero essere completate in 12 settimane, compresi i ricorsi. In caso di rifiuto o di rigetto della domanda, dovrebbe essere prevista una procedura di rimpatrio della durata massima di 12 settimane. I minori non accompagnati, i bambini sotto i 12 anni e le loro famiglie, così come le persone con problemi di salute, dovrebbero sempre essere sottoposti alla normale procedura di asilo. Durante la valutazione di una domanda di asilo o l’espletamento delle procedure di rimpatrio, il testo prevede che il richiedente deve essere ospitato dagli Stati membri dell’Ue e potrebbe essere trattenuto.    Con 36 voti a favore, 13 contrari e 16 astensioni, la commissione ha adottato un progetto di relazione che introduce modifiche alla direttiva del 2003. In base alle nuove regole, i titolari dello status di residente di lungo periodo nell’Ue potranno trasferirsi in un secondo Stato membro per motivi di lavoro o di studio senza ulteriori requisiti (come i controlli sul mercato del lavoro o i requisiti di integrazione). Il testo approvato punta a ridurre a tre anni – invece dei cinque proposti – il periodo di residenza legale in uno Stato membro per acquisire lo status di soggiornante di lungo periodo nell’Ue.

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    Decreto Ucraina: la Camera approva il testo, va al Senato

    Via libera unanime dell’Aula della Camera al decreto legge che contiene disposizioni urgenti di protezione temporanea per le persone provenienti dall’Ucraina. Il testo, approvato a Montecitorio con 272 voti a favore, nessun contrari ed un astenuto, passa al Senato.
    Il provvedimento proroga fino al 31 dicembre 2023, nuovo termine dello stato di emergenza, le misure di assistenza e accoglienza in favore delle persone provenienti dall’Ucraina già adottate. Stabilisce la prosecuzione dell’accoglienza diffusa per un massimo di 7.000 persone e di 49,6 milioni per l’anno 2023, autorizzando a tal fine anche convenzioni territoriali tra regioni, enti del terzo settore e privati, previo nulla osta del Dipartimento della protezione civile. Proroga, nel limite delle risorse disponibili a legislazione vigente, l’elargizione del contributo di sostentamento; rifinanzia, nel limite di 40 milioni di euro per l’anno 2023, il contributo una tantum finalizzato al rafforzamento, in via temporanea, dei servizi sociali e destinato ai comuni che ospitano un significativo numero di persone richiedenti la protezione temporanea.
    Viene poi previsto un incremento di circa 137,9 milioni di euro per l’anno 2023 delle risorse che finanziano i centri governativi di accoglienza ordinari e straordinari e di 52,3 milioni di euro per il 2023 del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo che finanzia le strutture territoriali della rete SAI, al fine di proseguire l’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. Infine, si dispone, nell’ambito del fabbisogno sanitario standard per l’anno 2023, la prosecuzione della garanzia di accesso all’assistenza sanitaria sul territorio nazionale per i richiedenti e titolari della protezione temporanea a condizioni di parità con i cittadini italiani.
        Sono, quindi, prorogati fino al 31 dicembre 2023 i permessi di soggiorno in scadenza il 4 marzo 2023 rilasciati ai profughi provenienti dall’Ucraina ed il riconoscimento delle qualifiche professionali del personale medico e sanitario ucraino.    L’articolo 3 stabilisce che la somma pari ad un massimo di 100 euro pro capite al giorno in favore dei comuni che accolgono minori stranieri non accompagnati provenienti dall’Ucraina è riconosciuta non più a titolo di rimborso per i costi sostenuti, bensì a titolo di mero contributo.    

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    Il Pd elegge i nuovi capigruppo, Boccia al Senato e Braga alla Camera

    Chiara Braga è stata eletta capogruppo del Pd alla Camera, per acclamazione, durante l’assemblea dei deputati, in corso a Montecitorio.  La sua elezione segue  quella di Francesco Boccia al Senato.
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    “Questa elezione mi responsabilizza molto, avviene in maniera unitaria, è un bel segnale, lavoreremo insieme, ringrazio colleghi e colleghe” ha detto Francesco Boccia, parlando con i giornalisti a Palazzo Madama. “Desidero rivolgere alla senatrice Simona Malpezzi il mio sincero apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni da capogruppo del Pd. Rimarrò umanamente legato a lei e non solo per la comune passione per l’Inter. A Francesco Boccia, infine, le mie congratulazioni e il mio augurio di buon lavoro”. Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa.”Il gruppo parlamentare è il cuore dell’attività politica, la segretaria Elly Schlein ha dato una indicazione: accordo permanente fra attività del partito e attività parlamentari”. Lo ha detto il capogruppo Pd al Senato, Francesco Boccia. “Non faremo sconti a un governo che sta mettendo l’Italia ai margini. Il partito avrà come punto di riferimento costante l’ascolto della piazza, della protesta, dei mille luoghi del lavoro, del paese”. “È un lavoro che facciamo con passione e dedizione – ha continuato – sapendo che tutto questo ha un punto fermo, far tornare l’Italia al centro dell’Europa. Oggi è ai margini nelle scelte che contano ed è al margine sui temi rilevanti. Per queste ragioni iniziamo un lavoro profondo che porterà risultati nelle Aule già nei prossimi giorni”.

    Agenzia ANSA

    Boccia e Braga in pole ai gruppi. Minoranza non va alla conta (ANSA)

    “Stiamo lavorando a un assetto complessivo ed equilibrato, rispettoso del pluralismo e dell’esito delle primarie. Per questa ragione ci stiamo sentendo spesso in queste ore anche con Stefano Bonaccini. Entro pochi giorni ho intenzione di chiudere gli assetti e tornare a costruire insieme alla nostra comunità democratica proposte politiche alternative alle destre e a parlare dei temi che riguardano la vita delle persone”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein all’assemblea del gruppo al Senato.

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    Ue, 13 Paesi per i mini reattori nucleari, anche Roma firma

    Tredici Paesi Ue, tra i quali anche l’Italia, chiedono “un quadro industriale e finanziario favorevole per i progetti nucleari”, promuovendo “la ricerca e l’innovazione in particolare per i piccoli reattori modulari e i reattori modulari avanzati”.  Lo si legge in una nota congiunta diffusa da Parigi, a capo dell’alleanza sul nucleare, al termine di una riunione con la Commissione europea. Il documento è stato sottoscritto da Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Slovenia. L’Italia, insieme a Belgio e Paesi Bassi, ha firmato in qualità di Paese osservatore.