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    Salvini si schiera con Cdp su offerta per rete Tim

    Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e vicepremier si schiera, anche se precisa di farlo a titolo personale, con Cdp, che ha presentato con Macquarie una proposta per acquistare la rete di Tim “a contenuto prevalentemente industriale”. Lo ha detto rispondendo durante il question time alla Camera alle domande dei deputati, mentre ha sorvolato sulla richiesta di sapere che atteggiamento ha il governo sul tema Golden Power e sul nodo Antitrust.
    “Il mio parere personale è che, siano aeroporti, strade, autostrade, ferrovie o telecomunicazioni, preferisco sempre e comunque un piano industriale a un mero piano finanziario che venga a incassare nel breve termine: qua abbiamo bisogno di un soggetto che nel medio lungo termine investa sulle infrastrutture  e sulla rete di questo paese”.
    “Trattandosi di una società quotata – ha precisato Salvini – il governo sta seguendo con la massima attenzione gli sviluppi nel rispetto della piena autonomia di Tim” ma “permane l’interesse del Governo a mantenere il controllo strategico della rete possibilmente passando dal vetusto rame alla moderna fibra. La sfida del futuro – sottolinea – passa anche attraverso le nuove infrastrutture, anche quelle digitali e immateriali su cui stiamo lavorando a tutti i livelli e che con il nuovo codice dei contratti porterà innovazione nella gestione degli appalti e dei cantieri in tutta Italia”.
    Salvini appare comunque stupito di essere stato coinvolto al question time sul tema della rete unica e premette che le risposte gli sono state fornite dai ministeri competenti, senza precisare se Mef o Mimit: “non essendo mia la competenza, porto la competenza di altri ministeri che mi han dato i pareri per iscritto perché su questo il MIT c’entra zero”.
    “Per il governo è importante realizzare una rete di telecomunicazioni a copertura nazionale che consenta all’italia di raggiungere gli obiettivi che si è prefissata – ripete – La questione della Rete unica rappresenta una priorità nazionale per questo sono al vaglio del governo soluzioni che tengano conto sia degli interessi delle parti in gioco che degli aspetti occupazionali”. Torna il concetto di controllo pubblico: “Tenendo anche conto dell’esigenza di mantenere il controllo pubblico dell’infrastruttura di rete quale asset strategico soggetto ai vincoli del gestore pubblico” legge Salvini.

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    Fitto, sui progetti di Firenze e Venezia chiariremo con l'Ue

    Sugli obiettivi al 31 dicembre per ottenere la rata dei 19 miliardi e sulla proroga della decisione della Commissione “non si tratta di fare polemiche ma di prendere atto del fatto che sono questioni, evidentemente, che riguardano il precedente governo”. Lo ha detto il ministro degli Affari Ue Raffaele Fitto parlando con i cronisti al Pe. “Il governo – ha aggiunto – di intesa con i sindaci e con i ministeri dell’Interno e dell’Economia predisporrà delle risposte di chiarimento” all’Ue sui progetti sotto esame, tra i quali quello dello stadio di Firenze e del bosco dello sport di Venezia, “auspicando che si trovi una soluzione”.
    “Con la Commissione faremo una verifica, e se dovesse emergere che c’è l’impossibilità, e in alcuni casi è cosi, di poter realizzare alcuni progetti al 2026, noi con l’Ue lavoreremo per trovare una soluzione tenendo conto che l’Italia presenterà nei prossimi mesi il RePowerEu per cui non può usare a debito ulteriore risorse se non con particolari autorizzazioni. Il governo presenterà una relazione completa che andrà a fotografare lo stato attuale anche con delle proposte di cambiamento che andranno affrontate d’intesa con l’Ue”. Lo spiega il ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto ai cronisti al Pe. 
    Sul piano del Pnrr nel suo complesso “noi faremo le nostre previsioni di spesa. La data del giugno 2026 mi sembra di capire, non ve lo dico io, resta è quella del giugno 2026 ed è il motivo per cui chi si è insediato da qualche mese si pone il problema di quello che accadrà da qui al giugno del 2026. Qualcuno parla di irresponsabilità, io penso invece che ci sia grande responsabilità e senso di rispetto per le istituzioni per evitare di immaginare che questioni che oggi sembrano problematiche possano scoppiare tra un paio di anni. E’ molto più intelligente, costruttivo e utile al nostro Paese individuare criticità e soluzioni oggi”, ha spiegato Fitto. “Qui si tratta di parlare delle questioni con un approccio serio e responsabile ed è quello che il governo Meloni sta facendo dall’inizio o pensare che tutto possa essere buttato in polemica, non so a cosa serva”, ha aggiunto il ministro sottolineando: “io mi auguro che il confronto possa essere costruttivo sia rispetto a ciò che è stato fatto sia rispetto a ciò che possiamo fare”.

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    Berlusconi ancora al San Raffaele, visita del figlio Luigi

    (ANSA) – MILANO, 29 MAR – Il figlio minore di Silvio
    Berlusconi, Luigi, è arrivato intorno alle 13.40 all’ospedale
    San Raffaele di Milano, dove il padre è ricoverato da lunedì
    sera per alcuni accertamenti. Alle 15.15 ha poi lasciato la
    struttura senza rilasciare dichiarazioni alla stampa. (ANSA).   

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    Zelensky,famoso viaggiatore Grylls con ricostruzione Ucraina

    (ANSA) – ROMA, 29 MAR – Il famoso viaggiatore britannico Bear
    Grylls è diventato il primo ambasciatore del Regno Unito di
    United24, iniziativa globale a sostegno dell’Ucraina, e
    promuoverà la direzione per ricostruire il Paese. Lo rende noto
    il presidente Volodymyr Zelensky postando una foto con il noto
    personaggio televisivo su Telegram.   
    Protagonista del programma televisivo ‘L’ultimo
    sopravvissuto’, in cui mostra come sopravvivere in situazioni
    pericolose’, Grylls è stato il britannico più giovane a scalare
    l’Everest, all’età di 23 anni.   
    “Dopo un anno di resistenza all’invasione russa, il sostegno
    di persone come Bear Grylls è molto importante. Insieme agli
    altri ambasciatori contribuirà a diffondere la verità sulla
    guerra e a unire il mondo per aiutare l’Ucraina”, ha scritto
    Zelesnky. (ANSA).   

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    Conte, non vogliamo favori per gli evasori fiscali

    (ANSA) – ROMA, 29 MAR – “Noi contrastiamo tutte le norme che
    contengono sanatorie. Noi non vogliamo favori per gli evasori,
    ma favori per cittadini che sono in difficoltà, vogliamo i
    favori per i cittadini che hanno lunghe file d’attesa per i
    pronto soccorso, per un esame diagnostico o per un intervento
    chirurgico. Noi vogliamo favori per i cittadini che devono
    pagare un mutuo, per i più fragili. Questi sono i favori per cui
    ci battiamo”. Così il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe
    Conte nella conferenza stampa a Campo Marzio risponde a una
    domanda sull’introduzione nel decreto legge bollette dello scudo
    penale sui reati fiscali. (ANSA).   

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    Misiani,scudo penale per evasori inaccettabile,è un condono

    (ANSA) – ROMA, 29 MAR – “Lo scudo penale per gli evasori
    inserito all’ultimo secondo dal governo Meloni nel dl bollette è
    inaccettabile. Nel merito, è l’ennesimo condono. Nel metodo, non
    ha alcun requisito di necessità e urgenza. Il governo lo tolga
    dal provvedimento”. Lo dice Antonio Misiani (Pd). (ANSA).   

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    Governo: il Times loda 'il buonsenso' di Meloni, la sua popolarità si consolida

    Un tasso di popolarità che resta stabilmente superiore a quello degli altri leader da mesi e una “credibilità” internazionale rafforzata nella cancellerie occidentali dalla sua fermezza sul dossier ucraino. Sono i punti di forza della premier italiana Giorgia Meloni individuati in un commento dedicato alla presidente del Consiglio dal britannico Times e affidato alla penna del  corrispondente da Roma, Tom Kington. Commento in cui si evoca “la luna di miele fra l’Italia e il suo Primo Ministro” e si riconosce alla leader di FdI di “aver sorpreso i critici” a colpi di “buonsenso”. 
    Kington parte dall’intervento in Parlamento con cui la premier “ha tagliato corto” sugli impegni internazionali dell’Italia, respingendo “le pressioni” contro l’invio di armi all’Ucraina in un Paese la cui opinione pubblica viene descritta come una delle più “amichevoli” verso la Russia di tutta l’Ue; e nel quale, scrive, “persino Silvio Berlusconi, membro della coalizione di governo di Meloni, ha pubblicamente dato al Presidente Zelensky la colpa della guerra”. L’articolista britannico richiama poi una differenza fra “il tono aggressivo” attribuito a Giorgia Meloni in campagna elettorale e quello attuale da premier. E si domanda se si tratti di “una nuova Meloni o della vera Meloni”. 
    In ogni caso evidenzia come si sia “distanziata dagli scatti più imbarazzanti” di Berlusconi e sia riuscita finora a “tenere a bada” Matteo Salvini. Le accredita inoltre di aver “confuso” coloro che insistono a imputarle “radici fasciste”, pur notando le polemiche generate dalle sue parole recenti sulle vittime delle Fosse Ardeatine.
    Fra gli elementi più conflittuali della sua politica, in tempi di perduranti incognite interne e internazionali, Kington indica peraltro la questione dell’immigrazione; o ancora le posizioni del governo su temi quali i matrimoni omosessuali o “la maternità surrogata”.
    “In un Paese in cui le lune di miele post-elettorali possono esaurirsi in un batter d’occhio – conclude comunque il Times – resta il fatto che Meloni sta facendo durare la sua. Rimane comodamente l’esponente politico più popolare d’Italia, grazie a un buonsenso politico che ha sorpreso i detrattori. Tenuto conto di ciò che ha di fronte, ne avrà bisogno”. 

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    Meloni,ostacoli non mancheranno ma non abbiamo paura

    (ANSA) – ROMA, 29 MAR – Il governo “ha un programma ambizioso
    e gli ostacoli per portarlo avanti non mancheranno però noi non
    abbiamo paura, non ci manca il coraggio, la visione e non ci
    manca il rispetto per i cittadini che ci hanno dato il compito
    per governare questa nazione”. Il governo intende “lavorare H24,
    sette giorni su 7, per rivoluzionare questa nazione perché i
    cittadini non ci hanno scelto per mantenere lo status quo” ma
    per “fare riforme che nessun altro ha avuto il coraggio di fare”
    con “la determinazione di andare fino in fondo. E’ un cammino
    difficile ma che non ci spaventa”. Così la premier Giorgia
    Meloni in un messaggio a Confapi. (ANSA).