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    Proroga emergenza al 15 ottobre Conte: 'Virus continua a circolare'

    Il Senato approva la mozione della maggioranza che proroga lo stato di emergenza fino al 15 ottobre con 157 sì, 125 contrari e 3 astenuti.Il Consiglio dei ministri è stato convocato mercoledì alle 20. Sul tavolo è atteso il via libera alla proroga dello stato di emergenza al 15 ottobre. ‘La proroga è inevitabile e legittima, il virus continua a circolare’, dice il premier Conte che invita maggioranza e opposizione alla ‘convergenza’ perché su questi temi ‘non si deve ragionare su logiche precostituite’. Pieno sostegno a Conte da Zingaretti. Critica la leader di FdI Meloni: ‘Pericolosissima deriva liberticida’.  Salvini a Mattarella: ‘Sconcerto per la proroga’.
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    “Ho visto alcuni interventi in particolare dell’opposizione colorati di venature polemiche e direi anche ideologiche, su un tema che mi ero permesso di classificare come una questione tecnica e giuridica. C’è stato qualche intervento che ha chiarito come nella nostra Costituzione non si ragiona di stato di emergenza. Ma non dobbiamo confondere il fatto che non ci sia un percorso ad hoc nella nostra Costituzione con il fatto che non bisogna adottare misure nel segno della tempestività e dell’efficacia. Quando si dice che nella Costituzione non c’è uno stato di emergenza non significa che questo sia illegittimo. Lo stato di emergenza è previsto. Dal 2014 ad oggi lo stato di emergenza è stato dichiarato 154 volte e prorogato 84″. Lo dice il premier Giuseppe Conte nella replica in Aula del Senato.”La proroga dello stato d’emergenza è disposta da ragioni tecniche ma non volevo precludere una valutazione politica: in quest’aula tutti, il governo per primo e anche voi, siete chiamati a operare una valutazione politica”, spiega Conte nella replica in Aula al Senato. “L’appello alla maggioranza e all’opposizione è perché queste valutazioni nascano da queste basi tecniche per assicurare un obiettivo che è invece politico, cioè garantire la continuità operativa del sistema che abbiamo messo in piedi, per dare assistenza e sostegno e ripristino delle attività economiche e sociali. Vi sfido a interrogare i presidenti di Regione e confrontarvi con loro: vediamo se sono disponibili a dismettere queste misure di protezione”, dice all’opposizione.”Ognuno ha la sua opinione ma nessuno dovrebbe imputare con onestà intellettuale la volontà di prorogare paure e allarmismi o torsione autoritarie. Sin dall’inizio questo governo ha agito in piena trasparenza e garantismo, si è venuto a confrontare in Parlamento. Dal 18 maggio quando questo governo si è assunto la responsabilità di allentare le misure restrittive non si è parlato di allarme sociale. Stiamo mantenendo delle misure minimali di precauzione”.Dobbiamo partire più forti di prima, dobbiamo far ripartire i consumi, dobbiamo correre, e credo sia un obiettivo da condividere, a prescindere dalla maggioranza e d all’opposizione”, sostiene il premier nella sua replica.”Pur in assenza del vincolo normativo ritengo doveroso condividere con il Parlamento” la decisione della proroga dello stato di emergenza. Lo dice il premier al Senato.”La dichiarazione dello Stato di emergenza è prevista dal codice di protezione civile: la legittimità di queste previsioni è stata vagliata positivamente dalla Corte Costituzionale. Costituisce il presupposto per l’attivazione di una serie di poteri e facoltà necessari per affrontare con efficacia e tempestività le situazioni emergenziali. Tra i poteri fondamentale è il potere di ordinanza, che consente norme in deroga a ogni disposizione vigente, nei limiti indicati dalla dichiarazione di emergenza e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico e dell’Unione europea”. Dice il premier.”La proroga dello stato di emergenza è una facoltà espressamente prevista dalla legge ed è attivabile ove si renda necessaria la prosecuzione degli interventi. Questa esigenza si verifica quasi sempre. Lo stato di emergenza viene ordinariamente prorogato dal governo. Sarebbe incongruo sospendere bruscamente l’efficacia delle misure adottate se non quando la situazione è’ riconducibile a un tollerabile grado di normalità. Se questo è vero per eventi che si esauriscono una volta per tutte, come un terremoto, è ancor più vero per la pandemia”.L’emergenza Coronavirus ha “i tratti di un processo in continua e imprevedibile evoluzione che ancora oggi, seppure in misura contenuta e territorialmente circoscritta, non ha ancora esaurito i suoi effetti”.Tra le misure che perderebbero effetto se non ci fosse la proroga dello stato d’emergenza “c’è anche il noleggio di navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti e non sfugge a nessuno di quanto sia attuale il ricorso a questo strumento per un ordinato svolgimento della quarantena per la tutela della sanità pubblica”.”Se lo stato di emergenza non fosse prorogato cesserebbe il coordinamento attribuito alla Protezione Civile così come decaderebbe i poteri straordinari assegnati ai soggetti attuatori, che nella maggior parte dei casi sono i presidenti di Regione. Verrebbe a cessare la sua funzione anche il Comitato tecnico scientifico. A questo occorre aggiungere che al 31 luglio sono prorogati numerosi termini normativi di rango primario e secondario”. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo al Senato.”Dobbiamo essere consapevoli che se non prorogassimo” lo stato di emergenza, “cesserebbero di avere effetto le ben 38 ordinanze, di cui 4 al vaglio della Ragioneria, così come i conseguenti provvedimenti attuativi”, spiega Conte. “Ad esempio – cita il premier – decadrebbero le misure per la gestione delle strutture temporanee per l’assistenza alle persone positive, il volontariato di protezione civile, il reclutamento di personale sanitario a supporto delle regioni e dei penitenziari, il numero verde, il pagamento dilazionato delle pensioni negli uffici postali, l’attivazione del sistema Gros, che è la centrale operativa remota di soccorso sanitario per cui in mancanza di posti letto in una regione, Gros interviene per la ripartizione e il trasferimento dei pazienti in altre regioni”.”Con la proroga dello stato di emergenza continueremo a mantenere in efficienza quel sistema di misure che rendono il nostro Paese più sicuro a beneficio degli italiani ma anche degli stranieri che vogliano visitare il Paese La scelta di prorogare lo stato di emergenza non può ritenersi lesiva della nostra immagine all’estero. Non vi è affatto questo rischio, anzi, è vero il contrario. L’Italia è vista da tutti come un Paese sicuro proprio grazie al sistema di monitoraggio e precauzione” messo in campo, sottolinea Conte.”Con questa decisione” di proroga dello stato di emergenza “consentiamo di prorogare gli effetti di misure necessarie e infine in base al principio di precauzione, adeguatezza e proporzionalità, ci predisponiamo a mantenere un cauto livello di guardia per intervenire con speditezza ove vi fosse un peggioramento della situazione”, afferma Conte.”Quest’accusa si fonda su un evidente equivoco. La proroga dello stato di emergenza sui poteri del presidente del Consiglio di emanare decreti. Il potere di emanare Dpcm è al momento correlato alla data del 31 luglio non perché ci sia una formale connessione tra Dpcm e stato emergenza ma perché questo prevede la norma di rango primario legittimante. La dichiarazione dello stato di emergenza è un presupposto di fatto ma non potrebbe in alcun modo legittimare l’adozione di Dpcm se non fosse affiancata da una fonte di rango primario”. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo al Senato e spiegando che, quindi, per rinnovare il potere di emanazione di Dpcm oltre il 31 luglio, servirebbe “un decreto”.”La mia presenza qui dimostra la massima disponibilità del governo a interloquire col Parlamento e tenere conto delle indicazioni delle Camere con riferimento alla scelta di proroga” dello stato di emergenza. “Stamane in Consiglio dei ministri abbiamo inserito una mera informativa: non abbiamo assunto nessuna decisione. Dopo aver esaminato tutte le indicazioni e i pareri, incluso uno dell’Avvocatura dello Stato, è emerso l’indirizzo di limitarne l’estensione temporale al prossimo mese di ottobre”.”Mi rivolgo alle forze di maggioranza ma anche di opposizione, perché su questi temi non si deve ragionare su schieramenti precostituiti o logiche precostituite” e “resto fiducioso che possa maturare in quest’Aula con consapevolezza e piena assunzione di responsabilità una convergente valutazione positiva su questo decisivo passaggio da cui discendono rilevanti conseguenze per l’intera comunità nazionale”, sottolinea Conte.”Sono più di dieci milioni di persone che dovranno rientrare nelle scuole in massima sicurezza, obiettivo che richiede sforzo collettivo elevato, una grande sfida per il paese”.”Resto fiducioso che anche in quest’occasione possa maturare in quest’ Aula una convergente valutazione positiva da cui discendono importanti conseguenze anche a livello internazionale”. Lo dice il premier Giuseppe Conte concludendo il suo intervento al Senato.”Condivido in pieno quanto detto dal Presidente Giuseppe Conte sullo stato di emergenza. Una misura utile: nessun allarmismo o drammatizzazione, ma il virus circola e dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti per contenerlo e fermarlo”. Lo scrive su Facebook, il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.In un cordiale colloquio con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il leader del centrodesta Matteo Salvini ha espresso grande sconcerto e preoccupazione per la volontà del governo di prolungare lo stato di emergenza in assenza di giustificazioni sanitarie e giuridiche a supporto della scelta, per l’aumento esponenziale degli sbarchi di queste settimane (con problemi sanitari e sociali gravissimi soprattutto nel nostro Sud), per l’assoluto caos sulla scuola a proposito di riapertura, assunzioni, futuro degli otto milioni di studenti italiani e dei 200mila insegnanti precari. Salvini ha anche sottolineato il rammarico per l’ennesimo mancato coinvolgimento dell’opposizione sul decreto economico in votazione domani. Lo fanno sapere fonti della Lega. La telefonata è stata confermata dal Quirinale.”Sono scioccata. Conte sta sostenendo ora al Senato che senza lo stato di emergenza il Governo non è in grado di fare normalissimi decreti, decreti legge, ordinanze. Questa è una grossolana menzogna e una pericolosissima deriva liberticida. Dove vuole arrivare il Governo?”. Lo scrive su twitter la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

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    Eutanasia, Marcucci a Casellati: 'Calendarizzare ddl'

    “A distanza di quasi due anni, il monito della Corte Costituzionale sul fine vita, è rimasto inascoltato. Per questo chiedo alla Presidente del Senato Casellati di adottare ogni iniziativa di sua competenza affinché i disegni di legge sul tema possano iniziare il loro iter. La sentenza che ieri ha assolto Marco Cappato e Mina Welby segnala di fatto un vuoto disarmante del Parlamento. Chiedo anche a tutti i colleghi capigruppo, di maggioranza e di opposizione, di unirsi al mio appello”. Così il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci in una lettera alla presidente del Senato Casellati.   

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    Fase 3: Meloni, da Conte deriva liberticida

     “Sono scioccata. Conte sta sostenendo ora al Senato che senza lo stato di emergenza il Governo non è in grado di fare normalissimi decreti, decreti legge, ordinanze.    Questa è una grossolana menzogna e una pericolosissima deriva liberticida. Dove vuole arrivare il Governo?”. Lo scrive su twitter la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.    

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    Noi denunceremo, Bocelli venga a Bergamo

    (ANSA) – BRESCIA, 28 LUG – “Che si faccia un convegno di questo tipo in un luogo istituzionale è un ulteriore sfregio a tutti i morti che ci sono stati e un ulteriore schiaffo a tutti i parenti delle vittime che stanno chiedendo verità”. Così Luca Fusco, il presidente del Comitato Noi denunceremo che ha depositato decine di denunce in Procura a Bergamo sui decessi durante la pandemia, interviene sulla conferenza indetta ieri al Senato, sul tema del Covid, che ha visto la presenza di Vittorio Sgarbi e di Matteo Salvini, oltre che di Andrea Bocelli.    “Non sorprende che nessuno dei presenti al convegno di ieri venga da Bergamo o Brescia” ha aggiunto Fusco. “Sono molto amareggiato perché neanche 35.000 morti in 5 mesi, di cui 16.000 in Lombardia, e 11.500 nelle sole Bergamo e Brescia, sono bastati per far sì che alcune autorità politiche prendessero atto del problema e degli errori commessi. Vorrei invitare Bocelli, che ho sempre apprezzato come artista, a venire a Bergamo e Brescia quando lo vorrà. Sono certo che cambierà idea su molte cose”. (ANSA).   

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    No scuole per elezioni, contributo Regione Marche a Comuni

    (ANSA) – ANCONA, 28 LUG – Beneficeranno di un contributo straordinario aggiuntivo i Comuni marchigiani che non utilizzeranno le scuole come seggi elettorali nella tornata del 20 e 21 settembre. Lo prevede una delibera della Giunta regionale delle Marche, inviata al Cal (Consiglio Autonomie Locali) per il previsto parere. “Offriamo un incentivo alle amministrazioni comunali per non interrompere l’anno scolastico che inizia una settimana prima delle elezioni – spiega il presidente Luca Ceriscioli -. Il contributo riconosciuto rappresenta uno stimolo a lasciare aperte le scuole, un atto di sensibilità nei confronti degli studenti, che favoriamo con un aiuto ai Comuni che sposteranno i tradizionali seggi elettorali in altri plessi pubblici disponibili”. La modifica rientra in un pacchetto di disposizioni integrative sui rimborsi ai Comuni, in base al dl 26/2020. La Regione Marche riconoscerà il contributo straordinario all’interno delle spese anticipate dai Comuni per lo svolgimento delle funzioni elettorali regionali. (ANSA).   

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    Welby e Cappato assolti per morte Trentini

    Assoluzione come era già accaduto per dj Fabo. Anche se Davide Trentini, 53 anni, malato di sclerosi multipla da quanto ne aveva 27, non era tenuto in vita da macchinari come Fabiano Antoniani ma pur sempre, per la difesa, era sottoposto a trattamento di sostegno vitale per le cure farmacologiche che doveva seguire e per l’assistenza specifica di cui aveva bisogno per sopravvivere. Marco Cappato e questa volta con lui anche Mina Welby, non commisero reato quando aiutarono – il primo economicamente attraverso l’associazione Sostegno civile, la seconda accompagnandolo in Svizzera -, Trentini a morire col suicidio assistito in una clinica di Basilea. Era il 13 luglio 2017: il giorno dopo Cappato e Welby, rispettivamente tesoriere e copresidente dell’associazione Luca Coscioni, si presentarono ai carabinieri di Massa (Massa Carrara), la città di Trentini, per auodenunciarsi, facendo partire il procedimento penale che oggi ha portato alla loro assoluzione, sia per l’accusa di istigazione al suicidio sia per quella di aiuto al suicidio, da parte della corte d’assise di Massa. “Sono molto felice. Ricordo quando quel 20 dicembre del 2006 prima di morire Piergiorgio mi disse: promettimi che andrai avanti e che non ti fermerai. Oggi posso dirgli che sono andata avanti e che non mi fermerò mai” le prime parole, ricordando il marito, di Mina Welby che stamani, prima di entrare al palazzo di giustizia di Massa, aveva annunciato: “Sono serena, ieri notte ho pensato alla mamma di Davide Trentini, la mia battaglia è per lei”: all’associazione Coscioni si era rivolto Davide Trentini ma poi anche sua madre, per chiedere aiuto. “Se verrò condannata – aveva detto Welby – voglio andare in carcere. Ma temo avendo 80 anni che mi diano i domiciliari”. “Dobbiamo ancora ottenere la legge – ha poi ribadito – e nel frattempo sarò pronta ad accompagnare in Svizzera tutte quelle persone che me lo chiederanno”. “Saluto la memoria di Davide Trentini – le parole di Marco Cappato – un uomo che, nella fretta di smettere di soffrire, si è fidato di noi, ci ha dato fiducia. La sentenza ci ha dato ragione e oggi rende giustizia anche alla mamma di Davide a cui dedico questo momento. Non pensiamo adesso che la legge sull’eutanasia sia inutile perchè tanto arrivano le assoluzioni: la legge serve per garantire un diritto a tutti i cittadini e serve ad eliminare una potenziale discriminazione. Non possiamo più accettare che ci sia una discriminazione sulla base della tecnica con cui sei tenuto in vita. L’azione di disobbedianza civile continuerà fino a quando il Parlamento non si sarà assunto la responsabilità che fino ad ora non si è assunto”.
       

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    L'emergenza non esiste, convegno anticovid al Senato. Galli: “Dalla Lega un messaggio pericoloso”

    “Penso che tutto quello che e stato detto non abbia alcuna base dal punto di vista scientifico: è un messaggio inadeguato, quello che viene lanciato, con elementi di evidente pericolosità”. Lo afferma all’ANSA Massimo Galli, professore Ordinario di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Milano, in merito alle posizioni espresse in occasione dell’incontro ‘Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti’, alla presenza tra gli altri del leader della Lega Matteo Salvini, Vittorio Sgarbi e il tenore Andrea Bocelli.
    Speranza, essenziale indossare le mascherine – “Indossare la mascherina resta una delle regole essenziali per contrastare la diffusione del coronavirus. Siamo fuori dalla tempesta ma non siamo ancora approdati in un porto sicuro. Non dividiamoci su questo”, lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.
    IL CONVEGNO –  “Siamo qui, oggi, politici e scienziati, per fare un punto, cercare di mettere giù maggiori informazioni possibili sul Covid 19, prive di ideologie e pregiudizi. C’è stato un momento in cui la libertà è stata contrapposta alla salute, ma si tratta di due diritti fondamentali”. Così Armando Siri, (Lega) tra gli organizzatori del dibattito “Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti”, alla presenza tra gli altri del leader della Lega Matteo Salvini, Vittorio Sgarbi e il tenore Andrea Bocelli. “In questi mesi – aggiunge Siri – c’è stata un po’ di esagerazione nella narrativa sul virus: ognuno fa la sua esperienza, poi ci sono state realtà dolorose, penso a quanto accaduto nella bergamasca, ma questo non poteva giustificare ansia e angoscia eccessiva. Ora bisognerebbe evitare che in questa cosiddetta eventuale fase 4, ci sia ancora allarmismo. Ora dobbiamo stare ai fatti. Solo la narrazione su una presunta seconda ondata ha una grave incidenza sul Pil”.”La libertà di pensiero è il primo bene a rischio: c’è un fronte di chi ha un’idea diversa rispetto al mainstream. Io mi sono rifiutato di salutare di gomito. Se uno mi allunga la mano, mi autodenuncio, gli gli do la mano.    Tanto un processo più, un processo meno… “. Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini.”Ho accettato questo invito ma sono lontano dalla politica. Durante il lockdown ho anche cercato di immedesimarmi con chi doveva prendere decisioni difficili. Ma poi le cose non sono andate bene. Man mano che il tempo passava, non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perchè questa gravità? Poi mi sono sentito umiliato e offeso per il divieto di uscire da casa. Ammetto che ho violato il divieto”. Lo afferma Andrea Bocelli al convegno sul Coronavirus organizzato da Armando Siri e Vittorio Sgarbi. “Quindi rivolgo un appello per dire che bisogna riaprire le scuole e riprendere i libri. Io ho chiamato Renzi, Salvini, Berlusconi per fare un fronte trasversale di buon senso. Spero – conclude il celebre tenore – che tutti insieme usciremo da questa situazione terribile”. “Questa riunione ha un obbiettivo molto serio: fare in modo che tante persone qui presenti siano ascoltate dal governo, ci sia un’audizione parlamentare. Dobbiamo dare voce a Zangrillo e ai tanti che hanno detto cose che non sono state ascoltate. Ci sono diverse verità, non solo una. C’è quella di chi dice, nei nostri ospedali non c’è più Covid”. Così Vittorio Sgarbi, intervenendo al convegno “Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti”. “Esiste un rapporto ufficiale del governo tedesco che definisce il Covid 19 come falso allarme globale. Da due mesi – ha aggiunto Sgarbi – non c’è un solo morto di Coronavirus. Anche dire che il Brasile è in emergenza non è vero. Ora serve un manifesto della verità”.

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    Premio Papa Ernest Hemingway, vince Pasquale Ancona

    (ANSA) – ROMA, 27 LUG – È Pasquale Ancona il vincitore del premio Papa 2020. Studente alla Scuola di giornalismo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Ancona ha avuto la meglio su Mattia Giusto, 25 anni, della Scuola superiore di giornalismo Massimo Baldini – Luiss Guido Carli di Roma e Natalie Sclippa, 21 anni, dell’università degli Studi di Trieste. A consegnare il riconoscimento è stato Roberto Vitale, presidente del premio Papa nonché direttore artistico del festival ‘Hemingway, il Nobel nella laguna di Caorle’, un ‘viaggio’ nel Veneto alla scoperta del giornalista e scrittore statunitense che per lunghi anni ha frequentato l’isola di Caorle (Venezia).    Il festival, che ha media partner l’ANSA ed è stato realizzato dalla Vitale Onlus, ideatrice e organizzatrice dell’evento, in collaborazione con la Città di Caorle e Caorle Spiaggia, e si è concluso ieri dopo una settimana di dibattiti, conferenze, workshop, presentazione di libri, mostre, escursioni e proiezione di film.    Oltre all’assegno di 1.000,00 euro messo in palio dalla Vitale Onlus e alla penna Ernest Hemingway della Montegrappa, Ancona si è aggiudicato un’opera dell’artista Elisa Brotto raffigurante il giornalista e scrittore statunitense.    Nato a Fasano, in provincia di Brindisi, il 27 agosto 1994, laurea triennale in Lettere moderne e laurea magistrale con lode in Giornalismo e Cultura editoriale, iscritto all’Ordine dei giornalisti della Lombardia come giornalista praticante, lo scorso maggio Pasquale Ancona aveva vinto il premio Walter Tobagi per giornalisti praticanti. (ANSA).