More stories

  • in

    Salvini: 'Su Open Arms ho agito con Conte. Sono tranquillo, le carte parlano chiaro'

    “Io mi aspetto che qualcuno esprima dignità, onestà e correttezza, se devo andare a processo non sarà la prima volta. Io ho agito a difesa del mio Paese e quello che ho fatto l’ho fatto in compagnia del premier Conte, ho fatto quello che c’era nel programma di governo non ritengo che ci sia stato un errore o reato. Se qualcuno domani ritiene che sia un reato ne risponderemo in tanti. Vorrà dire che Conte mi accompagnerà un po’ a Catania e un po’ a Palermo e prenderemo una granita”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini nel corso di una conferenza stampa alla Camera a chi gli chiede cosa si aspetta domani dal voto di palazzo Madama sulla richiesta a procedere nei suoi confronti per il caso Open Arms.
    “Da un attento esame dei fatti accaduti – si legge nella memoria difensiva di Matteo Salvini sul caso Open Arms – non può ritenersi sussistere nessuna violazione di norme penali in quanto la condotta che mi viene contestata è insussistente e comunque essa altro non è che un’automatica conseguenza delle scelte politiche effettuate dall’intera compagine governativa nel perseguimento dell’interesse pubblico a un corretto controllo e a una corretta gestione dei flussi migratori nonché a una piena tutela dell’ordine pubblico e, più in generale, un doveroso atteggiamento di salvaguardia delle prerogative costituzionali dello Stato italiano sulla scorta delle relazioni internazionali e del diritto internazionale in condizione dí parità con gli altri Stati”. La memoria è stata presentata il 17 febbraio 2020.
    “Appare da questa ricostruzione come l’interesse pubblico coinvolto sia di limpida e cristallina evidenza sotto molteplici e svariati profili, che segnano inequivocabilmente la linea su cui si è articolata tutta l’attività della compagine governativa nella gestione dell’evento”, si legge nel documento.
    “561 sbarchi in un giorno, che portano a 13.094 gli arrivi nel 2020 contro i 3.654 registrati nello stesso periodo di un anno fa. Solo nei primi 29 giorni di luglio abbiamo toccato quota 6.144 immigrati arrivati in Italia, il dato peggiore degli ultimi tre anni. E mentre il governo approva lo stato di emergenza per il Covid ma i clandestini scappano dai centri di accoglienza, c’è chi mi vuole processare per aver chiuso i porti. Difendere l’Italia non è reato: ne sono orgoglioso, lo rifarei e lo rifarò”, dice Salvini.
    “Sono assolutamente tranquillo e sereno: le carte parlano chiaro. Non devo fare alcun appello a nessuno. Aspetto che i senatori votino in coscienza. Voglio vedere se i Cinque Stelle diranno che erano d’accordo, come è scritto nero su bianco, o se vogliono andare avanti con un processo politico”, dice ancorail segretario della Lega, in attesa del voto sull’autorizzazione a procedere sulla Open Arms. A chi gli chiede se si aspetti o meno un voto a lui favorevole da parte di Iv, replica: “Io non mi aspetto nulla da nessuno. Le carte parlano chiaro”.

  • in

    Lamorgese: contro mafia al Nord un gioco di squadra

    (ANSA) – SORBOLO, 29 LUG – “La mafia al Nord la combattiamo tutti insieme, è un gioco di squadra che noi facciamo con tutte le istituzioni”. Così il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, oggi a Sorbolo (Parma), per la consegna al Comune di un compendio immobiliare confiscato alla criminalità organizzata nel 2015 nell’ambito dell’inchiesta Aemilia.    “Oggi – ha detto il ministro a margine della cerimonia – è importante che siamo tutti qui presenti per questo progetto ‘Spazi per ricominciare’. Ora daremo questa assegnazione al Comune”. Si tratta di cinque appartamenti che saranno assegnati con gare e criteri ben definiti a famiglie in difficoltà.    “Questo secondo me è il segnale migliore – ha detto il ministro – Sottrarre beni alla criminalità organizzata per rimetterli in un circuito legale e quindi in mano alla collettività”. Un’attività “meritoria” quella dell’Agenzia per i beni confiscati “soprattutto in un momento di crisi” in cui “tante famiglie non hanno avuto possibilità di pagare il mutuo e hanno perso la propria casa”.    Durante la cerimonia Lamorgese ha ricordato di aver sentito spesso durante il lockdown Dino Frattasi, direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la gestione dei beni sequestrati e confiscati (Anbsc), per discutere della possibilità di poter mettere sul mercato gli immobili confiscati e permettere alle famiglie di scomputarne il costo tramite il pagamento dell’affitto: “Vedremo se riusciremo a fare una norma” ad hoc. La responsabile del Viminale ha inoltre affermato di aver “preso contatti con Anci, Unioncamere e Cciiaa” affinché gli immobili possano essere utilizzati anche dalle imprese in difficoltà. Frattasi, anch’egli oggi a Sorbolo, ha annunciato inoltre che venerdì sarà pubblicato “il primo bando sperimentale per l’assegnazione diretta di beni confiscati ai soggetti del terzo settore”. Un’apertura al mondo del volontariato che può “portare ulteriore beneficio al Paese”. (ANSA).   

  • in

    Centrodestra, 'sullo scostamento non agiremo al buio'

    Il nuovo scostamento di bilancio è una misura grave, di fronte alla quale il centrodestra è pronto a fare la sua parte, ‘ma questa volta non lo farà al buio’.Scrivono così i tre leader del centrodestra Salvini, Berlusconi e Meloni, in una lettera aperta al premier in prima pagina sul Sole 24 Ore. ‘Non consentiremo che il denaro dei nostri figli sia sperperato in operazioni assistenziali o addirittura clientelari mentre il Paese soffre’. Al governo si chiede la disponibilità ad accogliere le proposte che il centrodestra avanza su fisco, lavoro e giustizia sociale.

  • in

    Piemonte, basta arrivi migranti

    (ANSA) – TORINO, 29 LUG – “Il Piemonte dice basta trasferimento di migranti da oggi in poi. La nostra Regione non può ospitare più arrivi dai centri sparsi per l’Italia”. Così l’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca, che aggiunge di avere chiesto oggi “un incontro al Prefetto per ribadire questa nostra posizione”. “Il nostro territorio, anche in passato, ha già contribuito a sufficienza su questo tema. Ora è necessario invertire la rotta”, conclude.    Parla di “inaccettabile blitz estivo, non concordato con il territorio e assolutamente improvvisato sotto il profilo organizzativo e sociale”, la parlamentare torinese di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli. Il riferimento è alla scelta di “mandare 40 immigrati – spiega Montaruli – in condizione sanitaria imprecisata, dentro ai container metallici piazzati dentro un parco nel cuore di Torino, dimenticati lì da Appendino dall’emergenza freddo dell’inverno scorso”.    “Forse il Governo non si è accorto che in Piemonte non comanda più un centrosinistra disponibile a trasformare la regione in un campo profughi – aggiunge l’assessore alla Semplificazione ed esponenti di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone -. Noi abbiamo ricevuto la fiducia dei piemontesi anche per la promessa di difenderli dall’immigrazione incontrollata, imposta sulla pelle delle periferie e di un welfare già all’osso: non accetteremo di subire le conseguenze delle irresponsabili politiche sui porti aperti”. (ANSA).   

  • in

    Conte proroga emergenza, 'non è autoritarismo'

    La proroga dello stato di emergenza non è “una torsione autoritaria”, è una misura “legittima e inevitabile perché il virus continua a circolare”. Il premier Giuseppe Conte, in Aula a Palazzo Madama, formalizza la decisione del governo e della maggioranza di prorogare lo stato di emergenza fino al 15 ottobre. In una lunga “arringa” prima del voto del Senato, Conte elenca tutti i presupposti giuridici ed empirici che portano l’esecutivo a tenere quella cornice normativa che permette di intervenire “con tempestività ed efficacia” e di completare quanto finora fatto. Ma il premier non convince le opposizioni. Fi, Lega e Fdi tornano a compattarsi contro la proroga e Matteo Salvini, nel pomeriggio, chiama il presidente Sergio Mattarella per urlare il suo “sconcerto”.
    Alla fine il Senato da’ il via libera alla proroga, ma con solo 157, 125 contrari e 3 astenuti, mentre Mattia Crucioli, già in passato in dissenso con il M5S, vota contro il suo gruppo. E votano contro anche due ex M5S, Carlo Martelli e Lelio Ciampolillo. La mozione dell’opposizione viene bocciata ( preclusa e non votata) nella parte che dice no alla proroga ma approvata nella passaggio che chiede il coinvolgimento delle regioni con 281 sì e 3 astenuti.
    Conte si presenta a Palazzo Madama dopo aver concordato la proroga in mattinata nel Consiglio dei ministri. Non è il premier, formalmente, ad indicare la data del 15 ottobre, che invece viene scritta nero su bianco in una risoluzione di maggioranza, frutto anche di un compromesso tra la linea più dura, che propendeva per la proroga al 31 ottobre e chi, anche in maggioranza, avrebbe preferito fissarne la fine a fine settembre. Il capo del governo arriva a Palazzo Madama consapevole della trincea dell’opposizione. Anche di quella più dialogante, Forza Italia. “La tenuta del governo sarà avvantaggiata” dallo stato di emergenza sottolinea in Aula Anna Maria Bernini mentre alla Camera, Mariastella Gelmini spiega come la decisione faccia apparire “l’Italia come un Paese malato”. E ad accendere il centrodestra c’è anche la questione migranti, destinata a crescere visto il forte stato di instabilità economica della Tunisia.
    Conte, punto per punto, nel suo intervento tenta di confutare le tesi dell’opposizione. “Lo stato di emergenza non dà potere di emanare i Dpcm, che solo una norma di rango primario può dare”, sottolinea il premier difendendo la legittimità giuridica dello stato di emergenza, benché non sia previsto espressamente dalla Costituzione. “Dal 2014 ad oggi è stato dichiarato lo stato di emergenza 150 volte e 84 volte è stato prorogato”, ricorda il premier illustrando le diverse, “necessarie”; conseguenze che ha la misura: dal mantenimento delle ordinanze emanate dalla Protezione al potere di coordinamento affidato allo stesso Borrelli, fino ai poteri straordinari assegnati ai soggetti attuatori, governatori delle Regioni compresi. Tra le misure che perderebbero effetto senza la proroga, “c’è anche il noleggio di navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti e non sfugge a nessuno di quanto sia attuale il ricorso a questo strumento”, puntualizza il premier. Non solo. Lo stato di emergenza, spiega il premier, permette anche al commissario Domenico Arcuri di provvedere alle misure straordinarie per la scuola, come l’acquisto dei banchi.
    Insomma, per Conte lo stato di emergenza è il presupposto per provvedere con “tempestività ed efficacia”. Anche perché, ricorda più volte il premier, gli effetti del Covid “sono circoscritti e contenuti ma non esauriti”, è la premessa del premier. Ma il suo tentativo va a vuoto. “Conte mente, in una deriva liberticida”, è la stoccata che Giorgia Meloni sferra proprio mentre parla Conte. E Salvini, nel pomeriggio, protesta direttamente con il Quirinale. “Senza emergenza non c’è stato di emergenza”,. attacca il leader della Lega che, da qualche giorno, ha intrapreso una vera e propria crociata “negazionista”. E l’ex vicepremier parla in Aula senza mascherina proprio nel giorno in cui i senatori Questori avviano un’istruttoria sulla conferenza stampa di ieri alla biblioteca di Palazzo Madama, quando il leader leghista si è rifiutato di indossare il dispositivo di protezione. “Parole motivate dall’ideologia”, sottolinea Conte che, cosa quasi mai successa finora, decide di replicare alle opposizioni. Irritato e deluso da una polemica che nel governo non si fatica a definire meramente “strumentale”.   

  • in

    Doppia preferenza Puglia non approvata

    (ANSA) – BARI, 29 LUG – Il Consiglio regionale pugliese non ha approvato nemmeno questa volta la doppia preferenza di genere, nell’ultima seduta prima delle vacanze estive e della pausa che precede le elezioni regionali di settembre. Nella notte, dopo una lunga e accesa discussione tra maggioranza e opposizione, il centrosinistra ha deciso di abbandonare l’Aula facendo cadere il numero legale, una scelta annunciata dal capogruppo Pd, Paolo Campo, dopo l’approvazione con voto segreto di un emendamento dell’opposizione che avrebbe stoppato la candidatura dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco, capo della task force pugliese anti-Covid, prevista in una lista di centrosinistra a sostegno del governatore Michele Emiliano.    La seduta era cominciata con 5 ore di ritardo e i 2mila emendamenti presentati alla proposta di legge, quasi tutti di Fratelli d’Italia, che si si era poi detta disponibile al ritiro se fossero stati ritirati anche quelli di maggioranza e M5s, ma l’accordo politico non si è trovato, nonostante una sospensione dei lavori ad hoc. E’ proseguito così un ostruzionismo teso a indurre la maggioranza a ritirare emendamenti che avrebbero introdotto altre misure come l’obbligo delle percentuali di genere (60%-40%) nelle liste elettorali, pena l’esclusione dal voto.    “Piuttosto che stare qui a discutere del nulla – ha accusato Campo – è meglio affidarsi a quanto il Governo nazionale farà sostituendosi al Consiglio regionale”, come preannunciato nei giorni scorsi in una vera e propria diffida. Il presidente dell’Assemblea, Mario Loizzo, ha dovuto prendere atto delle numerose assenze tra i banchi della maggioranza e dichiarare la chiusura dei lavori. (ANSA).   

  • in

    Cosa prevede lo stato emergenza

    Con l’approvazione della proroga dello stato d’emergenza da parte del Senato facciamo chiarezza su cos’è e cosa comporta questo istituto.
    Va ricordato che lo stato d’emergenza è regolato dalla legge 24 febbraio 1992 n. 225 (Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile) come da ultimo modificata dal D.L. n. 59/2012 (Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile), all’articolo 5 reca norme concernenti lo stato di emergenza e il potere di ordinanza ad esso connesso.
    QUANTO DURA – La durata massima dello stato di emergenza, pari a novanta giorni è prorogabile o rinnovabile di regola una sola volta – previa ulteriore deliberazione del Consiglio dei Ministri – di ulteriori sessanta giorni.
    QUALI INTERVENTI PERMETTE – l’organizzazione e l’effettuazione degli interventi di soccorso e di assistenza ai soggetti colpiti dall’evento; la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati e dei beni culturali gravemente danneggiati; il ripristino delle infrastrutture e delle reti indispensabili per la continuità delle attività economiche e produttive e per la ripresa delle normali condizioni di vita. Per l’emanazione delle ordinanze da parte del Capo del Dipartimento della protezione civile è necessario acquisire l’intesa delle regioni territorialmente interessate
    SMART WORKING – Con il Dpcm del 25 febbraio è stato consentito di adottare lo smart working senza necessità degli accordi individuali previsti dalla legge (81/2017) nelle sei regioni più colpite dal Covid-19. Il Dpcm del 1° marzo ha consentito di adottare la modalità semplificata a tutto il territorio nazionale fino al 31 luglio. La nuova scadenza al 15 ottobre estende ulteriormente questa possibilità. Inoltre il decreto Rilancio ha riconosciuto il diritto allo smart working ai lavoratori con figli minori di 14 anni per tutta la durata dello stato d’emergenza.
    SCUOLA – Lo stato di emergenza, come ha spiegato il premier Conte in aula al Senato, permette al commissario Domenico Arcuri di provvedere alle misure straordinarie per la scuola, come l’acquisto dei banchi. Il provvedimento permetterà di acquistare tutto il materiale necessario(mascherine, gel, banchi, distanziatori di plexiglas), saltando alcuni passaggi per l’affidamento degli appalti che seguono percorsi agevolati.
    ZONE ROSSE – Con lo stato d’emergenza è possibile istituire delle “zone rosse” con divieti rigidi e controlli rafforzati. 
    STOP A INGRESSI DA ALTRI PAESI – Lo stato di emergenza consente, per motivi sanitari, anche di bloccare i voli da e per gli Stati ritenuti a rischio, oppure di limitare gli ingressi in da alcuni Paesi. In questo momento, non può entrare in Italia chi proviene (o è transitato) da 16 Paesi 
    NAVI PER LA SORVEGLIANZA DEI MIGRANTI – Con il permanere dello stato d’emergenza – ha ricordato Conte – “c’è anche il noleggio di navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti e non sfugge a nessuno di quanto sia attuale il ricorso a questo strumento per un ordinato svolgimento della quarantena per la tutela della sanità pubblica”.
    CTS, PROTEZIONE CIVILE E GOVERNATORI – Con la proroga dello stato di emergenza non cessa il coordinamento attribuito alla Protezione Civile così come non decadono i poteri straordinari assegnati ai soggetti attuatori, che nella maggior parte dei casi sono i presidenti di Regione. Resta attiva anche la funzione del Comitato tecnico scientifico. 
    PENSIONI – Con la conferma dello stato d’emergenza proseguirà anche per i mesi successivi ad agosto l’anticipo dei termini di pagamento dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento per gli invalidi civili: l’obiettivo è consentire un accesso contingentato e scaglionato presso gli uffici postali. La finestra prevista per la riscossione anticipata di agosto è dal 27 al 31 luglio.
       

  • in

    Recovery fund, comitato affiancato da una task force tecnica

    Il Comitato interministeriale per gli affari europei sarà affiancato, per la gestione dei fondi europei, da una task force tecnica composta dal Comitato tecnico di valutazione – già previsto dal decreto istitutivo del Ciae – e da una cabina di regia parallela, presumibilmente con membri scelti anche dagli enti locali. E’ quanto avrebbe detto, secondo diverse fonti che partecipano alla riunione, il premier Giuseppe Conte intervenendo al Ciae.
     “Si lavorerà anche ad agosto – ha aggiunto il premier -, abbiamo tempi strettissimi. Non partiamo da zero, abbiamo un piano di rilancio già elaborato a livello di ministri e di forze di maggioranza. Abbiamo presentato il piano alla consultazione nazionale a Villa Pamphili. Dobbiamo partire non da zero ma da quel programma”. 
    “Ci predisponiamo a interloquire con il parlamento, nella consapevolezza che la responsabilità nell’elaborazione dei progetti e nel perseguire il disegno di politica economica e sociale del Paese spetta al Governo. Programma di tale portata che è giusto il pieno coinvolgimento del Parlamento. L’interlocuzione sarà sostanziale e non solo formale”, ha spiegato Conte.
    “Vorrei che tutti a questo tavolo – tutti i ministri e responsabili egli enti locali coinvolti – entrassimo da subito in una prospettiva che è l’unica giusta: dobbiamo affrontare una grande responsabilità, per noi stessi, per il Paese intero che ci guarda e per l’Europa: è una grande sfida. Abbiamo vinto la prima sfida, quella di contribuire come Italia tutti insieme a varare questa svolta – è la prima volta che in Europa si ragiona di debito comune, vengono emessi titoli – ed è evidentemente una grande responsabilità”. 
        “Noi saremo chiamati a risponderne nei confronti di noi stessi, dei nostri figli, delle prossime generazioni, di tutti i cittadini europei. La puntualità nell’elaborazione del piano è una condizione, una premessa indispensabile per poter accedere a questo piano europeo ma direi che non è sufficiente”, ha aggiunto.