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    Scuola: Boccia, il 14 settembre riapriremo in sicurezza

    (ANSA) – ROMA, 19 AGO – “Capisco i ragazzi che vogliono divertirsi ma il nostro dovere oggi è riaprire le scuole.    Abbiamo promesso che a settembre riapriremo le scuole con il massimo della sicurezza possibile. Questo oggi è il nostro dovere”. Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ad Agorà su Rai3.    “Escludo – ha poi aggiunto – un nuovo lockdown generalizzato.    Il 14 settembre – ha concluso – riapriranno le scuole in tutta sicurezza”. (ANSA).   

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    Lukashenko a Ue e Usa, badate ai problemi in casa vostra

    (ANSA) – MOSCA, 19 AGO – Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha esortato i leader degli Stati occidentali a concentrarsi sui problemi nei loro Paesi. Lo ha detto alla riunione del Consiglio di sicurezza a cui hanno partecipato i capi regionali. “I leader dei Paesi occidentali ci offrono colloqui e trattative. E allo stesso tempo continuano a spingere i loro interessi. Anche noi lo vediamo e lo capiamo, ma non lo percepiamo. Voglio che mi sentano bene, dato che terranno una riunione a livello di ministri degli Esteri o di leader dell’Unione Europea oggi o domani”, ha detto Lukashenko.    “Vorrei consigliarli: prima di puntare il dito contro di noi, dovrebbero mettere all’ordine del giorno delle loro riunioni le questioni dei ‘gilet gialli’ in Francia e dei terribili disordini negli Stati Uniti. Voglio che considerino innanzitutto le proteste contro i lockdown per il coronavirus in Germania e in altri Paesi europei”. (ANSA).   

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    Discoteche, Meloni, governo mantiene se stesso con la paura

    (ANSA) – PORTO SAN GIORGIO, 18 AGO – “L’obiettivo del governo è di mantenere la paura, perché attraverso la paura riesce a mantenere se stesso”. Lo ha detto Giorgia Meloni, stasera a Porto San Giorgio (Fermo), commentando la decisione di chiudere le discoteche per l’aumento di casi positivi al Covid. “Con che faccia il governo insegue gli italiani con i droni, richiude le attività e multa i commercianti, se poi lascia entrare decine di migliaia di immigrati clandestini che, guarda caso, scappano anche se contagiati”, ha aggiunto la presidente di Fratelli d’Italia, nelle Marche per una cena elettorale a sostegno del candidato alle regionali del centrodestra, Francesco Acquaroli.    (ANSA).   

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    Scuola: Protocollo, ritorno a casa se allievo ha sintomi

    “Nel caso in una classe qualcuno risultasse positivo al Coronavirus, dovranno essere fatti i controlli a tutti. Potrebbe scattare una chiusura temporanea, ma poi la scuola riapre”. Lo ha detto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri a “Timeline” su Sky Tg24.
    “Dal punto di vista sanitario dobbiamo essere rigidi, ma le scuole devono ripartire. Ci aspettiamo un aumento del numero dei contagi e dei focolai però con il virus dobbiamo convivere”, ha aggiunto il viceministro della Salute. “Per quanto riguarda la responsabilità legale dei presidi a mio parere ci dovranno essere degli sgravi, va fatta una discussione da cui emerga qualcosa di chiaro”, ha precisato. 
    ll ministero della Salute starebbe studiando insieme alle Regioni e alle Asl se in caso di presenza di un contagiato a scuola sia possibile effettuare test molecolari immediati. Si tratterebbe insomma di un sistema di esami simile a quello che viene attuato in questi giorni negli aeroporti con chi torna da Paesi considerati a rischio per alto numero di positivi. Questo potrebbe contribuire a tranquillizzare i genitori, preoccupati per il rientro a scuola dei figli, i dirigenti scolastico e i docenti che possono trovarsi a dover gestire le prime fasi del protocollo nel caso un ragazzo mostrasse sintomi riconducibili al Covid.
    “Sta purtroppo girando una grave fake news su cosa accade quando si deve gestire un alunno che, all’interno dell’istituto scolastico, mostra sintomi compatibili con l’infezione da Covid-19. Si arriva a sostenere che ai genitori non sarà permesso prelevare i propri figli e che questi saranno affidati all’autorità sanitaria. Niente di più falso, ovviamente. Il Protocollo di sicurezza prevede invece che si debba provvedere quanto prima possibile “al ritorno al proprio domicilio” e ad attivare i necessari protocolli sanitari per la sicurezza di tutti”. Lo scrive il ministero dell’Istruzione sui social. 
       

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    Presidi: 'Con contagi a scuola stop sarà da valutare con l'Asl'

    “Se ci sarà un caso positivo all’interno di una scuola bisognerà valutare la chiusura dell’istituto solo di concerto con l’autorità sanitaria, cioè la Asl, e dopo avere valutato le circostanze. Non ci possono essere regole generali nè ci si può affidare esclusivamente a parametri numerici” . Lo afferma all’ANSA il presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi) Antonello Giannelli.
    Abbiamo chiesto prima della riapertura delle scuole di rivedere la responsabilità penale imputabile ai dirigenti scolastici in relazione alla sicurezza sugli ambienti di lavoro. Il covid è equiparato a un incidente sul lavoro. Se il dirigente scolastico attua il protocollo sanitario allora non gli si deve imputare nulla”, afferma Giannelli. “Non parliamo di scudo penale – aggiunge – perchè quello fa riferimento a soggetti che hanno commesso reati, e i presidi non sono delinquenti o malfattori”. 
    Predisporre un locale interno ad ogni istituto scolastico per l’accoglienza degli eventuali casi sintomatici di coronavirus o sospetti. E’ una delle misure previste dalle linee guida dell’Anp per l’apertura dell’anno scolastico 2020-2021.
    “Siamo al lavoro da mesi per il rientro a scuola di tutte le studentesse e di tutti gli studenti. È una priorità assoluta del Governo perché è una priorità di tutto il Paese. Dal primo settembre le scuole apriranno per chi è rimasto più indietro. Dal 14 riprenderanno ufficialmente le lezioni. Le scuole non vanno solo riaperte, dobbiamo fare in modo che poi non richiudano”, ha scritto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina su Facebook.
    Il governo intanto chiude le discoteche e impone l’obbligo di mascherine nei luoghi pubblici dalle 18 alle 6 del mattino. ‘Un provvedimento coraggioso, coerente’, ha detto il prof. Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all’Università di Padova.

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    Garante su bonus Covid: 'Pubblicità e verifica spettano all'Inps'

    “Spetta all’Inps verificare caso per caso, previo coinvolgimento dei soggetti controinteressati, la possibilità di rendere ostensibili tramite l’accesso civico i dati personali richiesti – valutando anche la diversa posizione ricoperta dai titolari di cariche politiche elettive a livello nazionale e locale – alla luce della normativa e delle Linee guida dell’Anac, in conformità con i precedenti del Garante in materia di accesso civico. Il Garante si riserva di valutare in separata sede, anche a conclusione dell’istruttoria aperta nei confronti dell’Inps, eventuali altre ipotesi di comunicazione dei dati personali trattati in occasione della vicenda in esame”. Lo scrive, in una nota, il Garante per la protezione dei dati personali in merito alla vicenda dell’erogazione del bonus Covid.

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    Mattarella, il Paese ha dato prova di energie morali e civili

    “Cogliere il cambiamento, di cui l’Unione europea è stata capace nella risposta alla pandemia e nel progettare la ripartenza, è oggi la premessa di un rilancio dell’Italia. Il nostro Paese ha dato prova, ancora una volta, delle sue energie morali e civili e soltanto nell’integrazione e nella solidarietà europea può costruire un domani adeguato per i suoi figli”. E’ uno dei passaggi del messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz e dedicato all’emergenza coronavirus.
    “All’impegno economico, sociale, culturale che ne deriva – aggiunge – tutti possiamo e dobbiamo contribuire. Le istituzioni anzitutto e l’intera società, con le sue forze economiche e le sue preziose autonomie sociali. Questo è il percorso per colmare i ritardi e rendere più saldi l’Italia e l’avvenire delle sue giovani generazioni”.
    “Riflettere su quanto avvenuto” e “avviare l’opera di ricostruzione. Questa non può attendere e ha bisogno, al tempo stesso, di profonda idealità, di ampia visione, di grande concretezza”, prosegue Mattarella,  “nei passaggi storici più importanti – sottolinea il capo dello Stato – pesano, ovviamente, le condizioni materiali. Ma il rilancio è possibile se, accanto al legittimo gioco degli interessi, si manifesta capacità progettuale, tendenza allo sviluppo integrale della persona, impegno per la crescita di umanità che sconfiggano spinte alla chiusura, al risentimento, all’avversione, che condurrebbero invece al fallimento”.