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    Alla sorella di Kim deleghe chiave su Corea del Sud e Usa

    Kim Yo-jong, la sorella minore del leader nordcoreano Kim Jong-un, controlla il dipartimento Organizzazione e orientamento del Comitato centrale, un’unità chiave del Partito dei Lavoratori essendo responsabile degli affari con la Corea del Sud e gli Usa: lo ha detto il ministro della Difesa sudcoreano Jeong Kyeong-doo, parlando delle deleghe della giovane Kim, il cui titolo ufficiale è “primo vicedirettore del Comitato centrale”. In audizione parlamentare, Jeong ha rilevato che è consolidata l’opinione secondo cui il leader mantenga il “controllo esclusivo” di partito, regime e militari, avendo delegato solo alcuni “ruoli e responsabilità” ai suoi aiutanti.
    Kim Yo-jong, secondo il ministro della Difesa sudcoreano, sovrintende sulle linee strategiche di Pyongyang dedicate a Seul e Washington, alla base dei dossier più caldi della diplomazia nordcoreana. Il perimetro più chiaro delle deleghe segue di appena pochi giorni le indicazioni emerse sempre in un’audizione parlamentare da parte dei vertici del Nis, l’intelligence di Seul, secondo cui il leader aveva dato maggiori responsabilità agli assistenti più stretti, in particolare alla sorella, destinataria dell’incarico di dirigere “gli affari generali dello Stato”, divenendo “de facto il numero due” quando manca un successore nominato da Kim.
    Jeong, nel resoconto della Yonhap, ha anche affermato che non ci sono attività insolite rilevate da parte della Corea del Nord sulla possibilità di una mossa provocatoria, ribadendo che i militari “faranno del loro meglio per proteggere sicurezza della Repubblica di Corea, vite e proprietà delle persone”, ha aggiunto in merito a una possibile situazione critica. Il ministro ha detto che il Nord sta continuando a sviluppare un missile balistico lanciato da sottomarini (Slbm) al largo della costa orientale, avendo acquisito la capacità d’accensione dei vettori da lanciatore fisso posto sott’acqua, mentre sta conducendo “vari” esperimenti correlati. In una riunione parlamentare separata, Suh Choo-suk, il vicedirettore della sicurezza nazionale dell’Ufficio presidenziale, ha detto che la Corea del Nord sta accusando pressioni di triplice natura: le sanzioni internazionali, la pandemia del Covid-19 e i danni causati dalle inondazioni. Suh, in particolare, ha predetto che il peggioramento della situazione economica del Paese eremita servirà da “fondamento” per la sua spinta a “nuovi cambiamenti”.    

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    Coronavirus: violano regole a Mykonos, scuse reali Olanda

    (ANSA) – ROMA, 25 AGO – Il Re e la Regina d’Olanda si sono scusati dopo aver ammesso di aver violato le regole sul distanziamento sociale mentre erano in vacanza a Mykonos in Grecia: scuse arrivate dopo che sui social media era circolato una foto in cui i reali erano ritratti con un uomo, il proprietario di un ristorante dove avevano mangiato, che abbraccia la sovrana per lo scatto, secondo quanto scrive Kathimerini.    Re Willem-Alexander e la regina Maxima si sono giustificati su Twitter con la “spontaneità del momento, per questo non siamo stati attenti. Ma avremmo dovuto. Perché anche in vacanza, rispettare le regole contro il coronavirus è essenziale per sconfiggerlo”. (ANSA).   

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    In classe il 7 settembre a Bolzano, il 24 in Puglia

     Lo ha confermato il ministero dell’Istruzione: la scuola riaprirà e le lezioni riprenderanno il 14 settembre. Già dal primo del mese, oltretutto, gli istituti saranno impegnati nel recupero degli apprendimenti. I più scettici dovranno quindi ricredersi: alunni e professori torneranno in classe, finalmente, dopo un’estate ricca di dubbi, decisioni e discussioni.    La data fissata dal MI, tuttavia, è indicativa e sono le singole Regioni a stabilire quando far partire l’anno scolastico. Nonostante questo, molte Regioni si accoderanno al calendario proposto dal Ministero. Ecco come secondo Skuola.net si ripartirà.    In provincia di Bolzano, in Alto Adige, i ragazzi torneranno in classe il 7 settembre. Non è una novità: già gli anni scorsi gli studenti di questa zona d’Italia sono tornati a scuola “in anticipo”. E si tornerà a scuola il 7 settembre anche a Vo’. La località padovana, diventata “zona rossa” insieme a Codogno, potrà così “rodare” l’organizzazione scolastica in vista della visita del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, prevista per il 14 settembre. “Anticiperemo l’apertura al 7 per la scuola d’infanzia e al 9 per le elementari e medie”, ha detto il sindaco Giuliano Martini. Per il resto, le decisioni di gran parte delle Regioni sono state in linea con quanto comunicato dal ministero dell’Istruzione: il 14 settembre è infatti la data di inizio delle lezioni in Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Molise, Toscana, Liguria, Piemonte, Sicilia, Provincia di Trento, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.    Ritarda di qualche giorno, invece, il Friuli Venezia Giulia, che riaprirà i cancelli a partire dal 16 settembre. In coda la Sardegna, dove la campanella suonerà a partire dal 22 settembre, la Calabria e la Puglia, dove si ripartirà addirittura il 24 settembre.    

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    A Pesaro un murales per Liliana Segre

    (ANSA) – PESARO, 24 AGO – Un murales per Liliana Segre sarà “il dono di Pesaro alla senatrice a vita per il suo compleanno”.    Lo annuncia il sindaco Matteo Ricci. L’opera, attualmente un work in progress, si potrà ammirare all’Ipsia ‘Benelli’ e “sarà un simbolo per la memoria, contro intolleranza e odio: lo regaleremo a Liliana nei primi giorni di settembre”, spiega il sindaco, nel sopralluogo al bozzetto. “Volevamo sviluppare un progetto che rendesse omaggio ad una delle più grandi donne italiane dell’ultimo secolo. Un’icona simbolo della battaglia contro odio e razzismo”. L’opera verrà realizzata dallo street artist David Diavù Vecchiato, al lavoro con i suoi assistenti: “sono onorato di prendere parte al progetto e soprattutto di farlo in un muro di una scuola. Nel disegno saranno raffigurate alcune lacrime che ricordano una bandiera italiana, perché le leggi razziali che hanno trasformato la vita di Segre sono state nostra responsabilità. C’è l’immagine di Liliana da bambina. E di lei oggi a 90 anni. Tutto il tempo è racchiuso in un unico momento. Si chiamerà ‘Ricorda’”. (ANSA).   

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    Sisma, Conte: 'Recovery Fund potrà dare un contributo'

    Ad Amatrice, ancora segnata dal sisma, si celebrano oggi i quattro anni dal terremoto che ha colpito l’Italia centrale, e le sue 299 vittime. A ricordarle ci sarà il premier Giuseppe Conte, arrivato al campo di calcio per la cerimonia di commemorazione. E il premier ha toccato subito con mano l’amarezza degli amatriciani, che non hanno riempito i posti previsti per la platea.
    Una volta entrato nel campo di calcio il premier si è avvicinato ad una delle residenti di Amatrice. “Siamo amareggiati, ci sono solo promesse, solo promesse”, ha protestato la donna parlando con Conte e chiedendo un incontro “vis a vis” con il capo del governo. “Ne parliamo dopo la cerimonia signora, ne parliamo a casa sua”, ha risposto Conte. Alla cerimonia sono presenti anche il sindaco di Amatrice Antonio Fontanella, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il commissario al sisma Giovanni Legnini e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.
    “Le leggi per accelerare e semplificare le abbiamo fatte ma tra sei mesi, un anno, non cambiera’ nulla. Il processo di ricostruzione e’ lungo e complesso”. Lo ha spiegato il premier Giuseppe Conte parlando con alcuni residenti amatriciani dopo la cerimonia per il quarto anniversario del sisma. “Il Recovery Fund potrà dare un contributo per integrare le risorse già stanziate”, ha aggiunto il premier.
    “Oggi si compiono quattro anni dal terremoto che ha colpito l’Italia Centrale. Rinnovo la preghiera per le famiglie e le comunità che hanno subito maggiori danni, perché possano andare avanti con solidarietà e speranza”. E’ il tweet diffuso oggi da papa Francesco sul suo account in nove lingue @Pontifex.
    “Nella triste ricorrenza del quarto anno dal gravissimo terremoto che provocò nell’Italia Centrale più di trecento vittime e oltre quarantamila sfollati, desidero ancora una volta esprimere ai cittadini di Amatrice, Accumuli, Arquata, Pescara del Tronto e delle altre zone colpite, vicinanza e solidarietà.Il pensiero che si rinnova va, anzitutto, alle vittime e ai loro familiari. E ai tanti che hanno perduto casa o lavoro – e spesso entrambi – in quella notte drammatica”. “Nonostante tanti sforzi impegnativi, l’opera di ricostruzione dei paesi distrutti – da quel sisma e da quelli che vi hanno fatto seguito in breve tempo- è incompiuta e procede con fatica, tra molte difficoltà anche di natura burocratica. Nello spirito di solidarietà, fondamento della nostra Costituzione, la Repubblica – in tutte le sue istituzioni, territoriali e di settore – deve considerare prioritaria la sorte dei concittadini più sfortunati colpiti da calamità naturali, recuperando, a tutti i livelli, determinazione ed efficienza”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un passaggio del messaggio inviato in occasione del quarto anniversario del terremoto che colpì l’Italia Centrale. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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    Coronavirus: Yulia Tymoshenko contagiata, è grave

    L’ex primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko è in condizioni serie, con febbre molto alta, dopo essere risultata contagiata dal coronavirus. Lo riportano diversi media internazionali. La notizia è stata confermata dalla sua portavoce, che non ha tuttavia reso noto se la politica sia o meno ricoverata. L’Ucraina ha registrato un forte aumento delle infezioni questa settimana, con 2.328 nuovi casi segnalati sabato. Il numero complessivo di infezioni ha raggiunto 104.958 e sono 2.271 i morti.   

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    Ru486, Avvenire contro le linee guida: 'Violano la Costituzione'

    In un’analisi dal titolo “Consultori e donne, la legge parla chiaro”, l’Avvenire sottolinea oggi che “continua a suscitare perplessità la decisione ministeriale di coinvolgere i consultori familiari nella pratica abortiva”. “La rete consultoriale nasce con la finalità esattamente opposta: fornire un’alternativa alle donne che pensano di trovarsi costrette dalle circostanze più varie a spegnere in grembo la vita del proprio bimbo – spiega infatti -.    È quanto emerge dalla legge 405 del 1975, che ha istituito i consultori”.    Secondo Avvenire, “la sua prospettiva risulta ben chiara fin dall’articolo 1, che tra gli scopi di queste strutture indica ‘la tutela della salute della donna e del prodotto del concepimento'”. “Attenzione – prosegue il giornale della Cei -: in tutti gli 8 articoli di cui si compone il testo l’interruzione di gravidanza non è mai prevista: si parla solo di contraccezione”. “È vero – continua -: la prima legge che ha consentito, in un numero di casi (almeno formalmente) ristretto, l’interruzione volontaria della gravidanza è la 194 del 1978, varata dunque 3 anni dopo quella che ha istituito i consultori.
        Ma è altrettanto innegabile come anche questa seconda norma non abbia inteso chiedere la collaborazione di queste strutture per la soppressione del bimbo nel ventre della gestante. Anzi”.
        “I consultori familiari – si legge all’articolo 2 – assistono la donna in stato di gravidanza (…) contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza”. “Proprio per raggiungere questo fine – spiega ancora Avvenire – la norma dispone che le stesse strutture ‘possono avvalersi (…) della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita’”. “L’obiettivo pratico sembra ben chiaro – aggiunge -: dal momento che le risorse economiche, anche allora, non bastavano a rimuovere i problemi in cui versavano e versano le gestanti, si dava e si dà la possibilità che i consultori si avvalgano della grande rete del volontariato, come quello grande e generoso che anima i Centri di aiuto alla vita”. “A fugare ogni dubbio circa le finalità di queste strutture – scrive ancora il quotidiano cattolico -, l’articolo 5 della stessa legge 194/78 dispone che esse, quando si trovano innanzi una donna che chiede l’interruzione volontaria della gravidanza, ‘hanno il compito in ogni caso (…) di esaminare con la donna e con il padre del concepito, ove la donna lo consenta (…) di aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero all’interruzione di gravidanza’”. Allo stesso modo, “qualora la donna si rivolgesse al proprio medico, questo dovrebbe informarla «sui diritti a lei spettanti e sugli interventi di carattere sociale cui può fare ricorso, nonché sui consultori e le strutture socio-sanitarie”.    “E quand’anche tutto ciò fallisse, non restando altro se non la soppressione del feto”, conclude Avvenire, “la legge vietava e vieta al consultorio di fare da sé: l’aborto, infatti, può essere effettuato solo da una (diversa) struttura autorizzata.    Alterare questa disciplina con una semplice circolare – come fanno le nuove linee guida del Ministero della Salute che disciplinano il ricorso alla pillola abortiva -, e non attraverso una modifica parlamentare della legge vigente, darebbe vita a una violazione della Costituzione”.    

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    Accordo Lazio-Sardegna, test a imbarchi da e per l'isola

    (ANSA) – ROMA, 22 AGO – Reciprocità tra Lazio e Sardegna nell’effettuare i tamponi, con test in Sardegna per chi lascia l’isola e test nel Lazio per chi parte per la Sardegna. È questa, secondo quanto apprende l’ANSA, la soluzione alla quale starebbero lavorando i tecnici delle due regioni con la mediazione del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. L’intesa prevederebbe che il Lazio si faccia carico dei tamponi e test per garantire la sicurezza di chi arriva, così come giá avviene a Ciampino e Fiumicino, mentre da parte della Sardegna c’è stata l’immediata disponibilità per la ricerca di una soluzione che garantisse la sicurezza di tutti.    Il modello di accordo potrebbe essere replicato anche con le altre regioni in caso fosse necessario. (ANSA).