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    In Toscana è testa a testa tra Giani e Ceccardi

    Testa a testa tra Giani e Ceccardi o Toscana incrollabile roccaforte ‘rossa’? E’ intorno a questo interrogativo che si stanno giocando gli ultimi giorni di campagna elettorale che, partita abbastanza in sordina dopo l’emergenza Covid, non ha registrato molti colpi di scena. Il centrosinistra ha scelto un profilo istituzionale. Inizialmente poco presenti i big del Pd, battuti in presenza da Matteo Salvini che, spesso, ha accompagnato la candidata Susanna Ceccardi nel suo tour elettorale.
     Questa sera la sfida tra i candidati sul sito della Nazione:

    Tra le incognite del voto c’è anche l’astensione e quanto peserà sugli elettori, soprattutto gli anziani, la paura del contagio. Difficile dirlo, tuttavia, secondo le previsioni la partita potrebbe chiudersi al primo turno. La legge elettorale della Toscana è infatti l’unica a prevedere il ballottaggio nel caso in cui nessun candidato superi la soglia del 40% dei voti più uno. Restano da vedere i risultati degli altri candidati: in corsa ci sono anche la consigliera regionale uscente Irene Galletti per il M5s; Tommaso Fattori, consigliere uscente, sostenuto da ‘Toscana a sinistra’, già candidato presidente nel 2015 (ottenne il 6,2%); Marco Barzanti per il Pci che riporta il simbolo ‘storico’ con la falce e martello; Salvatore Catello per il Pc e Tiziana Vigni, avvocato senese per il Movimento 3V, sorta di spin off dei no Vax. 

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    Verso le Regionali e il referendum. Pd: 'Nessun patto Conte-Zingaretti sul dopo voto'

    Ultimi giorni di campagna elettorale in vista del voto di domenica e lunedì che vede 7 Regioni e mille Comuni chiamati al voto oltre al test del referendum. Ed è sfida aperta in Toscana, battuta a tappeto da Matteo Salvini a sostegno della candidata Susanna Ceccardi che sfida Eugenio Giani, candidato presidente del centrosinistra. M5s, alle prese con il caso Casaleggio, spinge sul referendum e da Luigi Di Maio arriva un nuovo appello per il sì. “Sul referendum tutto si gioca sull’affluenza. Per questo chiedo ai cittadini e, soprattutto ai giovani, di andare a votare domenica e lunedì perché è un’occasione che capita una volta sola: tagliamo 345 parlamentari della Repubblica. Passiamo da 945 a 600 parlamentari e lo facciamo per la prima volta nella storia con un referendum che riguarda solo questo, senza quindi altri argomenti o trabocchetti”.
    Intanto il segretario del Pd Niola Zingaretti smentisce le indiscrezioni di stampa chevorrebbero un patto tra lui e Conte per affrontare il dopo-voto.
    “In Toscana la partita è molto chiara, o vince il centrosinistra con Giani o vince la Lega di Salvini. Quindi gli elettori devono decidere tra queste due opzioni e devono addirittura essere più bravi di noi. Noi governiamo insieme a Roma ma siamo divisi, spesso non siamo riusciti a metterci d’accordo. Spero che gli elettori siano avanti a noi e possano fermare la destra”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza rispondendo a una domanda sulle elezioni nel corso del Tg de La7
    LO SPECIALE SUL VOTO DI DOMENICA E LUNEDì

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    Covid: Di Maio, si lavora a grande accordo europeo vaccino

    “Stiamo lavorando a un grande accordo europeo per il vaccino anti Covid, la cui sperimentazione sta andando avanti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Faccio il tifo – ha aggiunto il responsabile della Farnesina – per gli altri Paesi che sono in lockdown, perché sono i Paesi dei turisti che vengono qui in Italia”.  

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    Università, Manfredi: 'Da lunedì lezioni in atenei e con mascherina'

    “Le lezioni in presenza stanno riprendendo in tutte le università – ha spiegato il ministro dell’Università Gaetano Manfredi su Sky tg 24 – alcune hanno iniziato, la maggior parte riprende lunedì prossimo; c’è un modello misto che prevede una occupazione delle aule al 50% e in contemporanea la didattica a distanza per raggiunger i fuorisede e gli stranieri ma anche coloro che non sono in grado di seguire le lezioni per vari motivi. Si è cercato di privilegiare le matricole hanno bisogno di una guida più robusta ma stiamo cercando di garantire il massimo della sicurezza convivendo con la pandemia. Abbiamo imposto l’uso della mascherina anche durante le lezioni: è un fastidio ma i numeri nelle aule sono importanti. Tutte le aule sono state cablate per garantire un servizio di qualità”.
    “I numeri del passato ci facevano temere una contrazione degli iscritti all’università ma l’intervento dello Stato – quasi la metà degli studenti non paga tasse o paga un minimo – ha fatto sì che i dati dicono che la riduzione delle immatricolazioni e degli iscritti non c’è. Il dato consolidato lo avremo però in ottobre. E’ un motivo di soddisfazione, è il modo migliore per avere speranza e guardare al futuro”, ha aggiunto il ministro dell’Università.
    “Le Regioni hanno scelto di aprire le discoteche in estate ma il risultato non è stato all’altezza e testimonia che la guardia non va abbassata”, ha poi aggiunto Manfredi su Sky. “Da settembre tutti gli esami saranno in presenza ma tanti studenti chiedono di poter fare esami a distanza, molti stanno utilizzando la modalità mista in cui l’allievo può scegliere come fare l’esame. Le Università hanno aperto le aule studio e le biblioteche, tutto quello che si può fare per garantire la continuità didattica è stato fatto”.
    Intanto la Lega ha presentato al Senato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. “La disastrosa gestione della scuola del Ministro Azzolina sta tenendo in tensione famiglie, studenti e personale, un Ministro che ha perso molti mesi preziosi in chiacchiere, senza fornire alcuna certezza sul proprio destino a 8 milioni di studenti. Il Governo non ha alibi e l’incapacità di chi lo rappresenta pesa ormai irrimediabilmente sulla vita e sulla formazione dei nostri ragazzi. Servono risposte immediate, non c’è più tempo e senza ripartenza in sicurezza della scuola non riparte l’intero Paese”, si legge nel documento firmato da tutti i senatori della Lega.    

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    Mario Morelli è il nuovo presidente della Consulta

    Nessuno strappo alla tradizione. Chiamati a eleggere il loro presidente, i giudici costituzionali hanno scelto il collega che da più tempo siede alla Consulta: si tratta di Mario Morelli, 79 anni, che sino ad oggi ricopriva il ruolo di vice presidente. Il successore di Marta Cartabia però resterà in carica solo tre mesi. Il 12 dicembre scadrà infatti il suo mandato di anni di giudice costituzionale: dura 9 anni e lui e’ stato eletto alla Consulta nel 2011 dai magistrati della Cassazione. Sua la sentenza sul drammatico caso di Eluana Englaro
    Romano , 79 anni, sposato, con due figlie, Morelli e’ stato per venti anni assistente alla Corte costituzionale ed e’ ritenuto uno dei ‘padri’ fondatori delle regole sul contenzioso delle Regioni. Esperto giuslavorista e in diritto della famiglia, in Cassazione e’ stato presidente della Terza sezione civile e direttore dell’Ufficio del Massimario.Nel 2008 la storica sentenza che mise fine alla vicenda di Eluana Englaro dando il via libera, nel rispetto della volonta’ della ragazza in coma vegetativo, al distacco del sondino che la alimentava.Anche alla Consulta, di cui è vice presidente dal 2018, Morelli ha firmato importanti sentenze.Come quella che nel 2012 ha “salvato” la legge sull’aborto o quella di qualche anno dopo sul metodo Stamina.E’ stato anche relatore della pronuncia sull’articolo 18 riformulato dal Job act e da ultimo della sentenza che ha segnalato l’insufficienza delle pensioni degli invalidi civili totali. C’ è anche il processo Lockheed nel curriculum di Morelli, che dal suo ingresso alla Corte costituzionale nel 2011 ha redatto 184 decisioni.
    Non è la prima volta di una presidenza breve alla Corte costituzionale. Anche Giuliano Vassalli e Giovanni Conso furono al vertice della Corte costituzionale solo tre mesi.E ancora meno tempo (48 giorni) rimase alla guida della Consulta Vincenzo Caianiello.
    In passato non sono mancate polemiche per i “benefici” di cui godevano i presidenti uscenti anche dopo un brevissimo mandato.Ma oggi non hanno più ragion d’essere: non è più prevista l’auto di servizio con autista e l’indennità aggiuntiva riconosciuta agli ex presidenti scatta solo se si è stati per almeno 10 mesi alla guida della Consulta nello stesso anno solare. 
    La Corte costituzionale si è divisa sul nuovo presidente, che è stato eletto alla seconda votazione. Mario Morelli ha ottenuto 9 voti. Cinque quelli andati a Giancarlo Coraggio , uno a Giuliano Amato.
    Come primo atto da presidente, Morelli ha nominato vicepresidenti i giudici Giancarlo Coraggio e Giuliano Amato. 
    “Il taglio degli eletti è una riforma che incide sulla Costituzione in maniera relativa e va completata con provvedimenti che con sequenza diacronica devono seguire”, ha detto il nuovo presidente della Corte costituzionale Mario Morelli rispondendo alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa successiva alla sua elezione. 

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    Weber contro Salvini. La replica: 'Si occupi della Germania'

    Botta e risposta tra Matteo Salvini e il presidnte del gruppo del Ppe all’Europarlamento Manfred Weber. “Una parola ai colleghi del Front National, Syriza e a Salvini: siamo qui per servire i cittadini europei, un vero patriota non può essere una marionetta di Putin”, ha detto il presidente del gruppo del Ppe Manfred Weber in aula alla plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles.  “Non rispondo a un simpatico politico tedesco, che mi auguro si occupi di Germania come io mi occupo di Italia”, la replica a stretto giro del leader della Lega.   

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    Recovery: le linee guida del governo, dal raddoppio del Pil al calo delle tasse per i ceti medi. Poi digitale e 'green'

    Meno tasse sui ceti medi e sulle famiglie, puntare al raddoppio della crescita ad un livello in linea con la media Ue dell’1,6%, con più lavoro e più investimenti. Sono alcuni degli obiettivi inseriti nelle 38 pagine di linee guida sul Recovery Fund che il governo ha trasmesso alle Camere, dicendosi pronto a riferire su di esse. Sei missioni, dall’ equità al green, ma anche digitalizzazione, istruzione, salute, infrastrutture. L’ok ai progetti da finanziare in base all’impatto sul Pil e ai costi. E poi rivedere le concessioni autostradali.
    Il documento è diviso in cinque sezioni. In una definisce il contesto economico e sociale italiano ed il piano di rilancio del governo, basato su nove “direttrici di intervento”. Quindi elenca gli obiettive e le sfide per l’Italia e si sofferma sui criteri di selezione dei progetti. Infine, le politiche e le riforme di supporto al piano, dalla Pubblica amministrazione alla ricerca al Fisco, Giustizia e Lavoro. Infine, le risorse disponibili e la politica di bilancio. 
    Sei missioni, dall’equità al green – Il Pnrr italiano prevede nelle linee guida che il governo ha inviato al Parlamento sei missioni. Le missioni, si legge nel documento, rappresentano aree tematiche strutturali di intervento e sono: Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per la mobilità; Istruzione, formazione, ricerca e cultura; Equità sociale, di genere e territoriale; Salute.
    Raddoppiare il tasso di crescita dell’Economia italiana portandolo dalla media del +0,8% dell’ultimo decennio ad un livello in linea con la media europea dell’1,6%; aumentare gli investimenti portandoli al 3% del Pil, Conseguire un aumento del tasso di occupazione di 10 punti percentuali salendo dall’attuale 63% dell’Italia al 73,2% dell’attuale media Ue; portare la spesa per ricerca e sviluppo al 2,1% rispetto all’attuale 1,3%. Sono questi alcuni degli “obiettivi quantitativi” e ”sfide” che il governo punta a realizzare con le proposte del piano Next Generetion Eu, previsto con il cosiddetto Recovery Fund.
    Meno tasse su ceti medi e famiglie – “Una riforma complessiva della tassazione diretta e indiretta, finalizzata a disegnare un fisco equo semplice e trasparente per i cittadini, che riduca in particolare la pressione fiscale sui ceti medi e le famiglie con figli e acceleri la transizione del sistema economico verso una maggiore sostenibilità ambientale”. E’ uno dei punti delle linee guida indicato nel capitolo ”riforma del Fisco’ che prevede di trasferire l’onere ”dalle persone alle cose” e un ”alleggerimento della pressione fiscale unitamente ad un sistema impositivo favorevole alla crescita”. “Il governo – viene inoltre spiegato – ha deciso di disattivare anche tutti gli aumenti di Iva e accise previsti dalle clausole di salvaguardia”.
    Dare ulteriore impulso alla revisione delle concessioni autostradali “al fine di garantire maggiore trasparenza competitività tra gli operatori e il corretto equilibrio tra l’interesse pubblico e l’interesse imprenditoriale, nonché il costante miglioramento del servizio per gli utenti, dando tempestiva attuazione alle delibere dell’Autorità di regolazione dei Trasporti”. E’ una delle indicazioni specifiche contenute nelle linee guida sul Recovery plan inviate al Parlamento. La rete autostradale, si legge ancora nel documento, dovrà essere adeguata alla progressiva diffusione dei veicoli elettrici, tramite la dotazione di colonnine per la ricarica veloce.
    Le linee guida fissano dei “criteri stringenti” di ammissibilità alle risorse del Recovery fund per i progetti da finanziare. I progetti devono presentare “piena coerenza” con gli obiettivi strategici e macrosettoriali del Pnrr; “significativo impatto positivo” su crescita del Pil potenziale e dell’occupazione; costi e impatti economici, ambientali e sociali “quantificabili, motivati e ragionevoli”; “esplicitazione dei legami della coerenza con riforme e politiche di supporto”; indicazione della tempistica e modalità di attuazione, con target intermedi e finali; “chiara identificazione” del soggetto attuatore. Infine “se integrano progetti esistenti – su legge nel documento – devono rafforzarli credibilmente”.
    Conte disponibile a riferire in Parlamento – “Se le Camere lo riterranno opportuno, il governo è disponibile a riferire sulle linee essenziali del documento, sia nelle sedi decentrate delle commissioni sia nella sede plenaria dell’assemblea”. Lo scrive il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella lettera, di cui l’ANSA ha preso visione, con cui ha trasmesso ai presidenti delle Camere la proposta delle linee guida per la definizione del Piano italiano di ripresa e resilienza per accedere ai fondi previsti dal Recovery Fund. “In ciascuno dei passaggi, nello spirito di massima collaborazione e sinergia tra governo e Parlamento, sarà assicurato il pieno coinvolgimento delle Camere al fine di recepire indirizzi, valutazioni e proposte concrete di intervento”.
    Il programma Next Generation EU rappresenta “una occasione importante, da non perdere. I benefici che l’Italia potrà trarne dipenderanno dalla capacità di proporre interventi mirati e coerenti con gli obiettivi e i requisiti del programma e di attuarli in tempi rapidi e senza sprechi”. Lo ha detto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco all’esecutivo Abi. “Si potranno così – ha aggiunto – anche porre le condizioni per conseguire un progressivo e continuo riequilibrio dei conti pubblici, evitando che il maggiore indebitamento finisca per aggravare i problemi del Paese, anziché alleviarli”.

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    Morelli presidente, ma Consulta si è divisa

    (ANSA) – ROMA, 16 SET – La Corte costituzionale si è divisa sul nuovo presidente, che è stato eletto alla seconda votazione. Mario Morelli ha ottenuto 9 voti. Cinque quelli andati a Giancarlo Coraggio , uno a Giuliano Amato. (ANSA).