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    Regionali: verso l'election day, scontro sul Mes tra Lega e Pd

    Ultime battute di campagna elettorale in vista del voto di domenica e lunedì per Regionali, comunali e referendum. E lo scontro più aspro va in scena tra Pd e Lega con il segretario Dem che attacca Matteo Salvini (“da lui solo odio”). Zingaretti fa anche un appello agli elettori M5s. “Rispetto le identità, ma non giochiamo con il fuoco. E’ tempo che il popolo si riunisca attorno a candidature che possano vincere. Non basta testimoniare le proprie idee e farle perdere. Non chiedo di tradire le identità ma per farle contare bisogna vincere. Un fatto, non un’opinione, è che tutte le candidature del Pd sono in grado di battere le destre. Qui in Toscana è Giani in grado di fermare ‘boia chi molla’”. 
    Iv e Pd all’attacco anche sulle parole di Matteo Salvini sul Mes. Dov’è la trappola del Mes? “É negli articoli 13 e 14 del trattato del Mes”, ha detto Salvini rispondendo a una domanda di ‘Uno Mattina’ su Rai 1 sulle sue riserve ad accettare il fondo salva Stati. “Sono soldi dati a prestito da restituire a precise condizioni a un organismo che ha sede in Lussemburgo – ha continuato il leader della Lega – che non ha responsabilità civile e penale ed è coperto da segreto di Stato. Quindi questo organismo oggi mi presta questi soldi, fra 2 anni potrebbe dirmi ‘questi soldi me li restituisci, alzi l’età per andare in pensione in Italia fino a 70 anni oppure raddoppi la tassazione sulla casa’”. E ha concluso: “Io questi soldi preferisco chiederli piuttosto ai risparmiatori italiani, che solo la settimana scorsa hanno chiesto 84 miliardi di buoni del Tesoro e il governo gliene ha dati solo 10, 2 Mes. Se ci fidiamo degli italiani non abbiamo bisogno di alcun Mes”.
    “Finalmente oggi la verità, la Lega preferisce la patrimoniale al Mes. Come sempre tante belle parole, peccato che non corrispondono ai fatti. A quanto pare, Salvini preferisce attingere ai risparmi degli italiani piuttosto che ai soldi dell’Europa”. Lo scrive su Facebook il Presidente di Italia Viva, Ettore Rosato. “Noi la pensiamo in maniera completamente diversa – prosegue il vice presidente della Camera – gli italiani sono già stati tassati abbastanza”.
    “Per lo meno è stato chiaro. Salvini ha detto che non vuole il Mes perchè vuole attingere ai risparmi dei risparmiatori italiani. Glielo avranno consigliato i suoi commercialisti”. Così il vicesegretario Pd Andrea Orlando su twitter.
       

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    Regionali: Di Maio, non credo rimpasto sia sostenibile

    “Vediamo quali saranno i risultati delle Regionali e capiremo gli effetti. Non credo che i cittadini siano affascinati dall’idea del rimpasto perché fare un rimpasto significa cambiare delle figure nel governo e quindi una serie di mondi che dialogano con quel Ministero si vedono cambiare per la terza volta interlocutore in due anni e mezzo. Questo secondo me non è sostenibile anche dal punto di vista della crisi in cui siamo”. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ospite di Porta a Porta.
    “In questo momento – ha detto Di Maio – mettere a repentaglio il governo, con una crisi mondiale, credo sia da irresponsabili: chi proverà a farlo metterà a rischio l’Italia soprattutto nella fase della sessione di bilancio. L’obiettivo nostro è andare avanti nei prossimi tre anni e far uscire l’Italia dalla crisi meglio di prima”.
    “Sicuramente serve un momento di chiarezza – ha detto a proposito del dibattito all’interno di M5s – e per quanto riguarda la futuro leadership le persone che sono centrali nel M5S le conosciamo, poi decidederemo. Io sto pensando a fare il ministro, voglio contribuire alla crescita del Movimento, in una visione governista, nel senso che l’Italia deve essere governata bene”.
    “La riforma della tassazione, necessariamente, è uno degli strumenti per far crescere il Paese. E’ ben chiaro che i soldi del Recovery non possono entrare direttamente nell’abbassamento delle tasse dirette ma la riforma fiscale ha bisogno di tale abbassamento e, allo stesso tempo di eliminare le tasse indirette delle imprese”. “Noi veniamo da una crisi senza precedenti, dobbiamo essere ambiziosi. L’obiettivo nostro è permettere al ceto medio di avere meno carico fiscale”, aggiunge.

       

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    Mattarella, grazie Germania, la sua posizione nell'Ue decisiva

    “Vorrei ringraziare per la posizione che la Germania ha assunto in ambito europeo. Le conseguenze della pandemia sono state drammatiche in tutta Europa e la Ue ha ritrovato le ispirazioni originarie e un grande senso di reponsabilità. La posizione della Germania è stata decisiva.
    Tutti ricordiamo l’iniziativa franco-tedesca fondamentale per superare prigrizie e ritardi. Ora bisogna intensificare nell’Unione il nostro impegno”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella a Milanco per una visita del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. 
    “Sono molto contento di essere qua. Da molti mesi non ci vediamo, era la volta buona per abbracciarci ma non si può”, ha sorriso Steinmeier, salutando Mattarella a Palazzo Reale, prima tappa della visita ufficiale in cui mascherine e distanziamento non hanno nascosto il feeling fra i due capi di Stato, legati da un forte comune sentire europeista. “All’amicizia italo-tedesca si aggiunge la nostra personale amicizia: per questo ti ho chiamato ‘caro amico Frank-Walter'”, ha detto l’inquilino del Quirinale, che ha più volte sottolineato come il rapporto bilaterale fra Italia e Germania debba essere d’esempio, nel corso di una giornata chiusa alla Scala, con l’inno alla Gioia, dopo il pranzo a Palazzo Reale, una visita al Duomo e una tavola rotonda sulla ‘rinascita ai tempi del Covid’.
    E’ stata una visita “con un profondo significato di integrazione europea”, ha sottolineato Mattarella, riconoscendo che “la posizione della Germania è stata decisiva” nei drammatici mesi in cui l’Europa ha dovuto reagire alla pandemia. “Tutti ricordiamo l’iniziativa franco-tedesca fondamentale per superare pigrizie e ritardi”, ha aggiunto, riservando più tardi un riferimento più esplicito a chi, come l’Olanda, più si è opposto al Recovery Fund. “Negli ultimi 25 anni, fra i grandi Paesi del G7 solo Germania e Italia hanno avuto un avanzo primario costante – ha osservato -. Senza polemiche, questo va detto rispetto all’uso di categorie arbitrarie, come Paesi cultori della frugalità o non frugalità”. Le risorse in arrivo dall’Europa aiutano a guardare avanti. La speranza è di essersi messi alle spalle la fase più dura, quella raccontata in mattinata ai due capi di Stato dai medici e da alcuni malati, intubati in ospedali lombardi e risvegliati nelle terapie intensive di quelli tedeschi. “Abbiamo di fronte a noi un percorso che speriamo si concluda in fretta, ma dobbiamo approcciarci a un futuro che che ci interpella su prospettive di ripresa”, ha chiarito Mattarella. E non è ancora a portata di mano la soluzione definitiva, il vaccino. “Deve essere accessibile per tutti, il virus può essere sconfitto se lo sconfiggeremo ovunque”, ha sottolineato Steinmeier, dopo aver ascoltato cinque prestigiosi punti di vista nel panel del pomeriggio al Pirelli Bicocca Hangar.   

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    Usa 2020, Jim Carrey sarà Joe Biden al Saturday Night Live

    (ANSA) – NEW YORK, 17 SET – Il Saturday Night Live ha il suo Joe Biden. L’ex vice presidente nonchè attuale candidato democratico alla presidenza sarà ‘reincarnato’ attraverso Jim Carrey. Lo show satirico della Nbc tornerà in onda dal prossimo tre ottobre in tempo per il rush finale della campagna elettorale per l’elezione del prossimo presidente degli Stati Uniti ed è pronto a prendere di mira i candidati.    La scelta di Carrey viene a sorpresa visto che l’attore non fa parte del cast abituale e il personaggio di Biden era stato precedentemente impersonato da Jason Sudeikis. Tuttavia SNL negli ultimi anni ha portato nello show diversi attori famosi tra cui Robert de Niro nelle vesti di Robert Mueller (il procuratore speciale per le indagini sul Russiagate, ndr), Brad Pitt nel ruolo del Dr. Anthony Fauci e Alec Baldwin come il presidente Donald Trump. (ANSA).   

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    Coronavirus: Solinas, governo usa due pesi e due misure

    (ANSA) – CAGLIARI, 17 SET – “Se mai ci fosse bisogno di conferma che viviamo in un Paese dove il governo utilizza due pesi e due misure, questa vicenda è la rappresentazione plastica. Mentre in Sardegna si impugnano ordinanze adottate per tutelare salute pubblica, in altre parti del Paese si adottano ordinanze discriminatorie nei confronti dei sardi prevedendo test e quarantena per chi proviene dall’Isola, si adotta e si copia il passaporto sanitario proposto da noi. Ora mi aspetto dal governo che impugni anche quelle ordinanza”. Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas in una conferenza stampa convocata dopo la decisione del Tar di sospendere l’efficacia dei tre articoli dell’ordinanza relativi ai test obbligatori per chi entra nell’Isola.    Solinas ha anche precisato che “le sentenze si rispettano e non si discutono, qui si tratta di atto monocratico del presidente Tar e qualche commento lo facciamo”.    “Ad alcune Regioni, guarda caso tutte dello stesso colore politico, alcune cose sono consentite – ha sottolineato il presidente della Regione sarda – ad altre non solo non sono consentite, ma nel momento in cui si adottano divengono un imbarazzante fastidio che mina alla leale collaborazione tra Stato e Regione”.    Secondo il governatore della Sardegna, “l’ordinanza 43 rappresentava un punto di equilibrio tra tutela sanitaria e libertà costituzionalmente garantite, non voleva essere un freno alla libera circolazione ma promuovere l’incremento dello screening così da circoscrivere la circolazione virale”. (ANSA).   

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    Conte: 'Italia seria, da Ue grande investimento di fiducia'

    “Ci sono delle attenzioni particolari che ieri sono state riservate dalla presidente von der Leyen all’Italia. Noi ospiteremo il più importante vertice sulla sanità al mondo e siamo i massimi beneficiari delle risorse europee. C’è un grande investimento di fiducia da parte dell’Ue sull’Italia, ci stiamo comportando in modo serio e responsabile”. Così il premier Giuseppe Conte parlando con i cronisti dopo aver visitato una scuola romana.
    “L’opposizione non è coinvolta sul Recovery? L’opposizione è in Parlamento, è coinvolta. Io sono pronto a andare a riferire ma deve essere il Parlamento a dirci le modalità del confronto”, sottolinea Conte che poi aggiunge: ‘Sul Mes mi sono già espresso. Un buon padre di famiglia ha un quadro finanziario da tenere presente e, sulla base delle necessità, valuta se andare o meno in banca. Ora siamo concentrati sul Recovery Fund. Se il quadro di finanza pubblica rendesse necessario un supplemento di risorse, lo valuteremo insieme al Parlamento”.
    “Il superamento di Dublino fa piacere, l’Italia ha lavorato molto in questa direzione – prosegue il premier – L’attuale disciplina svantaggia i Paesi di primo approdo. Mercoledì attendiamo la proposta della commissione Ue, e da parte nostra, siamo già predisposti a lavorare alla modifica dei decreti sicurezza”.
    “Io voterò a Roma e come già ho preannunciato al referendum voterò Sì – aggiunge – Non vedo nel taglio dei parlamentari una riduzione della rappresentatività. Se corredato con un percorso riformatore, può essere il primo passaggio per valorizzare in termini anche di autorevolezza i lavori parlamentari”.   

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    Conte a sorpresa visita una scuola della periferia di Roma

    Visita a sorpresa del premier Giuseppe Conte in una scuola della periferia di Roma, tra Tor Bella Monaca e Torre Angela. Conte ha visitato l’istituto di via Poseidone 66. “Ditemi quali sono le criticità?”, ha chiesto Conte alla dirigente scolastica.
    La visita di Conte, sulla scia di quella di qualche giorno fa a Norcia, si inserisce – sottolineano a Palazzo Chigi – nella volontà del capo del governo di toccare con mano le criticità della scuola italiana dopo la riapertura. L’attenzione del governo e di Conte alla scuola, si sottolinea ancora, continua e continuerà anche nelle settimane successive alla riapertura. All’istituto comprensivo “via Poseidone”, che comprende anche la scuola media statale Mario Pagano, con il premier è presente anche il presidente dell’associazione presidi di Roma Mario Rusconi. La dirigente scolastica ha spiegato al premier che lunedì hanno ricevuto circa 400 “sedute innovative” (i banchi con le rotelle) e ne attendono altre.

    “Se è andata bene la riapertura? Io mi sento di dire che è inconcepibile che la scuola diventi luogo di sterili polemiche politiche. Mi chiedo, gli anni scorsi le criticità le abbiamo nascoste? La verità è che quest’anno l’emergenza ci sfida a fare di più”, dice il premier Giuseppe Conte dopo aver visitato una scuola romana.
    “I radar del governo sulla scuola non si spengono. Anzi, continueranno per tutto l’anno. Non abbiamo nascosto le criticità. Qui c’è un’alta percentuale di studenti con disabilità e extracomunitari ma anche qui l’anno è partito in modo ordinato”, ha aggiunto Conte

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    Mattarella-Steinmeier a Milano, 2 amici per l'Europa

    Italia e Germania mai così vicine, insieme per combattere il coronavirus e unite per rilanciare l’Europa. Sergio Mattarella e Frank-Walter Steimeier si incontreranno a Milano per una visita al capoluogo lombardo che testimonia dell’attenzione con la quale la Germania ha seguito le drammatiche fasi della pandemia in Italia. I presidenti italiano e tedesco hanno da tempo una profonda sintonia personale ed una perfetta coincidenza di visione politica soprattutto sulla necessità di avanzare a grandi passi sulla strada dell’integrazione europea. Mattarella accompagnerà per diverse ore “l’amico” Steinmeier in una visita ufficiale che non a caso è stata voluta a Milano, come ha spiegato oggi l’ambasciatore tedesco in Italia Viktor Elbling in una intervista al Sole 24 ore: “La Germania ha seguito da vicino con partecipazione e solidarieta’ la pandemia in Italia, che e’ stata feroce e ci siamo attivati con sostegni umanitari forti. E questo spiega anche perche’ la visita di Steinmeier ha luogo a Milano. Proprio con la Lombardia, nelle prime fasi della pandemia, abbiamo costruito un ponte-aereo per 44 pazienti italiani gravissimi”.
    Una solidarietà molto apprezzata dall’Italia che testimonia di come siano lontane oggi alcune tensioni italo-tedesche pericolosamente emerse solo pochi anni fa. Sospetti e retropensieri tra Roma e Berlino che oggi sono archiviati, anche grazie al lavoro silenzioso e costante dei due presidenti che in questi anni si sono visti e consultati regolarmente. Ecco perchè i colloqui di domani a Milano sono importanti e non si limiteranno ad una riflessione su come combattere insieme il Covid 19. La Germania ha la presidenza di turno dell’Unione ed è stata il motore dell’elaborazione e – ancor più – dell’approvazione del Next Generation Plan, meglio noto come Recovery plan. 
    Il programma della visita milanese di Steimeier è robusto: a Palazzo Reale i due presidenti avranno un colloquio e, successivamente, ascolteranno le testimonianze di alcuni degli ex pazienti italiani del Covid19 ospitati nei mesi scorsi in strutture sanitarie tedesche e del personale medico.
    Mattarella e Steinmeier incontreranno poi i sindaci delle città gemellate italo-tedesche con interventi del Presidente dell’ANCI Antonio De Caro, del Presidente dell’Associazione nazionale dei comuni tedeschi, Ralph Spiegler, e di diversi sindaci. Nel pomeriggio all’Hangar della Bicocca i due Capi di Stato prenderanno parte al panel economico sul dopo Covid che vedrà gli interventi dei professori Marco Fortis, Alberto Mantovani, Francesca Bria e dell’ad di Enel Francesco Starace.
    Il concerto al Teatro alla Scala con la Nona Sinfonia di Beethoven diretta dal Maestro Riccardo Chailly chiuderà la giornata milanese di Steinmeier.