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    Bassetti, S. Francesco esempio di vita

    (ANSA) – PERUGIA, 30 SET – “In un periodo in cui la Chiesa viene raccontata e interpretata soltanto attraverso le categorie della ‘crisi’ e dello ‘scandalo’, l’attualità di san Francesco rappresenta un esempio di vita concreta”: lo sottolinea il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, nel suo ultimo articolo pubblicato dal settimanale cattolico umbro La Voce, in edicola venerdì 2 ottobre e consultabile sul sito: www.lavoce.it. Lo fa in vista delle celebrazioni per il patrono d’Italia e della visita del Papa, il 3 ottobre, ad Assisi.    “Giorgio La Pira, un terziario francescano – afferma ancora Bassetti -, diceva che bisognava ‘fare della fede la vita’.    L’uomo moderno è invece un idolatra di sé stesso, affamato di potere e denaro. Una fame che può essere saziata soltanto con l’unico pane della vita: la Parola di Dio. Per questo motivo, occorre andare incontro al mondo come il Poverello di Assisi: con in volto la gioia e l’amore disarmante di Gesù. Anche nei piccoli gesti quotidiani, infatti, si può cogliere la straordinaria attualità di Francesco”. (ANSA).   

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    Legge elettorale: Camera, testo in Aula dal 26 ottobre

    La riforma della legge elettorale approda nell’Aula della Camera il prossimo 26 ottobre per la discussione generale. I voti si terranno dal 27 ottobre. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. 
    L’accordo” sulla legge elettorale “già c’è e c’era anche prima. È un accordo sul proporzionale puro con il 5% di sbarramento e rientrava nelle fasi iniziali dell’accordo di Governo. Noi stiamo ai patti, anche sulla legge elettorale. Forse qualcuno nella maggioranza sta rivedendo le sue posizioni ma noi contiamo sul rispetto dei fatti”. Lo dice il capo politico M5S Vito Crimi, ospite di Skytg24 a L’Intervista.   

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    Fondi Lega: Pm, 'per contabili era meglio il carcere'

     Ribadendo le esigenze cautelari, tra cui il pericolo di reiterazione dei reati, come già riportate nella richiesta d’arresto e che giustificano i domiciliari per i contabili della Lega Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, la Procura di Milano nell’udienza davanti al Riesame ha fatto notare che le stesse esigenze avrebbero potuto anche essere meglio salvaguardate dalla custodia in carcere. I Pm chiesero questa misura per i tre commercialisti arrestati e il Gip decise per i domiciliari.    Nell’udienza, la difesa dei contabili ha parlato di congruità del prezzo del capannone, mentre i Pm hanno messo in luce gli elementi del quadro probatorio, tra cui il fatto che nella vendita, in pratica, venditori e acquirenti erano gli stessi soggetti. 
       Sono iniziate, infatti, davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Milano le udienze per Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, i due revisori contabili per la Lega in Parlamento finiti ai domiciliari lo scorso 10 settembre, assieme all’altro commercialista di fiducia del Carroccio Michele Scillieri, nell’inchiesta sul caso Lombardia Film Commission e su presunti ‘fondi neri’ raccolti dai tre professionisti per il partito. Difesi dal legale Piermaria Corso, Manzoni e Di Rubba hanno chiesto ai giudici la revoca della misura cautelare dopo essersi difesi anche nell’interrogatorio davanti al gip, sostenendo di non aver mai incassato soldi illeciti dalla presunta vendita gonfiata del capannone di Cormano (Milano) per la Lfc, che era presieduta proprio da Di Rubba.
    Alle udienze non sono presenti i due professionisti, accusati di peculato e turbativa, mentre per la Procura c’è il pm Stefano Civardi per sostenere le esigenze cautelari che giustificano la misura dei domiciliari. Intanto, le indagini, coordinate dall’aggiunto Eugenio Fusco e condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, scavano su una lunga serie di movimentazioni finanziarie sospette per milioni di euro tra la Lega, imprese come la Barachetti service (l’imprenditore Francesco Barachetti è indagato), entità collegate al Carroccio e società riconducibili ai tre commercialisti. Indagini che si intrecciano con quelle genovesi sul presunto riciclaggio dei famosi 49 milioni della Lega spariti.
    Alle udienze al Riesame si è presentato anche il procuratore aggiunto Eugenio Fusco per la discussione. Nei prossimi giorni potrebbe esserci un incontro a Genova tra i Pm milanesi e i loro colleghi per fare il punto sulle indagini che presentano punti di contatto, tra cui proprio la presenza in molte operazioni sospette di società riconducibili ai contabili del Carroccio.   

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    Conte: 'Tridico ancora oggi prende meno di altri'

    Il premier Giuseppe Conte difende il presidente dell’Inps Pasquale Tridico al centro di una polemica per la questione dello stipendio. “Seguo centinaia di dossier – ha detto il premier interpellato sul punto durante una conferenza stampa dopo l’incontro con la presidente della Confederazione svizzera Simonetta Sommaruga – ma su questo in dettaglio non ero informato. Posso dire, all’esito dell’informativa assunta, che il presidente dell’Inps all’atto dell’insediamento prendeva emolumenti di molto inferiori rispetto al precedente presidente. E’ stato necessario, sulla base di provvedimenti normativi, adeguare gli emolumenti”. “Anche se guardate le tabelle comparative ancora oggi il presidente dell’Inps prende emolumenti in linea o inferiori a istituzioni paragonabili”.
    “Chiarito l’aspetto” dello stipendio di Tridico, “il tema è che ci sono cittadini italiani che ancora aspettano la cassa integrazione. Su questo il presidente dell’Inps, tutti i lavoratori Inps e coloro che hanno un ruolo, io per primo, dobbiamo lavorare giorno e notte. Questo è un problema per chi non ha mezzi di sostentamento. Non ha senso dire che milioni l’han preso ma c’è ancora un piccolo numero che non lo ha percepito, perché si tratta di famiglie”.
    Il premier è intervenuto anche sulla manovra dopo che questa mattina ha avuto una riunione con il ministro Roberto Gualtieri e i capi delegazione di maggioranza sulla nota di aggiornamento al Def, in vista del Consiglio dei ministri che dovrebbe svolgersi nella serata di domani.
    “A dispetto di una pandemia che sta producendo una recessione globale l’Italia sta mostrando una resilienza anche economica, se teniamo conto che nell’ultimo ventennio perduto. Oggi il bilancio è molto pesante ma abbiamo note positive”, ha detto il premier Giuseppe Conte rispondendo a una domanda sulla Nadef. “Il calo del Pil è molto pesante ma ragionevolmente, secondo le previsioni più accreditate saremo sotto la doppia cifra, poi ci sarà l’effetto rimbalzo l’anno prossimo”.
    “Spero che la Nadef si faccia questa settimana, perché ci sono delle scadenze di finanza pubblica che vanno rispettate ed è bene non fare le cose di fretta. Ma è giusto che venga approvata con il consenso politico necessario”, ha detto il presidente della commissione Finanze della Camera, Luigi Marattin, lasciando Palazzo Chigi al termine del tavolo.
       

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    Ue: Meloni eletta presidente Partito Conservatori-riformisti

      “Il Partito dei Conservatori e Riformisti europei (ECR) è lieto di annunciare l’elezione di Giorgia Meloni come nuovo Presidente. La sua indicazione è stata approvata all’unanimità nella riunione del Consiglio del partito ECR lunedì 28 settembre dopo le elezioni. La Meloni è anche la leader del Partito Fratelli d’Italia in Italia ed è attualmente l’unica donna leader sia di un partito politico europeo che di un importante partito italiano. Oltre all’elezione di Giorgia Meloni, è stata rieletta Segretario generale Anna Fotyga, europarlamentare polacca, e Tesoriere l’eurodeputato spagnolo Jorge Buxadé”. È quanto comunica in una nota ECR.    

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    L'anniversario di Marzabotto. Mattarella, 'la Repubblica si inchina alla memoria delle vittime'

       “Lo sterminio degli innocenti che le SS compirono 76 anni or sono nelle terre attorno a Monte Sole ha impresso un segno così profondo e doloroso nella storia del popolo italiano che nulla e nessuno potrà mai cancellare. La Repubblica si inchina alla memoria di centinaia di donne e uomini, di bimbi e anziani, barbaramente uccisi secondo una logica di annientamento che travalicava persino gli orrori della guerra combattuta”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione.    “Le squadre naziste, accompagnate da guide e informatori fascisti – ricorda il Capo dello Stato – si resero responsabili di molteplici crimini nei mesi del loro arretramento sull’Appennino Tosco-emiliano. Tuttavia, Marzabotto e le aree dei comuni di Monzuno e Grizzana Morandi divennero teatro di uno degli eccidi di civili più spaventosi, più disumani che l’Europa abbia conosciuto durante il secondo conflitto mondiale. Ma quelle vite tragicamente spezzate, quel dolore straziante dei sopravvissuti, sono diventate le basi di un riscatto popolare, di una liberazione, di una lunga stagione di democrazia, benessere, pace”.    A Marzabotto e a Monte Sole, ricorda Mattarella, “sono piantate radici robuste della nostra Costituzione repubblicana, le quali alimentano i principi di convivenza, di libertà, di uguaglianza tra le persone, di giustizia sociale, da decenni patrimonio della comunità nazionale e motore del nostro modello civile. Al tempo stesso, quelle radici portano linfa alla comune casa europea, all’Europa unita nelle diversità, ma anche nella civiltà dei diritti inviolabili della persona, nella cooperazione, nella solidarietà, che deve sempre prevalere sui rigurgiti di egoismo”.

    “800 morti, la più grande strage nazifascista in Italia. Un immane sterminio di donne, uomini, bambini e anziani.Una ferita, la strage di Marzabotto, che mai dimenticheremo.La memoria dovrà sempre guidarci per contrastare il neofascismo e l’odio”. Così i deputati Pd sulle loro pagine social, nel giorno del ricordo dell’eccidio di Marzabotto tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944.
    Sarà il ministro per il Sud e la coesione sociale Giuseppe Provenzano a rappresentare il Governo alla cerimonia commemorativa del 76/o anniversario dell’Eccidio di Marzabotto che si terrà nel paese dell’Appennino bolognese domenica 4 ottobre.Dopo la messa nella chiesa parrocchiale di Marzabotto presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi e le orazioni ufficiali del ministro e di Valter Cardi, presidente Comitato Onoranze caduti di Marzabotto, del sindaco e presidente del Pd Valentina Cuppi, alle 15.30 nel Teatro Comunale del paese si terrà il dibattito “Oggi come ieri: il fascismo contro la libertà di informazione”.Gli appuntamenti previsti dal Comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto, con le precauzioni necessarie a garantire la prevenzione sanitaria, prenderanno il via il 26 settembre fino all’11 ottobre.   

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    Coronavirus: Trump annuncia arrivo test rapido

    Donald Trump ha annunciato in una conferenza stampa alla Casa Bianca l’arrivo di un nuovo test rapido per il Covid-19, con una risposta entro 15 minuti, vantandosi di aver realizzato “in breve tempo il più avanzato sistema di test al mondo”. “Questa settimana saranno forniti 6,5 milioni di di test rapidi”, ha riferito Brett P. Giroir, assistente del segretario alla sanità , facendo una dimostrazione in diretta con un bastoncino tampone. Trump ha quindi aggiunto che nelle prossime settimane saranno distribuiti 150 milioni di test rapidi, privilegiando le persone più vulnerabili. Il presidente ha inoltre ricordato che negli Usa sono stati fatti finora oltre 100 milioni di test.
    “Siamo sulla buona strada per fornire il vaccino in tempi record” contro il coronavirus: ha aggiunto, sottolineando inoltre che il livello di ospedalizzazione è al punto più basso da marzo.
       

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    Scontro con M5s sulla scuola ma il Pd rallenta sul Mes

    Un concorso straordinario per la scuola, dal 22 ottobre al 9 novembre. Lo annuncia ai sindacati il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. E riaccende uno scontro che aveva già infiammato la maggioranza, prima dell’estate. Insorgono i sindacati. E il Pd, con Camilla Sgambato, chiede al ministro di “riflettere” e rinviare la prova alle vacanze natalizie, per non gravare ulteriormente su istituti già sottoposti allo stress test del Covid.  Azzolina non fa marcia indietro: nelle prossime ore il concorso sarà ufficializzato con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Fine della storia? Si vedrà. Di sicuro in queste ore il tentativo di Conte è sminare il campo della maggioranza e anche i Dem, che sulla scuola hanno annunciato i loro Stati generali, spiegano che l’invito alla riflessione sul concorso non è un attacco alla ministra. “Governare da alleati, non da avversari”, è il mantra di Nicola Zingaretti. Che sul Mes sembra voler concedere ai Cinque stelle il tempo necessario per non spaccarsi. Una decisione sarà presa, spiega una fonte di governo Dem, dopo un vertice con il segretario, “quando ci saranno le condizioni”: c’è tempo fino a dicembre.
    Il premier Conte non commenta lo scontro ma a Palazzo Chigi sarebbe stata poco gradita la fiammata polemica, proprio in un momento in cui il tentativo in atto è quello di saldare la maggioranza. Di certo il Pd pone la scuola tra i temi centrali del Recovery fund. Zingaretti torna ad invitare gli alleati all’unità e a chiudere la stagione delle “lentezze” e delle “sofferenze”, a cercare una via comune nell’attività di governo, pur nella diversità di fondo. Sul Recovery il leader Pd prova ad accelerare, convocando un vertice con i ministri Enzo Amendola e Roberto Gualtieri, con ministri, capigruppo, Stefano Bonaccini e Antonio Decaro che guidano Regioni e Anci. E’ questa la sfida del governo, secondo i Dem: saper concretizzare progetti ambiziosi facendo dialogare i diversi soggetti. Resta la convinzione che i fondi del Mes si debbano chiedere e saranno chiesti. Ma sul punto Gualtieri spiega ai colleghi, a quanto viene riferito, che non c’è fretta: il prestito è conveniente, ma il governo è alle prese con la procedura complessa del Recovery e con la manovra, non c’è l’urgenza di stringere. 
    Conte chiede tempo per decidere sul Mes e sul Recovery afferma che il governo “non è in ritardo”, non c’è da preoccuparsi. I Dem sono disposti a concederlo. Ma il piano per spendere i fondi già c’è: lo presenta al Senato il ministro Roberto Speranza, dopo averlo già illustrato alla Camera. Secondo alcune stime varrebbe 60 miliardi: i 36 miliardi del Mes servirebbero. Un vertice con i capi delegazione è convocato nelle prossime ore per parlare della Nota di aggiornamento al Def, che dovrebbe essere in Cdm mercoledì: potrebbe essere una nuova occasione di confronto.

    L’INTERVENTO DI CONTE A CONFAGRICOLTURA