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    Papa a Spello, fa visita a monasteri

    (ANSA) – SPELLO (PERUGIA), 03 OTT – Papa Francesco è appena giunto al monastero delle suore Clarisse di Spello per una visita privata. Il Pontefice è giunto a bordo della sua auto.    Nel primo pomeriggio il Papa è atteso ad Assisi per una visita privata alla tomba di San Francesco. Quindi nella città umbra firmerà la sua ultima enciclica. (ANSA).   

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    Caso Gregoretti, Salvini a Catania, oggi l'udienza preliminare

    Caffè a 3 fra i big del centrodestra poco prima dell’udienza preliminare prevista oggi nel tribunale di Catania nei confronti di Matteo Salvini per il caso dei migranti della nave Gregoretti. Il leghista, il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si sono incontrati per una breve colazione in un hotel sul lungomare della città siciliana.
    Precedentemente un incontro fra i tre era stato previsto in piazza Duomo, poi rinviato per motivi di sicurezza. Obiettivo, esprimere il sostegno degli alleati del centrodestra al segretario della Lega.
    La Lega si stringe attorno al suo “capitano” a poche ore dall’udienza preliminare sul caso Gregoretti, ma la cosiddetta Pontida catanese non riesce. Il piazzale del porto, dove è stato allestito il palco con la gigantografia ‘Processate anche me!’, non si riempie. Ufficialmente è l’emergenza Covid a imporre numeri ristretti per evitare le folle tipiche del partito. Di fatto ad ascoltare il loro leader, intervistato sul palco da Maria Giovanna Maglie, ci sono parlamentari, amministratori, attivisti. Sventolano bandiere azzurre con la scritta ‘Processate anche me!’ e il tricolore. Di certo domani Salvini si gioca tanto: l’ex ministro dell’Interno rischia fino a un massimo di 15 anni per sequestro di persona nei confronti dei 131 migranti che rimasero quatto giorni sulla nave militare italiana Gregoretti, prima di poter sbarcare il 31 luglio 2019. Ma rispetto all’ipotesi di chiedere il giudizio abbreviato, nega categoricamente e anzi, a margine del palco, sentenzia: “Non ci sarà proprio un processo”. Durante l’intervista ripete ostinatamente il mantra della tranquillità: “Stanotte dormirò sereno, c’è qui la mia compagna. Il rosario ce l’ho in tasca, ma lo tengo per me”.
    Ammette che “questo 3 ottobre me lo ricorderò comunque vada”, ma insiste: “Sarei preoccupato se avessi la coscienza sporca, ma ho fatto solo il mio dovere”. Ma la posta in gioco è alta e infatti rimane ancora avvolta nel mistero la linea che Salvini terrà domani nell’udienza di Catania, città peraltro che si presenterà blindata. “Non parlerò’ davanti al Gup. Io sono tranquillo e penso di avere fatto il mio dovere, ho totale fiducia nella giustizia italiana”, afferma poco prima di salire sul palco. Parole che necessitano però di una precisazione serale attraverso il suo staff: “solo domani Matteo Salvini deciderà se e quando parlare davanti al giudice e maturerà le proprie decisioni riguardo l’udienza preliminare”, puntualizzano fonti della Lega. Nello stesso giorno in cui Lampedusa ricorderà le 368 persone affondate nel Mediterraneo nel più tragico naufragio del 2013, a Catania il giudice per le indagini preliminari dovrà decidere se prosciogliere o rinviare a giudizio l’ex vicepremier per un’accusa che la procura catanese ha chiesto di archiviare ma che il tribunale dei ministri ha sostenuto. Fino al sigillo finale messo dal Senato il 12 febbraio scorso, chiedendo che il ‘capitano’ della Lega andasse a processo. Gli viene contestata la gestione degli sbarchi dalla Gregoretti a una ventina di giorni dai “pieni poteri” chiesti agli italiani come uno tsunami, la sera del 9 agosto. Salvini sottolinea anche che la sua vicenda potrebbe essere un brutto precedente: “Non so se è la prima volta che in Europa che un ex ministro è processo non per reati economici, ma per un’azione di governo”. Invoca quindi “una riflessione su qual è il confine tra l’azione di governo e quella della magistratura. Domani potrebbe andare a processo il ministro della Scuola, dei Trasporti o del Lavoro”, osserva. Di certo non dimentica il ‘tradimento’ degli ex alleati 5 Stelle che un anno prima, per il caso simile dei migranti a bordo della nave Diciotti, lo ‘salvarono’ in Senato negando l’autorizzazione a procedere. “Gli altri cambiano idea nel nome della poltrona? Peggio per loro”, taglia corto. Differenze soprattutto con il resto del centrodestra che ha espresso apertamente il sostegno a Salvini. In effetti la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani vengono a Catania ma non in piazza. Entrambi saranno vicini a Matteo ma nessun intervento dal palco al porto, dove dalle 10 è prevista una maratona oratoria prima e dopo l’udienza clou. “E’ un nostro solido alleato – ribadisce Meloni da Agrigento – Ma ci siamo anche e soprattutto per difendere un principio sacrosanto: un ministro che fa quello che la maggioranza degli italiani gli ha chiesto di fare, non può essere processato per questo”. Il leghista non fa alcun accenno agli alleati e denuncia invece la contromanifestazione organizzata domani, a poca distanza dal tribunale, da centri sociali e a cui ha aderito il Pd. Quindi rivolgendosi ai giornalisti ricorda: “Domani la Lega non ha organizzato nessuna manifestazione davanti al tribunale, mai mi sarei permesso di andare a occupare il libero e legittimo lavoro della magistratura e mi spiace che lì ci sia un partito che di democratico ha solo il nome e va in piazza augurando galere”.   

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    Di Battista verso l'addio: “Dovevo entrare nel governo ma ci fu il veto Pd”

    “Luigi Di Maio mi chiese di entrare nella squadra di governo. Avevo delle perplessità, ma dissi: ‘D’accordo per il bene del Movimento, lo faccio’. Poi ci fu un veto del Pd e mi dissero che doveva entrare anche la Boschi”. L’ex deputato pentastellato, Alessandro Di Battista, durante la registrazione di ‘Accordi e Disaccordi’, il talk politico condotto da Andrea Scanzi e Luca Sommi sul Nove tutti i venerdì alle 22.45, racconta per la prima volta un episodio riguardante la formazione dell’ultimo governo
    “Il M5s ha dovuto superare altri momenti difficili, e ce la farà anche questa volta”. Il messaggio arriva dal ministro degli Esteri Di Maio su Fb. Di Maio esorta a guardare avanti mentre Rousseau riduce i servizi fino a dicembre: mancano le entrate. Dopo aver effettuato il tampone a seguito della notizia del contagio dei senatori Croatti e Mollame, i restanti membri del gruppo M5S a Palazzo Madama sono risultati tutti negativi.
    “Se farò il politico 24 ore su 24? Se dagli Stati Generali del M5S dovesse uscire una linea maggioritaria” diversa, “e che rispetterei, evidentemente prenderei delle altre strade”. Lo ha detto l’ex deputato pentastellato, Alessandro Di Battista, durante la registrazione di ‘Accordi e Disaccordi’, il talk politico condotto da Andrea Scanzi e Luca Sommi sul Nove. “Io non ho degli incarichi di governo, per quanto mi riguarda la politica significa solo Movimento 5 Stelle. Per ora è inutile fare una politica dei se e dei ma”, ha concluso.
    Se mi interessa che questo governo prosegua? “Assolutamente sì”, dichiara Di Battista. “Per quanto riguarda un’alleanza strutturale e organica con il Pd – afferma ancora -, questo finirà per indebolire il Movimento 5 Stelle e al ritorno del bipolarismo. Questo sarà estremamente negativo soprattutto per il M5S. Io non volevo il governo con il Pd e suggerii delle alternative che non erano tornare al voto”, spiega.
     “Con enorme dispiacere siamo costretti a comunicare che, alla luce dell’attuale situazione economico-finanziaria aggiornata a seguito dell’ultima tranche di versamenti in scadenza nella giornata del 30 settembre, siamo costretti a procedere alla sospensione di alcuni servizi e all’annullamento di attività e/o iniziative programmate per il trimestre ottobre – dicembre 2020.” Lo comunica l’Associazione Rousseau sul blog delle Stelle. “In assenza delle entrate previste non risultano ovviamente più sostenibili le spese necessarie per supportare specifici servizi che devono essere quindi ridotti, sospesi o slittati nel tempo”, spiega Rousseau.
    “Rousseau garantisce l’infrastruttura organizzativa, amministrativa, burocratica, tecnologica e comunicativa, nonché la tutela legale e le attività di formazione necessarie per oltre 2000 eletti e 170 mila iscritti al M5S. Ricordiamo che il meccanismo di sostentamento attraverso il contributo dei portavoce di 300 euro è quello che abbiamo adottato negli ultimi due anni, dopo averne sperimentati diversi nei 13 anni”. Lo scrive in una nota sul blog delle Stelle l’Associazione Rousseau. “Continuiamo ad augurarci che nel rispetto di tutti gli eletti che onorano gli impegni e anche degli iscritti, chi ha la responsabilità di far rispettare le regole la eserciti con giustizia ed equità”, si legge nel blog.
    “Volevo solo dirvi che io sono ottimista. Che il Movimento ce la farà, che con l’aiuto di tutti otterrà di nuovo grandi risultati. Negli ultimi otto anni abbiamo affrontato anche momenti difficili, ma siamo sempre riusciti a rialzarci. Volevo dirvi che ce la faremo, volevo dirvi di non scoraggiarvi, di guardare sempre avanti e mai indietro”. Lo scrive in un post su Fb il ministro Luigi Di Maio. “E un abbraccio forte ai nostri candidati sindaco per la responsabilità che hanno deciso di prendersi e per il coraggio dimostrato in queste settimane di campagna elettorale. Avete dato il massimo. Voi avete combattuto e noi al vostro fianco. Vi voglio bene, ci vediamo in piazza”, aggiunge Di Maio. Il messaggio arriva all’indomani della sortita di Di Battista sul futuro del movimento. Di Maio esorta a guardare avanti e a sostenere i candidati sindaco “per la responsabilità che hanno deciso di prendersi e per il coraggio dimostrato in queste settimane di campagna elettorale”.

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    Recovery: Conte, canale preferenziale per tempi certi

    L’Italia dovrà “dare piena attuazione ai progetti” del Recovery fund, “riuscire ad esprimere una capacità amministrativa di spesa e di realizzazione delle opere: questo ci è sempre mancato. Prendo un impegno solenne: realizzeremo i progetti nei tempi, con i finanziamenti stabiliti”. Per riuscirci “dovremo dotarci di uno strumento normativo dedicato per un canale preferenziale, predisporre i meccanismi che ci consentiranno di realizzare nei tempi certi i progetti programmati. Riuscire a spendere le risorse, e spenderle bene”. Lo dice il premier Giuseppe Conte alla Fiera del Levante di Bari.
    “Ci siamo confrontati con Ursula Von Der Leyen e la commissione. L’Italia ha lavorato in prima linea e oggi possiamo dire che con l’Ue stiamo finanziando sette gruppi farmaceutici che stanno moltiplicando le linee di produzione dei vaccini, a prescindere da chi arriverà per primo. Questo ci consentirà di poter predisporre da subito – abbiamo già firmato i contratti – 200 o 300 milioni di dosi, che riguarderanno non solo i cittadini europei ma anche Paesi a reddito medio e basso perché l”Europa ha un cuore grande”. 
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    “Al Consiglio europeo abbiamo condiviso le preoccupazioni” per la pandemia da Covid: “Ci sono Paesi in maggiore difficoltà. In questo momento l’Italia è in una condizione migliore rispetto ad altri Paesi. Ma bisogna tenere alta l’attenzione perché la curva non sfugga al controllo epidemiologico. Non ce lo possiamo permettere”. “Da giovedì qui al sud è entrata in vigore la “fiscalità di vantaggio”. E’ una misura concreta, importante, che trae origini non da un incentivo o da un favore ma dalla constatazione che fare impresa al sud è più complicato. Con la riduzione del costo del lavoro, che non intaccherà il potere d’acquisto dei lavoratori, creiamo la premessa perché le imprese del Sud possano recuperare il gap competitivo. E, ci siamo già predisposti con l’a commissione Ue, questa misura deve essere duratura, il nostro orizzonte è decennale e di una misura progressiva”.”A breve vareremo un ulteriore decreto per sostenere difficoltà di capitalizzazione delle grandi imprese, anche con strumenti obbligazionari”.”Nelle prossime ore firmerò il decreto per individuare i cantieri oggetto del decreto semplificazioni, nominando commissari incaricati di accelerare i tempi”.”Sono mesi che mi chiedono del sistema di finanziamento dei progetti per la sanità. Concentriamo la discussione pubblica sui contenuti del piano e le sue priorità”. Lo dice il premier Giuseppe Conte alla Fieradel Levante di Bari, parlando del Mes.

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    Conte: sull'obbligo di mascherine all'aperto valuteremo

    “E’ stata appena adottata da qualche Regione” la decisione di obbligare a indossare mascherine all’aperto: hanno valutato critica la situazione. Siamo in costante aggiornamento con il ministro della Salute e gli esperti del Cts. Torneremo a confrontarci con le Regioni e deliberemo” se estendere l’obbligo a tutta Italia. “Al momento non abbiamo deliberato nessuna misura in questa direzione”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Bruxelles.
    ALLERTA IN UE: SERVE COORDINAMENTO
    “Annuncio che è partita una campagna, a cui hanno aderito tutte le testate giornalistiche, pubbliche e private, per promuovere la diffusione della app Immuni. Pur essendo facoltativo è sicuramente un obbligo morale partecipare a questo programma. I dati restano anonimi, la geolocalizzazione è disattivata”.
    “Siamo in stato di emergenza – prosegue Conte – ma non significa che stiamo vivendo un lockdown o che qualcuno sta abusando dei pieni poteri. Semplicemente lo stato di emergenza ci consente di tenere una serie di poteri e facoltà necessari, tenere in piedi la macchina della protezione civile, del commissario straordinario Arcuri, dei soggetti attuatori, la struttura temporanea per i malati, reclutare la task force di personale medico. Questo è il senso della richiesta di una proroga di uno stato di emergenza”.
    “L’Italia non permetterà di alterare o procrastinare l’entrata in vigore del Recovery fund. L’intera comunità europea è in sofferenza, le discussioni tecniche non ritardino l’attuazione”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Bruxelles. “Dobbiamo lavorare perché possa essere attuato in tempi rapidi” il Recovery Fund. “Significa attuare al più presto le previsioni regolamentari, che non possono – lo dico con chiarezza – mettere in discussione un impegno politico preso a luglio. Nessuno oggi può mettere in discussione un impegno politico a 27”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Bruxelles.
    “La discussione” oggi al Consiglio europeo “si è concentrata per lo più su un tema che sta a cuore a tutti i leader e le comunità: l’evoluzione della pandemia, abbiamo approfittato per un confronto articolato e per condividere le informazioni e, devo dirlo, le preoccupazioni. Siamo ben consapevoli dell’epidemia in corso e del fatto che i numeri segnalano alcune criticità, più o meno diffuse”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Bruxelles.
    Confindustria, con aumento contagi si naviga a vista – “Nelle ultime settimane si è assistito a un peggioramento della crisi sanitaria, con un preoccupante aumento del numero dei contagi, soprattutto in alcune grandi economie europee. Benché la situazione in Italia sia ancora sotto controllo, la crescente incertezza su tempi e modi di uscita dall’emergenza sanitaria allontana la ripresa, anche nell’industria, perché frena consumi e investimenti, mentre le esportazioni nei prossimi mesi rischiano di subire pesanti contraccolpi dalle chiusure che sono preannunciate negli altri paesi”. Lo mette in evidenza il Centro Studi di Confindustria che, comunicando le stime sull’andamento della produzione industriale, avverte: “In attesa di una cura efficace contro il Covid-19, famiglie e imprese sono costrette a navigare a vista”.

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    Nel nuovo Dpcm resta la misura su mille presenze negli stadi

    Resta confermata la misura sulla presenza massima di 1000 persone nelle strutture in occasione dei grandi eventi sportivi all’aperto, come la partite di calcio della serie A. E’ quanto prevederebbe, secondo quanto si apprende, il nuovo Dpcm che sarà varato il prossimo 7 ottobre.    La misura – che dunque conferma quella già in vigore – esclude le altre categorie di calcio come la serie B o eventi sportivi minori che restano a porte chiuse. Per quanto riguarda gli eventi al chiuso, la presenza massima prevista è di 200 persone.

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    Immuni, Conte “obbligo morale scaricarla”, l'ANSA aderisce alla Campagna

    Il governo spinge sulla diffusione della app Immuni: tra gli strumenti messi in campo per far fronte all’aumento dei contagi c’è la campagna per promuovere l’uso dell’applicazione per il tracciamento dei positivi al coronavirus che da metà ottobre dialogherà con le sue omologhe in Europa. All’iniziativa, promossa dal 5 all’11 ottobre, “hanno aderito tutte le testate giornalistiche, pubbliche e private”, sottolinea il premier Giuseppe Conte che non esita a definire “un obbligo morale partecipare a questo programma. I dati restano anonimi, la geolocalizzazione è disattivata”, sottolinea.    Secondo gli ultimi dati sono 6,7 milioni le persone che hanno scaricato Immuni, attualmente usata da circa il 18% della popolazione italiana tra i 14 e i 75 anni che possiede uno smartphone: una percentuale lontana dall’obiettivo del 60% affinché il sistema sia efficace nel contenere la pandemia.   “Scaricate Immuni, è un dovere morale verso gli altri”, insiste anche il ministro della Cultura Dario Franceschini.
        All’invito si è fatta trovare pronta la Fieg: “L’informazione quotidiana e periodica su carta e online promuove l’utilizzo dell’app Immuni e conferma il proprio ruolo di servizio al pubblico, invitando a comportamenti attivi e virtuosi i lettori”, rileva Andrea Riffeser Monti. Dopo aver svolto “una importante attività di contrasto alla pandemia con notizie corrette, verificate e attendibili”, gli editori sono in prima linea “anche per svolgere una fondamentale funzione di strumento di formazione di cittadini attivi e responsabili”.    Alle testate che nel week end rivolgeranno un messaggio ai cittadini affinché scarichino Immuni arriva il plauso del ministro della Salute, Roberto Speranza, e del sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella: “Riteniamo che la stampa possa essere di aiuto nell’ampliare la platea dei cittadini dotati di questo strumento tecnologico ai fini della prevenzione del rischio da contagio. Siamo a un punto cruciale nella battaglia contro il coronavirus e dotarsi di questa app significa tenere lontano anche il rischio di nuove restrizioni che impatterebbero negativamente sul Paese proprio mentre sta ripartendo”.    Nel mondo politico non mancano resistenze: “Io non scarico proprio nulla”, premette il capogruppo FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida, che chiede piuttosto “informazioni puntuali sulla condotta e sulle azioni del governo proprio in materia di trasparenza e responsabilità”. “La battaglia contro il coronavirus, facciamola insieme, maggioranza e minoranze.    Scaricare l’app Immuni è avere nel proprio telefonino uno strumento di protezione in più”, replica il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.   

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    Casellati, troppi dl omnibus e Dpcm senza voto delle Camere

     “La Costituzione dice che le Camere sono il centro dell’azione legislativa e il Parlamento l’interlocutore primo e insostituibile del Governo”. Lo dice la presidente della Camera Elisabetta Alberti Casellati secondo cui “pesa, certamente, l’avere gestito tutte le fasi dell’emergenza con un ricorso esagerato a DPCM, emanati senza preventiva consultazione con un voto del Parlamento. Ma su cui grava, soprattutto, il ricorso troppo frequente a dl dal contenuto ‘omnibus’, per di più blindati dal Governo con il voto di fiducia, sui quali un ramo del Parlamento finisce per non toccar palla”.