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    Giornata degli insegnanti: Azzolina, 'A loro il nostro grazie. Ottimo lavoro'

     “Oggi è la Giornata mondiale degli insegnanti, che quest’anno celebra la capacità dimostrata dai docenti di tutto il mondo di continuare a garantire il diritto all’istruzione a tutte le studentesse e agli studenti anche durante l’emergenza sanitaria. I rappresentanti dell’UNESCO, nella loro dichiarazione congiunta di quest’anno, hanno ringraziato gli insegnanti anche per la capacità di trovare soluzioni didattiche innovative durante la crisi. Non posso che unirmi al loro messaggio”. Lo scrive su fb la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. 
     “In queste settimane i docenti hanno un compito importante, quello di supportare ragazze e ragazzi nel rispetto delle regole. Questo ci consentirà di stare a scuola in sicurezza. I dati ci dicono che, ancora una volta, stanno facendo un ottimo lavoro. Grazie a loro ed insieme a loro stiamo affrontando questo periodo difficile, e insieme progetteremo, guardando oltre questa crisi, la scuola del futuro”, rileva la ministra 
    Il post su Facebook
       

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    Caramaschi confermato sindaco di Bolzano

    (ANSA) – BOLZANO, 04 OTT – E’ stato riconfermato il sindaco uscente di Bolzano Renzo Caramaschi. Il 74enne ex city manager, che guida dal 2016 una giunta Svp-centrosinistra, si è imposto nel ballottaggio con il 56,87% (79 sezioni su 80) contro il candidato del centrodestra Roberto Zanin, che si è fermato al 43,13%. Caramaschi, dopo essersi imposto al primo turno in un testa a testa contro Zanin (34% – 33,1%), aveva incassato l’endorsement della Svp. Nel 2016 Caramaschi vinse il ballottaggio contro Mario Tagnin con il 55,27%. (ANSA).   

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    Ballottaggio a Bolzano, Caramaschi in testa 54,80%

    (ANSA) – BOLZANO, 04 OTT – Il sindaco uscente di Bolzano Renzo Caramaschi è in testa con il 54,80% dopo 43 di 80 sezioni scrutinate, contro il 45,20% del candidato del centrodestra Roberto Zanin. Il 74enne ex city manager del capoluogo altoatesino guida dal 2016 una giunta Svp-centrosinistra e, dopo essersi imposto al primo turno in un testa a testa contro Zanin (34% – 33,1%), aveva incassato l’endorsement della Svp. (ANSA).   

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    Affluenza ballottaggio a Bolzano 47,29%

    (ANSA) – BOLZANO, 04 OTT – L’affluenza al ballottaggio a Bolzano tra il sindaco uscente Renzo Caramaschi e il candidato del centrodestra Roberto Zanin alla chiusura dei seggi alle ore 21 è stata del 47,29%. Al primo turno, due settimana fa, si era recato alle urne il 60,62% degli elettori aventi diritto. Nel 2016 al ballottaggio tra Renzo Caramaschi e Mario Tagnin del centrodestra partecipò invece il 41,21% dei bolzanini. Lo spoglio è iniziato subito dopo la chiusura dei seggi. (ANSA).   

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    M5s:Casaleggio,rifiutato ministero e sopportato calunnie

    “Per 15 anni ho prestato la mia attivitá gratuitamente per un’idea di partecipazione collettiva. Quando mi è stata offerta la guida di un ministero, ho rifiutato pensando che il ruolo di supporto del movimento fosse piú importante. Ho sempre rispettato i ruoli anche quando non ero d’accordo con le scelte prese”. Lo scrive sul blog delle Stelle Davide Casaleggio, presidente di Rousseau. “Ho dovuto sopportare insinuazioni, attacchi e calunnie nei miei confronti e nei confronti di mio padre anche da persone che grazie al nostro lavoro ricoprono oggi posizioni importanti. Il mio silenzio negli anni è stato un atto di profondo rispetto nei confronti di chi ha creduto nel nostro sogno, così come oggi ritengo sia doveroso parlare per onestà intellettuale”.
    “Garantiremo – dice in un altro passaggio – le attività che verranno richieste dal Capo Politico del M5s, così come abbiamo sempre fatto con serietà e lealtà, per la realizzazione del percorso che il Movimento riterrà di voler fare, ma qualora, per qualche motivo, si avviasse la trasformazione in un partito, il nostro supporto non potrà più essere garantito, dal momento che non sarebbe più necessario poiché verrebbero meno tutti i principi, i valori e i pilastri sui quali si basa l’identità di un Movimento di cittadini liberi e il suo cuore pulsante di partecipazione che noi dobbiamo proteggere”. Lo scrive sul blog delle Stelle Davide Casaleggio, presidente dell’associazione Rousseau.
    “Ora è arrivato il momento di prendere posizione”, scrive Davide Casaleggio nel lungo post sul Blog delle Stelle, in occasione dell’anniversario della nascita del Movimento. “Il nostro modello è evoluto e sicuramente deve evolvere ancora. Bisogna guardare avanti e non indietro. Non guardare indietro significa non avere nostalgia di come eravamo nel 2009, ma neanche guardare al 1950. II partitismo è il rifugio di chi ha paura di perdere i privilegi che ha accumulato, ma solo chi è disposto a perdere tutto quello che ha, può ottenere tutto quello che vuole. Il partitismo è qualcosa che entra piano piano e poi rimane indelebile nel ricordo di ciò che non ha funzionato. Ma il partitismo è soprattutto incompatibile con l’idea di movimento, di unicità e di partecipazione che è racchiuso in quel simbolo disegnato sulla scrivania di mio padre. Un simbolo basato su valori, idee e battaglie ben precisi, su principi chiari di partecipazione e soprattutto legato a un’esperienza bellissima di 11 anni di un movimento che ha cambiato la storia dell’Italia combattendo proprio contro l’idea di partito, di casta e di accentramento delle decisioni nelle mani di pochi privilegiati chiusi in qualche stanza”, afferma
    “Vi consiglio di leggere. Buon compleanno Movimento 5 Stelle”, ha scritto poi Alessandro Di Battista su Facebook, rilanciando il post scritto da Davide Casaleggio, in cui prende posizione contro il “partitismo” e l’ipotesi di trasformazione del Movimento in un partito. 
    Poi il post di Luigi Di Maio su Facebook: “Oggi è il compleanno del MoVimento 5 Stelle. Sono 11 anni. 11 anni di battaglie, di impegno, di riforme. Il MoVimento sta vivendo una fase di transizione, perché stiamo crescendo e maturando. Sono fiero di far parte di questa forza politica che sta cambiando il Paese. In molti continuano ad attaccarci, in molti continuano a ostacolarci, ma questi sono i fatti. Tanto altro dovremo fare. Abbiate fiducia in noi, abbiate fiducia nel cambiamento. Rimaniamo uniti e guardiamo avanti”. 
    E sempre su Facebook il post del comitato di garanzia M5s, composto da Giancarlo Cancelleri, Roberta Lombardi e Vito Crimi: “Il Blog delle Stelle è il canale ufficiale del M5s e Davide Casaleggio non ricopre alcuna carica nel Movimento 5 Stelle. Il post pubblicato in data odierna sul Blog delle Stelle a firma Davide Casaleggio rappresenta una sua iniziativa, personale e arbitraria, diffusa attraverso uno strumento di comunicazione ufficiale del Movimento 5 Stelle”. “Il fatto che il Blog delle Stelle sia gestito dall’associazione Rousseau non autorizza il suo presidente a utilizzarla per veicolare suoi messaggi personali non condivisi con gli organi del M5s. Il M5s siamo noi, tutti, non è appannaggio di qualcuno in particolare”. 
    “Nel libro “Il Grillo canta sempre al tramonto” scritto con Fo e Casaleggio quest’ultimo diceva: “Non deve essere un caso che non esista un papa che si sia fatto chiamare Francesco. Noi abbiamo scelto appositamente la data di San Francesco per la creazione del Movimento – ha scritto in mattinata sul suo profilo Facebook Beppe Grillo nella ricorrenza dell’anniversario della nascita del Movimento -. Politica senza soldi. Rispetto degli animali e dell’ambiente. Siamo i pazzi della democrazia, forse molti non ci capiscono proprio per questo e continuano a chiedersi chi c’è dietro”. 

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    Papa: doveroso rispettare diritto di ognuno a migrare

    “E’ nostro dovere rispettare il diritto di ogni essere umano di trovare un luogo dove poter non solo soddisfare i suoi bisogni primari e quelli della sua famiglia, ma anche realizzarsi pienamente come persona”, afferma papa Francesco in ‘Fratelli tutti’, nel quarto capitolo “Un cuore aperto al mondo intero”. “Certo – concede -, l’ideale sarebbe evitare le migrazioni non necessarie e a tale scopo la strada è creare nei Paesi di origine la possibilità concreta di vivere e di crescere con dignità, così che si possano trovare lì le condizioni per il proprio sviluppo integrale”.
    Il Papa indica “alcune risposte indispensabili, soprattutto nei confronti di coloro che fuggono da gravi crisi umanitarie”. Per esempio: “incrementare e semplificare la concessione di visti; adottare programmi di patrocinio privato e comunitario; aprire corridoi umanitari per i rifugiati più vulnerabili; offrire un alloggio adeguato e decoroso; garantire la sicurezza personale e l’accesso ai servizi essenziali; assicurare un’adeguata assistenza consolare, il diritto ad avere sempre con sé i documenti personali di identità, un accesso imparziale alla giustizia, la possibilità di aprire conti bancari e la garanzia del necessario per la sussistenza vitale; dare loro libertà di movimento e possibilità di lavorare; proteggere i minorenni e assicurare ad essi l’accesso regolare all’educazione; prevedere programmi di custodia temporanea o di accoglienza; garantire la libertà religiosa; promuovere il loro inserimento sociale; favorire il ricongiungimento familiare e preparare le comunità locali ai processi di integrazione”.
    Per quanti sono arrivati già da tempo e sono inseriti nel tessuto sociale, osserva, “è importante applicare il concetto di ‘cittadinanza’, che ‘si basa sull’eguaglianza dei diritti e dei doveri sotto la cui ombra tutti godono della giustizia. Per questo è necessario impegnarsi per stabilire nelle nostre società il concetto della piena cittadinanza e rinunciare all’uso discriminatorio del termine minoranze, che porta con sé i semi del sentirsi isolati e dell’inferiorità; esso prepara il terreno alle ostilità e alla discordia e sottrae le conquiste e i diritti religiosi e civili di alcuni cittadini discriminandoli'”. Comunque, “al di là delle diverse azioni indispensabili, gli Stati non possono sviluppare per conto proprio soluzioni adeguate ‘poiché le conseguenze delle scelte di ciascuno ricadono inevitabilmente sull’intera Comunità internazionale'”. Pertanto “le risposte potranno essere frutto solo di un lavoro comune”, dando vita ad una legislazione (governance) globale per le migrazioni. In ogni modo occorre “stabilire progetti a medio e lungo termine che vadano oltre la risposta di emergenza. Essi dovrebbero da un lato aiutare effettivamente l’integrazione dei migranti nei Paesi di accoglienza e, nel contempo, favorire lo sviluppo dei Paesi di provenienza con politiche solidali, che però non sottomettano gli aiuti a strategie e pratiche ideologicamente estranee o contrarie alle culture dei popoli cui sono indirizzate”.
    “Paradossalmente, ci sono paure ancestrali che non sono state superate dal progresso tecnologico”, afferma papa Francesco in “Fratelli tutti”, nel capitolo “Le ombre di un mondo chiuso”. Riappare “la tentazione di fare una cultura dei muri, di alzare i muri, muri nel cuore, muri nella terra per impedire questo incontro con altre culture, con altra gente. E chi alza un muro, chi costruisce un muro finirà schiavo dentro ai muri che ha costruito, senza orizzonti. Perché gli manca questa alterità”. Inoltre, “la solitudine, le paure e l’insicurezza di tante persone, che si sentono abbandonate dal sistema, fanno sì che si vada creando un terreno fertile per le mafie. Queste infatti si impongono presentandosi come ‘protettrici’ dei dimenticati, spesso mediante vari tipi di aiuto, mentre perseguono i loro interessi criminali”.    

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    Ballottaggio Bolzano, ore 17 affluenza 33,95%

    (ANSA) – BOLZANO, 04 OTT – A Bolzano l’affluenza al ballottaggio tra il sindaco uscente Renzo Caramaschi e il candidato del centrodestra Roberto Zanin alle ore 17 è del 33,95%. Nel 2016, al ballottaggio tra Caramaschi e Mario Tagnin, alla stessa ora aveva invece votato il 23,55%.    Si vota solo oggi. I seggi resteranno aperti fino alle 21.00.    Gli elettori aventi diritto al voto sono 81.036, di cui 42.784 femmine e 38.252 maschi. Lo spoglio delle schede sarà effettuato subito dopo la chiusura dei seggi. (ANSA).   

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    Covid: Conte,non è sconfitto,non disperdere sacrifici

    “L’Italia che sta faticosamente uscendo dalla pandemia dovrà essere una comunità rigenerata: il nemico non è stato ancora sconfitto, siamo consci che non possiamo disperdere i sacrifici compiuti”. Lo dice il premier Giuseppe Conte ad Assisi, in occasione delle celebrazioni della festa di San Francesco. 
    Il presidente del Consiglio è arrivato ad Assisi per partecipare alle celebrazioni per san Francesco. Con lui, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.Il premier è subito entrato nella Basilica Superiore di San Francesco assistere alla celebrazione.  “Questo nostro mondo è in balia delle onde della globalizzazione selvaggia e dei nazionalismi irrazionali. Se vogliamo preparare il futuro, occorre anche guardare lontano”: è uno dei passaggi dell’omelia che il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, ha pronunciato durante la messa per la festa di San Francesco dalla Basilica Superiore. Ricordando che le Marche sono la regione che quest’anno ha donato l’olio per la lampada votiva, il francescano si è soffermato sull’ “operosità” della regione, “capace di proporre ancora oggi un eccellente modello economico-imprenditoriale fortemente radicato nel territorio e volano di socialità”. “Quello marchigiano può essere un modello per l’Italia che vuole rinascere – ha detto Gambetti -, ma non sarà sufficiente, come gli stessi cittadini delle Marche sperimentano nei loro territori. Viviamo infatti in una comunità globale. Siamo tutti su una barca che potrà restare a galla con alcuni accorgimenti, ma che è ancora senza un timone e non sa dove andare”. “Ieri – ha ricordato ancora il Custode – Papa Francesco ha firmato sulla Tomba del Poverello la sua terza enciclica: ‘Fratelli tutti’. Un dono immenso che addita la linea di orizzonte, l’approdo sicuro e felice per l’umanità. La fraternità è l’humus esistenziale che, come il grembo di una madre, custodisce, nutre ed orienta la nascita. Pensare l’economia e l’ecologia, i rapporti internazionali e quelli interni, le leggi e l’educazione, l’infosfera e il digitale, l’impresa e il commercio, la sanità e lo sport… nell’orizzonte dell’umanesimo fraterno è la sfida di oggi per il domani ed è uno spartiacque. Non c’è più spazio – ha sottolineato Gambetti – per forme di compromesso nel tempo della comunità globale: o con i fratelli o contro i fratelli”. “Come il Papa ci insegna, noi guardiamo con gli occhi di Francesco d’Assisi – ha concluso il Custode – all’umano rivelato e compiuto in Cristo, vero fratello di tutti, amore totale e ‘infinitivo’ per ciascuno; e vogliamo una società fraterna, nella quale il primato è riservato alla cura dell’altro, al dono reciproco e allo sviluppo intelligente”, ha concluso il custode.