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    Mattarella, ora massima efficienza e rapidità sul Recovery

    Il presidente Sergio Mattarella, nel corso della riunione odierna al Quirinale in vista del Consiglio europeo, ha ringraziato il governo per il lavoro fatto sinora sul Recovery fund ricordando che si tratta di un argomento decisivo per l’Italia, spronando a mettere in campo – si è appreso – la massima efficienza nella destinazione dei fondi e la massima rapidità nella individuazione delle scelte. 
    Il Presidente della Repubblica ha ricevuto Conte, con il ministro dell’Interno Lamorgese, il ministro dell’Economia Gualtieri, il ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli, il ministro dell’Ambiente Costa, il ministro della Salute Speranza, il ministro per gli Affari Europei Amendola, e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Fraccaro.

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    Polemica per un post dell'assessore leghista, migranti e mascherine sanzioni a confronto

    E’ polemica in Lombardia sull’immagine che raffigura un barcone pieno di migranti e la frase “Dimentichi la mascherina: 1.000 euro di multa. Arrivi con il barcone: vitto, alloggio e ricarica telefonica” condivisa sui social dall’assessore regionale alla Famiglia, la leghista Silvia Piani. Un “post vergognoso” secondo il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia Gregorio Mammì.
       

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    Il nodo del trasporto pubblico. Oggi riunione preliminare al Mit

    All’indomani del varo del nuovo dpcm le Regioni sollevano preoccupazioni per la gestione del trasporto pubblico, che deve conciliare salute pubblica ed efficienza del servizio. Oggi riunione preliminare al ministero dei Trasporti, poi la Conferenza delle Regioni farà le sue valutazioni. Il ministro della Salute Speranza sottolinea che, a differenza della prima ondata, “ora il contagio è in tutto il Paese” e richiede soluzioni condivise. Le Regioni spingono anche sulla didattica a distanza per decongestionare i trasporti, ma Conte sostieneAzzolina: “le scuole rimangano aperte”. Possibili nuove misure sui trasporti prima della scadenza del nuovo dpcm.

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    Caso Becciu, arrestata la manager Cecilia Marogna

    E’ stata arrestata dalla Guardia di Finanza su mandato di cattura internazionale emesso dal Vaticano Cecilia Marogna, la donna che compare nell’indagine sull’ex numero 2 della Segreteria di Stato vaticana, il cardinale Angelo Becciu. Il mandato d’arresto è stato eseguito a Milano tramite Interpol dalla locali Fiamme Gialle. L’accusa nei confronti di Marogna è peculato per distrazione di beni. La donna sarà estradata in Vaticano e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria d’Oltretevere.    Nel mirino degli inquirenti vaticani sarebbero finiti bonifici per un totale di 500 mila euro che la donna avrebbe ricevuto dalla Santa Sede per operazioni segrete umanitarie in Asia e Africa, e che, quasi per la metà, sarebbero stati utilizzati per l’acquisto di borsette, cosmetici e altri beni di lusso. Tra l’altro, 12mila euro sarebbero stati spesi da Poltrona Frau, 2.200 da Prada, 1.400 da Tod’s, 8 mila da Chanel.    La 39/enne manager cagliaritana avrebbe stretto relazioni con la Segreteria di Stato vaticana nel 2016, quando il cardinale Angelo Becciu era Sostituto per gli Affari generali – praticamente il numero tre nella gerarchia vaticana -, accreditandosi come esperta di relazioni diplomatiche e mediatrice nelle crisi internazionali.    In possesso di una lettera firmata da Becciu che la indicava come persona di sua fiducia, quella che la stampa ha già definito la “dama del cardinale” avrebbe beneficiato del denaro in diverse tranche fra il dicembre 2018 e il luglio dello scorso anno sul conto corrente della Logsic, la società slovena, con sede nella capitale Lubiana, di cui risulta amministratrice.    Versamenti tutti con causale “contributo per missione umanitaria”. Peraltro, la stessa Logsic si sarebbe rivelata una società fantasma.    Il caso Becciu, emanazione dell’inchiesta sull’acquisto da parte della Segreteria di Stato di un immobile di lusso in Sloane Avenue, a Londra, è esploso con la recente udienza-shock in cui il Papa ha privato il 72/enne presule sardo della carica di prefetto per le cause dei Santi e dei diritti connessi al cardinalato. 

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    Recovery, Conte: 'L'Europa sia unita, niente rinvii'

    “L’Europa è chiamata ad essere unita, determinata nella recrudescenza del Covid. Dobbiamo continuare a lavorare speditamente nel programma Next Generation Eu: tutti gli Stati devono agire con lealtà. E’ obbligo morale per non dimenticare le vittime e offrire un futuro alle prossime generazioni”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte intervenendo in Senato in vista del prossimo Consiglio europeo. L’Italia “appoggia la proposta della presidenza tedesca per evitare rinvii. Non dobbiamo permettere che possano generarsi ritardi”, ha aggiunto ricordando che sul nodo dello stato di diritto “il Consiglio europeo ha già adottato le sue posizioni. E’ un’occasione per riportare l’Italia sul sentiero di sviluppo equo e inclusivo”. “Auspico che il clima di leale collaborazione di tutti i gruppi che si è registrata nei mesi scorsi possa registrarsi anche in vista del voto” sullo scostamento di bilancio. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, riferendo al Senato in vista del Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre prossimi. “Il governo prevede un assetto normativo ad hoc per la governace, l’attuazione, il monitoraggio del piano che sarà sottoposto alla valutazione del parlamento”.
    “Il governo prevede un assetto normativo ad hoc per la governace, l’attuazione, il monitoraggio del piano che sarà sottoposto alla valutazione del parlamento”.
    L’Italia “ha l’ambizione “di essere in prima linea su una sfida globale come il cambiamento climatico” e “confidiamo che la discussione sia ambiziosa: la pandemia ha aperto nuovi scenari” anche sul fronte del clima, “essenziale per una ricostruzione che poggi su nuove fondamenta”. E un avvio “tempestivo del Next Generation Eu è essenziale” anche per questo tema. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riferendo al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre.
    “Valuterò con la massima attenzione la proposta della relazione volta a garantire ai soggetti attuatori incentivi per l’avanzamento dei progetti, nonché penalità” per chi “non rispetterà il cronomprogramma stabilito” . Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, in aula al Senato, facendo riferimento alla proposta contenuta nella relazione delle commissioni bilancio e politiche Ue alle linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un’apertura, quella di Conte, accolta in aula con un applauso. “Cogliamo – ha aggiunto – lo spitiro e l’obiettivo di questa proposta, assolutamente condivisi dal Governo: quello di assicurare tempi celeri e certi per la realizzazione del piano”, essenziali “per garantire il rapido assorbimento delle risorse europee ed evitare che ancora un vota come spesso in passato, possano rimanere sprecate”.
     Il Senato ha approvato la risoluzione della maggioranza sul piano nazionale di ripresa e resilienza con 148 Sì.
     LE COMUNICAZIONI ALLA CAMERA
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     LE COMUNICAZIONI AL SENATO
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    Conte: 'Non manderemo la polizia a casa, ma serve responsabilità'

    La curva sta risalendo lo vediamo negli ultimi giorni in tutta l’Ue sta risalendo. Non ci possiamo permettere distrazioni e abbassare il livello di attenzione e concentrazione”.Lo afferma il premier Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi. 
    Le nuove regole” anti contagio “comporteranno sacrifici ulteriori ma siamo convinti che rispettando queste misure potremo adeguatamente affrontare questa nuova fase. Il nostro obiettivo è molto chiaro: evitare di far ripiombare il Paese in un lockdown generalizzato. L’economia sta ricominciando a correre, per tutelare l’economia e insieme la salute dobbiamo rispettare queste regole” sottolinea il premier
    “Dobbiamo migliorare i comportamenti anche in abitazioni private, l’evoluzione della curva si è innalzata soprattutto per dinamiche in ambito famigliare e amicale. Dobbiamo indossare mascherine se ci si avvicina a persone fragili, se si ricevono ospiti e vi invitiamo a limitare il numero di ospiti non più di sei e di non svolgere feste e party in casa, sono situazioni di insidie pericolose”. Così Giuseppe Conte.
    “I locali chiuderanno alle 24: dalle 21 si potrà solo consumare ai tavoli e non si potrà più consumare fuori per evitare assembramenti. Discoteche e sale da ballo il governo non le ha mai aperte: resteranno chiuse. Nei locali pubblici non saranno più consentite feste a meno che non siano connesse a cerimonie come matrimoni o battesimi e anche in questi casi con il limite di trenta partecipanti”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in un punto stampa a Palazzo Chigi.
    “Non saranno consentite partite calcetto e di basket che tanto ci piacciono, non sarà consentito lo sport da contatto amatoriale mentre proseguirà per le società professionistiche e dilettantistiche che rispettano le linee guida” precisa.
    Il presidente del consiglio conferma poi la disponibilità verso le opposizioni poi che Non è vero che non abbiamo accolto le obiezioni” e verso “l’opposizione c’è la massima disponibilità a condividere”. Così il premier Giuseppe Conte che ha aggiunto: “a breve tornerò in Parlamento per dettagliare le prospettive sulla pandemia” e sul Recovery plan. “La nostra linea di azione è sempre la stessa: seguire e monitorare costantemente la curva, monitorare e studiare i dati e poi adottare le misure nel segno dell’adeguatezza e proporzionalità. Misure molto più restrittive sarebbero sproporzionate e rischierebbero di non essere rispettate. Ci impegniamo a non adottare misure più severe di quelle necessarie e tenere sotto controllo la curva. Sono misure mirate analizzando tutti i dati”. 
    Infine la scuola. “Le cose vanno abbastanza bene, lo diciamo incrociando le dita mentre l’evoluzione peggiore è nell’ambito delle relazioni amicali e familiari. Vogliamo scongiurare un lookdown generalizzato, dobbiamo rispettare le regole e muoverci in modo fiducioso”. ‘Non ci sono i presupposti per le lezioni a distanza’
    “Cosa significa torsione della democrazia? Noi abbiamo fatto tutto quello che è necessario fare compatibilmente con la Costituzione per far fronte a una pandemia, noi abbiamo il dovere prioritario di tutelare la vita e la salute dei cittadini oltre a evitare che l’economia vada a rotoli. Le nostre misure sono nel segno dell’adeguatezza e della proporzionalità”dice il premier

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    Appendino scioglie riserve, non si ricandida

    (ANSA) – TORINO, 13 OTT – Termina con questo mandato l’esperienza da sindaco di Torino di Chiara Appendino. La prima cittadina ha sciolto le riserve, annunciando alla maggioranza pentastellata del Consiglio comunale l’intenzione di non ricandidarsi. Sui motivi della decisione la prima cittadina terrà una conferenza stampa alle 15.30, nella Sala Colonne di Palazzo di Città. (ANSA).