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    Casaleggio, Di Battista fondamentale per M5S. Di Maiio: 'Spero non sia un addio'

    “Non è un mistero che io ed Ale durante questi anni in diverse circostanze abbiamo avuto una visione diversa, ma ci siamo sempre detti le cose con franchezza ed estrema sincerità e quando potevamo, ci davamo anche qualche consiglio. Ieri ha fatto una scelta che rispetto, ma spero e credo che non sarà un addio. Per la scelta di Alessandro chiedo rispetto. Ho letto commenti vergognosi contro di lui in queste ore, retroscena e titoli di giornale indegni”. Lo scrive Luigi Di Maio in un post su Fb. “Con Alessandro, come con pochissimi altri, il MoVimento sarà sempre in debito. In alto i cuori”, aggiunge.
     “Alessandro è fondamentale per il Movimento.  E’ una persona che stimo, in grado di portare avanti con coerenza i principi e le battaglie del M5S”, dichiara Davide Casaleggio in un post dove aggiunge: “Anche grazie a lui e alla sua passione durante questi anni, oggi molti siedono in posizioni importanti nelle istituzioni. Questa sua scelta dimostra per l’ennesima volta l’onestà intellettuale di Alessandro ed è proprio di questa coerenza che ha bisogno il Movimento”. 
    E Alessandro di Battista in un altro post  spiega: “E’ partita la ‘rappresaglia’ mediatica contro di me dai giornali berlusconiani. Per quale ragione? Per articoli come questo! Qui ho messo in fila fatti. Solo fatti provati e sentenze. Il quadro è da film horror. Soprattutto in virtù del fatto che un partito come Forza Italia (nato con determinati presupposti, con determinate relazioni e con determinati obiettivi), probabilmente, nelle prossime ore, tornerà al governo del Paese”. Di Battista rilancia su Fb un suo articolo, aggiornato, su Tpi in cui attacca Berlusconi e ricorda la “storia della condanna di Dell’Utri”.

    E’ partita la “rappresaglia” mediatica contro di me dai giornali berlusconiani. Per quale ragione? Per articoli come…
    Pubblicato da Alessandro Di Battista su Venerdì 12 febbraio 2021

    “Rispetto Alessandro Di Battista, la sua storia e quello che ha fatto per il Movimento, ma penso che il sì al governo Draghi sia una scelta responsabile”. Lo afferma la sindaca di Torino Chiara Appendino, eletta tra le fila del Movimento 5 Stelle da cui si è auto sospesa, commentando la scelta di Di Battista dopo il voto di Rousseau sul nuovo governo Draghi. “Spero che un giorno Alessandro possa tornare e fare la sua parte per il Movimento, che credo sia la casa di tutti – aggiunge ai microfoni di Radio Veronica One a margine della presentazione dell’edizione 2021 della corsa Just The Woman I Am – ma c’è stato un voto e penso sia giusto rispettarlo. Io auspicavo questo esito, l’ho anche detto pubblicamente, perché credo che un movimento con tanti rappresentanti in Parlamento debba prendersi la responsabilità di governare. Ora spero che temi come innovazione, ambiente e welfare vengano messi al centro dell’agenda di questo governo e, come sindaca, che le città siano coinvolte in particolare sul Recovery Plan e che queste risorse arrivino presto nelle nostre comunità”.

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    Governo: voto Rousseau, dal 94% sul Conte 1 al 59% su Draghi

     Il via libera al sostegno al Governo Draghi ha registrato un consenso percentuale decisamente più basso rispetto alle due precedenti occasioni in cui gli iscritti al Movimento 5 Stelle si sono espressi sulla piattaforma Rousseau su un’alleanza con altri partiti per formare un esecutivo.    Il miglior risultato è stato ottenuto dal primo governo Conte, quello ribattezzato gialloverde. Il 18 maggio 2018, infatti, è passato con il 94,3% dei voti favorevoli il ‘Contratto per il Governo del Cambiamento!’ con la Lega, approvato da 42.274 delle 44.796 persone partecipanti alla votazione durata deci ore.    Poco più di un anno più tardi, il 3 settembre 2019, al vaglio della piattaforma nata come strumento di democrazia partecipativa è finito l’accordo di governo con il Pd: nell’arco di nove ore si sono espressi 79.634 iscritti, con 63.146 click sul SI (79,3%) e 16.488 sul NO (20,7%).    Non è andata invece oltre il 59,3% la maggioranza degli iscritti al M5S che ieri ha dato il via libera all’adesione al nascituro governo Draghi: dei 74.537 votanti su Rousseau (su una base arrivata a 119.544 iscritti con diritto di voto), si sono espressi favorevolmente in 44.177, mentre 30.360 (40,7%) hanno votato contro durante la consultazione durata otto ore.    

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    Salvini: 'Niente litigi e ideologie, è tempo di lavorare'

    “Il Covid ha segnato un cambiamento epocale: lo ricorderemo per decenni. Sono quei passaggi come le guerre che lasciano il segno, per ricostruire il Paese devi lasciare da parte le ideologie e i pregiudizi. Per questo periodo lasciamo perdere i litigi, sovranisti, europeisti, tutti al lavoro insieme”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a Mattino 5 su Canale 5, commentando la sua “conversione” a favore di Mario Draghi.Poi sulla ‘convivenza’ di una maggioranza allargata in un governo a guida Draghi: “Su temi divisivi evidentemente si passa ad altro. Io penso che sulla messa in sicurezza della salute e piano vaccinale dovranno essere tutti d’accordo, sulla tutela dei posti di lavoro e aiuti veri alle aziende dovrebbero essere tutti d’accordo”, ha risposto Salvini.”Sul voto è una valutazione che faremo alla fine dopo aver visto la squadra e il programma. Non sappiamo nulla. Siamo inebriati ma sul nulla”. Così la leader di di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, su Sky Tg 24. Alla domanda su cosa potrebbe spingerla a cambiare idea, Meloni ha ricordato che lei da sempre è stata contro i governi tecnici.”Subito dopo la fiducia di governo vedremo con gli alleati per le candidature nelle grandi città: penso a figure della società civile, non esponenti di partito”.

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    Governo: il giorno di Rousseau, il film della giornata

    Il premier incaricato Mario Draghi lavora alla squadra dei ministri e potrebbe salire già domani al Quirinale. Intanto è iniziata sulla piattaforma Rousseau la consultaizone dei militanti pentastellati sull’adesione al governo dell’ex governatore della Banca centrale europea.
    Ecco il film della giornata:
    Ore 7.18 – Il premier uscente Giuseppe Conte auspica che il nuovo governo possa formarsi al più presto e che il Paese possa essere quanto prima in sicurezza. Ma al Corriere della Sera, rivela una preoccupazione: “È evidente che, essendo il quadro delle forze che si dichiarano disponibili ad appoggiare la maggioranza molto esteso, possa risentirne la coesione tra le forze stesse”. Il rischio è che possano aumentare “le difficoltà nell’azione di governo.
    Ore 10 – “Il Movimento in queste ore consulterà i propri iscritti per decidere se partecipare a un governo che metta al centro il superamento delle emergenze attuali, il Recovery Plan e la transizione ecologica, guidato da Mario Draghi. Votero’ si'”. Così il presidente della Camera Roberto Fico su Facebook. “Il momento delicato che il Paese sta vivendo – afferma il presidente della Camera – ci impone una riflessione seria e un’assunzione di responsabilità. Come ha spiegato in modo estremamente chiaro il Presidente della Repubblica, non e’ pensabile in questo momento storico far precipitare il Paese verso le urne”.
    Ore 10 – Ha preso il via sulla piattaforma Rousseau la votazione degli iscritti sul governo Draghi. Il voto sarà possibile fino alle 18 e i risultati, si legge sul blog delle Stelle, “saranno pubblicati dopo le ore 19”. Il quesito su cui si esprimeranno eletti e militanti è: “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”.
    Ore 10.37 – E’ “nuovo modello di partecipazione, un passo avanti importante verso un concetto di cittadinanza digitale che si sta sempre più affermando con grande interesse anche dall’estero per capire come questo modello sta funzionando”. Lo ha detto Davide Casaleggio in riferimento al voto sulla piattaforma Rosseau sul governo Draghi. “Qualora vincesse il no, ci sarà da stabilire se il voto” del Movimento 5 Stelle al nuovo Governo “sarà negativo o di astensione”.
    Ore 10.45 – “Io mi fido di Beppe Grillo, che è sempre stato più lungimirante di tutti noi. Io mi fido di Giuseppe Conte, perché non era scontato che dicesse di votare sì su Rousseau per la formazione del nuovo governo. È stato un gesto di grande responsabilità. Io mi fido di voi, di quello che abbiamo fatto insieme negli ultimi otto anni”. Così il ministro degli Esteri, Lugi Di Maio, in un post su facebook invitando gli iscritti M5S a votare sì sulla piattaforma Rousseau per l’appoggio al governo Draghi.
    Ore 11.36 – Dal salario minimo alla patrimoniale sulle grandi ricchezze, dalla legge sul conflitto di interessi fino all “pubblicizzazione delle autostrade e riforma dei regimi di concessioni”. Sono i 17 punti degli obiettivi M5s che Beppe Grillo indica sui social sotto il titolo “Per aspera ad astra”. Tra gli obiettivi la Banca pubblica per gli investimenti, il reddito universale, la “riforma fiscale ecologica con meno imposte sul lavoro, più imposte sul consumo di ambiente”. Indicato anche il completamento dell’iter di approvazione della riforma della giustizia Bonafede.
    Ore 12.23 – “Chiedono un ministero che c’è già, guidato da un grillino da tre anni”. Lo afferma Matteo Salvini a proposito del ministero della transizione ecologica chiesto da Beppe Grillo. “Noi invece – spiega il leader della Lega – suggeriamo al professor Draghi di far rinascere il Ministero per le Disabilità, per dare voce e risposte concrete a 6 milioni di Italiani troppo spesso dimenticati, giovani e anziani che durante la pandemia hanno sofferto più di tutti gli altri”.
    Ore 12.31 – “Ho appena votato e ho votato sì. Il movimento 5 stelle all’opposizione o in campagna elettorale permanente non è un modo giusto di pensare alle prossime generazioni”. E’ quanto afferma il ministro uscente dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli esponente del M5s.
     

       

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    Card. Bassetti, mondo politica unito su emergenza epocale

    (ANSA) – PERUGIA, 11 FEB – “Non è questo il tempo delle polemiche e delle divisioni. Anche il mondo della politica è chiamato a ritrovarsi unito nel far fronte all’emergenza epocale”: così il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia in un messaggio alla comunità diocesana in occasione della Giornata mondiale del malato.    Dedicata ai temi legati alla pandemia.    “È al mondo della sanità che guardiamo con ammirazione e trepidazione” ha sottolineato Bassetti nella lettera.    “Comprendiamo – ha affermato ancora – le difficoltà in mezzo alle quali operano i medici e i loro collaboratori; molti stanno pagando con l’infezione e la quarantena, taluni addirittura con la vita, la fedeltà al proprio dovere. E le forze sembrano venir meno. Mi unisco, dunque, alla voce di quanti invocano l’aiuto dei medici di altre regioni italiane, che al presente sono meno oppresse dalla diffusione del virus. La burocrazia non freni lo slancio di generosità. Riconoscenti verso quanti si spendono ogni giorno per salvare la vita a tanti fratelli e sorelle, dobbiamo riscoprire il senso profondo della solidarietà”.    (ANSA).   

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    Governo, Draghi al lavoro. Fronda 5s, idea astensione

     Il premier incaricato Mario Draghi è al lavoro nella Capitale su quella che sarà la squadra ed i punti del programma di governo. Le prossime tappe prevedono che il presidente del Consiglio incaricato si rechi al Quirinale per sciogliere la riserva, presentare la lista dei ministri in modo da procedere con il giuramento e poi con il voto di fiducia in Parlamento.    I riflettori però, non sono puntati solo sulle scelte che compirà l’ex numero uno della Bce. C’è attesa infatti per il risultato della votazione sulla piattaforma Rousseau in cui i militanti M5s sono chiamati ad esprimersi sul sostegno al futuro governo. I risultati sono attesi per la serata. Fino ad ora i votanti sono stati circa 40 mila, il record risale al 2018 quando la base del Movimento si espresse sulla nascita del governo con il Pd. La “mobilitazione” on line toccò quota 80 mila voti.    Nell’attesa, torna a farsi sentire sui social Beppe Grillo. Il garante M5S non parla, ma si limita a postare una foto che ritrae Draghi in bilico su un cornicione con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che guarda da una finestra. Con l’immagine la scritta “aspettando Rousseau”. E se dai vertici del Movimento non sono mancati gli endorsement a sostegno del nuovo esecutivo c’è chi come Barbara Lezzi, senatrice ed esponente della minoranza, sui social rilancia l’ipotesi dell’astensione in caso di vittoria del no: “Ora siete voi, iscritti al M5S – dice – che potete decidere se accomodarvi accanto a Berlusconi, Salvini, Renzi, Calenda e gli altri oppure pretendere che tutto passi dal M5S che avrebbe forza e mani libere per negoziare e trattare ogni voto”.    Alla finestra anche gli altri partiti. Il leader della Lega Matteo Salvini evita di alzare troppo la polemica, ma si limita a “suggerire” al premier incaricato Mario Draghi l’istituzione di un ministero per i disabili “anzichè ministeri che già ci sono”.    Chi invece dovrà assistere da Milano alle prossime tappe che porteranno alla nascita del governo è Silvio Berlusconi. L’ex premier dopo una caduta accidentale nella sua nuova villa romana che gli ha procurato una contusione al fianco è stato costretto a far rientro a Milano per accertamenti. Dopo aver trascorso la notte nella clinica la Madonnina, il Cavaliere, fanno sapere da Fi, è tornato a casa ed è di nuovo al lavoro.   

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    Caduta accidentale per Berlusconi, contusione al fianco

    “Il Presidente Silvio Berlusconi è rientrato a Milano ieri sera a causa di una caduta accidentale occorsa nella sua residenza romana che gli ha procurato una contusione al fianco. Si è recato presso la Clinica “La madonnina” per gli accertamenti del caso e dove ha trascorso la notte. È stato dimesso questa mattina ed è a casa, al lavoro, per votare da remoto al Parlamento Europeo”. E’ quanto si legge in una nota di Fi.   

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    Revoca export bombe, Rwm riavvia produzione in Sardegna

    (ANSA) – CAGLIARI, 11 FEB – Questa mattina la Rwm Italia (del gruppo Tedesco Rheinmetall), durante una riunione in Confindustria, ha comunicato ai sindacati che sospenderà nei prossimi giorni il ricorso agli ammortizzatori sociali per gli 80 lavoratori dello stabilimento di Domusnovas in Cassa Integrazione da settembre 2020. “L’acquisizione tra dicembre e gennaio di alcune commesse urgenti da parte di un Paese Europeo – ha dichiarato l’amministratore selegato di Rwm Italia, Fabio Sgarzi – consentirà qualche mese di continuità lavorativa a tutti i lavoratori dello Stabilimento di Domusnovas. È tuttavia evidente che non basta una rondine a fare primavera – ha proseguito – la ripresa, purtroppo, è solo temporanea. Siamo ben lontani dai volumi produttivi e dal numero di lavoratori di due anni fa e soprattutto dalle previsioni di crescita, della produzione e dell’occupazione, collegate alle autorizzazioni prima concesse e ora revocate”. “Chi ha gridato al ricatto occupazionale – licenziamenti in caso di cancellazione delle licenze di esportazione – dovrebbe ricredersi – sostiene ancora l’Ad -La Rwm Italia non pratica questo genere di condotte; al contrario, dove ci sono occasioni di business le coglie, anche a beneficio dei lavoratori e del territorio. Come è normale che sia”. “Ora lo Stato, il Governo e la Regione devono fare la loro parte, dopo 18 mesi di incomprensibile immobilismo – continua Fabio Sgarzi – se oggi è giusto essere soddisfatti per chi torna al lavoro, è altrettanto giusto non dimenticare chi rimarrà, comunque, senza lavoro in conseguenza di una decisione dello Stato”. “I lavoratori senza occupazione a causa della revoca delle licenze di esportazione verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti non sono diversi da quelli di altre aziende italiane per le quali lo Stato si è prodigato, a fronte, peraltro, di problemi causati da cattiva gestione o distorte logiche di profitto – conclude – Nel nostro caso, al contrario, i problemi nascono da scelte governative non ponderate e dunque è doveroso, adesso, l’impegno anche dello Stato nella ricerca di soluzioni.    Lo Stato, se vuole, può farlo”. (ANSA).