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    Governo: online appello attivisti M5s, rivotare su Rousseau

    Restano agitate le acque in casa M5s in vista del voto di fiducia di mercoledì sul governo Dragi. Un appello “al Capo Politico pro tempore o in sua vece al Garante” per chiedere, tra l’altro, un nuovo voto su Rousseau è comparsa in rete.
    Si chiede l’immediata apertura di una discussione su Rousseau per poter valutare, tra l’altro, sull’ “immediata nuova consultazione, che ponga gli iscritti nella possibilità di esprimersi sulla base di un quesito onesto, sincero, veritiero e reale sul ruolo del Movimento 5 Stelle nel Governo Draghi, e quindi una chiara espressione di voto degli iscritti, tale da consentire ai Portavoce nazionali di non avere dubbi sull’indirizzo politico dell’Assemblea al quale uniformarsi” . La petizione che gira on-line tra la base e che porta la firma di una settantina di iscritti al M5s, parlamentari come Barbara Lezzi,Luisa Angrusani, e Bianca Laura Granato e portavoce locali come Francesca De Vito e Marì Muscarà.
    “La perdita di credibilità oltre che di compattezza, per non aver dato seguito ad una votazione reale e concreta sul Governo Draghi, ha portato il gravissimo volontario allontanamento di Alessandro Di Battista che si traduce in una incommensurabile perdita di un esponente che ha incarnato la forza propulsiva del Movimento, concorrendo alla sua creazione e formazione identitaria, sin dalle origini”. Lo scrivono in un appello per tornare a votare su Rousseau, attivisti e parlamentari del Movimento. Nella petizione i sottoscrittori, in qualità di iscritti al M5S, lamentano che ormai da troppi mesi assistono “impotenti alle conseguenze di decisioni politiche e di scelte calate dall’alto, che stanno causando danni irreversibili all’immagine del Movimento, alla coesione interna ed al suo radicamento”.E ricordano che le ragioni della nascita del M5S si basava sulla volontà di dare il controllo delle scelte politiche ai cittadini, attraverso strumenti trasparenti di “democrazia partecipativa” per costruire “proposte programmatiche” e non certo da “compromessi o strategie e convenienze politiche ed economiche”. Insomma, “è ormai sotto gli occhi di tutti il dato allarmante del crollo dei consensi che dal 2018 vede una drastica diminuzione nei sondaggi di almeno il 50%”.
    “Pretendere dai nostri portavoce nazionali il voto di fiducia al governo Draghi e di punirli con l’espulsione, sulla base dell’art. 11 dello statuto del M5S, in caso di dissenso, è da ritenere profondamente illegittimo e ingiustificato, vista la confusione creata dalla totale incoerenza e tendenziosità del quesito sottoposto, con quanto si deve andare a votare in Parlamento”. Lo scrivono i sottoscrittori della petizione per tornare al voto degli iscritti M5ssu Rousseau: gli stessi non escludono di adire le vie legali qualora non vengano adottati i provvedimenti richiesti. C’è infatti la possibilità che possano ricorrere in tribunale affinché ordini il rinnovo delle consultazioni. Quanto alla possibilità di espellere gli “obiettori” , i firmatari dell’appello ricordano “nessun obbligo può essere imposto ai nostri portavoce poichè il Premier non è espressione del M5S sulla base dell’articolo 3 del Codice Etico del M5S”, nè, tanto meno, per la “manifestazione di voto palesemente viziata da un quesito poco chiaro e ipotetico”. Stando così le cose, i “nostri portavoce nazionali dovranno quindi votare secondo coscienza” senza per questo incorrere in qualsiasi successiva espulsione, ma “rispondendo della loro personale fiducia ad un Governo presieduto da colui nel quale non abbiamo mai riposto grande considerazione per le sue pregresse scelte e azioni politiche”. Conte,giusto e opportuno intergruppo parlamentare 5S-Pd-Leu – “L’iniziativa annunciata dai Capigruppo in Senato di M5S-Pd-Leu di costituire un intergruppo parlamentare per promuovere iniziative che rilancino l’esperienza positiva di governo che si è appena conclusa è giusta e opportuna”. Lo dichiara l’ex premier Giuseppe Conte. “In questa fase è ancora più urgente l’esigenza di costruire spazi e percorsi di riflessione che valorizzino il lavoro comune già svolto e contribuiscano ad indirizzare la svolta ecologica e digitale e le riforme di efficientamento della Pa e della giustizia nel segno di una maggiore equità e inclusione sociale”, sottolinea.   

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    Transizione: Cingolani, da città a rinnovabili, 6 priorità

    Un nuovo modello per le città l’accelerazione sulle energie rinnovabili, l’immediata applicazione degli accordi sul clima di Parigi,la qualità dell’aria: Sono queste alcune delle 6 priorità per l’ambiente che il neoministro Roberto Cingolani indica in una lettera a Repubblica nella quale prende commiato dalla Rubrica su Green&blue. Tra le priorità il ministro sottolinea l’esigenza di valutare il costo degli effetti collaterali dell’innovazione e il valore dell'”intelligenza globale”, “che ci salverà” .   

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    Passaggio di consegne tra Azzolina e Bianchi

    Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha incontrato oggi l’Onorevole Lucia Azzolina, che ha ricoperto l’incarico di Ministra fino allo scorso 12 febbraio. Il passaggio di consegne si è svolto in un clima cordiale e in un comune spirito di servizio al Paese. Lo rende noto il ministero dell’Istruzione. 
    “Al nuovo ministro – scrive Azzolina su Fb – ho augurato buon lavoro. Gli ho chiesto di continuare a lavorare per la scuola in presenza: oggi le scuole in Italia sono aperte, al contrario della maggior parte dei Paesi europei. Ho anche ricordato il lavoro sugli Esami di Stato, con una proposta già definita e nata dall’ascolto di docenti, studenti e famiglie. È stato un anno molto impegnativo e sono fiera del lavoro svolto, che mi auguro non venga disperso”.

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    Governo: Ricci, subito indennizzi sci e stop litigi ministri

    (ANSA) – ANCONA, 16 FEB – “Il governo indennizzi subito gli operatori degli impianti sciistici e al tempo stesso basta litigi tra ministri. Questo è il tempo della responsabilità, non è il tempo delle bandierine dei singoli partiti. La salute viene prima di tutto, non si indebolisca la credibilità del governo Draghi”. Così su Instagram il sindaco Pd di Pesaro e presidente di Ali-Autonomie Locali Italiane Matteo Ricci. (ANSA).   

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    Comune Genova, locali e case gratis per rilancio vicoli

    (ANSA) – GENOVA, 16 FEB – Passa anche attraverso la concessione gratuita di 200 immobili per l’apertura di nuove attività o l’ampliamento di attività già esistenti – che siano commerciali, artigianali, associative o professionali – la rigenerazione urbana del centro storico di Genova. A novembre il Comune ha presentato il complesso del piano “Caruggi” e dopo alcuni azioni già avviate sul fronte del decoro, del sociale e della sicurezza, il prossimo grande progetto sarà lanciare un bando che darà la possibilità a 200 realtà di sfruttare spazi al piano terra di gran parte dei vicoli oggi inutilizzati. “Gli uffici stanno lavorando alla messa a punto e per la fine di marzo saremo pronti con il bando – dice il sindaco Marco Bucci all’ANSA – si tratta di un modello piuttosto inedito perché non tutti i 200 immobili saranno di proprietà comunale, molti saranno privati e l’amministrazione penserà a coprire le spese di affitto, per 5 anni, di chi si insedierà”. Per questo progetto sono stati stanziati 5 milioni di euro. (ANSA).   

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    Governo: Gelmini sarà capodelegazione Fi

    Sarà Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari Regionali e le autonomie, il capo delegazione di Forza Italia al governo. Questa, a quanto si apprende da fonti Fi. L’indicazione del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, arrivata a pochi giorni dalla nascita dell’esecutivo. Decisione, quella del leader Fi, condivisa con la stessa Gelmini e gli altri due ministri, Renato Brunetta e Mara Carfagna. 

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    Governo:Draghi nomina Mattiolo suo Consigliere diplomatico

    Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, ha nominato l’Ambasciatore Luigi Mattiolo suo Consigliere diplomatico e rappresentante personale/Sherpa per i vertici G7 e G20, a decorrere dalla data odierna. L’Ambasciatore Mattiolo è in carriera diplomatica dal 1981 e ha svolto le funzioni di Capo missione presso le sedi di Tel Aviv, Ankara e Berlino. Lo rende noto un comunicato della presidenza del Consiglio.   

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    Vecchia intervista a Brunetta accende lo scontro in maggioranza

    Polemiche sul neo ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta per una sua dichiarazione critica riguardo lo smart working dei dipendenti pubblici, rilanciate dal sito del Corriere della Sera. Parole che però, come precisa quasi allibito l’esponente azzurro, risalivano ad una intervista rilasciata lo scorso giugno, “quando la pandemia sembrava in via di superamento” e sembrava vicino “il ritorno auspicato alla normalità”. Lo stesso Corsera si premura di correggere chiedendo scusa al ministro e ai lettori per il “disguido” e “l’errore”.    Ma anche i pochi minuti di permanenza in “pagina”, bastano alla nuova maggioranza per trovare uno spunto di polemica sollevando le immediate proteste di esponenti M5s e Pd. “Non vorremmo che, qualcuno, abbia voglia tornare indietro di 20 anni, invece che di andare avanti”, dice la capogruppo del MoVimento in commissione Affari costituzionali alla Camera, Vittoria Baldino invitando Brunetta a “pesare le parole” e smetterla “con la retorica dei fannulloni”. Il ministro passa sotto la lente anche del responsabile Lavoro del Partito Democratico Marco Miccoli che, sempre prima della correzione, chiede: “Come si concilia l’allarme lanciato dal Cts sulla variante inglese del virus e l’invito di alzare la guardia nella prevenzione con la scelta del ministro Brunetta di smetterla con lo smart working e far tornare tutto il lavoro in presenza?”.    Critiche che si spengono sul nascere, dunque. Ma non invece le domande che Brunetta affida ad un nuovo comunicato: “Prendo atto della smentita del ‘Corriere della Sera’, nella quale il quotidiano milanese ammette che ‘per un disguido e un nostro errore è andato online un articolo su una vecchia intervista dell’allora deputato Brunetta che riguardava un contesto completamente diverso in cui si pensava di poter tornare alla normalità’. Ma a questo punto mi chiedo: chi ha interesse ad avvelenare i pozzi? Chi vuole mettere già i bastoni tra le ruote a questo governo? Chi ha interesse a giocare con gli equivoci?”.