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    Vaccini: Moratti, ora priorità alle aree più colpite

    (ANSA) – MILANO, 23 FEB – “Regione Lombardia attuerà una rimodulazione della strategia vaccinale come strumento prioritario di contenimento del contagio: verranno concentrati, nei limiti del possibile e delle linee guida del ministero, le attività di vaccinazione. In particolare partendo dai comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo con presenza importante di focolaio di contagio legato alle varianti e situazione di tensione legata alla saturazione delle Terapie Intensive locali”. Lo ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti riferendo al Consiglio Regionale.    “Attiviamo una nuova strategia di rimodulazione del programma di vaccinazioni mantenendo le vaccinazioni per gli over 80 e quelle per le categorie in fase 1 bis. Utilizziamo però la strategia vaccinale come strumento di contenimento della diffusione, concentrandoci, nel limite delle indicazioni formulate dal ministero, rimodulando la vaccinazione prevalentemente verso quelle fasce, quei comuni, quelle province e distretti che sono più critici” ha aggiunto la vicepresidente.    (ANSA).   

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    Covid: Bertolaso, a Brescia siamo di fronte a terza ondata

    (ANSA) – MILANO, 23 FEB – “A Brescia evidentemente ci troviamo di fronte alla terza ondata”: così Guido Bertolaso ha detto parlando al Consiglio regionale della Lombardia, spiegando che il direttore dell’assessorato al Welfare Giovanni Pavesi “ha elevato il livello di attenzione delle rianimazioni da tre a quattro”.    “La provincia di Brescia – ha aggiunto l’ex capo della Protezione civile – ha un’incidenza, ovvero un numero di nuovi casi, doppia rispetto al resto delle province lombarde. Allo stato attuale, la situazione è sotto controllo e gestibile rispetto all’autunno passato, in tutto il territorio regionale, tranne in provincia di Brescia, dove siamo di fronte alla terza ondata della pandemia. Uno stato che va aggredito immediatamente”.    I reparti di rianimazione a Brescia sono “sotto stress” e per questo Areu ha “già trasportato pazienti nelle aree limitrofe”.    (ANSA).   

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    Covid: Moratti, zona arancione rafforzata nel Bresciano

    (ANSA) – MILANO, 23 FEB – “Oggi il presidente Fontana firmerà un’ordinanza per l’istituzione in tutta la Provincia di Brescia e nei comuni di Viadanica, Predore San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Caleppio, Credaro e Gandosso in provincia di Bergamo e Soncino, in provincia di Cremona, una zona arancione rafforzata, che preveda oltre alle normali misure della zona arancione, anche la chiusura delle scuole d’infanzia, elementari e medie, il divieto di recarsi nelle seconde case, l’utilizzo dello smart working dove possibile e la chiusura della attività in presenza”. La ha detto la vicepresidente e l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti.    “Considerata l’ultima accelerazione – ha aggiunto la vicepresidente Moratti parlando in Consiglio regionale – nella provincia di Brescia, con l’aggravante delle varianti che nell’area sono presenti al 39% del totale dei casi, abbiamo concordato con Ministero della Salute una strategia di mitigazione e contenimento del contagio”. (ANSA).   

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    Congo: Decaro, Comuni uniti manifestano vicinanza a famiglie

    (ANSA) – BARI, 23 FEB – “All’indomani di un’esecuzione che ha scioccato l’intera nazione oggi i Comuni italiani manifestano uniti la loro partecipazione alle famiglie che hanno perso i propri cari e l’appartenenza al Paese del quale Attanasio e Iacovacci sono stati, fino all’ultimo, leali servitori”. Lo afferma il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro che in una nota sottolinea che da questa mattina le bandiere sulle facciate di Palazzo di Città, del Palazzo della Città metropolitana e del Comando della Polizia locale di Bari sono esposte a mezz’asta in segno di lutto per l’omicidio dell’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo Luca Attanasio, di Vittorio Iacovacci, carabiniere della sua scorta, e di Mustapha Milambo, l’autista che li accompagnava. “In questo modo – sottolinea la nota – la città di Bari e l’Area metropolitana aderiscono all’appello lanciato ieri da Anci”. (ANSA).   

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    Migranti: in Italia quasi 6Mln stranieri

    (ANSA) – MILANO, 23 FEB – In Italia al primo gennaio 2020 gli stranieri presenti erano quasi 6 milioni, 5.923.000, su una popolazione di 59.641.488 residenti (poco meno di uno straniero ogni 10 abitanti). Il dato è del XXVI Rapporto sulle migrazioni 2020, elaborato da Fondazione Ismu e presentato online.    Tra i presenti, i residenti sono circa 5 milioni (l’85%), i regolari non iscritti in anagrafe sono 366 mila, mentre gli irregolari sono poco più di mezzo milione (517mila). Rispetto alla stessa data del 2019, la variazione degli stranieri presenti è stata del -0,7%. Tra i residenti stranieri i maschi rappresentano il 48,2% del totale e le femmine il 51,8% (tra la popolazione italiana le donne sono il 51,2% del totale), i minorenni il 20,2% (sono il 14,8% di quelli di cittadinanza italiana) e gli ultrasessantacinquenni sono il 4,9% (contro il 24,9% tra gli italiani). Nel 2020 è stato registrato un calo degli irregolari: se al primo gennaio 2019 le persone prive di un valido titolo di soggiorno stimate da Ismu erano 562 mila, al primo gennaio 2020 queste sono scese a 517 mila (-8%). “Un cambiamento che si è verificato prima del provvedimento di regolarizzazione del 2020 e seppur in presenza di una nuova normativa sull’asilo che ha accresciuto la platea degli esclusi”, si legge nel Rapporto. (ANSA).   

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    Siena, sospensione cautelativa per Gozzini. Aveva insultato Meloni sui social

    “L’Università di Siena sospende cautelativamente dalle attività didattiche il professor Giovanni Gozzini, in attesa della pronuncia del Collegio di disciplina dell’Ateneo, che si riunirà nei prossimi giorni”. Così una nota dell’Ateneo in merito al caso dello storico, docente all’Università senese, dopo le offese contro la leader di Fdi Giorgia Meloni.    Il rettore di Siena Francesco Frati ha proposto al Consiglio di disciplina la sanzione della sospensione dal servizio per tre mesi per il professor Giovanni Gozzini, dopo il caso delle offese pronunciate dal docente contro Giorgia Meloni nel corso di una trasmissione in radio venerdì scorso. Lo rende noto lo stesso Ateneo che ha intanto sospeso “cautelativamente dalle attività didattiche” Gozzini “in attesa della pronuncia del Collegio di disciplina dell’Ateneo, che si riunirà nei prossimi giorni”. Il rettore, spiega ancora l’Ateneo, “dopo aver pubblicamente condannato l’inaccettabile aggressione verbale” di Gozzini nei confronti della leader di Fdi, “alla quale ha espresso personalmente la propria vicinanza e solidarietà, ha convocato questa mattina l’Ufficio legale di Ateneo per valutare le misure da adottare nei confronti del docente”. “Seguendo le procedure dettate dallo Statuto – spiega Frati -, ho inviato al Collegio di disciplina la documentazione da esaminare, proponendo per il docente la sospensione dal servizio per tre mesi. In attesa della pronuncia del Collegio di disciplina dell’Ateneo, che si riunirà nei prossimi giorni, il professor Gozzini è stato sospeso cautelativamente dall’attività didattica”. “Gli attacchi volgari e sessisti rivolti all’onorevole Meloni – conclude il rettore – pongono a noi tutti una seria riflessione su quanto questi comportamenti, rivolti spesso alle donne, siano gravi, inaccettabili e da stigmatizzare senza riserve. Abbiamo la necessità di difendere l’onore dell’Ateneo e far sì che l’Università di Siena, a sua volta vittima delle dichiarazioni del professore, sia difesa nella sua dignità”.

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    M5s, senatori contro espulsione. Di Battista lascia il MoVimento

    Un gruppo di 5 senatori M5s avvierà una raccolta di deleghe per avviare un ricorso collettivo in Tribunale e chiedere una sospensiva dei provvedimenti di espulsione dal Movimento. A quanto apprende l’ANSA a presentare l’istanza sarà l’avvocato genovese Daniele Granieri che sarà a Roma nelle prossime ore per raccogliere le deleghe e presentare la richiesta ex articolo 700 del codice civile. Al gruppo iniziale di senatori che hanno contattato l’avvocato genovese dovrebbero aggiungersi a breve altri parlamentari anche della Camera. Altri senatori dovrebbero invece fare un ricorso parallelo con un altro avvocato.
    Intanto  Alessandro Di Battista è formalmente fuori dal Movimento 5 Stelle. A quanto risulta l’ex deputato si è formalmente disiscritto dal M5s. Non essendo più nel Movimento Di Battista non risulta più neppure tra gli iscritti che compaiono sulla pagina della piattaforma Rousseau.   

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    Decreto Covid, ok dal Cdm. Stop agli spostamenti fino al 27 marzo

    Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge Covid. Il provvedimento proroga il divieto di spostamenti tra Regioni fino al 27 marzo. Confermata la regola che limita gli spostamenti verso le abitazioni private a due adulti con in più solo i figli minori di 14 anni.
    Stop agli spostamenti in zona rossa verso abitazioni private. E’ la novità che compare nel nuovo decreto legge Covid.
    Resta nelle zone gialle e arancioni la possibilità, una sola volta al giorno, di spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni. Questa possibilità non varrà più nelle aree rosse.
    Il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini ha illustrato in Consiglio dei ministri le proposte messa a punto dalle regioni per la gestione dell’emergenza Covid. Le richieste sono state poi inviate dagli uffici del ministro a tutti i ministeri.
    IL PROVVEDIMENTO – Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. In considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica, il decreto dispone la prosecuzione, fino al 27 marzo 2021, su tutto il territorio nazionale, del divieto di spostarsi tra diverse Regioni o Province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute. Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
    Fino al 27 marzo 2021, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. Gli spostamenti verso abitazioni private abitate restano invece consentiti, tra le 5.00 e le 22.00, in zona gialla all’interno della stessa Regione e in zona arancione all’interno dello stesso Comune, fino a un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti. Nelle zone arancioni, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.