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    Pd: Ricci, grazie a Zingaretti per la fiducia

    (ANSA) – ANCONA, 26 FEB – “Grazie a Nicola Zingaretti per la fiducia. Cercherò di dare il massimo, con grande tensione unitaria, per rendere sempre più protagonisti i sindaci nella vita del Partito Democratico e della politica italiana in questa nuova fase. I sindaci del Pd sono una grande squadra; hanno sconfitto i populisti e rappresentano il riformismo concreto ogni giorno”. Così su facebook il sindaco di Pesaro e presidente di Ali-Autonomie Locali Italiane Matteo Ricci, incaricato di costituire e coordinare il coordinamento dei sindaci del Pd.    (ANSA).   

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    Parrucchieri, fiere e teatri, cosa conterrà il nuovo Dpcm

    Emergono i primi dettagli sulle prossime misure di contenimento della pandemia dalla bozza del nuovo Dpcm. Ecco gli ambiti ai quali si applicheranno: 
    Barbieri e parrucchieri chiusi in zona rossa. Nel documento si legge: “Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell’allegato 24” dove – a differenza del precedente provvedimento – non vengono menzionati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere. 
    Fiere, congressi e discoteche restano chiuse anche in zona bianca. “Restano sospesi gli eventi – si legge nella bozza – che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”.
    A decorrere dal 27 marzo 2021, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. Le attività potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico, che indichino anche il numero massimo di spettatori per spettacoli all’aperto e di spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera.

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    Via libera dal Cdm al dl sul riordino dei ministeri, nasce il Mite

    Via libera da parte del Cdm al decreto ministeri con il quale si procede alla riorganizzazione di alcuni dicasteri, a partire dal Ministero di Transizione Ecologica. Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato i cinque decreti legislativi per l’attuazione della riforma dello Sport. I decreti erano stati presentati dal ministro Vincenzo Spadafora, quando era in carica il governo Conte.
    Oggi parte una “sfida imponente” ambientale e sociale, quel percorso di costruzione che vede “tutto il Governo impegnato a lavorare per portarla a termine e nella realizzazione di questa nuova visione”. Così in una nota il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani dopo il via libera alla nascita del MiTE, ministero della Transizione ecologica. “Abbiamo davanti a noi poco tempo per vincerla, ce lo dicono i dati scientifici sui cambiamenti climatici” aggiunge Cingolani evidenziando l’ acronimo ‘MiTE’: “La mitezza è la virtù perduta che va recuperata e indica il modo con cui opereremo”.
    “Con il consiglio dei ministri odierno è stato ufficialmente creato il nuovo Ministero per la Transizione Ecologica. Una promessa che avevamo fatto ai cittadini per rendere la politica industriale del Paese improntata al Green New Deal europeo”. Così in un post su facebook Stefano Patuanelli che sottolinea come si tratti di “una scelta di campo che caratterizza fortemente l’azione del Governo e che sposta molte competenze del Ministero dello Sviluppo Economico in materia energetica”.  Beppe Grillo sulla sua pagina Fb rilancia il post di Patuanelli, ora alle politiche agricole, che commenta: “Questa è un’eredità importante che lasceremo alle prossime generazioni a prescindere dai nomi e da chi siede nei Ministeri”.
    “Il nuovo Ministero per la Transizione ecologica è realtà, con poteri e deleghe ampi e incisivi, e con il senso profondo che esso racchiude. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri che pochi minuti fa ha approvato un decreto legge che mette nero su bianco le competenze che avrà il nuovo dicastero. È un risultato per cui il Movimento 5 Stelle ha lottato in queste settimane ed è una svolta preziosa per il Paese”. Lo afferma il presidente della Camera Roberto Fico. “Un punto di partenza per un percorso che abbiamo il dovere di portare avanti nel solco della transizione energetica e ambientale, della tutela del pianeta e della sostenibilità. Solo con un approccio ambientalista saremo capaci di disegnare il futuro delle nostre comunità”, conclude.
    Il via libera del Consiglio dei Ministri all’istituzione del nuovo Ministero della Transizione Ecologica “è un risultato importante per il Paese, proposto e negoziato da Beppe Grillo, che punterà a proiettare l’Italia verso nuove opportunità di crescita e sviluppo”. Lo scrive Luigi Di Maio su Fb. “Transizione ecologica non significa solo ambiente e green, ma andremo a revisionare totalmente il concetto di lavoro, di imprese e apriremo una strada innovativa e moderna che ci porterà ad essere molto più competitivi”. E ci saranno “nuovi posti di lavoro duraturi”.
    Con l’approvazione del decreto di riordino delle attribuzioni dei ministeri, nasce anche il ministero della Cultura, che ha per acronimo MiC. Lo rende noto l’ufficio stampa di Via del Collegio romano.
    Inoltre il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti diventa “Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili”: questo è il nuovo nome approvato oggi dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro Enrico Giovannini con il decreto-legge sulla riorganizzazione dei ministeri. Lo annuncia il ministero in una nota.
    “Il cambio di nome – afferma il ministro Giovannini – corrisponde a una visione di sviluppo che ci allinea alle attuali politiche europee e ai principi del Next Generation Eu. L’obiettivo è promuovere una forte ripresa economica del Paese che sia sostenibile anche sul piano sociale e ambientale, come indicato dal Presidente Draghi, che ringrazio per aver sostenuto la proposta di modifica del nome del Ministero. Investimenti rapidi e consistenti, come quelli che stiamo programmando, in particolare con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, devono produrre un rilevante effetto sul piano della competitività del sistema economico e di stimolo occupazionale nell’attuale congiuntura economica e in prospettiva”.

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    Conte torna in cattedra, il professore nella sua Università

    Una lezione da ex premier più che da prof ha segnato oggi il ritorno in cattedra, all’università di Firenze, di Giuseppe Conte, terminata la sua aspettativa dopo lo scambio della campanella con Mario Draghi. Una lezione online, tenuta dalla sede del rettorato e seguita da migliaia su Yotube e altri canali, intitolata ‘Tutela della salute e salvaguardia della economia: lezioni dalla pandemia’. Conte, che si è presentato con la mascherina ‘griffata’ dell’Ateneo, ha voluto dedicarla agli studenti.
    LA LEZIONE 

    “Questa giornata segna il mio ritorno nella comunità accademica fiorentina nella quale ho trascorso lunghi anni. Esperienza che mi ha arricchito enormemente, anche dal punto di vista umano. Ho accolto con gioia e emozione l’invito a tenere questa lezione. E’ una lezione che dedico a tutti gli studenti con l’auspicio che possiate affinare le vostre idee e progetti di vita”, ha detto l’ex premier.  “Già dalle prime valutazioni empiriche appare chiaro che la tutela prioritaria della salute ha consentito di difendere meglio anche il tessuto produttivo del paese e che le economie più resilienti si stanno dimostrando quello in cui sono state introdotte adeguate misure contenitive del contagio accompagnati da interventi di sostegno alle famiglie e alle imprese”, ha proseguito. 
    Per l’emergenza Covid “abbiamo dosato l’applicazione graduale delle misure, che sono diventate via via sempre più restrittive in considerazione della maggiore gravità e pervasività dell’epidemia. Il principio di precauzione è stato da noi assunto come strumento politico di gestione del rischio, basato su evidenze scientifiche, adeguato a tutelare il valore primario della salute dei cittadini”, ha spiegato Conte.  La strategia normativa” per il Covid, “è stata costruita su tre pilastri: ordinanze del ministro della Salute, dichiarazione stato di emergenza nazionale, l’adozione di decreti legge e Dpcm. Non sarebbe stato possibile lasciare l’intera regolamentazione ai solo decreti legge per l’imprevedibilità della pandemia e i tempi della conversione del decreto in legge. C’era la necessità di uno strumento agile per intervenire prontamente”, ha proseguito Conte. 
    Alle Regioni e alle Province autonome spetta la organizzazione dei servizi sanitari, ma “il potere sostitutivo del Governo è un potere poi che viene declinato in una legge speciale, l’articolo 8 della legge 131 del 2003 in caso di pericolo grave per l’incolumità e la sicurezza pubblica: ebbene, non abbiamo mai preso in considerazione la possibilità di esercitare il potere sostitutivo dello Stato” – ha aggiunto l’ex premier. “Anche per un indirizzo squisitamente politico – ha spiegato – abbiamo preferito coltivare un costante dialogo con le autorità territoriali, pur tra varie difficoltà e momenti critici, nella convinzione che il coinvolgimento dei vari attori istituzionali in una prospettiva di leale collaborazione ci avrebbe garantito una maggiore coesione nazionale, e una più solida tenuta delle comunità di riferimento, in un contesto del tutto inedito”.
    “Sullo sfondo” di posizioni che sostenevano “l’incompatibilità delle misure restrittive con il quadro dei nostri valori costituzionali”, all’inizio della pandemia in Italia, “sono emerse nel corso del tempo concezioni anarchiche della libertà, o anche concezioni che di fatto finiscono per attribuire, riconoscere il primato alla ratio economica rispetto alla salvaguardia dei valori della persona”, ha detto – “I momenti iniziali in particolare sono stati molto complicati. L’Italia, per prima nel mondo occidentale, è stata chiamata a operare scelte risolute e del tutto inedite, vagliandone la compatibilità sul piano costituzionale, l’efficacia sul piano sanitario, l’efficienza sul piano economico, la sostenibilità sul piano sociale, e anche le ricadute sul piano psicologico”.
    Alcune decine di studenti del collettivo di Scienze politiche si sono riuniti davanti alla sede del rettorato di Firenze in piazza San Marco, per protestare contro la presenza dell’ex premier.”Non è possibile che a un anno di distanza dall’inizio della pandemia – ha spiegato Francesca Spazio del collettivo – non sia stato ancora fatto niente per garantire il nostro diritto allo studio e il rettore Luigi Dei preferisce organizzare questi teatrini con l’ex premier mentre a noi studenti non sono ancora garantite le lezioni in presenza. E questo lede profondamente il nostro diritto all’istruzione”. Per il collettivo, è “inaccettabile che dopo un anno da presidente Conte torni a fare il professore come se niente fosse e che anzi il rettore si pieghi a lui dandogli momenti di visibilità e cercando di trovagli spazi invece che pensare a quello di cui gli studenti hanno bisogno”.

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    Ex capo Gendarmeria vaticana Giani candidato a Misericordie

    (ANSA) – ROMA, 26 FEB – L’ex comandante della Gendarmeria Vaticana, Domenico Giani, è candidato alla Presidenza nazionale Della Confederazione Misericordie d’Italia.    In vista delle prossime elezioni della Confederazione previste per il 19 giugno, la sua candidatura è stata accolta con favore anche da Ugo Bellini presidente facente funzioni della Confederazione che ha inviato una lettera indirizzata agli organi confederali, alle articolazioni territoriali ed alle Federazioni Regionali per spiegare il motivo del suo appoggio.    “In un momento complesso per il nostro movimento – ha scritto Bellini – è con grande piacere e favore che ho ricevuto la notizia della disponibilità data dal fratello Domenico Giani per mettersi a servizio delle Misericordie proponendo la sua candidatura alla presidenza nazionale”. Secondo Bellini, Giani, con la sua esperienza, può davvero dare un contributo determinante al rilancio del movimento “rimettendolo al cento di ogni comunità e di tutto il Paese”.    Domenico Giani è fratello della Misericordia di Arezzo dal 1976 e, secondo Bellini, “saprà favorire il ritorno all’unita delle Misericordie nonché valorizzare all’esterno il movimento”.    Per questo motivo anche il presidente Bellini auspica che questa significativa candidatura trovi la maggiore condivisione possibile “per quanto mi riguarda – conclude – tutto l’appoggio e la soddisfazione per la disponibilità del Fratello Domenico Giani”. (ANSA).   

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    Sindaco Norcia, orgogliosi del sistema di protezione civile

    (ANSA) – NORCIA (PERUGIA), 26 FEB – L’avvicendamento al vertice della Protezione civile nazionale con Fabrizio Curcio che subentra ad Angelo Borrelli “possiamo salutarlo come un segno di discontinuità nella continuità per un servizio eccellente, che ci rende orgogliosi del nostro sistema di Protezione civile”. Così il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, ha commentato l’avvicendamento.    “Avevamo appreso dalle agenzie di stampa – ha detto Alemanno all’ANSA – del cambio non senza qualche perplessità, temendo un salto nel buio, soprattutto consapevoli di quanto in questi anni l’ operato di Borrelli sia stato particolarmente importante per i 138 comuni del cratere del sisma. Invece noi amministratori in prima linea nel cratere del sisma possiamo contare su un nuovo capo Dipartimento che ben conosce i problemi dei nostri territori. Con Curcio, già alla guida della Prociv nel 2016, abbiamo vissuto quei drammatici momenti del sisma che dal 24 agosto al 30 ottobre hanno segnato il Centro Italia. Insieme a lui e a tutta la struttura della Protezione civile abbiamo superato la prima fase dell’ emergenza, con Borrelli abbiamo completato questa fase e avviato la complessa fase della ricostruzione”.    “Ad Angelo Borrelli un ringraziamento di cuore per la disponibilità, sensibilità, attenzione ai problemi della nostra gente – ha sottolineato il sindaco di Norcia -, tantissimo ha fatto per tutti i comuni del cratere rispondendo con professionalità agli innumerevoli problemi dei sindaci”. (ANSA).   

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    Draghi nomina Curcio capo della Protezione Civile

    Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha nominato Fabrizio Curcio Capo Dipartimento della Protezione civile. Ad Angelo Borrelli i ringraziamenti per l’impegno profuso e il lavoro svolto in questi anni.
    “Auguri di buon lavoro a Fabrizio Curcio, richiamato a servire il Paese alla guida del Dipartimento della Protezione Civile: il ruolo della Protezione Civile è stato fondamentale nei mesi più duri di pandemia e continuerà ad esserlo nella ripartenza”. Così Gennaro Migliore (Iv).
    “Auguri di buon lavoro al nuovo capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, nominato da Mario Draghi: per lui si tratta di un ritorno, avendo già ricoperto l’incarico dal 2015 al 2017. Il contribuito della protezione civile contro la pandemia è di decisiva importanza” ha twittato Marco Di Maio, deputato di Italia Viva.

     

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    Draghi, rilancio agenda transatlantica obiettivo cruciale

    Il premier Mario Draghi è intervenuto in mattinata alla sessione Sicurezza e Difesa del Consiglio Ue, sottolineando l’importanza dell’autonomia strategica dell’Ue in un quadro di complementarietà con la Nato e di coordinamento con gli Usa. Occorre essere autonomi e al contempo coordinati, è il ragionamento fatto da Draghi, secondo il quale sarà più facile con l’amministrazione Biden. Il rilancio dell’agenda transatlantica, ha spiegato il premier, è un obiettivo cruciale.
    Per l’Europa esistono anche nuove minacce e, anche per questo, l’Unione europea deve continuare a rinforzare la cooperazione con la Nato. E’ questo un passaggio del ragionamento che il premier Mario Draghi ha fatto intervenendo del corso della sessione “Sicurezza e Difesa” del Consiglio Ue.
    Nel corso del Consiglio Ue, il premier Mario Draghi ha dato il benvenuto all’impegno dell’Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, e della Commissione Ue, per la realizzazione dello “strategic compass”, iniziativa lanciata da Bruxelles in merito alla sicurezza e difesa dell’Unione. Il premier è convinto che l’Ue debba continuare a costruire le sue capacità in materia di sicurezza, soprattutto nel campo della cybersecurity e contro le minacce ibride.