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    Terremoti: scossa di magnitudo 3.0 in Calabria

    (ANSA) – ROMA, 01 MAR – Un terremoto di magnitudo 3.0 è avvenuto nella zona di Buonvicino, in provincia di Cosenza. La scossa, rilevata dalla Sala Sismica INGV-Roma, con ipocentro a una profondità di 221 km, è avvenuta alle ore 23.45 di ieri.    Al momento non si registrano danni a persone o cose. (ANSA).   

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    Le nuove regole che arriveranno fino a Pasqua

    Il nuovo Dpcm, che scatterà il 6 marzo, potrebbe essere valido per un mese: secondo una bozza del testo i divieti e le restrizioni resteranno in vigore anche per Pasqua e Pasquetta, le seconde dell’era Covid, scadendo il 6 aprile.
    Sono anche previste riaperture, seppure non da subito: dal 27 marzo riapriranno – nel rispetto di specifici protocolli – cinema e teatri mentre sarà possibile andare al museo anche nei week end.
    Queste dovrebbero essere le misure contenute nel nuovo provvedimento.
    – BARBIERI E PARRUCCHIERI CHIUSI (ZONA ROSSA): in questa fascia sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell’allegato 24, dove – a differenza del precedente provvedimento – non vengono menzionati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere.
    – IN CASA POSSONO ENTRARE ANCHE I NON CONVIVENTI (ZONA GIALLA), MA FESTE VIETATE: In questa fascia viene cancellata dal bozza del nuovo Dpcm la misura – citata nel precedente documento, secondo cui – “con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”. Nella bozza del nuovo provvedimento restano comunque “vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”.
    – CINEMA E TEATRI APRONO DAL 27/3, MUSEI ANCHE NEL WEEK END (ZONA GIALLA): A decorrere dal 27 marzo 2021 in zona gialla spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, spiega la bozza del Dpcm. Il ministro Franceschini ha annunciato l’accesso ai musei su prenotazione anche nel weekend (questi ultimi per ora aperti in questa stessa fascia solo nei giorni infrasettimanali).
    – VIAGGI VIETATI, STOP SPOSTAMENTI TRA LE REGIONI: Il divieto di spostamento tra le Regioni è valido fino al 27 marzo ma assieme al prossimo Dpcm, che disciplinerà le misure fino al 6 aprile, Pasqua compresa, potrebbe essere nuovamente prorogato con un decreto. Come sempre è consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità. Permessa in zona gialla in ambito regionale la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone più i figli minori di 14 anni.
    – SECONDE CASE: E’ consentito recarsi nelle seconde in zona gialla o arancione (anche se si trovano fuori regione) solo al nucleo familiare e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Non è possibile invece – a meno di urgenti e necessari motivi – se le abitazioni sono in zone rosse o arancione scuro. Sono vietati i viaggi per turismo.
    – SHOPPING: Negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta. In zona gialla e arancione tutti i negozi sono aperti. Nei week end continuano ad essere chiusi i centri commerciali. Negli esercizi sono valide le solite misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati.
    – CONTINUA LA SERRATA DI PISCINE E PALESTRE: Ancora lontana la possibilità di andare in palestra o in piscina. Vietati gli sport di contatto e di squadra. Consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa. Al momento il Cts visto l’andamento dei contagi non ritiene opportuno allentare le restrizioni in questo settore. Se le cose dovessero migliorare si potrebbe pensare almeno a lezioni individuali o su prenotazioni. Agli agonisti è permesso di allenarsi.
    – LA SERA NIENTE RISTORANTE Niente cene al ristorante. Nonostante l’asse Salvini-Bonaccini al ristorante e bar in zona gialla si potrà andare solo di giorno. Si temono gli assembramenti fuori dai locali, che puntualmente avvengono anche a locali chiusi nel fine settimana. Dunque le regole per i ristoranti restano quelle in vigore: in zona gialla aperti fino alle 18 e fino alle 22 consentito l’asporto. A domicilio è consentito ad ogni ora. Asporto e domicilio sono consentiti nelle zone arancio e rosse. Eccezione fanno gli autogrill, oltre le 18 in zona gialla, le mense e i ristoranti negli alberghi.
    – SCUOLA: Nelle zone rosse tutte le scuole – stando alle indicazioni del Cts – dovrebbero essere chiuse. Gli esperti hanno anche valutato che gli studenti dovranno essere in Dad nel caso l’incidenza sia superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti.
    In tutte le altre situazioni, la scuola resta in presenza come già stabilito dai provvedimenti in vigore: in presenza per gli alunni dell’infanzia, delle elementari e delle medie mentre per quelli delle superiori è pervista la didattica è in presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%. Nel testo della bozza del Dpcm si introduce un ulteriore misura: “al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa”. In alcuni casi i governatori hanno già applicato misure più restrittive come ad esempio in Puglia, Campania e Marche.

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    M5s, summit a Roma con Conte e Grillo. Per l'ex premier pronto un ruolo ad hoc

    Il vertice con Beppe Grillo e lo stato maggiore del M5S per definire, tra l’altro, il ruolo di Giuseppe Conte, si è concluso “positivamente”. E’ quanto si apprende da fonti qualificate dopo che la riunione dell’hotel Forum e’ terminata da alcuni minuti. Per l’ex premier sarebbe quindi pronto un ruolo ad hoc, all’interno del Movimento. Nelle prossime ore non si escludono quindi nuove decisioni su eventuali modifiche allo Statuto. “Giuseppe Conte – si legge sul profilo Facebook ufficiale di M5s – ha raccolto l’invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo con il Movimento 5 Stelle. Una sfida cruciale per il Movimento, una ristrutturazione integrale per trasformarlo in una forza politica sempre più aperta alla società civile, capace di diventare punto centrale di riferimento nell’attuale quadro politico e di avere un ruolo determinante da qui al 2050”.
    Al vertice hanno partecipato, tra gli altri, Giuseppe Conte, Roberto Fico, Vito Crimi, Stefano Patuanelli e Paola Taverna, Luigi Di Maio, Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro.

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    Pd: lunedì atteso via libera a vicesegretaria donna

    E’ atteso domani il via libera del Pd alla richiesta di una vicesegretaria donna. In base a quanto si apprende da fonti del Nazareno, l’ipotesi, che ha già ottenuto il benestare del segretario Nicola Zingaretti, sarà oggetto di un ordine del giorno, che domani verrà sottoposto al voto, al termine della direzione.
    La scelta della figura che andrà ad occupare il ruolo di vicesegretaria avverrà poi nell’assemblea del 13 e 14 marzo. La segreteria di Zingaretti tornerà così duale, con Andrea Orlando e la nuova vicesegretaria.   

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    Kashoggi: Renzi: 'Contro di me attacchi strumentali. Arabia Saudita? Giusto avere rapporti'

    “Ricevo molti attacchi da PD, Leu e soprattutto Cinque Stelle che, strumentalizzando una tragedia come quella dell’uccisione del giornalista saudita Khashoggi, mi invitano a chiarire rispetto alla mia partecipazione all’evento ‘Neo-Renaissance’ di Riyad”. Lo scrive Matteo Renzi sua enews, rispondendo alle polemiche.
    A chi gli chiede se svolga “attività stile conferenze o partecipazione ad advisory board o attività culturali o incarichi di docente presso università fuori dall’Italia”, Renzi risponde che “sì” lo fa, che “sono previste dalla legge” e che riceve “un compenso sul quale pago le tasse in Italia. La mia dichiarazione dei redditi è pubblica. Tutto è perfettamente legale e legittimo”, spiega.
    Poi, parlando del programma Vision2030, Renzi spiega che “rispettare i diritti umani è una esigenza che va sostenuta in Arabia Saudita come in Cina, come in Russia, come in tutto il Medio Oriente, come in Turchia. Ma chi conosce il punto dal quale il regime saudita partiva sa benissimo che Vision 2030 è la più importante occasione per sviluppare innovazione e per allargare i diritti”.
    Riguardo la vicenda Khashoggi,  afferma ancora, “ho condannato già tre anni fa quel tragico evento -e l’ho fatto anche nelle interviste” e “su tutti i giornali del mondo. Difendere i giornalisti in pericolo di vita è un dovere per tutti. Io l’ho fatto sempre, anche quando sono rimasto solo, come nel Consiglio Europeo del 2015, per i giornalisti turchi arrestati. Difendere la libertà dei giornalisti è un dovere, ovunque, dall’Arabia Saudita all’Iran, dalla Russia alla Turchia, dal Venezuela a Cuba, alla Cina”.
    “Sì. Non solo è giusto, ma è anche necessario. L’Arabia Saudita è un baluardo contro l’estremismo islamico ed è uno dei principali alleati dell’Occidente da decenni. Anche in queste ore – segnate dalla dura polemica sulla vicenda Khashoggi – il Presidente Biden ha riaffermato la necessità di questa amicizia in una telefonata al Re Salman. Ma Biden ha chiesto giustamente di fare di più. Soprattutto sulla questione del rispetto dei giornalisti”, ha aggiunto Renzi

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    Il Pd apre ai Cinque Stelle nel Lazio ma l'ipotesi fa discutere

    Il Pd apre ai Cinque Stelle nel Lazio e Zingaretti punta ad una alleanza in tutta Italia dopo l’esperienza del governo Conte 2. Ma l’ipotesi alimenta la tensione nel partito.
    Morani chiede che ne discuta il congresso, mentre il ministro Guerini sollecita una ‘gestione collegiale’ del partito.
    Dal M5s, intanto, attacchi a Renzi per i rapporti con l’Arabia Saudita dopo il rapporto dell’intelligence Usa secondo il quale lo stesso principe ereditario bin Salman approvò un’operazione a Istanbul per catturare o uccidere il giornalista dissidente Khashoggi. 
    Intanto prosegue il dibattito interno nel movimento cinque stelle. “Esistono sempre soluzioni diverse a quelle che abbiamo utilizzato fino ad oggi: Rousseau sta costruendo un processo di decentralizzazione per dare agli attivisti sempre più strumenti per autodeterminarsi e incidere sulla vita politica”. Così il presidente dell’Associazione Rousseau Davide Casaleggio durante la quinta tappa del tour digitale “La Base incontra Rousseau” che, regione dopo regione, sta coinvolgendo migliaia di attivisti per progettare insieme a loro le sedi digitali tematiche e territoriali richieste sulla piattaforma.
    “Esistono sempre – è il ragionamento di Casaleggio – soluzioni diverse a quelle che abbiamo utilizzato fino ad oggi. Ma per trovarle bisogna guardare oltre, sperimentare. Così sta facendo Rousseau costruendo attraverso un percorso partecipato, insieme a migliaia di attivisti, le future sedi digitali territoriali e tematiche che nasceranno sulla piattaforma dando agli iscritti spazi autonomi di progettazione e decisione, che permetteranno loro di creare gruppi locali, incontrarsi, portare avanti battaglie condivise sul proprio territorio e costruire tavoli tematici permanenti. Un processo di decentralizzazione che Rousseau sta portando avanti da tempo per dare agli attivisti sempre più strumenti per autodeterminarsi e incidere sulla vita politica”. “La decentralizzazione richiede assunzione di responsabilità distribuita a livello locale – ha sottolineato la responsabile ricerca e sviluppo dell’Associazione Rousseau Enrica Sabatini – La stiamo attuando con il percorso partecipato di costruzione delle sedi digitali e del nuovo sistema meriti e con il corso di formazione per i futuri Ambasciatori della Partecipazione, fornendo agli attivisti sempre più strumenti operativi e culturali per partecipare, progettare, organizzarsi autonomamente e assumere decisioni”.
       

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    Francesco: 'Morirò in carica o papa emerito, non torno in Argentina'

    di Fausto Gasparroni
    Papa Francesco lascia aperta la possibilità di diventare un Pontefice “emerito”, quindi di rinunciare alla carica. E dice anche di non avere paura della morte e di immaginarla a Roma: comunque non tornerà in Argentina. E’ quanto afferma Bergoglio in un’intervista anticipata dal quotidiano argentino La Nación. Si tratta – spiega il sito della Santa Sede, Vatican News – di un colloquio avvenuto due anni fa, il 16 febbraio 2019, con il giornalista e medico argentino Nelson Castro per un suo libro sulla salute dei Papi, “La salud de los Papas”, che sta già facendo molto discutere in patria.
    Francesco afferma di sentirsi bene e pieno di energia, “grazie a Dio”. Ricorda il “difficile momento”, nel 1957, a 21 anni, quando subì l’asportazione del lobo superiore del polmone destro a causa di tre cisti. “Quando mi sono ripreso dall’anestesia, il dolore che sentivo era molto intenso”. “Non è che non fossi preoccupato, ma ho sempre avuto la convinzione che sarei guarito”.Sottolinea che il recupero è stato completo: “Non ho mai sentito alcuna limitazione nelle mie attività”. Anche nei diversi viaggi internazionali – osserva – “non ho mai dovuto limitare o cancellare” nessuna delle attività programmate: “Non ho mai provato affaticamento o mancanza di respiro (dispnea).Come mi hanno spiegato i medici, il polmone destro si è espanso e ha coperto tutto l’emitorace omolaterale”.
    L’intervistatore domanda al Papa se sia stato mai psicanalizzato: “Ti dico come sono andate le cose. Non mi sono mai psicanalizzato. Quand’ero provinciale dei Gesuiti, durante i giorni terribili della dittatura, in cui ho dovuto portare le persone in clandestinità per farle uscire dal Paese e salvare le loro vite, ho dovuto gestire situazioni che non sapevo come affrontare. Sono andato a trovare una signora – una grande donna – che mi aveva aiutato a leggere alcuni test psicologici per i novizi. Così, per sei mesi, l’ho consultata una volta alla settimana”. Era una psichiatra: “Durante quei sei mesi, mi ha aiutato ad orientarmi su come affrontare le paure di quel tempo. Immaginate cosa sia stato trasportare una persona nascosta nell’auto – solo da una coperta – e passare tre posti di blocco militari nella zona di Campo de Mayo. La tensione che generava in me era enorme”. Francesco rimarca che il colloquio con la psichiatra lo ha anche aiutato ad imparare a gestire l’ansia e ad evitare di prendere decisioni affrettate. Parla dell’importanza dello studio della psicologia per un prete: “Sono convinto che ogni sacerdote deve conoscere la psicologia umana”.
    Quindi si sofferma sulle nevrosi: “Alle nevrosi bisogna preparare il mate. Non solo, bisogna anche accarezzarle. Sono compagne della persona durante tutta la sua vita”. Francesco, come aveva già detto una volta, ricorda di aver letto un libro che lo ha interessato molto e lo ha fatto ridere di gusto: “Rejoice in Being Neurotic” (Rallegrati di essere nevrotico) dello psichiatra americano Louis E. Bisch: “È molto importante essere in grado di sapere dove le ossa cigolano. Dove sono e quali sono i nostri mali spirituali. Con il tempo, si impara a conoscere le proprie nevrosi”.    Il Papa parla dell’ansia di voler fare tutto e subito. Cita il celebre proverbio attribuito a Napoleone Bonaparte: “Vestitemi lentamente, ho fretta”. Parla della necessità di saper rallentare. E uno dei suoi metodi è ascoltare Bach: “Mi calma e mi aiuta ad analizzare meglio i problemi”.    Alla fine del colloquio, il giornalista chiede al Pontefice se pensa alla morte: “Sì”, risponde Francesco. Se ha paura: “No, niente affatto”. E come immagina la sua morte: “Come Papa, in carica o emerito. E a Roma. Non tornerò in Argentina”. (ANSA).   

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    Vaccini: Bertolaso, dopo over 80, priorità a chi lavora

    (ANSA) – MILANO, 27 FEB – “Fermo restando che medici, infermieri e Rsa devono essere vaccinati, ci sta anche che si facciano gli over 80. Ma poi non si può continuare a scendere seguendo la fascia anagrafica”: Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile, ora consulente della Lombardia per il piano vaccinale è convinto che si debba immunizzare chi lavora. La sua premessa, spiega all’Eco di Bergamo, è che “il Paese deve ripartire. Quindi sotto con chi lavora, chi sta in fabbrica, chi si muove, chi non ha potuto lavorare in questi mesi come bar e ristoranti”.    Per quanto riguarda la scuola, in Lombardia “abbiamo iniziato con gli insegnanti di Bollate. La prossima settimana amplieremo il fronte. Il problema – ha aggiunto – non sono solo i vaccini.    Non è una coperta corta ma un fazzoletto”.    Il suo messaggio per i lombardi è però di ottimismo: “ce la faremo”. (ANSA).