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    Covid: riunione Draghi-ministri-Cts sul nuovo dpcm. Scuole chiuse in zone rosse

    Si e’ svolta oggi una riunione del premier Mario Draghi con i ministri sul dossier Covid. A quanto si apprende da fonti di governo, la cabina di regia ha come oggetto le ultime limature al testo del nuovo dpcm. Alla cabina di regia hanno preso parte i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gelmini, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Dario Franceschini, Elena Bonetti e Daniele Franco. il capo del Cts Agostino Miozzo e il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli.
    “Martedì ci sarà un’altra riunione” dice il coordinatore del Cts Agostino Miozzo all’uscita da Palazzo Chigi al termine della cabina di regia in vista del nuovo dpcm Covid. A quanto si apprende, il nuovo dpcm con le misure sul Covid sarebbe quasi del tutto chiuso ma sarebbe ancora aperta la discussione sul tema della scuola. Alla riunione della cabina di regia di questa sera ha partecipato anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.”Sulle scuole ci saranno delle evoluzioni. Saranno chiuse nelle zone rosse”. Lo dice il capo del Cts Agostino Miozzo, all’uscita da Palazzo Chigi. Miozzo non risponde sulle eventuali misure per le scuole nelle altre zone. Siete preoccupati sulla scuola? “Siamo preoccupati dall’andamento dell’epidemia. Sulle scuole il Cts si è riunito qualche giorno fa”, replica.

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    Draghi nomina il gen. Figliuolo nuovo commissario per l'emergenza Covid

    Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha nominato il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. A Domenico Arcuri i ringraziamenti del governo per l’impegno e lo spirito di dedizione con cui ha svolto il compito a lui affidato in un momento di particolare emergenza per il Paese.
    Arcuri, onorato di aver servito il Paese  – “Oggi si è conclusa la mia esperienza da Commissario per l’Emergenza Covid 19. E’ stato un anno straordinario e sono riconoscente a chi mi ha dato la possibilità di occuparmi della più grande emergenza che la storia recente ricordi. Sono onorato di aver potuto servire il mio Paese in una stagione così drammatica. Auguro al generale Francesco Paolo Figliuolo buon lavoro, certo che saprà affrontare con competenza il compito cui è stato chiamato”. Così l’ex Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri.
    Figliuolo dal 2018 è comandante logistico esercito – Il generale Francesco Paolo Figliuolo, nominato da Draghi nuovo commissario all’emergenza Covid, è originario di Potenza, ha maturato esperienze e ricoperto molteplici incarichi nella Forza Armata dell’Esercito, interforze e internazionale. Ha ricoperto l’incarico di Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore della Difesa, dal 7 novembre 2018 è Comandante Logistico dell’Esercito. In ambito internazionale ha maturato esperienza come Comandante del Contingente nazionale in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione ISAF e come Comandante delle Forze Nato in Kosovo (settembre 2014 – agosto 2015). Il generale Figliuolo è stato insignito di numerose onorificenze. Tra le più significative la decorazione di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, la Croce d’Oro ed una Croce d’Argento al Merito dell’Esercito e Nato Meritorius Service Medal.Salvini: ‘Rimosso Arcuri. Grazie Draghi, missione compiuta’ – “Rimosso il Commissario #Arcuri, al suo posto designato il Generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. Grazie presidente Draghi. Missione compiuta!”. Lo scrive su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini.
    Tajani: ‘Draghi ci ha ascoltato, bene Figliuolo’ –  “Il governo ha recepito le proposte di Forza Italia a favore di un concreto cambio di passo e della nomina di un nuovo commissario per l’emergenza  Covid 19. Un successo politico che va nella direzione dell’interesse nazionale. Buon lavoro al generale Figliuolo!”. Lo afferma Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.
    Renzi: ‘Scelta Figliuolo va in direzione chiesta da Iv’ – “La scelta del Presidente Draghi di sostituire il commissario Arcuri con il generale Paolo Figliuolo, responsabile logistico dell’Esercito, va finalmente nella direzione che Italia Viva chiede da mesi. Bene! Servizi segreti, vaccini, Recovery plan: buon lavoro al Governo Draghi”. Così Matteo Renzi su Fb.
    Meloni: ‘Bene rimozione Arcuri, Fdi la chiese per prima’ – “Bene ha fatto il presidente Draghi a rimuovere Domenico Arcuri da commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. Come Fratelli d’Italia siamo stati tra i primi a chiedere di dare un netto segnale di discontinuità sulla pessima gestione del governo precedente”. Lo dice la leader di Fdi Giorgia Meloni. “Lo abbiamo detto chiaramente già durante le consultazioni, quando abbiamo consegnato al presidente Draghi un dossier con tutte le anomalie e zone d’ombra della gestione commissariale. Buon lavoro al generale Francesco Paolo Figliuolo per questo importante e delicato incarico. Le nostre idee, le nostre proposte e il nostro contributo in Parlamento sono a sua disposizione”, conclude.

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    Alitalia, riunione a Palazzo Chigi con Draghi

      E’ iniziata a Palazzo Chigi, secondo quanto si apprende da fonti di governo, la riunione sul dossier Alitalia con il presidente del Consiglio Mario Draghi e i ministri competenti: il titolare dell’Economia, Daniele Franco, delle Infrastrutture Enrico Giovannini, dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e del Lavoro Andrea Orlando. 
      Sono state erogate dall’Inps, con un ‘impegno straordinario’ del personale nel fine settimana, le indennità per i dipendenti di Alitalia. Lo aveva reso noto ieri l’istituto in un comunicato nel quale aveva spiegato di aver “dato immediato seguito all’impegno assunto venerdì 26”. “Nel corso dei giorni di sabato e domenica – si leggeva nella nota – attraverso un lavoro straordinario del personale dell’Istituto, sono stati pagati tutti i lavoratori Alitalia del Fondo di Solidarietà Trasporto aereo, secondo i termini concordati nella riunione dello stesso venerdì con le parti”.   

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    Governo: i nuovi sottosegretari hanno prestato giuramento

    E’ terminato a Palazzo Chigi il giuramento dei 39 sottosegretari del governo Draghi. I sottosegretari, che hanno giurato nella sala dei Galeoni di Palazzo Chigi, sono stati divisi in tre gruppi da tredici, per garantire il mantenimento delle distanze in chiave anti Covid. In mattina sono tutti stati nella sede della presidenza del Consiglio per fare il tampone rapido. Il giuramento, alla presenza del presidente del Consiglio Mario Draghi e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, è avvenuto sempre nel rispetto delle distanze, senza strette di mano. Alla firma di ogni sottosegretario i colleghi hanno applaudito Garofoli all’inizio della cerimonia si è limitato a leggere la formula di rito del giuramento. Nessuna dichiarazione da parte del presidente del Consiglio Draghi.
    RIVEDI IL GIURAMENTO
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    Uil, è morto l'ex segretario generale della Uil Pietro Larizza

       E’ morto Pietro Larizza, segretario generale della Uil dal 1992 al 2000. Lo annuncia il sindacato sottolineando come Larizza visse da promotore e protagonista “la stagione della concertazione che portò alla firma del famoso Protocollo del luglio 1993 con il Governo Ciampi. La Uil tutta di si stringe in doloroso silenzio al fianco della moglie e dei familiari e onora la memoria di uno dei Padri nobili dell’Organizzazione”. Larizza era nato a Reggio Calabria il 21 luglio del 1935.
    Larizza, socialista, dal 1976 aveva guidato la Uil a Roma, e nel 79 era diventato segretario confederale. Fu segretario generale dopo la lunga e leadership di Giorgio Benvenuto e tra il 2000 ed il 2005 ricoprì l’incarico di presidente del Cnel. Diventa senatore nel 2007 subentrando a Goffredo Maria Bettini dopo essere risultato il primo dei non eletti alle elezioni politiche italiane del 2006 al Senato della repubblica, in regione Lazio, nelle liste dei Democratici di Sinistra.Alle elezioni politiche del 2008 è stato candidato in Calabria e Lazio come capolista al Senato per il Partito Socialista.   

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    Spettacolo: Franceschini, ci saranno i ristori anche con le riaperture

       “I lavoratori dello spettacolo devono stare tranquilli, la possibilità di riaprire dal 27 marzo non pregiudica i ristori”. Lo dice il ministro della Cultura Dario Franceschini intervistato a Radio Non Stop News su Rtl 102.5.    “Anche quest’anno – sottolinea – erogheremo il fondo unico per lo spettacolo indipendentemente dalle alzate di sipario e continueremo a dare i ristori e a sostenere il settore anche con le aperture limitate”-   

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    Bianchi: 'Pandemia è sfida, scuola al centro della società'

    “La pandemia non ci deve far paura: è un’altra sfida che abbiamo come comunità. La stiamo affrontando, questo governo come i precedenti, avendo ben chiaro che la scuola e tutto il sistema educativo devono essere al centro, non al margine, della nostra vita collettiva”. Così il neo ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in collegamento all’inaugurazione dell’anno accademico 2020-21 dell’Università di Parma. “Il nostro obiettivo non è soltanto vincere l’emergenza ma guardare oltre l’emergenza. Guardare oltre è il mestiere dell’università da sempre: guardare oltre, non perdere il contatto continuo con la realtà ma aprirne di nuovi”. 
    “Viviamo un momento difficile, lo sappiamo tutti. Il virus sta riprendendo quota anche per queste varianti che toccano anche i nostri bambini. Noi siamo pienamente responsabili e siamo certi che con l’aiuto di tutti ancora una volta porteremo avanti questo nostro Paese anche al di là di questa emergenza”, aggiunge il ministro. “Il nostro è un Paese che proprio nelle difficoltà ritrova quella unità che è l’unico strumento per poter vincere e ‘andare oltre’, matrice fondante della stessa parola educazione”.

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    Hong Kong: in centinaia a sostegno degli attivisti accusati di 'sovversione'

       Centinaia di sostenitori ‘pro-democrazia’ si sono radunati oggi davanti alla West Kowloon Magistrates’ Court di Hong Kong a sostegno dei 47 dissidenti accusati formalmente domenica dalla polizia di sovversione, in base alla contestata legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino sull’ex colonia britannica. Se riconosciuti colpevoli, potrebbero essere condannati al carcere a vita.    Alcuni manifestanti hanno cantato slogan tra cui “Liberare tutti i prigionieri politici” e “Stand with Hong Kong”, altri hanno lanciato il saluto con le tre dita “Hunger Games”, usato dagli attivisti per la democrazia in Thailandia e Myanmar.    Un piccolo gruppo di manifestanti pro-Pechino ha, invece, mostrato striscioni di supporto alla polizia, con uno che invitava “a punire severamente i traditori”.    Quella di oggi è tra le manifestazioni di protesta più grandi degli ultimi mesi nella città, alle prese anche con le restrizioni legate al Covid-19, mentre l’azione di Pechino per stroncare il dissenso sta crescendo a passo spedito dopo le proteste e le riforme, anche violente, del 2019.    La stretta della polizia ha preso di mira le primarie di luglio 2020 del fronte pandemocratico in vista delle elezioni politiche di settembre, rinviate di un anno a settembre 2021, promosse tra gli altri da Benny Tai e dagli ex deputati Claudia Mo, Jeremy Tam, Helena Wong e ‘Long Hair’ Leung Kwok-hung.    La mossa ha suscitato rinnovate critiche internazionali, guidate da Usa e Gran Bretagna, contro la soppressione da parte di Pechino di quelle libertà e autonomia promesse per la durata di 50 anni dalla restituzione dei territori dal Regno Unito alla Cina del 1997. 
       Ma Pechino ribatte: la Cina è “un Paese governato dalla legge e la società di Hong Kong è governata dalla legge, nessuno può essere al di sopra della legge”. Commentando le dichiarazioni di condanna del segretario di Stato Usa Antony Blinken sulla detenzione e le accuse di sovversione contro le 47 figure di primo piano dei dissidenti, il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha affermato che “l’arresto e l’accusa da parte della polizia di Hong Kong sono atti legittimi”.