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    M5s: Grillo, Conte onorerà impegno, orizzonte 2050

    “Un mese fa Giuseppe Conte ha detto ‘per il Movimento 5 Stelle ci sono e ci sarò’. E’ un impegno che ha preso pubblicamente e che intende onorare. Gli è stato chiesto di scrivere insieme un progetto per il futuro del Movimento. Non parliamo di un futuro a breve termine ma dell’unico orizzonte che una forza politica moderna deve considerare: il 2050”. Così Beppe Grillo in un post.
    “Dopo la caduta – davvero non necessaria – del governo di Giuseppe Conte – scrive ancora Grillo –  il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha proposto a tutti i partiti di partecipare a un governo di emergenza sanitaria, economica ed ecologica presieduto da Mario Draghi. La grande maggioranza della popolazione dichiara, secondo i sondaggi, di aver fiducia in Draghi. Una minoranza, invece, lo guarda con sospetto o addirittura avversione. Starà a lui e a noi 5 Stelle di dimostrare chi dovrà cambiare opinione su quello che egli farà. Non su quello che ha fatto”. 
       

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    Scuola: Bianchi, si tornerà in classe ma un tesoro l'esperienza della Dad

    “In questo periodo le scuole non sono mai state chiuse: bisogna iniziare ad aggiungere, fare dei percorsi di sostegno dei singoli, non con tutti seduti al banco fino al 30 giugno ma con percorsi individuali. Gli insegnanti sono presenti fino al 30 giugno per tutte le attività della scuola. Si tratta di portare avanti questo lavoro, siamo solo a marzo, c’è tutto il tempo di verificare la perdita degli apprendimenti, i docenti stanno già facendo questo lavoro”. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a Radio Rai 1. Nei primi giorni di partenza delle prove Invalsi, sono già state fatte 17 mila le valutazioni.
    “Si tornerà a scuola – ha detto in un altro passaggio parlando di Dad – ragionando su quello che è avvenuto, non cancellando il passato ma ragionandoci su per avere una scuola e un mondo del lavoro più avanzato”. “Capisco voler fare i titoloni sulla Dad ma la scuola è presenza. In questo anno i nostri insegnanti hanno lavorato in situazioni difficilissime, va loro riconosciuto, è un patrimonio che non può essere disperso. Dopo si tornerà in presenza facendo tesoro delle esperienze, Bisogna allargare le nostre capacità”. “Bisogna usare tutti gli strumenti, avendo una visione dell’educazione. Questa idea di fare la lezione soli davanti al pc è stata superata, lo strumento può mettere in collegamento i ragazzi lontani tra loro. Bisogna allargare le nostre capacità”.

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    Bagnoli:Carfagna,stop conflitti politici su bonifica e opere

    (ANSA) – NAPOLI, 04 MAR – “Le risorse ci sono, serve la collaborazione di tutti per non sprecarle e credo non possiamo più permetterci che conflitti politici e contenziosi rallentino l’opera di bonifica e la ricostruzione, non possiamo permetterci che Bagnoli e Città della Scienza rappresentino un’occasione persa a causa dell’incapacità di fare squadra per il bene del nostro territorio”. Lo ha detto il ministro per il Mezzogiorno Mara Carfagna, che sarà ora anche presidente del tavolo su Bagnoli, intervenendo al forum online organizzato da Città della Scienza otto anni dopo l’incendio che ha distrutto lo Science Center.    “Tutte le istituzioni coinvolte – ha spiegato – hanno il dovere di collaborare per trovare rapidamente un’intesa condivisa sullo Science Center da ricostruire. Ho intenzione con questo spirito di convocare presto una cabina di regia per Bagnoli e in quella sede potremo verificare insieme lo stato della bonifica del sito e individuare le misure necessarie per procedere speditamente. Stiamo attraversando tutti una fase eccezionale e drammatica per la pandemia, il principale compito che questo governo si è dato è proprio quello di arginare gli effetti della pandemia e preparare la ripartenza, la ricostruzione, grazie anche alle risorse che ci arrivano dall’Ue. E’ un impegno enorme che investe il futuro del nostro paese e siamo tutti consapevoli che il sud rappresenta un tassello fondamentale. Sappiamo anche che né il Governo né l’Unione Europea possono fare tutto da soli se per prima la classe dirigente meridionale non compie uno sforzo straordinario di responsabilità ed efficienza. Io sono convinta che questo sia possibile, che Bagnoli possa rappresentare il nuovo fiore all’occhiello per il nostro paese e Città della Scienza possa rappresentare un elemento imprescindibile all’interno del quale ricostruire l’intera area. So che si tratta di un lavoro difficile, di un’impresa importante, ma so anche che abbiamo il dovere di lavorare per mantenere un impegno con i cittadini della Campania e di Napoli”. (ANSA).   

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    Bagnoli:De Luca,serve grande progetto da portare in Recovery

    (ANSA) – NAPOLI, 04 MAR – “Dobbiamo riuscire a ricondurre Bagnoli e il progetto di trasformazione urbana come progetto chiave che la Campania propone al governo per il Recovery Plan.    La concretizzazione del progetto potrebbe cambiare il destino di un’intera comunità, anche per la ricaduta simbolica di rinascita”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca intervenendo al forum online organizzato dal Città della Scienza a otto anni dall’incendio dello Science Center.    “Città della Scienza – ha detto De Luca – sarebbe già morta e sepolta se la Regione non avesse deciso di stanziare tre milioni di euro l’anno, senza i quali si chiuderebbe. Da oggi in poi, però, tutto quello che si mette in piedi o ha i caratteri della sostenibilità e dell’efficienza, oppure diventa emergenza nell’emergenza. Città della Scienza può avere una grande funzione divulgativa, come ha fatto finora ma anche perché è un grande supporto di start up, imprese innovative, centri di ricerca, delle università, ma anche di promozione dell’associazionismo su teatro, musica, tutela dell’ambiente. Ma nel nuovo piano per Bagnoli non sono state definite in maniera chiara le funzioni da collocare in quell’area. L’urbanistica dà la veste ma la sostanza decide le funzioni da collocare nell’area. Possiamo ragionare su turismo, cultura, ricerca e impresa collegata con l’ambiente. Capiamo le forze che si sentono coinvolte in questo progetto, poi definiamo il disegno urbanistico e diamoci tempi per la bonifica e la soluzione problemi ambientali che sono dirimenti”. (ANSA).   

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    Covid: Bertolaso, Italia a lunghi passi verso zona rossa

      “A me sembra che tutta Italia, tranne la Sardegna, si stia avvicinando a passi lunghi verso la zona rossa. La Lombardia, per quello che ha passato nei mesi scorsi, è più vulnerabile rispetto ad altre regioni, ma non sono preoccupato per questa regione. più che per altre È fuori discussione che bisogna vaccinare. Si può fare molto di più rispetto a quello che già stiamo facendo rispetto a questa situazione. Bisogna andare a Bruxelles a battere i pugni”. Lo ha detto Guido Bertolaso, consulente del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana per il Piano Vaccinale, intervenendo in una conferenza stampa a Palazzo Pirelli.  “Il contagio è partito molto più veloce di prima a causa delle varianti. Se questa crescita, avvenuta in 10-15 giorni, non trova un’accelerazione nella risposta rischiamo di essere travolti. Noi come altre parti d’Italia”. Così il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, dicendo che la variante inglese “pare quasi essere un nuovo virus per diffusione e categorie d’età”.”Dobbiamo contrastare e circoscrivere il contagio con misure più restrittive su indicazioni che la sanità regionale ci dà. Senza misure la curva continuerebbe a crescere. Rispetto alle precedetti volte le limitazioni della zona arancione classica non bastano più, per come il virus corre rapidamente. Dobbiamo stringere oggi e farlo subito per augurarci di non farlo più dopo”. Così Bonaccini, facendo il punto sulle zone rosse”. “Sono decisioni difficili, me ne prendo tutta la responsabilità. Occorre agire adesso per un pericolo che ha rialzato la testa con le varianti”.”I numeri del pre report arriveranno stasera. I valori sia sulle terapie intensive che ordinarie sono ancora sotto soglia, pur registrando un incremento. Quindi, nonostante non si siano ancora accese le spie dell’allarme, abbiamo una situazione che ci dice che quotidianamente le cose stanno peggiorando. Per questo, come abbiamo iniziato a fare con le zone rosse e faremo ancora nei prossimi giorni, dobbiamo essere pronti a intervenire chirurgicamente laddove necessario”. A dirlo, sull’ipotesi di un Piemonte in zona rossa, il presidente della Regione Alberto Cirio. “Siamo di fronte a dati che monitoriamo ormai da settimane – osserva -, per cui il sistema sanitario si è predisposto. Oggi però bisogna anche saper assumere le decisioni di contenimento che si rendono necessarie”. Quello che preoccupa, ribadisce il governatore piemontese è la variante inglese: “Ormai metà dei casi in Piemonte – ricorda – sono da variante inglese, che corre di più, è più veloce e quindi ti chiede di anticipare di più le misure che avresti adottato con un’altra tempistica parlando di Covid ‘tradizionale’. Per questo – conclude Cirio – ho chiesto un monitoraggio quotidiano e ogni due giorni facciamo il punto, pronti a intervenire con ordinanze o misure di carattere regionale, come le zone rosse predisposte in questi giorni che sono l’attuazione di questo monitoraggio”.   

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    Vaccini: specializzandi a Bertolaso, sfruttamento manodopera

    (ANSA) – MILANO, 03 MAR – “Non esitiamo quindi a definire il mese di ‘formazione’ nella campagna vaccinale anti SARS-CoV-2 per ciò che è: sfruttamento di manodopera a costo zero”: così in un comunicato le associazioni di specializzandi hanno criticato le parole di Guido Bertolaso, convinto che si debbano precettare gli specializzandi. Una posizione che ha confermato anche dopo questo comunicato congiunto spiegando che è previsto dalla legge.    “Non possiamo accettare – hanno spiegato – che la cattiva programmazione di questa campagna vaccinale continui a riflettersi sulla popolazione e sui Medici in Formazione Specialistica: se la retorica della guerra poteva essere compresa un anno fa, adesso ogni appello alla deontologia per colmare le lacune organizzative finisce per suonare come un palese ricatto. Queste parole vengono rivolte ad una categoria indifesa e troppo spesso dimenticata; non è venuto in mente a nessuno di riservare lo stesso trattamento agli altri Medici, nostri colleghi”.    “Vogliamo partecipare alla campagna vaccinale nel rispetto della dignità del nostro lavoro e tutelando la nostra formazione specialistica. Non sono negoziabili i requisiti minimi al di sotto dei quali si configura un vero e proprio sfruttamento: contrattualizzazione, volontarietà e partecipazione al di fuori dell’orario formativo” hanno scritto nella nota firmata da ANAAO Giovani Formazione, ASUP – Associazione degli Specializzandi di Perugia, Chi si cura di te?, CoSMEU – Coordinamento Specializzandi in Medicina d’Emergenza-Urgenza, Dipartimento medico, ER – Ex Rappresentanti in Prima Linea, FederSpecializzandi – Associazione Nazionale dei Medici in Formazione Specialistica, GMI – Giovani Medici per l’Italia, MeSLo – Medici Specializzandi Lombardia, SIGM – Segretariato Italiano Giovani Medici e Specializzazioni mediche – Associazione ALS.    “Ci aspettiamo una rettifica ufficiale delle affermazioni offensive e pretestuose del Commissario Bertolaso, affermazioni che non possono essere tollerate. La precettazione di una categoria non può essere usata come una minaccia, soprattutto se sono in atto contrattazioni volte a garantire parità di trattamento a quella categoria” hanno concluso.    (ANSA).   

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    Busta con bossoli inviata a Renzi al Senato

    Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, una busta contenente due bossoli è stata recapitata al leader di Italia viva, Matteo Renzi al Senato.    L’ex premier ha poi ricevuto una telefonata dalla presidente del Senato, Elisabetta Casellati per esprimere la propria solidarietà.    

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    Covid, il nuovo Dpcm in vigore fino a Pasquetta. Variante inglese la più diffusa, contagia i giovani

    Il “Dpcm è stato firmato dal presidente del Consiglio pochi minuti fa ed è in vigore dal 6 di marzo al 6 di aprile”. Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Il principio guida del nuovo dpcm, adottato dopo confronto ampio con Parlamento e Regioni, è la tutela della salute come questione fondamentale e faro, linea guida essenziale. Per ricostruire il Paese, per lo sviluppo del Paese, bisogna vincere la pandemia. La curva dà segnali piuttosto robusti di ripresa e risalita e facciamo i conti con alcune varianti temibili del virus come la variante inglese, ma anche variante sudafricana e sudamericana”. Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il Dpcm “prova a mantenere un impianto di conservazione delle misure essenziali che sono vigenti. Viene confermato il modello di divisioni del nostro Paese di aree che corrispondono a colori”. Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Noi riteniamo che differenziare i territori sia la strada giusta perché ci permette di dare la risposta più idonea ad ogni segmento” del Paese, spiega.
    “Sulla necessità di dare un ristoro economico, è chiaro che l’impegno del governo è dare risposte. Siamo consapevoli dei sacrifici delle persone” costrette a interrompere le proprie attività “e il governo vuole essere vicino con atti concreti. Ma questi sacrifici sono indispensabili ed è chiaro che l’intervento economico è indispensabile e siamo impegnati nei prossimi giorni a lavorare in questa direzione”. Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza.
    “La variante inglese ha una particolare capacità di penetrazione nelle fasce più giovani. Questo ci ha portato a determinare che in area rossa le scuole di ogni ordine e grado saranno in Dad, così come nei territori dove il tasso di incidenza” del virus “è pari o superiore a 250 ogni 100mila abitanti”. Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa a Palazzo Chigi. ” Sono colori che ormai gli italiani hanno imparato a conoscere: le zone rosse, che sono quelle a più alta diffusione del virus, e poi arancioni, gialle e da ultimo la zona bianca con il minor tasso di rischio”, spiega Speranza rilevando che ” in queste ore sono in corso interventi da parte di molti presidenti di Regione volti a costruire un modello che riesce a delimitare con ancora maggiore dettaglio su specifici ambiti sub-regionali. Riteniamo sia una linea che va nella direzione giusta perché produce un effetto ancora più significativo”.
    TUTTE LE MISURE DEL DPCM, DALLE ZONE A COLORI ALLE SCUOLE
    “Abbiamo assunto un’altra proposta delle Regioni, quella di un tavolo per valutare i 21 parametri. Sarà un tavolo tecnico, ma sarà un momento in cui bilanciare i criteri e valutare se sarà necessario un cambiamento”. Lo dice il ministro per gli Affari Regionali Maria Stella Gelmini in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “I tempi sono fondamentali per non arrecare nuovi disagi ulteriori ai cittadini: la bozza è pronta da venerdì e siamo in grado stasera di completare il dpcm Covid. C’è un cambio nel metodo, perché il dpcm è improntato alla massima condivisione possibile. La risoluzione del Parlamento è la stella polare, poi la condivisione si è estesa alle Regioni, province, comuni. Abbiamo cercato di acquisire il punto di vista degli amministratori: abbiamo accolto alcune proposte come la partenza delle misure restrittive dal lunedì”. Lo dice il ministro degli Affari regionali Maria Stella Gelmini in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
    “Nel decreto sostegno abbiamo previsto risorse per 200 milioni di euro” per supporto alle famiglie sul tema dei congedi parentali. Lo dice il ministro per gli Affari Regionali Maria Stella Gelmini in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Non parlerei di chiusura delle scuole: l’intendimento è tenerle aperte, tutti le vogliamo aprire. C’è la volontà di giocare la partita dalla parte della scuola, ma è chiaro che c’è un problema legato alle varianti che non si acuisce nei bambini ma crea una problematica nel contagio. Laddove strettamente necessario per le varianti si impone la sospensione dell’attività in presenza” precisa la ministra Gelmini.  “La scuola è una funzione essenziale del Paese, faremo di tutto per garantirne il funzionamento. La scuola a distanza è un’estrema ratio” precisa Speranza.
    LE VARIANTI -“La variante inglese ha una prevalenza stimata intorno al 54%, al 18 febbraio, il che vuol dire che oggi il valore è sicuramente più altro. E’ la variante dominante come avevamo previsto”. Lo dice il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “La circolazione della variante inglese è maggioritaria e lo sarà sempre più: ha più elevata trasmissibilità, il modo migliore di contrastare la trasmissibilità è ridurre le occasioni di trasmissione”, sottolinea. “Abbiamo anche noi evidenze chiare sul fatto che la variante inglese” è più trasmissibile “nelle fasce di età comprese tra i 10 e i 19 anni, ma anche tra i 6 e 10 anni” nelle quali “vi è un aumento del numero di casi infetti come Sars-Covid 2. Questo maggiore potere infettante o contagiante non si associa a patologia più grave”. Lo dice il presidente del Css Franco Locatelli in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “I bambini, per dare un messaggio molto chiaro, restano fortunatamente risparmiati dalle forme più gravi”, spiega Locatelli. “Il secondo dato importante è che nel nostro territorio c’è, in particolare in alcune regioni del centro Italia, una stima di prevalenza della variante brasiliana del 4,3%, non in tutto il Paese ma in Umbria, Toscana, Lazio, Marche. E’ un dato particolarmente preoccupante ma queste varianti sono nuove e devono essere stimate sia rispetto ad aumentata trasmissibilità che alla potenzialità di non garantire la stessa copertura immunitaria: aumentata la trasmissibilità e la potenziale capacità di ridurre la protezione. Sono estremamente importanti da monitorare ed è importante che si adottino le misure più restrittive possibili. Le regioni che hanno avuto questi focolai stanno adottando tempestivamente le zone rosse. La variante sudafricana è allo 0,4%, in particolare in alcune zone del Sudtirolo”. Lo dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Per la variante brasiliana la sfida è il contenimento: bisogna intervenire chirurgicamente ed evitare che si diffonda in altri contesti. Questa doppia strategia si dovrà accompagnare a un monitoraggio stretto anche delle incidenze e un forte supporto alle vaccinazioni”. Importante anche la variante nigeriana isolata a Brescia. Brusaferro:’Il virus muta continuamente. Man mano che si diffondono acquisiamo anche nuovi dati sulla trasmissibilità’. Per Brusaferro le tre mosse importanti sono: 1 monitoraggio continuo dell’epidemia; 2 capacità sempre più potente di sequenziamento; 3 vaccinazione. 
    I VACCINI – “Per quanto riguarda i soggetti che sono stati già infettati in passato da Sars-Covid 2 domani verrà diffusa una circolare del dipartimento generale della prevenzione” del ministero della Salute, “per la quale c’è stato un parere sia dell’Aifa sia del Css, in cui per i soggetti già infettati ci sarà una sola dose di vaccino in quanto l’infezione svolge di fatto un ruolo di “priming”. Questo con la sola eccezione dei soggetti immunodepressi”. Lo dice il presidente del Css Franco Locatelli in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “E’ stato approvato dal Parlamento nell’ultima risoluzione sulle mie ultime comunicazioni un orientamento per il vaccino bene pubblico globale, non come privilegio di pochi. Da parte delle aziende l’atteggiamento è finora di comprensione per la sfida che non affronta solo un Paese, ma l’Europa e l’intera comunità mondiale”. Sulla proposta di passaporto vaccinale, per discuterne “il luogo giusto è la riunione di tutti i Paesi europei”, secondo il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Non siamo ancora a un livello tale di vaccinazioni per prendere una decisione definitiva, ma in ogni caso l’Italia si muoverà in sintonia con gli altri Paesi e con la Commissione Ue”, ha aggiunto.

    LA DIRETTA DELLA CONFERENZA STAMPA
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