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    Regionali Puglia: Tar riduce seggi maggioranza, 27 non 29

    (ANSA) – BARI, 04 MAR – Il Tar Puglia ha stabilito che alla maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale spettano 27 seggi e non 29. Accogliendo i ricorsi presentati dai candidati di centrodestra non eletti Vito De Palma (Forza Italia) e Antonio Paolo Scalera (La Puglia Domani), i giudici amministrativi hanno “annullato in parte gli atti impugnati”, ordinando “la correzione delle operazioni elettorali e dei conseguenti risultati, a partire dalla rettifica della cifra elettorale di riferimento per l’assegnazione del premio di maggioranza”. I giudici hanno inoltre stabilito la redistribuzione dei seggi secondo le nuove proporzioni nel centrosinistra. (ANSA).   

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    M5s: Tribunale Cagliari sospende espulsione Carla Cuccu

    (ANSA) – CAGLIARI, 04 MAR – Il Tribunale di Cagliari, ravvisando l’ illegittimità dell’espulsione dal M5S della consigliera regionale Carla Cuccu, ha disposto con decreto emesso nel pomeriggio di oggi, la sospensione dell’ efficacia del provvedimento, accogliendo l’istanza cautelare presentata dai suoi avvocati. Lo annunciano i legali di Carla Cuccu, Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè.    Cuccu era stata espulsa venti giorni fa dal capo politico Vito Crimi con un provvedimento del Comitato di Garanzia che, rigettando il reclamo proposto dalla consigliera contro il provvedimento di sospensione, aveva aggravato la sanzione deliberando la sua espulsione. La decisione, spiega l’avvocato Borrè, era stata presa dagli organismi del M5s, ” richiamando genericamente condotte contrarie al movimento, senza però specificare in cosa queste consistessero e senza contestarle previamente all’incolpata, violando così, tra l’altro, i più elementari principi del diritto di difesa”.    Lo stesso tribunale aveva nei giorni scorsi nominato un curatore speciale del M5s perchè “rimasto privo di rappresentanza legale” in quanto il 17 febbraio scorso gli iscritti alla piattaforma Rousseau avevano votato per la modifica dello statuto del M5s, introducendo un Comitato direttivo di cinque membri al posto del Capo politico, con tutte le funzioni di rappresentanza legale.    (ANSA).   

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    Vaccini: Pd, in Puglia lo fa chi ha amici, malati aspettano

    (ANSA) – BARI, 04 MAR – “Mi giungono voci di gravissime crepe nel piano vaccinale e in particolare di fatti gravissimi accaduti qui in Puglia”. Lo scrive su Fb il segretario del Pd Puglia, onorevole Marco Lacarra. “Persone che non hanno alcun titolo per accedere ai vaccini anti-Covid-19 – rileva – riescono a farselo somministrare sfruttando conoscenze e favori, mentre persone con patologie gravi, malati oncologici, tanti anziani con seri problemi di salute aspettano il loro turno, nella terribile consapevolezza di un contagio che potrebbe costar loro la vita”. Per Lacarra questo è un “crimine vergognoso” e “la magistratura deve immediatamente intervenire”.    “Questa – prosegue Lacarra – è un’oscenità, un oltraggio ad ogni forma di senso civico e di rispetto verso chi versa in condizioni critiche, un insulto verso la dignità e un’offesa imperdonabile all’intera comunità. Chi crede oggi di essere furbo, domani dovrà pagare le conseguenze della sua viltà”.    “La magistratura – evidenzia – deve immediatamente intervenire su quanto sta accadendo, punire in maniera esemplare questi criminali e disporre l’immediata radiazione di ogni operatore sanitario che si rende partecipe di questi crimini”.    “La situazione è intollerabile – conclude – e non possiamo in nessuna maniera permettere che questa indecenza vada avanti nel silenzio e nell’indifferenza”. (ANSA).   

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    M5s: Grillo, Conte onorerà impegno, orizzonte 2050

    “Un mese fa Giuseppe Conte ha detto ‘per il Movimento 5 Stelle ci sono e ci sarò’. E’ un impegno che ha preso pubblicamente e che intende onorare. Gli è stato chiesto di scrivere insieme un progetto per il futuro del Movimento. Non parliamo di un futuro a breve termine ma dell’unico orizzonte che una forza politica moderna deve considerare: il 2050”. Così Beppe Grillo in un post.
    “Dopo la caduta – davvero non necessaria – del governo di Giuseppe Conte – scrive ancora Grillo –  il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha proposto a tutti i partiti di partecipare a un governo di emergenza sanitaria, economica ed ecologica presieduto da Mario Draghi. La grande maggioranza della popolazione dichiara, secondo i sondaggi, di aver fiducia in Draghi. Una minoranza, invece, lo guarda con sospetto o addirittura avversione. Starà a lui e a noi 5 Stelle di dimostrare chi dovrà cambiare opinione su quello che egli farà. Non su quello che ha fatto”. 
       

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    Scuola: Bianchi, si tornerà in classe ma un tesoro l'esperienza della Dad

    “In questo periodo le scuole non sono mai state chiuse: bisogna iniziare ad aggiungere, fare dei percorsi di sostegno dei singoli, non con tutti seduti al banco fino al 30 giugno ma con percorsi individuali. Gli insegnanti sono presenti fino al 30 giugno per tutte le attività della scuola. Si tratta di portare avanti questo lavoro, siamo solo a marzo, c’è tutto il tempo di verificare la perdita degli apprendimenti, i docenti stanno già facendo questo lavoro”. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a Radio Rai 1. Nei primi giorni di partenza delle prove Invalsi, sono già state fatte 17 mila le valutazioni.
    “Si tornerà a scuola – ha detto in un altro passaggio parlando di Dad – ragionando su quello che è avvenuto, non cancellando il passato ma ragionandoci su per avere una scuola e un mondo del lavoro più avanzato”. “Capisco voler fare i titoloni sulla Dad ma la scuola è presenza. In questo anno i nostri insegnanti hanno lavorato in situazioni difficilissime, va loro riconosciuto, è un patrimonio che non può essere disperso. Dopo si tornerà in presenza facendo tesoro delle esperienze, Bisogna allargare le nostre capacità”. “Bisogna usare tutti gli strumenti, avendo una visione dell’educazione. Questa idea di fare la lezione soli davanti al pc è stata superata, lo strumento può mettere in collegamento i ragazzi lontani tra loro. Bisogna allargare le nostre capacità”.

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    Bagnoli:Carfagna,stop conflitti politici su bonifica e opere

    (ANSA) – NAPOLI, 04 MAR – “Le risorse ci sono, serve la collaborazione di tutti per non sprecarle e credo non possiamo più permetterci che conflitti politici e contenziosi rallentino l’opera di bonifica e la ricostruzione, non possiamo permetterci che Bagnoli e Città della Scienza rappresentino un’occasione persa a causa dell’incapacità di fare squadra per il bene del nostro territorio”. Lo ha detto il ministro per il Mezzogiorno Mara Carfagna, che sarà ora anche presidente del tavolo su Bagnoli, intervenendo al forum online organizzato da Città della Scienza otto anni dopo l’incendio che ha distrutto lo Science Center.    “Tutte le istituzioni coinvolte – ha spiegato – hanno il dovere di collaborare per trovare rapidamente un’intesa condivisa sullo Science Center da ricostruire. Ho intenzione con questo spirito di convocare presto una cabina di regia per Bagnoli e in quella sede potremo verificare insieme lo stato della bonifica del sito e individuare le misure necessarie per procedere speditamente. Stiamo attraversando tutti una fase eccezionale e drammatica per la pandemia, il principale compito che questo governo si è dato è proprio quello di arginare gli effetti della pandemia e preparare la ripartenza, la ricostruzione, grazie anche alle risorse che ci arrivano dall’Ue. E’ un impegno enorme che investe il futuro del nostro paese e siamo tutti consapevoli che il sud rappresenta un tassello fondamentale. Sappiamo anche che né il Governo né l’Unione Europea possono fare tutto da soli se per prima la classe dirigente meridionale non compie uno sforzo straordinario di responsabilità ed efficienza. Io sono convinta che questo sia possibile, che Bagnoli possa rappresentare il nuovo fiore all’occhiello per il nostro paese e Città della Scienza possa rappresentare un elemento imprescindibile all’interno del quale ricostruire l’intera area. So che si tratta di un lavoro difficile, di un’impresa importante, ma so anche che abbiamo il dovere di lavorare per mantenere un impegno con i cittadini della Campania e di Napoli”. (ANSA).   

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    Bagnoli:De Luca,serve grande progetto da portare in Recovery

    (ANSA) – NAPOLI, 04 MAR – “Dobbiamo riuscire a ricondurre Bagnoli e il progetto di trasformazione urbana come progetto chiave che la Campania propone al governo per il Recovery Plan.    La concretizzazione del progetto potrebbe cambiare il destino di un’intera comunità, anche per la ricaduta simbolica di rinascita”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca intervenendo al forum online organizzato dal Città della Scienza a otto anni dall’incendio dello Science Center.    “Città della Scienza – ha detto De Luca – sarebbe già morta e sepolta se la Regione non avesse deciso di stanziare tre milioni di euro l’anno, senza i quali si chiuderebbe. Da oggi in poi, però, tutto quello che si mette in piedi o ha i caratteri della sostenibilità e dell’efficienza, oppure diventa emergenza nell’emergenza. Città della Scienza può avere una grande funzione divulgativa, come ha fatto finora ma anche perché è un grande supporto di start up, imprese innovative, centri di ricerca, delle università, ma anche di promozione dell’associazionismo su teatro, musica, tutela dell’ambiente. Ma nel nuovo piano per Bagnoli non sono state definite in maniera chiara le funzioni da collocare in quell’area. L’urbanistica dà la veste ma la sostanza decide le funzioni da collocare nell’area. Possiamo ragionare su turismo, cultura, ricerca e impresa collegata con l’ambiente. Capiamo le forze che si sentono coinvolte in questo progetto, poi definiamo il disegno urbanistico e diamoci tempi per la bonifica e la soluzione problemi ambientali che sono dirimenti”. (ANSA).   

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    Covid: Bertolaso, Italia a lunghi passi verso zona rossa

      “A me sembra che tutta Italia, tranne la Sardegna, si stia avvicinando a passi lunghi verso la zona rossa. La Lombardia, per quello che ha passato nei mesi scorsi, è più vulnerabile rispetto ad altre regioni, ma non sono preoccupato per questa regione. più che per altre È fuori discussione che bisogna vaccinare. Si può fare molto di più rispetto a quello che già stiamo facendo rispetto a questa situazione. Bisogna andare a Bruxelles a battere i pugni”. Lo ha detto Guido Bertolaso, consulente del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana per il Piano Vaccinale, intervenendo in una conferenza stampa a Palazzo Pirelli.  “Il contagio è partito molto più veloce di prima a causa delle varianti. Se questa crescita, avvenuta in 10-15 giorni, non trova un’accelerazione nella risposta rischiamo di essere travolti. Noi come altre parti d’Italia”. Così il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, dicendo che la variante inglese “pare quasi essere un nuovo virus per diffusione e categorie d’età”.”Dobbiamo contrastare e circoscrivere il contagio con misure più restrittive su indicazioni che la sanità regionale ci dà. Senza misure la curva continuerebbe a crescere. Rispetto alle precedetti volte le limitazioni della zona arancione classica non bastano più, per come il virus corre rapidamente. Dobbiamo stringere oggi e farlo subito per augurarci di non farlo più dopo”. Così Bonaccini, facendo il punto sulle zone rosse”. “Sono decisioni difficili, me ne prendo tutta la responsabilità. Occorre agire adesso per un pericolo che ha rialzato la testa con le varianti”.”I numeri del pre report arriveranno stasera. I valori sia sulle terapie intensive che ordinarie sono ancora sotto soglia, pur registrando un incremento. Quindi, nonostante non si siano ancora accese le spie dell’allarme, abbiamo una situazione che ci dice che quotidianamente le cose stanno peggiorando. Per questo, come abbiamo iniziato a fare con le zone rosse e faremo ancora nei prossimi giorni, dobbiamo essere pronti a intervenire chirurgicamente laddove necessario”. A dirlo, sull’ipotesi di un Piemonte in zona rossa, il presidente della Regione Alberto Cirio. “Siamo di fronte a dati che monitoriamo ormai da settimane – osserva -, per cui il sistema sanitario si è predisposto. Oggi però bisogna anche saper assumere le decisioni di contenimento che si rendono necessarie”. Quello che preoccupa, ribadisce il governatore piemontese è la variante inglese: “Ormai metà dei casi in Piemonte – ricorda – sono da variante inglese, che corre di più, è più veloce e quindi ti chiede di anticipare di più le misure che avresti adottato con un’altra tempistica parlando di Covid ‘tradizionale’. Per questo – conclude Cirio – ho chiesto un monitoraggio quotidiano e ogni due giorni facciamo il punto, pronti a intervenire con ordinanze o misure di carattere regionale, come le zone rosse predisposte in questi giorni che sono l’attuazione di questo monitoraggio”.