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    Garavaglia: spero che troveremo sintesi nell'Unione europea sul green pass

     Anche il Green Pass e le isole Covid Free della Grecia tra i temi toccati da Massimo Garavaglia durante l’audizione al Senato sul Recovery Fund. “Nell’Ue ci sono posizione molto spinte come quelle di Grecia e Spagna e un po’ meno spinte di altri Paesi. Spero che si possa arrivare a una sintesi comune perché nessuno abbia vantaggi competitivi ad alcuni a scapito di altri”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in audizione sul Recovery. Ed ha aggiunto: “Parliamo di isole minori Covid free, noi abbiamo un’isola maggiore in zona bianca, come la Sardegna. Abbiamo un rilevante vantaggio competitivo”. “Se facciamo il Milano-Roma volo Covid free non vedo perché non lo si possa fare per la Sardegna” ha aggiunto il ministro. Guardando all’estate Garavaglia ha ribadito che l’obiettivo è “riaprire il turismo per non chiedere più”. “Non vedo nessun motivo per non aspettarci un’estate almeno come quella dello scorso anno, con in più il fatto che di settimana in settimana ci saranno sempre più persone vaccinate. Bisogna portare pazienza ancora fino a Pasquetta poi si riparte” aggiunge.  

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    Mattarella: nella pandemia Italia unita e capace di risollevarsi

    “L’Italia, colpita duramente dall’emergenza sanitaria, ha dimostrato ancora una volta spirito di democrazia, di unità e di coesione. Nel distanziamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia ci siamo ritrovati più vicini e consapevoli di appartenere a una comunità capace di risollevarsi dalle avversità e di rinnovarsi”. Così in una dichiarazione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 160° anniversario dell’Unità d’Italia, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”.

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    Sentenza storica in Giappone, 'sì ai matrimoni gay'

    Un verdetto storico che potrà dare origine a cambiamenti epocali nella società giapponese, a tratti più conformista che conservatrice, e per questo poco incline ai cambiamenti repentini. La sentenza del giudice donna Tomoko Takebe della Corte di Sapporo di considerare incostituzionale il mancato riconoscimento di un’unione legale tra due persone dello stesso sesso è stata celebrata come una conquista dopo un travagliato percorso della comunità Lgbt, perché crea un precedente; da altri come una vittoria simbolica.
    L’azione legale era stata presentata nel 2019 da un totale di 16 coppie in molteplici località del Giappone, da Tokyo a Nagoya, Fukuoka e Osaka, oltre alla sede di Sapporo, che si opponevano al divieto di non poter convolare a nozze al pari delle persone eterosessuali. Nella formulazione della sentenza il giudice ha posto l’accento sulla violazione dell’articolo 14 della Costituzione, che sancisce il principio di uguaglianza degli individui davanti alla legge: “L’orientamento sessuale non è qualcosa che una persona può scegliere e cambiare a proprio piacimento”, ha stabilito il giudice, ammonendo l’incapacità del Governo “di garantire alle coppie dello stesso sesso anche una minima parte degli effetti legali che derivano dal contratto di matrimonio”.
    Nell’illustrare la decisione di non assegnare un risarcimento dei danni morali e psicologici, pari a una richiesta di un milione di yen (7.700 euro), la Corte ha spiegato che non si è invece manifestata una violazione dell’articolo 24, che specifica come “il matrimonio può avvenire solo con il mutuo consenso di entrambi i sessi”, e in questo senso il diritto civile prevede che la registrazione legale di una famiglia si riferisca a un uomo e una donna.
    Il Giappone è l’unico Paese del G7 a non autorizzare le unioni legali tra persone dello stesso sesso, e con ogni probabilità la sentenza odierna darà l’avvio a un ampio dibattito a livello politico e sociale, sgombrando il campo dalle iniziative precarie e a tratti confuse che hanno segnato la comunità Lgbt negli ultimi anni. E’ stata proprio la città di Sapporo, nella prefettura più a nord del Giappone, a voler dare i segnali di apertura più tangibili, emettendo nel 2017 i certificati di eleggibilità per le coppie omosessuali che, sebbene non legalmente vincolanti, tentavano senza troppo successo di semplificare l’accessibilità ai servizi comunali al pari delle regolari coppie unite in matrimonio.
    Sulle probabilità di un cambiamento di direzione del legislatore gli esperti legali non sono così pessimisti, facendo notare come il diritto civile del Paese del Sol Levante tecnicamente non considera il presupposto di un’unione tra due persone dello stesso sesso, ma neanche lo esclude a priori.
    L’entrata in vigore della Costituzione nel 1947, infatti, serviva perlopiù a garantire una maggiore equità ed uguaglianza tra i potenziali coniugi, con lo scopo di prevenire i matrimoni forzati. Secondo gli storiografi, inoltre, il Giappone si è mostrato estremamente tollerante verso l’omosessualità, con casi documentati tra guerrieri samurai durante il periodo feudale. Fu in seguito, verso la fine del XIX secolo, che il Paese iniziò ad adottare atteggiamenti pregiudiziali legati all’omofobia importati dall’Occidente. 

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    Roma: Bertolaso, non mi candiderò a sindaco

    (ANSA) – CREMONA, 17 MAR – “Non mi candiderò a sindaco di
    Roma. Sono qui in Lombardia, sto facendo il vaccinatore, mi pare
    che basti e avanzi. Per il resto abbiamo già dato”. Dall’hub di
    CremonaFiere, Guido Bertolaso ha ribadito la sua indisponibilità
    a scendere in campo come candidato sindaco del centrodestra.   
    Anche nelle ultime ore il suo nome è circolato con insistenza,
    oggetto dei pressing da parte di Forza Italia e Lega e delle
    perplessità di Fratelli d’Italia. (ANSA).   

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    Grillo: 'Massimo sostegno alla guerriera Raggi'

     “Massimo sostegno alla nostra guerriera Virginia Raggi!”. È quanto scrive in un tweet Beppe Grillo rilanciando il post con cui ieri la sindaca di Roma è intervenuta sulla gestione dei rifiuti da parte della Regione Lazio dopo i due arresti disposti dalla Procura in merito alla discarica di Monte Carnevale. 

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    Sardegna bianca: nuova ordinanza per inasprimento controlli

    (ANSA) – CAGLIARI, 17 MAR – E’ attesa in giornata l’adozione
    di una nuova ordinanza da parte della Regione Sardegna, unica in
    zona bianca in tutta Italia, per inasprire i controlli in
    ingresso nell’Isola per evitare l’assalto alle seconde case per
    Pasqua, controlli già in vigore da lunedì 8 marzo: si può
    entrare solo con un certificato di avvenuta vaccinazione
    anti-Covid o di negatività al tampone, oppure sottoponendosi a
    un test rapido dopo lo sbarco.   
    Tuttavia, apprende l’ANSA, per evitare che i passeggeri
    possano sfuggire alle verifiche, il governatore Christian
    Solinas sta predisponendo un’ulteriore stretta che dovrebbe
    prevedere l’operatività di tutte le forze in capo alla Regione,
    dai forestali ai barracelli. Per attuare il nuovo giro di vite
    dovrebbero entrare in campo anche tutte le forze dell’ordine,
    come emerge dai ripetuti contatti che la Regione ha avuto in
    questi giorni con le Prefetture.   
    Il provvedimento di Solinas è molto atteso, soprattutto in
    vista delle festività di Pasqua e considerato che sono ammessi
    gli spostamenti dalle Regioni rosse alle zone bianche di
    migliaia di proprietari di seconde case non residenti
    nell’Isola. La questione è al centro del dibattito politico:
    ieri sera è sfumata in Consiglio regionale la condivisione di un
    ordine del giorno unitario per chiedere al Governo nazionale di
    inasprire a sua volta i controlli negli scali di partenza sui
    quali la Regione sarda non ha alcuna competenza. (ANSA).   

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    Zaki, in Senato una mozione per la cittadinanza italiana

    Impegnare il Governo a “provvedere con urgenza al riconoscimento della cittadinanza italiana a Patrick Zaki”, secondo quanto stabilisce la legge 91/92 e “ad adoperarsi con maggiore vigore in tutte le sedi europee e internazionali perché l’Egitto provveda, senza ulteriori indugi, al rilascio”. E’ l’obiettivo di una mozione appena presentata a prima firma dai senatori Francesco Verducci, vice presidente commissione Cultura e Istruzione, Liliana Segre, senatrice a vita, Valeria Fedeli, Loredana De Petris, Monica Cirinnà, Roberta Pinotti, Anna Rossomando, Alessandro Alfieri, Francesco Giacobbe, Dario Parrini, Paola Nugnes, Daniela Sbrollini, Maria Saponara, Matteo Richetti, Loredana Russo, Albert Laniece, Michela Montevecchi, Valeria Valente e molti altri.
    La mozione ricorda che la legge 91/92 consente di riconoscere allo straniero la cittadinanza italiana con Decreto del Presidente della repubblica, sentito il Consiglio di Stato e previa deliberazione del Cdm, per “eminenti servizi resi all’Italia o quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato”. Un interesse configurato, secondo la mozione, dalla “drammatica condizione in cui versa lo studente egiziano, sottoposto a un’ingiusta carcerazione e a condizioni inumane da parte di un regime che viola sistematicamente i diritti dei dissidenti politici”.

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    Dl Sostegni, verso l'ok al provvedimento nel Cdm di venerdì

    Ultime verifiche nel Governo per il decreto Sostegni da 32 miliardi. Secondo fonti dell’Esecutivo, è ormai probabile che venerdì sia convocato il Consiglio dei ministri chiamato a dare il via al provvedimento. Nella stessa giornata, secondo le stesse fonti, il premier Mario Draghi potrebbe tenere una conferenza stampa per illustrare il decreto ma anche per soffermarsi su alcuni punti critici e prioritaria della campagna di vaccinazione. La conferenza, infatti, andrebbe a cadere 24 ore dopo il verdetto dell’Ema su Astrazeneca.
    Il dl Sostegni si muoverà lungo 5 direttrici ed impiegherà “integralmente” i 32 miliardi autorizzati con l’ultimo scostamento. Lo spiega sui social la viceministra dell’Economia, Laura Castelli, illustrandone alcuni contenuti: quasi 12 miliardi saranno destinati alle misure di sostegno alle attività produttive, con un fondo ad hoc per la montagna, circa 6 miliardi alla salute di cui 5 per il piano vaccini, e poco meno di 10 miliardi alle misure per famiglia, lavoro, indennità per stagionali e sportivi, Cig, Reddito di Cittadinanza e Reddito di Emergenza, Naspi e del Fondo occupazione.