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    Mafia: Cei, pandemia rafforza la criminalità, serve impegno

    (ANSA) – ROMA, 20 MAR – “Le mafie sono molto cambiate. Si
    sono adattate ai mutamenti sociali, la loro pervasività è
    stabilmente planetaria, e si compirebbe un errore se fossero
    considerate solo un fenomeno italiano, o solo relegato al nostro
    meridione”. Lo sottolinea il presidente della Cei, il card.   
    Gualtiero Bassetti, in un messaggio a Libera per la Giornata
    dedicata alle vittime della mafia che si celebra domani. “Con la
    pandemia, le mafie, e la sottocultura mafiosa, si stanno
    rafforzando, e così aumentano le loro vittime. Non possiamo
    rischiare di farci avvelenare dai loro frutti cattivi”.   
    “Ricordiamo le vittime di questo flagello, di questa strada
    di corruzione che nega in radice il bene comune. Si compie un
    errore – scrive l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve al
    presidente di Libera, don Luigi Ciotti – se si associano le
    mafie alla sola violenza delle armi. La loro violenza è anche
    più ampia: si chiama corruzione”. “Dobbiamo impegnarci
    quotidianamente per eliminare ogni brandello di equivoco, in
    primo luogo per seguire il Vangelo, onorare le nostre vittime, i
    nostri martiri, e per sostenere chi, sul campo, combatte per una
    società più giusta e libera, affinché vi sia un concreto
    sviluppo umano integrale”, dice ancora il cardinale ricordando
    anche “la imminente beatificazione di Rosario Livatino”.   
    Per Bassetti occorre da parte della Chiesa “un impegno
    costante e chiaro nella consapevolezza che le mafie prosperano
    lì dove c’è corruzione, inefficienza ed ambiguità. Dobbiamo
    muoverci concretamente, tutti assieme, per sostenere il Santo
    Padre contro queste apostasie, che spesso calpestano lo stesso
    messaggio evangelico per fondare le loro identità”, dice
    Bassetti concludendo: “Sarà una Pasqua dolorosa, nella quale
    alla sofferenza per la salute e per i troppi defunti, si associa
    l’ansia e il dolore della crisi economica ma uniti potremo
    tornare a sperare”. (ANSA).   

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    Dl sostegni, il Cdm approva il testo. Draghi: aiuto consistente, fatto il massimo

    ll Consiglio dei ministri approva il testo del decreto Sostegni. Lo si apprende da fonti di governo.
    “Questo decreto è una risposta significativa molto consistente alle povertà, al bisogno che hanno le imprese e ai lavoratori, è una risposta parziale ma il massimo che abbiamo potuto fare all’interno di questo stanziamento”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa al termine del Cdm. 
    “I pagamenti inizieranno l’8 aprile, per chi avrà fatto domanda. Se tutto va come previsto oggi, 11 miliardi entreranno nell’economia nel mese di aprile”, ha aggiunto Draghi. 
    Cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali fino a 5mila euro tra il 2000 e il 2010 (anziché 2015) e solo per chi rientra in un tetto di reddito di 30mila euro. Sarebbe questo, secondo quanto si apprende da diverse fonti ministeriali, il punto di caduta trovato in Consiglio dei ministri sullo stralcio delle cartelle, inserito nel decreto Sostegni.
    La Lega sta lavorando per aiutare quanti più italiani possibile: l’obiettivo è inserire una norma per consentire al Mef una riforma per l’efficientamento del sistema della riscossione, così da aumentare le cancellazioni e le rottamazioni che non coinvolgono i grandi evasori ma milioni di famiglie. E’ quanto riferiscono fonti della Lega.
    Un braccio di ferro tra i partiti sul tema della cancellazione delle vecchie cartelle si sarebbe consumato prima del Consiglio dei ministri sul decreto Sostegni. A quanto si apprende da fonti ministeriali mentre la riunione tardava a iniziare, la delegazione della Lega, che si era riunita al Mise prima del Cdm, avrebbe chiesto una soluzione non al ribasso e avrebbe ventilato anche la possibilità di non partecipare al Consiglio.
    Anche Forza Italia, insieme alla Lega, ha chiesto con forza più risorse per cancellare le vecchie cartelle esattoriali. Gli azzurri, a quanto si apprende, chiedono anche la decontribuzione per gli agricoltori. Il Partito democratico sarebbe pronto ad accettare un intervento sulle cartelle purché sia “mirato e chirurgico”. E’ quanto si apprende a margine della riunione del Cdm. Il Pd vorrebbe limitare la cancellazione alle cartelle dal 2000 al 2010 e porre limiti di reddito per i beneficiari della sanatoria.
    Una riunione informale si è tenuta a Palazzo Chigi per sciogliere il nodo della cancellazione delle cartelle e consentire l’approdo del decreto Sostegni sul tavolo del Cdm. Il Consiglio dei ministri è iniziato con oltre tre ore di ritardo.
    Arrivano 300 milioni, nel decreto Sostegni, per la decontribuzione lavorativa degli agricoltori. La misura, a quanto si apprende, è stata chiesta e ottenuta da Forza Italia.
    Grandi risorse in arrivo per il turismo nel decreto Sostegni. A quanto apprende l’ANSA è previsto un sostegno pari a circa 1,7 miliardi. In particolare 700 milioni per la montagna (impianti risalita, maestri sci, attività commerciali, baite, affitti sci), 900 milioni per gli stagionali (lavoratori stagionali, P. Iva, lav autonomo turismo, Terme), 100 milioni per le fiere. In più sarà destinata al settore una quota parte del maxi fondo da 200 milioni destinato alle imprese di ristorazione nei centri storici e specializzata in eventi privati. Inoltre è prevista anche una parte pro quota dei 10 miliardi a fondo perduto. 
    Attesa per il via libera del Cdm al decreto Sostegni da 32 miliardi e per la successiva conferenza stampa di Mario Draghi, la prima da quando è presidente del Consiglio.

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    Tornano in presenza alcune scuole Umbria

    (ANSA) – PERUGIA, 19 MAR – Tornano in presenza le lezioni in
    alcune scuole dell’Umbria. Lo prevede una nuova ordinanza della
    Regione. Si svolgeranno quindi in presenza le attività dei
    servizi della prima infanzia (0-36 mesi), della scuola
    dell’infanzia (fino a 6 anni) e le lezioni delle primarie nei
    comuni dei distretti sanitari la cui media territoriale di
    contagi settimanali non supera i 200 casi ogni 100 mila abitanti
    (esclusi i Comuni che evidenzino un incremento critico).   
    Ancora con didattica a distanza per le scuole secondarie in
    tutta l’Umbria, nonché quelle delle primarie nei distretti
    sanitari con una incidenza media maggiore a 200/100mila
    abitanti. (ANSA).   

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    Biden inciampa tre volte sulla scaletta dell'Air Force One

    Joe Biden è inciampato tre volte mentre saliva la scaletta dell’Air Force One per volare ad Atlanta, come mostrano le immagini trasmesse dalle tv.Il 78enne commander in chief è scivolato due volte prima di cadere una terza, mentre faceva i gradini reggendosi sul corrimano. Quindi si è rialzato togliendosi la polvere da un ginocchio e ha raggiunto la sommità della scaletta, facendo un saluto militare prima di entrare in cabina. Mentre si avvicinava all’aereo, il presidente sembrava leggermente zoppicante.   

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    Mosca, con Usa speriamo per il meglio ma pronti al peggio

    (ANSA) – MOSCA, 19 MAR – “Speriamo sempre per il meglio” nei
    rapporti con gli Usa “ma allo stesso tempo siamo sempre pronti
    per il peggio”: così il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha
    risposto a una domanda dei giornalisti su un possibile nuovo
    clima da guerra fredda tra Mosca e Washington. Lo riporta
    l’agenzia Ria Novosti. (ANSA).   

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    Pier Silvio Berlusconi scrive sui giornali 'papà sei unico'

     “Caro Papà. Tutti conoscono le imprese straordinarie della tua vita. Quanti mestieri: l’imprenditore, il Milan, la politica… Ma io so che sei unico anche nel mestiere più bello e importante del mondo: sei un grande Papà. Ti abbraccio forte forte”. E’ il messaggio di Pier Silvio Berlusconi per suo padre, oggi 19 marzo giorno della Festa del Papà. Il messaggio è stato recapitato a mezzo ‘stampa’: si trova infatti su una pagina del ‘Corriere della sera’ e del ‘Messaggero’.   

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    Biagi: Mattarella, il terrorismo sconfitto dall'unità del popolo italiano

    “L’agguato e la morte per mano assassina di Marco Biagi hanno impresso nella memoria della nostra comunità nazionale un segno profondo che non può essere cancellato. Nel giorno dell’anniversario il primo pensiero di intensa solidarietà è rivolto alla signora Marina Orlandi Biagi e ai familiari, costretti a sopportare negli anni il dolore più straziante, e tuttavia capaci, insieme ad amici e colleghi del professor Biagi, di proseguire la ricerca da lui iniziata e di svilupparne riflessioni e studi rendendo sempre più ampio e approfondito il confronto sui temi del diritto del lavoro e delle relazioni industriali”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’anniversario dell’uccisione del giuslavorista bolognese, assassinato 19 anni fa dalle Brigate Rosse. 
    Il 19 marzo del 2002 Biagi stava rientrando a casa in bicicletta dalla stazione (arrivava da Modena, dove insegnava all’Università) quando sotto al suo appartamento, nel pieno centro di Bologna, fu affrontato e ucciso da un commando terrorista. Era consulente del ministero del lavoro per le politiche occupazionali.
    “Proprio questo – afferma Mattarella – i terroristi volevano colpire: lo studio delle trasformazioni economiche e sociali, la libera discussione orientata alle migliori scelte politiche e legislative, l’incessante ricerca di punti di equilibrio tra i molteplici interessi al fine di garantire sviluppo e coesione sociale. Nel delirio ideologico della banda brigatista, dovevano essere spezzati quei fili che collegavano le Istituzioni alla società, le decisioni politiche al necessario fondamento di competenze, di confronto intellettuale, di connessione con le aspirazioni delle parti sociali. Come Biagi furono barbaramente uccisi Ezio Tarantelli, Roberto Ruffilli, Massimo D’Antona che non possiamo non ricordare insieme, perché li accomunavano la passione negli studi e la generosità dell’impegno pur nelle differenze che rendono viva la democrazia”.
     “Il terrorismo è stato sconfitto – conclude il Capo dello Stato – dall’unità del popolo italiano e dalla consapevolezza che la libertà e i principi sanciti dalla Costituzione restano la cornice indispensabile di ogni progresso civile e sociale. Il fanatismo e l’odio portano sempre all’imbarbarimento e al declino: è questa una lezione che viene dai momenti più difficili della nostra storia e che mai va dimenticata”. 
    “Il 19 marzo 2002, in un vile agguato, moriva Marco Biagi, giuslavorista e accademico di grande visione. In lui i terroristi vollero colpire lo studioso che puntava a innovare il Paese e adeguare il mondo del lavoro ai cambiamenti sociali ed economici. Le sue idee e il suo impegno continuano a vivere nel ricordo e nel lavoro di chi porta avanti la sua opera”. Lo dichiara la Presidente del Senato Casellati in occasione dell’anniversario della scomparsa del professore. 
    “Ore 18 di quel maledetto 19 marzo 2002. Squillò il telefono. Risposi, era Marco Biagi. Lavoravamo in Arel da giorni a un progetto innovativo di ammortizzatori sociali. Fissammo un incontro due giorni dopo per finalizzarlo. La follia brigatista spense la sua voce. Non le sue idee”. Così su twitter il segretario del Pd Enrico Letta ricorda Marco Biagi.