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    Draghi in Vaticano, visita anche alla Cappella Sistina

    Una mattinata in Vaticano per il premier Mario Draghi che ha presenziato all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Al termine della cerimonia ha salutato Papa Francesco, primo incontro con il Pontefice da premier, in attesa dell’udienza che potrebbe esserci dopo Pasqua. Draghi ha partecipato alla Messa presieduta dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e ha anche visitato la Cappella Sistina. 

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    Covid: tampone per chi viaggia da Francia a Spagna via terra

    (ANSA) – MADRID, 27 MAR – La Spagna richiederà un tampone
    anti-covid a chi arriva da zone a rischio della Francia per via
    terrestre: lo stabilisce un ordine del ministero della Sanità
    pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il test eseguito sarà
    molecolare e realizzato entro le 72 ore precedenti all’arrivo in
    Spagna.   
    Saranno esclusi da quest’obbligo gli autotrasportatori, i
    transfrontalieri e i residenti della zona di frontiera. La
    misura sarà valida da martedì.   
    Per zone a rischio si intendono quelle indicate dal Centro
    europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (in
    questo momento, tutto il territorio francese europeo). I tamponi
    obbligatori sono già richiesti a chi arriva per via aerea o
    marittima. (ANSA).   

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    Lavoratori spettacolo e studenti occupano Piccolo teatro

    (ANSA) – MILANO, 27 MAR – Una cinquantina di persone, tra
    lavoratori del coordinamento spettacolo della Lombardia e
    studenti, questa mattina ha occupato il cortile del Teatro
    Grassi di via Rovello, in pieno centro a Milano.   
    Per l’azione di protesta contro la chiusura delle istituzioni
    culturali hanno scelto – spiegano – una data non casuale: oggi è
    infatti la giornata mondiale del teatro. (ANSA).   

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    Pd, Letta: 'Vedrò Renzi, parleremo del futuro della sinistra'

    Enrico Letta preannuncia di voler incontrare Matteo Renzi, dedica due ore di tempo ad un faccia a faccia con le Sardine e ribadisce l’obiettivo di un’alleanza con M5s per vincere le prossime elezioni: una quadratura del cerchio per realizzare la quale il segretario del Pd si dichiara “determinato” . Sul versante interno il segretario Dem sdrammatizza la corsa a due per la guida del gruppo della Camera tra Debora Serracchiani e Marianna Madia, anche se dietro ad esse si delinea una faglia tra correnti, meccanismo che Letta intende spezzare aprendo il partito con le Agorà Democratiche, da lanciare nella seconda metà dell’anno. In mattinata Letta, assieme al suo vice Peppe Provenzano, ha avuto un incontro on line con alcuni dei leader delle Sardine. Un faccia a faccia che su Twitter ha definito “utile e costruttivo. Abbiamo scambiato riflessioni e messo sul tavolo idee. Ottime prospettive. Avanti”. Va detto che tra i follower molti non hanno apprezzato il tempo dedicato al Movimento, ma a Letta le due ore sono servite per chiarire ai primi interlocutori civici la sua idea delle Agorà democratiche, da svolgere nella seconda metà dell’anno e pensate non solo per mobilitare i militanti ma per aprire “porte e finestre” del Pd alle tante esperienze civiche che si sentono parte del campo progressista, che finora hanno trovato le porte chiuse, anche nei circoli. Ma che possono portare idee ed energie. Queste Agorà Democratiche, ha sottolineato Letta alle Sardine, si svolgeranno in concomitanza con la consultazione pubblica che l’Ue lancerà tra i cittadini europei in vista della Conferenza sul futuro dell’Europa. Una consultazione in cui – secondo Letta – il nuovo Pd deve promuovere “una grandissima mobilitazione per rilanciare la democrazia europea. L’Europa dei diritti è il nostro tratto distintivo”. Concetto ripetuto anche nel pomeriggio quando ha partecipato, da semplice iscritto, all’Assemblea del Circolo del Pd di Testaccio-San Saba che, come i circoli di tutta Italia, si è confrontato sul vademecum di 21 punti proposto nei giorni scorsi dallo stesso Letta.
    LE SUE PAROLE – “Incontrerò Renzi e parleremo di che tipo di futuro costruire per la sinistra. Non è l’ultimo, devo fare ancora diversi incontri. Noi vogliamo costruire un’alleanza di centrosinistra con i 5 Stelle. Quello che ho chiaro è che la destra fa il gioco di fare l’opposizione con la Meloni e di stare al governo con la Lega. E la svolta europeista di Salvini, fatta con Giorgetti davanti a un caffè, è da mettere alla prova”: così il segretario del PD Enrico Letta, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. “Ritengo molto importante – ha detto Letta – quello che ha detto oggi il presidente Draghi sulle riaperture che dipendono dai dati, ha detto semplicemente la verità e chiarisce che se la Lega vuole stare in questo governo deve smetterla con il linguaggio doppio, cioè con il dire una cosa e farne un’altra”. “Se sono cattivo o no dipende da cosa si intende per cattiveria. Oggi sono più determinato: ho imparato tante cose. Se sono tornato non è per vivacchiare, non voglio guidare la coalizione verso la sconfitta. Devo sistemare le cose e cercare di vincere le prossime elezioni”. “Io sono stato fuori in questi anni e ho vissuto in un ambiente dove la parità di genere non è una battaglia ma una precondizione. Quando sono tornato ho detto, fate un segretario donna, perché ho visto la prima linea del PD era fatta da tre ministri tutti uomini, due capigruppo uomini, 5 presidenti di governo uomini e il segretario uomo. Non va bene, questo punto deve essere una precondizione. Sui capigruppo non è vero che siamo in alto mare, c’è una sana competizione tra Madia e Serracchiani ed è un bene che nei prossimi giorni si parlerà di queste due donne del PD”.

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    Vaccini: ipotesi decreto, obbligo sanitari a contatto con pazienti

    Non riguarderebbe tutto il personale sanitario ma solo chi di loro lavora a contatto con i pazienti l’obbligo di vaccinarsi contro il Covid 19 a cui sta pensando il governo. Sul testo sono al lavoro tre ministeri, Giustizia, Sanità e Lavoro oltre alla presidenza del Consiglio dei ministri. Per evitare il proliferare di contenziosi, si sta studiando nell’ambito del decreto che dovrebbe rendere obbligatorio il vaccino per gli operatori sanitari a contatto con i pazienti, l’ipotesi di un cambio di mansioni per chi continua a rifiutare il vaccino, come alternativa alle sanzioni che si stanno ancora definendo.E’ per questa ragione che nell’elaborazione del testo , un decreto a quanto ha riferito il presidente del Consiglio Mario Draghi, è coinvolto anche il ministero del Lavoro.
    “Il governo – ha detto il premier Draghi durante la conferenza stampa di oggi – intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo”.
    Quella sugli operatori sanitari non vaccinati – ha puntualizzato il ministro della Salute Speranza – “è una norma a nostro vaglio ma riconosciamo che l’adesione del personale sanitario è stata molto ampia, è la stragrande maggioranza e ha dato il buon esempio. C’è un pezzetto molto minimale, che stiamo quantificando, sul quale valutiamo un intervento con una norma”. 
    Il decreto con il quale il governo si appresta a introdurre l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario a contatto con i pazienti ha la sua cornice nelle sentenze della Corte costituzionale, che è più volte intervenuta nella materia dei vaccini. Una delle ultime sentenze sull’obbligo vaccinale è del 2018 e relatrice era l’attuale ministra della Giustizia Marta Cartabia. Si tratta della sentenza con cui la Corte Costituzionale bocciò tutte le questioni sollevate dalla Regione Veneto contro l’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione a scuola, reintrodotto nel 2017 dalla legge voluta dal ministro Beatrice Lorenzin.   

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    Vaccinati in Italia solo il 23,5% degli over 80

    In Italia sono stati finora vaccinati (compreso il richiamo) 983.320 ultraottantenni, pari al 23,52% di questa fascia di popolazione, secondo i nuovi dati pubblicati sul sito governo.it e aggiornati alle 8 di stamani. Gli over 80 che hanno ricevuto la prima dose sono 2.173.782, il 48,74%. 
    In Italia 8 Regioni hanno finora vaccinato (con due dosi) meno del 20% degli ultraottantenni, secondo i nuovi dati pubblicati sul sito governo.it. Si tratta di Sardegna 6,32%, Toscana 10,47%, Calabria 13,03%, Umbria 16,57%, Lombardia e Puglia 17,28%, Sicilia 17,86% e Abruzzo 18,49. Al capo opposto della classifica ci sono, in testa, la Provincia autonoma di Trento con il 41,37% degli over 80 vaccinati e la Provincia autonoma di Bolzano (35,73%). Tra le Regioni la migliore è la Basilicata con il 34,88%, poi l’Emilia Romagna con il 30,18%. Tra le altre regioni il Lazio è al 27,56%, il Veneto al 21,03%, il Piemonte al 21,97%.
    Al via da oggi l’operazione trasparenza de Governo che ha messo on line i dati sull’utilizzo dei vaccini e la loro distribuzione, consultabili sul sito della presidenza del Consiglio per Regione e categoria. 
    Per quanto riguarda docenti e insegnanti in Italia, sono stati finora vaccinati con due dosi 5.599 componenti del personale scolastico, pari ad appena lo 0,87% del totale, secondo i nuovi dati pubblicati sul sito governo.it. Ad aver ricevuto la prima dose in questa categoria sono stati invece 874.810 soggetti, pari al 56,56% del totale. La Valle d’Aosta è riuscita a vaccinare con richiamo il 12,60% del personale scolastico, mentre tutte le altre Regioni non arrivano nemmeno all’1%, tranne la Campania che ha vaccinato l’1,02% del totale.
    In Italia è stato finora vaccinato (con due dosi) appena l’1,62% degli over 70 (tra i 70 e i 79 anni), pari a 96.312 persone, secondo i nuovi dati sulla campagna vaccinale pubblicati sul sito governo.it. Hanno invece ricevuto la prima dose in questa fascia d’età il 5,64% del totale, pari a 352.227 soggetti. La Regione che ne ha vaccinati con richiamo di più è la Valle d’Aosta con il 2,76%, sul fondo della classifica la Puglia con lo 0,99%.

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    Salvini: “Impensabile tenere chiusa Italia ad aprile”. Draghi: “Chiusure dipendono dai dati dei contagi”

     “È impensabile tenere chiusa l’Italia anche per tutto il mese di aprile. Nel nome del buonsenso che lo contraddistingue – e soprattutto dei dati medici e scientifici – chiediamo al presidente Draghi che dal 7 aprile, almeno nelle regioni e nelle città con situazione sanitaria sotto controllo, si riaprano (ovviamente in sicurezza) le attività chiuse e si ritorni alla vita a partire da ristoranti, teatri, palestre, cinema, bar, oratori, negozi. Qualunque proposta in Consiglio dei Ministri e in parlamento avrà l’ok della Lega solo se prevederà un graduale e sicuro ritorno alla vita”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. 
    E, rispondendo ad una domanda sulle parole di Salvini, il premie,r, Mario Draghi, afferma in conferenza stampa: “Le chiusure sono pensabili o impensabili solo in base ai dati che vediamo” sui contagi. “Le misure hanno dimostrato nel corso di un anno e mezzo di non essere campate per arie. E’ desiderabile riaprire, la decisione se farlo o meno dipende dai dati.”    

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    Vaccini: Elemosineria del Papa destina 1.200 dosi ai poveri

    Per dare concretezza ai diversi appelli di Papa Francesco perché nessuno venga escluso dalla campagna vaccinale anti Covid-19, l’Elemosineria Apostolica si rende nuovamente prossima alle persone più fragili e vulnerabili. Nell’imminenza della Domenica di Pasqua, e precisamente durante la Settimana Santa, altre dosi del vaccino Pfizer-BioNTech, acquistate dalla Santa Sede e offerte dall’Ospedale Lazzaro Spallanzani, tramite la Commissione Vaticana Covid-19, saranno destinate alla vaccinazione di 1200 persone tra le più povere ed emarginate, e che sono per la loro condizione le più esposte al virus.    Inoltre, rende noto sempre l’Elemosineria, “per continuare a condividere il miracolo della carità verso i fratelli più vulnerabili, e dare loro la possibilità di accedere a questo diritto”, sarà possibile effettuare una donazione on-line per un “vaccino sospeso”, sul conto della carità del Papa gestito dalla stessa Elemosineria Apostolica (www.elemosineria.va).    Nel mese di gennaio scorso, quando è iniziata in Vaticano la campagna vaccinale anti-Covid19, papa Bergoglio ha voluto che tra le prime persone vaccinate ci fossero oltre venticinque poveri, in gran parte senza fissa dimora, che vivono intorno a San Pietro e che quotidianamente vengono assistiti e accolti dalle strutture di assistenza e residenza dell’Elemosineria Apostolica.    La vaccinazione dei poveri nel corso della Settimana Santa avverrà nella struttura appositamente adibita all’interno dell’Aula Paolo VI in Vaticano, e sarà usato lo stesso vaccino somministrato al Pontefice e ai dipendenti della Santa Sede.