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    Pioggia di 3.100 emendamenti al decreto Sostegni in Senato

    Arriva una pioggia di emendamenti al decreto Sostegni, la prima ‘manovra’ del governo Draghi: secondo quanto si apprende sono state depositate nelle commissioni Bilancio e Finanze del Senato circa 3.100 proposte di modifica. Per gli interventi parlamentari a disposizione ci sono 550 milioni. Il provvedimento è in prima lettura a Palazzo Madama. L’esame dovrebbe entrare nel vivo nelle commissioni non prima della prossima settimana.   

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    M5s, Grillo ricorda Gianroberto Casaleggio: 'Vedessi cosa succede!'

    Sono “5 anni che non ci sei ma vedessi quello che sta succedendo!”. Così Beppe Grillo nel trailer di presentazione dell’evento in ricordo di Gianroberto Casaleggio #Sum05 in corso in live streaming. 
    “La logica del pensiero di Gianroberto nasce sulla rottura della intermediazione che ha insito l’esercizio di un potere. Io sogno un paese che abbia per tutti l’impossibilità di fare più di due mandati: fidatevi di me!”: così Alessandro Di Battista presentando #Sum. “Quando sei ‘dentro’ è umano pensare che la tua carriera sia quello che conta, anche a costo di scendere a compromessi con la tua coscienza e le tue idee. Questo è il punto e il pensiero di Gianroberto che coincide con il nostro pensiero di democrazia diretta”. “La politica non è una professione” aggiunge.   

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    M5s: Casaleggio, diventare partito non è la direzione giusta

    “Penso che non sia la direzione giusta che il M5s diventi un partito, con un’organizzazione dell’altro secolo”. Lo dice il presidente dell’associazione Rousseau Davide Casaleggio intervistato da Lucia Annunziata a Mezz’ora in più su Rai3. “Mio padre ha sempre pensato al M5s come Movimento ben diverso dall’organizzazione di partito del Novecento. Non si può pensare a un’organizzazione funzionale e a un’organizzazione dell’altro secolo è cosa non più di attualità.    Forse non sono più di attualità neanche i movimenti. Oggi si pensa a una platform society”, afferma. 
    Nel M5s “c’è un grande dibattito su tante tematiche politiche ed è giusto che ci sia. Altra questione è entrare nel merito delle regole e mettere in difficoltà finanziaria Rousseau per mettere sul tavolo il terzo mandato o la democrazia dal basso o altre regole fondamentali del M5s”, aggiunge Casaleggio. “Spero che non sia così ma a pensar male si fa peccato ma…, come diceva Andreotti”, sottolinea.    

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    Vaccini: Puglia apre a over 60, si parte domani da 79enni

    (ANSA) – BARI, 11 APR – Paralellamente a coloro che si sono
    già prenotati sulla piattaforma regionale, la Puglia avvia la
    vaccinazione con AstraZeneca anche ai non prenotati nella fascia
    di età tra 79 ai 60 anni in ordine di anzianità, e a partire dai
    79enni (nati nel ’42) che potranno presentarsi domani, 12 aprile
    ai punti vaccinali. Il giorno dopo, martedì 13, sarà il turno
    dei 78enni (nati nel ’43) e così via fino a sbloccare le fasce
    d’età fino ai 60enni. E’ quanto deciso dalla Regione Puglia al
    termine dell’incontro organizzativo tra il governatore Michele
    Emiliano e i sindaci poche ore dopo la circolare del
    dipartimento Salute che ha chiesto alle Asl di dare possibilità
    di vaccinarsi anche ai pugliesi dai 60 anni in su che non
    avevano ancora aderito alla campagna.   
    Ma “per evitare sovrafflusso – spiegano dalla Regione – per
    la giornata di lunedì 12 aprile verranno vaccinati negli hub
    della Puglia tutti i cittadini pugliesi senza fragilità di 79
    anni (nati nel 1942). Martedì 13 aprile la vaccinazione sarà
    aperta alla fascia dei 78 anni (nati nel 1943). Ovviamente sino
    ad esaurimento dei vaccini disponibili. “Man mano che gli slot
    verranno saturati sarà consentito, a seguito di apposita
    comunicazione – precisa la Regione in una nota – sbloccare le
    altre fasce di età per ordine di anzianità per presentarsi agli
    hub per la vaccinazione. Si prega pertanto i cittadini che non
    rientrano nelle fasce di età indicate a non presentarsi presso
    gli hub vaccinali e ad attendere lo sblocco della loro
    annualità”. (ANSA).   

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    Lettera Ue ad AstraZeneca, '20 giorni per rispettare i patti'

    L’ultimo capitolo, solo in ordine di tempo, delle ostilità tra l’Unione europea e AstraZeneca è stata una lettera partita da Bruxelles il 19 marzo in cui la Commissione Europea ha chiesto all’azienda anglo-svedese di rispettare i propri impegni contrattuali con l’Europa entro “un periodo di 20 giorni”, termine dunque scaduto l’8 aprile.    Della missiva, sette pagine in inglese firmate dal capo negoziatore dell’Ue sui vaccini anti-Covid, Sandra Gallina, ha dato notizia due giorni fa il francese ‘Les Echos’, ripreso oggi dal Corriere della Sera.    Il testo elenca una lunga lista di elementi che hanno portato l’esecutivo comunitario “alla conclusione che AstraZeneca non ha rispettato, e continua a non rispettare, i suoi obblighi contrattuali di produzione e consegna” delle 300 milioni di dosi iniziali per l’Ue.    “Vi chiediamo formalmente e vi diamo preavviso di porre rimedio alle sostanziali violazioni contrattuali entro venti giorni da questa lettera – prosegue il testo -. Vi diamo preavviso di recuperare senza ulteriori ritardi sull’arretrato nella produzione e consegna delle dosi e di mitigare qualunque danno causato”.    “Sottolineiamo – si legge ancora nel messaggio – che la sostanziale violazione dell’accordo di acquisto da parte della vostra azienda può portare a conseguenze drammatiche per la vita, la salute e la libertà di milioni di cittadini europei nella crisi Covid-19”.    

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    Covid: Solinas, su pranzo con politici presto provvedimenti

    (ANSA) – CAGLIARI, 11 APR – Non si placa la polemica sul
    pranzo che si è tenuto in un ristorante nei giorni scorsi in una
    struttura ricettiva termale di Sardara, sud Sardegna, e a cui
    avrebbero preso parte circa 40 persone tra cui politici,
    dirigenti e funzionari regionali. Secondo fonti vicine alla
    presidenza, il governatore Christian Solinas esprime sconcerto e
    disappunto per una vicenda che si è consumata a sua totale
    insaputa e resa ancora più grave perché avvenuta in un momento
    di grande sofferenza per i cittadini sardi, costretti a
    sacrifici e limitazioni a causa della pandemia.   
    Secondo le stesse fonti, il presidente dela Regione giudica
    inaccettabile l’accaduto e sarebbe in attesa di conoscere
    ufficialmente le ragioni di questo incontro e i nomi dei
    partecipanti per adottare i provvedimenti di sua competenza. Al
    momento, secondo quanto si apprende, nessuno dei commensali
    avrebbe comunicato la propria partecipazione al governatore.   
    Inoltre le stesse fonti fanno sapere che Solinas reputa
    inconciliabile la permanenza in qualunque ruolo o incarico
    regionale di chi abbia violato le norme di contenimento della
    pandemia sulle quali i pubblici ufficiali o coloro che sono
    incaricati di pubblico servizio devono per primi dare il buon
    esempio. (ANSA).   

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    Vaccini: Bonino, ho fatto Astrazeneca, serve vaccinarsi

    “Ho appena fatto il vaccino Astrazeneca. Sono fermamente convinta sia assolutamente necessario vaccinarsi per proteggere se stessi e gli altri”. Lo scrive sui suoi canali social la senatrice Emma Bonino, che oggi ha effettuato il vaccino presso l’hub vaccinale di Roma Termini, pubblicando le foto della vaccinazione.   

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    Gregoretti: la procura di Catania chiede il non luogo a procedere per Salvini

     L’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nella vicenda dello sbarco dei migranti da nave Gregoretti al centro dell’udienza preliminare in corso nell’aula bunker di Catania, “non ha violato alcuna delle convenzioni internazionali”, le sue scelte sono state “condivise dal governo” e la sua posizione “non integra gli estremi del reato di sequestro di persona” perché “il fatto non sussiste”. Lo ha detto il Pm Andrea Bonomo che, a conclusione del suo intervento in aula davanti al Gup Nunzio Sarpietro, ha ribadito la richiesta di non luogo a procedere nei confronti dell’ex ministro.
    La Procura di Catania nella richiesta di archiviazione aveva scritto che “l’attesa di tre giorni non può considerarsi una illegittima privazione della ‘liberta’ “, visto che le “limitazioni sono proseguite nell’hot spot di Pozzallo” e che “manca un obbligo per lo Stato di uno sbarco immediato”.    Inoltre, aveva osservato il pm, “le direttive politiche erano cambiate” e dal 28 novembre il Viminale aveva espresso la volontà di assegnare il Pos e di “farlo in tempi brevi”, giustificando “i tempi amministrativi” per attuare lo sbarco dei migranti “con la volontà del ministro Salvini di ottenere una ridistribuzione in sede europea”. Inoltre sulla nave “sono stati garantiti assistenza medica, viveri e beni di prima necessita’” e “lo sbarco immediato di malati e minorenni”.