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    Milano: Sala, Albertini candidato non sarebbe sorpresa

    (ANSA) – ROMA, 17 APR – “Se ci fosse una candidatura di
    Gabriele Albertini non sarebbe una sorpresa, si è candidato già
    nel 2016 come capolista di Parisi, non sarebbe una sorpresa”.   
    Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato la
    possibilità che il suo sfidante alle comunali per il
    centrodestra possa essere l’ex sindaco, Gabriele Albertini, a
    margine della presentazione della sua lista civica.   
    “Ho grande rispetto nei confronti di Albertini e di coloro
    che si sono presi sulle spalle la fatica di fare il sindaco di
    Milano, nulla da dire sulla persona”, ha concluso. (ANSA).   

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    Covid:sit-in sindaci davanti ospedale Cosenza, 'intervenire'

    (ANSA) – COSENZA, 17 APR – “Siamo qui per smuovere
    l’immobilismo che regna sulla sanità calabrese e cosentina in
    particolare. Abbiamo chiesto da tempo al commissario di
    provvedere ad alcuni atti, ma ad oggi ancora nulla”. Lo ha detto
    il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che stamane ha chiamato a
    raccolta i colleghi sindaci della provincia in un sit-in davanti
    il Pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata.   
    All’appello hanno risposto numerosi primi cittadini, tra i
    quali il sindaco di Diamante Ernesto Magorno, il sindaco di
    Corigliano-Rossano Flavio Stasi, Filomena Greco di Cariati e il
    sindaco di Trebisacce Franco Mundo, tutti rigorosamente hanno
    indossato la fascia tricolore. I sindaci chiedono lo sblocco del
    turnover e l’assunzione di personale, la riconversione del
    centro vaccinale dell’Esercito in ospedale da campo, considerato
    l’alto numero di accessi in ospedale di queste settimane, e
    l’apertura dei posti letto Covid e i posti di terapia intensiva
    come previsto. Infine, viene sollecitata un’accelerazione della
    campagna vaccinale (ANSA).   

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    Covid: riaperture dal 26/4. Si torna a viaggiare, arriva pass

    L’Italia comincia il suo percorso verso la normalità dal 26 aprile: è l’inizio della road map che porterà gradualmente alla ripartenza di ristoranti, teatri, palestre, stabilimenti e fiere, lungo un percorso che terminerà a luglio. Tra gli elementi chiave della ripartenza ci sarà un pass, che permetterà di spostarsi ovunque, anche tra regioni di colore diverso, oltre alla possibilità di accedere a stadi, concerti e altri eventi.
    Il decreto – che arriverà in Cdm martedì o mercoledì prossimo – reintrodurrà la zona gialla, sospesa da oltre un mese. Ma ci sono cambiamenti rispetto al passato: dalla possibilità di spostarsi liberamente tra regioni classificate gialle alla ripresa di diverse attività, soprattutto all’aperto. A beneficiarne potrebbe esserne ben presto gran parte del Paese, visto il miglioramento del quadro epidemiologico in diverse regioni: anche la Campania si aggiunge al gruppo delle arancioni mentre in zona rossa per ora ci sono soltanto Puglia, Sardegna e Valle Aosta. Con i nuovi provvedimenti annunciati, il premier Mario Draghi sa di mettere in conto “un rischio ragionato”, alla luce di una campagna di vaccinazione che “va bene, con tante sorprese positive e qualcuna negativa. E questo – spiega – è stato fondamentale per prendere le decisioni”.
    Le riaperture – precisa il presidente del Consiglio – “sono una risposta al disagio di categorie e giovani e portano maggiore serenità nel Paese, pongono le basi per la ripartenza”. Tra i primi a farlo saranno i ristoratori: in zona gialla, dal 26 aprile a tutto il mese di maggio, sarà possibile pranzare o cenare solo nei locali che hanno tavoli all’aperto e dal primo giugno si mangia nei ristoranti al chiuso solo a pranzo. Contemporaneamente – sempre in area gialla – riapriranno a cielo aperto teatri, cinema e spettacoli mentre per i musei sarà possibile accogliere i visitatori anche al chiuso, così come per gli spettacoli che avranno i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anti contagio. Lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, spiega che “nei luoghi all’aperto si riscontra una difficoltà significativa nella diffusione del contagio”.
    E dal 15 maggio sarà consentita l’attività nelle piscine scoperte e probabilmente negli stabilimenti balneari. Anche se fin dall’entrata in vigore del decreto saranno possibili gli sport all’aria aperta, sarà permesso frequentare le palestre al chiuso soltanto dal primo giugno. A luglio sarà la volta delle fiere, delle terme e dei parchi tematici. Parallelamente, i ragazzi tornano in classe. Fin dal 26 aprile in zona gialla e arancione tutte le scuole saranno in presenza e in quella rossa sarà così fino alla terza media, mentre alle superiori l’attività si svolgerà almeno al 50% tra i banchi. L’autocertificazione resta necessaria, laddove è già prevista, ma adesso gli italiani potranno girare più liberamente avendo in tasca un ‘pass’: un documento che dovrà attestare la vaccinazione, l’esecuzione di un tampone negativo (forse nell’arco temporale delle ultime 48 ore) o l’avvenuta guarigione dal Covid. Chi avrà il pass potrà anche accedere “a determinati eventi – culturali e sportivi – riservati ai soggetti che ne sono muniti”, viene fatto sapere da chi lavora al decreto.
    Non è ancora chiaro, però, se si tratterà di un certificato che sarà rilasciato da Asl, Regione o un altro ente sanitario, visto che i territori al momento non sembrano tutti organizzati allo stesso modo, in particolare sul rilascio del patentino vaccinale. Quel che è certo è che l’allentamento delle misure prevede il rispetto rigoroso delle regole. Lo stesso premier, annunciando le misure, si appella ad “una premessa: i comportamenti siano osservati scrupolosamente, come mascherine e distanziamenti”. Ed auspica per questo l’attenzione delle istituzioni e forze dell’ordine: “in questo modo il rischio si trasforma in opportunità”. Un’occasione per la quale esultano i governatori: “è stata recepita la nostra proposta”, dice Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, che aveva lanciato nelle ultime ore delle linee guida per regolare le attività in sicurezza, ma che dovranno ancora essere vagliate dal Cts. Il Trentino intanto anticipa le decisioni dell’Esecutivo. Da lunedì 19 aprile riaprono bar e ristoranti all’aperto dalle 5 alle 18: “è una prima sperimentazione”. Prove teniche di in cambiamento dal quale tutti sperano di non tornare indietro.

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    Il Pd di Roma proporrà il 20 giugno come data per le primarie

    Il Pd di Roma convocherà per martedì prossimo il tavolo di coalizione per la corsa al Campidoglio e proporrà il 20 giugno come data per le primarie. “Il futuro di Roma è il futuro dell’Italia – dichiarano i segretari di Roma e Lazio Andrea Casu e Bruno Astorre – e le prossime elezioni amministrative sono un appuntamento fondamentale”.
    “Anche tutti i nuovi sondaggi realizzati ci consegnano una consapevolezza: il Pd è saldamente il primo partito della capitale e il centrosinistra unito può vincere ogni sifda. Con un monito: chi deciderà di sottrarsi a questo percorso favorisce unicamente ed irresponsabilmente le destre verso la corsa al Campidoglio”, affermano.

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    La ripartenza dal 26 aprile, dai ristoranti alle palestre ecco cosa si può fare

    Dalle scuole in presenza ai ristoranti all’aperto, fino alle palestre e poi gli spostamenti tra regioni: il Governo ha tracciato la road map per la ripartenza del Paese. Ecco alcune delle misure annunciate che dovrebbero essere contenute nel prossimo decreto, in vigore dal 26 aprile.
    ZONA GIALLA – Viene ripristinata dopo oltre un mese di stop. Ma con dei cambiamenti rispetto al passato. Tra questi, la possibilità di spostarsi liberamente tra regioni classificate in questo colore e la ripresa di diverse attività, soprattutto all’aperto a partire dal 26 aprile.
    SCUOLA – In zona gialla e arancione tutte le scuole saranno in presenza. In zona rossa lezioni in presenza fino alla terza media, mentre alle superiori l’attività si svolgerà almeno al 50% in      presenza.
    PASS – Il nuovo decreto prevede l’stituzione di un ‘pass’ che attesti la sussistenza di una delle seguenti condizioni: avvenuta vaccinazione, esecuzione di un test covid negativo in un arco temporale da definire, avvenuta guarigione dal Covid. Chi ottiene il pass ha la possibilità di spostarsi liberamente in tutto il territorio nazionale e di accedere a determinati eventi – culturali e sportivi – riservati ai soggetti che ne sono muniti.
    MOBILITA’ – Gli spostamenti saranno consentiti dal 26 aprile tra regioni gialle. Tra regioni di colori diversi lo spostamento sarà possibile con il ‘pass’, che di fatto anticiperebbe sul territorio nazionale il ‘green pass’ europeo previsto a giugno nell’Ue e che in quel caso prevederà lo spostamento tra Paesi dell’Unione. In tutte le zone il coprifuoco dovrebbe restare alle 22.
    RISTORANTI E BAR – In zona gialla, dal 26 aprile a tutto il mese di maggio, sarà possibile pranzare o cenare solo nei luoghi di ristorazione con tavoli all’aperto. Dal primo giugno si mangia nei ristoranti con tavoli al chiuso solo a pranzo. In zona arancione sarà mantenuta la sola possibilità di asporto, così come in quella rossa. Nelle linee guida stilate dalle Regioni, e che dovranno essere vagliate dal Cts, è stato proposto un metro di distanza nei ristoranti all’aperto o al chiuso – se la situazione pandemica lo consente – per aumentare a due laddove la condizione di diffusione del virus si dovesse aggravare.
    TEATRI, CINEMA, MUSEI E FIERE – Dal 26 aprile teatri, cinema e spettacoli tornano ad essere consentiti in zona gialla all’aperto. Al chiuso gli spettacoli saranno consentiti con i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anti contagio. Musei aperti in zona gialla. Le attività fieristiche riapriranno il primo luglio. Nelle linee guida proposte dalle Regioni, si era ipotizzato almeno un metro di distanza – frontale o laterale – tra spettatori al cinema o al teatro se indossano la mascherina e almeno due metri di distanza qualora le disposizioni prevedano di non indossarla.
    PALESTRE – Dal 26 aprile saranno consentiti gli sport all’aperto mentre il primo giugno riapriranno al chiuso anche le palestre. Nelle linee guida delle Regioni è stato chiesto di regolamentare l’accesso agli attrezzi, delimitando le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica e almeno due metri durante l’attività fisica e di evitare lo sport da contatto fisico.
    LIDI, TERME, PARCHI TEMATICI E PISCINE – Le piscine all’aperto riapriranno il 15 maggio e per la stessa data dovrebbe essere prevista per gli stabilimenti balneari. Dal primo luglio ripartono gli stabilimenti termali e parchi tematici. Le linee guida proposte dalle Regioni chiedono prenotazioni per l’accesso alle piscine e liste da conservare almeno per 14 giorni, oltre a postazioni che permettano la distanza di almeno due metri tra le persone. (ANSA).   

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    Sigarette vietate ai giovani, la Nuova Zelanda lancia la sfida

    Nuova Zelanda libera dal vizio del fumo entro il 2025: è l’ambizioso obiettivo del governo progressista di Jacinda Ardern, che ha annunciato una serie di proposte volte a vietare le sigarette alla generazione dei nati dopo il 2004. “Abbiamo bisogno di un nuovo approccio”, ha sottolineato il ministro associato della salute, Ayesha Verrall. “Circa 4.500 neozelandesi muoiono ogni anno a causa del tabacco e dobbiamo accelerare per essere in grado di raggiungere l’obiettivo di diventare smoke-free nel 2025”, ha spiegato, come riporta il Guardian.
    I piani includono l’aumento graduale dell’età legale per fumare, il divieto di vendita di sigarette e prodotti del tabacco a chiunque sia nato dopo il 2004, rendendo il fumo di fatto illegale per quella generazione. Inoltre è stata presa in considerazione una riduzione significativa del livello di nicotina e la limitazione dei luoghi in cui è possibile vendere tabacco e sigarette. Le proposte sono state accolte con favore da numerose organizzazioni di sanità pubblica. Che rilevano come il vizio del fumo sia più marcato nelle comunità a basso reddito. Allo stesso tempo, ci sono perplessità e critiche alla svolta smoke-free. Tremano soprattutto i piccoli negozianti che vendono tabacco, e c’è anche il rischio che il crimine organizzato veda prosperare ulteriormente il mercato nero (lo stesso governo ha ammesso tale rischio). L’opposizione di destra, inoltre, ha rilevato che abbassare il tasso di nicotina potrebbe provocare l’effetto contrario, ossia spingere le persone a fumare di più. E soprattutto, la stretta anti-fumo ha sollevato domande su quanto il governo possa spingersi per intervenire nella vita delle persone.
    Le sigarette in Nuova Zelanda provocano un decesso per cancro su quattro, e circa mezzo milione di persone ha il vizio del fumo. Tra fumatori più incalliti ci sono i Maori. Tanto che il cancro è la causa principale di morte tra le donne della comunità indigena. E la seconda tra gli uomini.   

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    Draghi: 'Pass tra Regioni di colore diverso. Un sostegno a chi ha perso tutto'

    “Si può guardare al futuro con prudente ottimismo e fiducia”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa.

    Il governo sulle aperture oggi ha preso “un rischio ragionato, un rischio fondato sui dati che sono in miglioramento”. Draghi ha confermato che la cabina di regia “anticipa al 26 di questo mese l’introduzione della zona gialla, ma con un cambiamento rispetto al passato, nel senso che si dà precedenza all’attività all’aperto, anche la ristorazione a pranzo a cena e alle scuole tutte, che riaprono completamente in presenza nelle zone gialla e arancione mentre in rosso vi sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza”.”La campagna di vaccinazione va bene, con tante sorprese positive e qualcuna negativa e questo è stato fondamentale per prendere le decisioni” sulle riaperture.”Questo rischio che incontra le aspettative dei cittadini si fonda su una premessa: che i comportamenti siano osservati scrupolosamente, come mascherine e distanziamenti, nelle realtà riaperte”. Draghi ha auspicato per questo l’attenzione delle istituzioni e forze del’ordine: “In questo modo il rischio si trasforma in opportunità”.”Gli spostamenti saranno consentiti tra regioni gialle e con un pass tra regioni di colori diversi”, ha spiegato Draghi.
    Con il Def e lo scostamento si fa “una scommessa sul debito buono”, ha detto Draghi. “Franco ha enunciato il Def e l’entità dello scostamento, 40 miliardi. Non merita attenzione solo la cifra ma il percorso di rientro dal deficit, che è poco meno del 12%, solo nel 2025 si vedrà il 3%. Questa è una scommessa sulla crescita: se la crescita sarà quello che ci attendiamo da tutti questi provvedimenti, dal piano di investimento, dal Pnrr, dalle riforme, pensiamo che non servirà una manovra correttiva negli anni a venire. Il processo si traduce in un’uscita dal debito per effetto della crescita”.”Il Pnrr è fatto di 191,5 miliardi circa, di cui 69 a fondo perduto, 122 prestiti, più 30 del fondo di accompagnamento al Pnrr”. “Il ministro Giovannini ed io abbiamo nominato 57 commissari per 57 opere pubbliche, opere che erano già finanziate e aspettavano di essere attuate . La domanda che uno si fa è: ma quando le vedo queste opere? Giovannini questo pomeriggio spiegherà il cronoprogramma con la data di apertura dei cantieri”, ha spiegato il premier.”A proposito del decreto sostegni, è segnato da rapidità dei pagamenti, dal 30 marzo a oggi sono stati pagati due miliardi nella prima settimana e nella seconda un miliardo, ma i pagamenti non sono ancora terminati”, ha sottolineato Draghi.”Saranno definitive le riaperture? Quando ho parlato di rischio ragionato è questa la risposta: se i comportamenti sono osservati e sulla campagna vaccinale non ho dubbi che sarà sempre meglio la possibilita che si torni indietro è molto bassa e in autunno la vaccinazione sarà molto diffusa”.”La questione aperta è se introdurre cambiamenti” nei prossimi sostegni alle imprese: “il criterio adottato nel primo decreto è quello del fatturato ma ha suscitato perplessità in tanti per vari motivi. Il ministero sta pensando ad aggiungere, oltre a quello del fatturato, anche un criterio che riguarda l’utile, l’imponibile fiscale, in modo da vedere esattamente i soggetti più colpiti dalla pandemia”, ha detto Draghi parlando del prossimo decreto per le imprese. “Naturalmente non si può aver tutto: con il fatturato i tempi sono molto rapidi, con altri parametri i tempi si allungano di tre o quattro settimane”.”Le critiche al ministro Speranza dovevano trovare pace fin dall’inizio perché non erano né fondate né giustificate: ho già detto – mi secca doverlo dire in sua presenza – che lo stimo e l’ho voluto io nel governo”.”Queste aperture sono una risposta al disagio di categorie e giovani e portano maggiore serenità nel Paese, pongono le basi per la ripartenza dell’economia. Mi aspetto che avremo un rimbalzo molto forte nei prossimi mesi e poi dovremo attestarci su un sentiero di crescita. Il rimbalzo è certo, non è sicuro esattamente quanto forte sarà. Ma dobbiamo lavorare sulla sfida di assicurare che dopo la ripresa dei prossimi mesi continueremo a crescere e tenere alto il livello dell’occupazione, dopo tantissimi anni in cui purtroppo la situazione è stata diversa”.”I dossier Alitalia e Stellantis? Per la chiusura di questi dossier è stato creato debito. L’esempio di Alitalia è davanti a noi. Se è debito buono? Solo se è stata fatta una riforma della società per andare avanti con proprie ali e non per essere continuamente sussidiata come negli ultimi 20 anni”, altrimenti è “debito cattivo”, ha detto il premier. “Nel fondo di accompagno al Pnrr c’è una posta per l’alta velocità Salerno Reggio Calabria”, ha annunciato. “La logica dei nostri interventi è di due tipi: un sostegno alle persone – umanitario – per coloro che hanno perso tutto e non per colpa loro, un altro serve a evitare che le imprese per mancanza di liquidità chiudano o vengano acquistate da qualcuno che si presenta all’improvviso. Sta capitando”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa. “Ci saranno sicuramente settori industriali che con i cambi di comportamenti e tecnologie non avranno più mercato, in quel caso significherà assistere la transizione”, ha aggiunto.”Il punto è riuscire a produrre la crescita, quello è il criterio per uscire dall’ alto debito,il rapporto debito/pil giudicato con gli occhi di ieri sarebbe molto preccupante ma gli occhi di oggi sono molto diversi. Nessuno nelle conversazioni fatte ha posto eventualità del ritorno alle regole come erano, è una discussione complessa che durerà tutto il prossimo anno, gli altri paesi sono in condizioni non dissimili, c’è un impegno serio verso una decrescita del rapporto debito/pil senza compromettere la crescita dei paesi”.
    Le dichiarazioni del ministro Speranza nella conferenza stampa.”Il principio che utilizzeremo in questa fase caratterizzata dalla gradualità si basa su dato: nei luoghi all’aperto riscontriamo una difficoltà significativa nella diffusione del contagio”, ha detto il ministro della Salute. “Applicheremo questo principio nell’ambito della ristorazione e non. Auspico che il quadro epidemiologico migliorerà per programmare ulteriori aperture per le attività che non si svolgono all’aperto”, aggiunge.”Il 26 aprile è la data chiave in cui ripristiniamo le zone gialle, investendo sugli spazi aperti. Poi una road map accompagnerà le riaperture: il primo giugno alcune attività sportive, il primo luglio le attività fieristiche”.

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    Milano: Salvini propone Albertini come avversario di Sala

    (ANSA) – MILANO, 16 APR – Gabriele Albertini potrebbe essere
    il prossimo candidato del centrodestra alla poltrona di sindaco
    di Milano. A confermarlo è stato il leader della Lega, Matteo
    Salvini, al termine della sua visita all’hub vaccinale della
    ‘Fabbrica del Vapore’. “L’ho sentito più di una volta e abbiamo
    fatto come si fa al bar ad una certa età – ha commentato -.   
    Abbiamo rievocato i bei tempi antichi e abbiamo ricordato quanto
    Milano sia cambiata grazie alla sua giunta e sotto la Lega,
    nonostante in passato non siano mancati gli scontri tra me e
    lui. Per me è stato un ottimo sindaco” e Salvini è convinto “che
    possa essere anche un ottimo sindaco per il futuro”.   
    “La decisione non è solo mia – ha aggiunto il leader del
    Carroccio -. Gli ho parlato io ripetutamente e non mi permetto
    di parlare a nome di altri, anche se i responsabili locali di
    Fdi ci hanno governato con Albertini, De Corato era suo
    vicesindaco, ne ho parlato con Berlusconi e con gli attuali
    consiglieri comunali e penso che Albertini per Sala sia una
    bella sfida sui progetti”. (ANSA).