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    Richiamo Mattarella. 'Tutti uniti come per la Liberazione'

    “Ora più che mai è necessario rimanere uniti in uno sforzo congiunto che ci permetta di rendere sempre più forti e riaffermare i valori e gli ideali che sono alla base del nostro vivere civile, quel filo conduttore che, dal Risorgimento alla Resistenza, ha portato alla rinascita dell’Italia”, scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato, in occasione del 76° anniversario della Liberazione, alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
    “Rinascita, unità, coesione, riconciliazione nella nuova Costituzione Repubblicana, furono i sentimenti che guidarono la ricostruzione nel dopoguerra e che ci guidano oggi verso il superamento della crisi determinata dalla pandemia che, oltre a colpirci con la perdita di tanti affetti, mette a dura prova la vita economica e sociale del Paese”. 
    “Il difficile momento che stiamo vivendo – sottolinea il presidente Sergio Mttarella nel messaggio – limita le modalità di celebrazione ma desidero con uguale intensità, in questo 25 aprile, Festa della libertà di tutti gli italiani, ricordare il sacrificio di migliaia di connazionali che hanno lottato nelle fila della Resistenza e combattuto nelle truppe del Corpo Italiano di Liberazione, di quanti furono deportati, internati, sterminati nei campi di concentramento e delle donne e degli uomini di ogni ceto ed estrazione che non hanno fatto mancare il loro sostegno, pagando spesso duramente la loro scelta. Rinascita, unità, coesione, riconciliazione nella nuova Costituzione Repubblicana, furono i sentimenti che guidarono la ricostruzione nel dopoguerra e che ci guidano oggi verso il superamento della crisi determinata dalla pandemia che, oltre a colpirci con la perdita di tanti affetti, mette a dura prova la vita economica e sociale del Paese. Ora più che mai è necessario – aggiunge il capo dello Stato – rimanere uniti in uno sforzo congiunto che ci permetta di rendere sempre più forti e riaffermare i valori e gli ideali che sono alla base del nostro vivere civile, quel filo conduttore che, dal Risorgimento alla Resistenza, ha portato alla rinascita dell’Italia. Nell’onorare il ricordo di quanti sono stati protagonisti della conquista della libertà e della democrazia, rivolgo ai rappresentanti delle Forze Armate, delle Associazioni Combattentistiche, d’Arma e partigiane, il saluto di tutti gli italiani, riconoscenti per l’instancabile opera volta a mantenere vivi gli ideali di abnegazione, spirito di sacrificio e democrazia simboleggiati dal tricolore. Viva la Liberazione, viva la Repubblica”.

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    Recovery, cdm nella notte. Draghi sblocca l'impasse con l'Ue

    Il colloquio del premier Mario Draghi con Ursula Von Der Leyen, affermano fonti di governo italiane, ha “sbloccato l’impasse” nelle interlocuzioni con la Commissione europea che aveva portato allo slittamento in queste ore del Consiglio dei ministri. A questo punto, si attende a breve la convocazione dei ministri a Palazzo Chigi per il Consiglio dei ministri.Il premier, viene spiegato, ha garantito l’impegno dell’Italia sulle riforme: ci sarà il cambio di passo necessario per garantire il rilancio e la crescita del Paese.
    Ma dalla maggioranza si segnalano criticità anzitutto sulla richiesta di proroga anche per il 2023 del superbonus. Un punto definito ‘essenziale’ dall’ex premier Conte che, per la prima volta, interviene su un tema di governo da leader del M5s. Per il superbonus anche l’Abi. Mentre fonti di Fi affermano che la ministra Gelmini avrebbe avuto assicurazioni dal ministro dell’Economia Franco che le risorse per il 2023 “saranno indicate dalla prossima legge di bilancio”.
    “Per il M5s sarà molto difficile dire sì al Pnrr qualora non dovessero arrivare garanzie su questa estensione” del superbonus al 2023, “perché una brusca interruzione del percorso avviato avrebbe effetti nefasti su una macchina virtuosa che si è appena messa in moto. Il presidente Draghi lanci un segnale e si impegni subito davanti al Parlamento: bisogna dare certezze tanto alle imprese tanto ai cittadini”. Lo scrivono in una nota i senatori M5s della commissione Industria, Gianni Girotto, Cristiano Anastasi, Gianluca Castaldi, Marco Croatti, Gabriele Lanzi e Sergio Vaccaro.
    “Dopo settimane di lavoro, siamo contenti di constatare che nel Pnrr ci siano oltre 10 miliardi di euro per il Superbonus. Inoltre nel fondo investimenti ci sono altri 8 miliardi di euro. La delegazione del Movimento 5 Stelle in Cdm chiederà garanzie nero su bianco affinché nei prossimi provvedimenti economici venga prorogato al 2023”, rende noto la delegazione di governo M5S composta dai ministri Stefano Patuanelli, Luigi Di Maio, Federico D’Incà, Fabiana Dadone.
    “Su #superbonus si sta andando avanti e bene. Può essere una svolta vera. La Regione Lazio ha lanciato un piano da 330 milioni per rigenerare dal punto di vista energetico 12mila case popolari nelle periferie di Roma. Uno dei più grandi investimenti sulla rigenerazione urbana nella storia della Capitale”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Nicola Zingaretti. “Per tutto il Lazio arriveremo a stanziare un investimento di almeno 1 miliardo di euro per uno dei più importanti cantieri di trasformazione green in Italia – ha aggiunto – È molto importante che il Governo proroghi fino al 2023 uno strumento rivoluzionario”.
    “Molto contento che nel Pnrr ci siano oltre 10 miliardi, più 8 nel fondo investimenti”, ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in merito al nodo Superbonus prima del Consiglio dei ministri.
    Il Partito democratico è in pressing per la proroga del Superbonus al 2023 e per inserire nel Pnrr condizionalità per l’occupazione di donne e giovani, si apprende da fonti di governo Dem.

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    Covid: ordinanza Spirlì, garantire Did in scuole superiori

    (ANSA) – CATANZARO, 24 APR – Il presidente ff della Regione
    Calabria Nino Spirlì ha firmato oggi l’ordinanza n. 28 che
    recepisce il provvedimento dello scorso 23 aprile con il quale
    il ministro della Salute Roberto Speranza, nell’ambito delle
    misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza
    epidemiologica da Covid-19, ha disposto che, da lunedì 26
    aprile, continuino ad applicarsi, in tutto il territorio
    regionale, le misure della “zona arancione”.   
    L’ordinanza introduce anche misure per la didattica delle
    scuole di ogni ordine e grado, in applicazione dell’articolo 3
    del decreto legge 22 aprile 2021 n.52, “disposizioni urgenti per
    le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine
    e grado e per l’istruzione superiore”. “In particolare – è
    scritto nell’ordinanza -, fino alla conclusione dell’anno
    scolastico 2020-2021, le istituzioni scolastiche secondarie di
    secondo grado statali e paritarie e le scuole di istruzione e
    formazione professionale limitano la didattica in presenza a non
    più del 70% della rispettiva popolazione studentesca, nel
    rispetto di tutte le misure di prevenzione vigenti; la restante
    parte della popolazione studentesca si avvarrà della didattica a
    distanza, fatte salve le deroghe circa l’attività in presenza,
    già individuate nelle specifiche ordinanze emergenziali e nelle
    disposizioni nazionali vigenti”.   
    Nel provvedimento si ribadisce la raccomandazione, per le
    istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado “di
    garantire e rendere pienamente fruibile la didattica integrata
    online, in modalità sincrona per la restante parte degli
    studenti non presenti in aula; di favorire la didattica digitale
    integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano
    esplicita richiesta con modalità specificamente definite,
    nell’ottica di una migliore gestione della ripresa della
    didattica in presenza”. (ANSA).   

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    Recovery: Pichetto rassicura, sede I3A sarà a Torino

    (ANSA) – TORINO, 24 APR – La sede dell’Istituto di
    intelligenza artificiale sarà a Torino. Lo afferma all’ANSA il
    senatore piemontese Gilberto Pichetto Fratin, viceministro dello
    Sviluppo economico con delega all’Industria e all’Innovazione,
    sgomberando il campo dai dubbi emersi nelle ultime ore
    sull’assenza dell’I3A nella bozza che riporta i progetti del
    Pnrr.   
    “La mia posizione, come quella della viceministro Castelli, è
    chiara – sottolinea – La sede sarà a Torino e i decreti
    attuativi del Recovery Fund lo specificheranno, formalizzando
    l’intesa non scritta dei mesi scorsi”. (ANSA).   

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    Recovery: Torino senza più I3A, Appendino 'intervenga Cdm'

    (ANSA) – TORINO, 24 APR – “Ci aspettiamo che il Consiglio
    dei Ministri fughi ogni dubbio emerso con la diffusione delle
    bozze relative ai progetti del Pnrr e che, già nel prossimo
    passaggio in CdM dedicato al piano nazionale per le opere e le
    progettualità da finanziare attraverso le risorse europee del
    Recovery fund, confermi la scelta di Torino come sede di I3A,
    l’Istituto di intelligenza artificiale”. Così la sindaca di
    Torino, Chiara Appendino, sull’assenza dell’I3A nella bozza che
    riporta i progetti del Pnrr.   
    Nel chiedere che Torino venga confermata come sede
    dell’Istituto di intelligenza artificiale (I3A), la sindaca
    Appendino invita a “rispettare l’impegno e di mantenere
    l’indirizzo prima stabilito nel Cdm dello scorso 4 settembre e
    poi ancora confermato nelle passate settimane con il parere sul
    Pnrr espresso in sede di commissione parlamentare”. (ANSA).   

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    Dl aperture: salta il riavvio dei centri commerciali nei weekend

    Niente riapertura dei centri commerciali nei fine settimana. Nel testo finale, arrivato in Gazzetta Ufficiale, del decreto aperture non c’è più il riferimento previsto dalle bozze che prevedeva la possibilità di aprire i centri commerciali, i parchi commerciali e le strutture analoghe nei fine settimana a partire dal 15 maggio.
    L’indicazione arriva all’ANSA dal presidente di Federdistribuzione, Alberto Frausin. “E’ una scelta inaspettata e senza alcuna spiegazione”, afferma.
    I centri commerciali hanno preso tutte le misure per garantire la sicurezza contro il Covid ma hanno bisogno di certezza sulla data di riapertura. E’ quanto afferma il presidente di Federdistribuzione Alberto Frausin all’ANSA. “Prendiamo atto che la riapertura dei centri commerciali durante il fine settimana è stata cancellata, senza alcuna spiegazione – afferma Frausin – Non possiamo accettare che le aziende del commercio, che hanno sempre risposto con responsabilità durante tutte le fasi dell’emergenza pandemica, non abbiano una prospettiva certa sulla data di riapertura dei punti vendita, a differenza di tutti gli altri settori”.
     “E’ un fatto inspiegabile e altamente preoccupante il dietrofront di cui abbiamo avuto notizia nottetempo a proposito della mancata riapertura dei centri commerciali”. È quanto dichiara all’ANSA il presidente di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) e Coop Italia, Marco Pedroni. “Non conosciamo le ragioni che sottendono a tale decisione”, osserva il presidente.”I centri commerciali sono luoghi sicuri dove sono state attivate tutte le misure precauzionali richieste, in qualsiasi giorno della settimana inclusi i week end. Chiediamo con forza – conclude Pedroni – la correzione del testo del Decreto che permetta così la riapertura dei centri commerciali”.   

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    Da Lampedusa a oggi, la tragedia dei migranti

    Una lunghissima strage che ha trasformato il fondale del Mediterraneo in un cimitero. Sono decine di migliaia i migranti annegati mentre cercavano di raggiungere l’Europa, da quel 3 ottobre 2013 quando il naufragio a Lampedusa lasciò un segno indelebile con 368 bare allineate in un hangar, fino a oggi, con gli oltre 100 morti al largo della Libia.
    Ecco i principali precedenti:
    * 3 ottobre 2013 – La tragedia di Lampedusa. A perdere la vita su un barcone naufragato al largo dell’isola sono 368 persone, tra le quali tante donne e tanti bambini; 155 i superstiti.
    * 2 luglio 2014 – Affonda un gommone con 101 persone a bordo. Un mercantile ne salva 27, altre 74 sono disperse.
    * 22 agosto 2014 – Oltre 200 vittime in un naufragio davanti alle coste libiche. Molti i cadaveri recuperati sulla spiaggia.
    * 14 aprile 2015 – Naufragio al largo della Libia: circa 300 i morti, secondo le testimonianze dei sopravvissuti.
    * 18 aprile 2015 – Il sovraffollamento e le manovre errate sono le cause del naufragio nel canale di Sicilia costato la vita ad almeno 700 persone (ma alcuni testimoni parlano di 900, la tragedia più grave di tutte). Solo 28 i superstiti.
    * 5 agosto 2015 – Peschereccio si capovolge vicino alla Libia. A bordo 600 persone, 300 in salvo, recuperati solo 25 cadaveri.
    * 18 aprile 2016 – Naufraga barcone con circa 500 migranti a bordo, quasi tutti dispersi nel Mediterraneo, partito dalla Libia e diretto verso l’Italia.
    * 3 giugno 2016 – In Libia, nella città costiera di Zuwara, la spiaggia si ricopre di corpi di migranti lungo ben 25 chilometri. Sono almeno 117 i corpi ritrovati.
    * 3 novembre 2016 – 239 migranti muoiono in due naufragi al largo della Libia.
    * 23 marzo 2017 – Si temono almeno 240 morti in un doppio naufragio, sulla rotta tra Africa e Spagna.
    * 13 aprile 2017 – Quasi 100 dispersi nell’affondamento di un barcone con 120 migrati a bordo al largo delle coste libiche.
    * 7 maggio 2017 – Almeno 113 persone disperse in mare dopo l’affondamento di un gommone al largo di Al Zawiyah. Guardia costiera libica ed alcuni pescatori riescono a salvare solo 7 persone.
    * 1 settembre 2018 – Più di 100 morti, tra cui 20 bambini, nel naufragio di due gommoni partiti dalle coste libiche.
    * 27 agosto 2019 – Al largo di al Khums, ad est di Tripoli, sono 5 i cadaveri recuperati ma il bilancio dei dispersi è di 40 persone.
    * 19 agosto 2020 – Almeno 45 migranti perdono la vita in un naufragio al largo delle coste della Libia. E’ il peggiore episodio dopo che la pandemia aveva rallentato le partenze.
    * 12 novembre 2020 – Almeno 74 migranti annegano nello stesso tratto di mare al largo delle coste libiche. L’imbarcazione trasportava oltre 120 persone, tra cui donne e bambini.
    * 20 febbraio 2020 – In un naufragio al largo della Tunisia, muoiono 41 persone, tra cui almeno un bambino.
       

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    Torino: Giuntoli disponibile correre per il centrosinistra

    (ANSA) – ROMA, 23 APR – Spunta la candidatura a sindaco di
    Massimo Giuntoli, presidente dimissionario dell’ordine degli
    architetti di Torino appena eletto nel Consiglio nazionale, per
    il centrosinistra nel capoluogo piemontese. In un incontro con
    Francesco Boccia, questa mattina a Roma, Giuntoli ha confermato
    la disponibilità a correre in una coalizione civica allargata al
    Pd, al M5S e a tutta la sinistra, qualora non dovesse esserci il
    rettore del Politecnico Guido Saracco, a cui è legato da un
    rapporto di stima e di amicizia.   
    Secondo quanto si apprende, nel corso dell’incontro al
    Nazareno Giuntoli ha consegnato a Boccia il dossier Torino, 200
    slide. Si tratta del programma costruito attraverso l’ascolto
    della cittadinanza e in giro per i quartieri, e un sondaggio sul
    sentiment Torino, diviso per circoscrizioni, temi e intenzioni
    di voto, fatto su 9 mila persone utilizzando intelligenza
    artificiale ed open data. (ANSA).