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    Mattarella, il Paese va modernizzato garantendo la coesione

    “Guidare i processi economici e civili, cercando di rendere più moderno il Paese, con le sue imprese e la sua pubblica amministrazione e, al tempo stesso, di garantire inclusione e coesione, resta un traguardo verso il quale orientare l’azione delle istituzioni, dei corpi sociali, dei cittadini”. Lo dice Sergio Mattarella in un messaggio in occasione dell’anniversario della scomparsa di Massimo D’Antona, il giurista assassinato dalle Nuove Brigate Rosse il 20 maggio del 1999. “Per onorare – aggiunge – gli uomini che hanno pagato con la vita il loro impegno per migliorare le condizioni di lavoro e per costruire politiche pubbliche capaci di ridurre le diseguaglianze”, con servizi efficienti e più facile accesso all’occupazione. 
    D’Antona, sottolinea Mattarella, era “un riformatore, un uomo del dialogo che ha posto la propria passione civile a servizio del progresso del Paese: per questo è stato ucciso da terroristi sconfitti, ridotti ormai a una banda di killer sanguinari. Nella follia e disumanità brigatista D’Antona è stato individuato come obiettivo da eliminare, al pari di altri intellettuali”: Tarantelli, Ruffilli, Biagi, accomunati dalla “opera di cucitura tra interessi potenzialmente contrastanti e tra le necessarie innovazioni e la tutela dei diritti a cui la Costituzione dà carattere di universalità”.

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    Tesei, non è momento di inasprire pressione fiscale

    (ANSA) – PERUGIA, 20 MAG – “Non mi sembra questo il momento
    di inasprire la pressione fiscale nazionale”: la presidente
    della Regione Umbria Donatella Tesei, Lega, interviene così
    sulla proposta del segretario del Pd Enrico Letta in materia
    fiscale. Lo fa rispondendo all’ANSA.   
    “Ritengo che il rigore di bilancio sia un valore importante”
    ha sottolineato Tesei. “E lo è proprio – ha aggiunto – perché
    nei momenti di difficoltà consente di attuare politiche
    espansive, investendo per rilanciare l’economia, rimettere in
    modo la fiducia, salvare ricreandoli posti di lavoro. È questo
    ciò che il presidente Mario Draghi definisce ‘debito buono'”.   
    Per Tesei “il Covid è stato ed è paragonabile economicamente
    ad una guerra”. “Durante e dopo una guerra – ha affermato – non
    si aumenta il livello di tassazione, peraltro tassando spesso
    ciò che è già stato tassato, ma si allenta la pressione fiscale
    e si investe denaro pubblico per far ripartire vita ed economia,
    anche se questo genera debito, perché se ben utilizzato sarà
    certamente debito buono. Non mi sembra questo – ha ribadito
    Tesei – il momento di inasprire la pressione fiscale nazionale”.   
    (ANSA).   

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    Sostegni bis, via libera al decreto. Draghi: 'Siamo pronti ad accogliere turisti da tutto il mondo'

    Via libera al Decreto Sostegni bis dal Consiglio dei ministri. Oltre al pacchetto si ristori per le attività economiche c’è anche la norma  “anti licenziamenti”. Per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno, il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto. Inoltre dal primo luglio le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali a condizioni che non licenzino.
    “Oggi il Cdm ha approvato il decrerto imprese, lavoro, sanità, giovani: è un decreto in parte diverso dal passato, perché guarda al futuro, guarda al Paese che si riapre ma allo stesso tempo non lascia indietro nessuno. Assiste, aiuta”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa. Il decreto Sostegni bis vale “circa 40 miliardi, di cui 17 a imprese e professioni, 9 alle imprese per aiuti sul credito, 4 ai lavoratori e alle fasce in difficoltà”. 
    SOSTEGNI- Quattro miliardi del dl Sostegni bis andranno “ai lavoratori e alle fasce in difficoltà in parte per supplire alla situazione di emergenza, sia per accompagnare i lavoratori in un processo che sarà complicato. Bisognava attrezzarsi ad affrontare questa congiuntura che è positiva ma difficile”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa. “Per la prima volta accanto al criterio del fatturato si usa anche l’utile che è molto più giusto ma ovviamente ci vorrà più tempo, la seconda novità è l’arco temporale che ora abbraccia 370mila nuove partite Iva che vengono incluse”.  “Per la prima volta c’è un fondo per la ricerca di base, si chiamerà Fondo italiano per la scienza, con 50 milioni e 150 per ogni anno a venire. E’ un investimento molto significativo per richiamare giovani e meno giovani che sono andati via” dice il presidente del Consiglio. “Sul Pnrr non c’è stato alcun rallentamento il tempo passato” è stato “necessario per affrontare la complessità dei temi”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi. “Noi per la fine di questo mese abbiamo l’attrezzatura per cominciare a partire, ma ci sono ancora tanti altri provvedimenti da prendere”. Guardando alle cose da fare “ho detto ‘accidenti quante cose nel mese di maggio’, ora ci stiamo arrivando ma le abbiamo fatte tutte”.
    “Se la situazione pandemica continua a migliorare come vediamo attualmente, mi auguro che non ci sarà bisogno di decreti di questo tipo nel corso di quest’anno”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa rispondendo a una domanda su eventuali nuovi scostamenti e altri decreti Sostegni. “Il miglior sostegno è la riapertura”, ha aggiunto.
    TURISMO- “Per il turismo c’è molto nel decreto attuale ma la miglior misura per il turismo sono le riaperture. Da domenica 16 maggio non è più necessaria la quarantena, ma solo un tampone negativo. Abbiamo anche rafforzato i voli Covid tested, raggiungendo Venezia e Napoli, ampliando i Paesi di provenienza. L’Italia è pronta ad accogliere i turisti da tutto il mondo”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa.
    AIUTI AI GIOVANI -“Per i giovani c’è un ampia parte del decreto, in particolare la possibilità di comprare una casa: imposta di registro e mutuo sono state cancellate e questo vale per tutti i giovani, per i meno abbienti, con Isee credo fino a 40mila euro, c’è anche la garanzia dello stato sull’80%” del mutuo. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa, sottolineando che sarà “più facile per tutti i giovani comprare casa e costruirsi una famiglia e dare quell’elemento di sicurezza che manca oggi”.
    PROPOSTA LETTA – “Non ne abbiamo mai parlato, non l’abbiamo mai guardata ma non è il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa rispondendo a chi gli chiede di commentare la proposta di Enrico Letta di tassare i più ricchi per pagare uan dote ai giovani.
    LOTTA AL COVID -“Voglio esprimere la mia soddisfazione per la decisione di lunedì scorso sulle riaperture graduali con il rischio calcolato, per procedere un po’ alla riapertura del paese e che è gran parte frutto della campagna vaccinale seguita dal governo”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa. “C’è una decisione di cui fiero, la sterzata che si è data sulle classi di età per le vaccinazioni, circa due mesi fa si è data priorità ai soggetti più fragili, due mesi fa la classe tra 70-79 anni era la categoria meno vaccinata tra tute le categorie, oggi siamo all’80% questo che vuol dire che è la terza coorte dopo ultra novantenni e ottantetnni”. 
    FISCO –  Sulla riforma fiscale “quello che ho detto è che il principio di progressività va preservato e la riforma fiscale deve contribuire alla crescita. Non è tempo di politiche fiscali restrittive” Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa sottolienando tuttavia che, sul dossier, se ne occuperà in futuro una commissione ad hoc. 
    ALITALIA- “E’ un dossier che si trascina da un po’ di tempo, ci stiamo avvicinando a una soluzione, un accordo con la commissione Ue per l’avvio della nuova Ita, la questione importante da parte della commissione è che vi sia discontinuità per la questione degli aiuti di Stato, a breve dovremo trovare questa soluzione e consentire a Ita di partire”. Così il ministro dell’Economia Daniele Franco in conferenza stampa dopo l’ok al decreto Sostegni bis rispondendo a una domanda su Alitalia. “Subito dopo” la partenza di Ita “si porrà la questione di eventuali partner, sappiamo che vi sono partner interessati ma è qualcosa che affronteremo nella fase successiva. Penso che si riconosca il valore del brand Alitalia e verrà comunque mantenuto”. Così il ministro dell’Economia Daniele Franco in conferenza stampa dopo l’ok al decreto Sostegni rispondendo a una domanda su Alitalia.

       

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    Draghi stoppa Letta sulla tassa di successione

    La proposta del segretario del Pd, Enrico Letta, di finanziare una “dote per i diciottenni” con una tassa di successione viene è stata stoppata a stretto giro dal premier, Mario Draghi. 
    “Su 7 del Corriere lancio la proposta di dote per i diciottenni. Per la generazione più in crisi un aiuto concreto per studi, lavoro, casa. Per essere seri va finanziata non a debito (lo ripagherebbero loro) ma chiedendo all’1% più ricco del paese di pagarla con la tassa di successione”, ha scritto su Twitter Letta che per ottenere quell’obiettivo – come si legge in un passo dell’intervista anticipata da Corriere.it – si dice “disposto a venire a patti anche sulla legge elettorale”. 
    “Il mio sogno è trattenere i ragazzi italiani in Italia, senza però farli restare in casa con mamma e papà fino a trent’anni – è la tesi del segretario del Pd -. Il problema principale del nostro Paese è che non fa più figli. Ci vuole una dote per i giovani, finanziata con una parte dei proventi della tassa di successione, e un accesso ai mutui-abitazione anche per chi non ha genitori in grado di fornire garanzie”. 
    Nella conferenza stampa di presentazione del Dl Sostegni bis, Draghi ha liquidato così la proposta: “Non ne abbiamo mai parlato, non l’abbiamo mai guardata ma non è il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli”. 
    “Anche in questa circostanza c’è piena sintonia con il premier Draghi, se c’è una cosa di cui l’Italia non ha bisogno sono nuove tasse. Letta e il Pd si rassegnino”, ha commentato il leader della Lega, Matteo Salvini su twitter. Contro l’idea di Letta si schiera anche Forza Italia. “Fintanto che al governo ci saranno Fi e il centrodestra, Letta si scordi qualsiasi irricevibile aumento di tasse – afferma Roberto Occhiuto, capogruppo di Fi alla Camera -. Il segretario dem vuole mettere le mani nelle tasche degli italiani? Lo dica ai cittadini in campagna elettorale e proponga al Paese un esecutivo di sinistra con al primo punto l’aumento della pressione fiscale. Per quanto ci riguarda quella di Letta è un’idea non percorribile da questo governo di unità nazionale che ha come obiettivi il superamento dell’emergenza sanitaria ed economica”. 

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    Draghi incontra i genitori di Regeni a Palazzo Chigi

    Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi a Palazzo Chigi un incontro con i genitori di Giulio Regeni, lo studente friulano rapito e morto nel 2016 in Egitto.
    Insieme al padre Claudio e alla madre Paola Deffendi, era presente l’avvocato di Regeni, Alessandra Ballerini. È stato condiviso l’impegno a tenere prossimi, nuovi incontri.   

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    M5s, il Tribunale di Cagliari nomina un nuovo curatore

    Il tribunale di Cagliari ha accolto l’istanza del M5s che aveva chiesto la revoca del curatore legale Silvio Demurtas, ed ha nominato un nuovo rappresentante per il Movimento, l’avvocato di Cagliari Gianluigi Perra.
    “Il provvedimento del Presidente del Tribunale di Cagliari conferma comunque la necessità che il M5S sia rappresentato, nel procedimento d’impugnazione promosso da Carla Cuccu, da un curatore speciale stante l’attuale mancanza di un legale rappresentante” commentano gli avvocati Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè, legali di Carla Cuccu, la consigliera M5s che era stata espulsa dal Movimento.   

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    Il leghista Volpi lascia il Copasir Salvini: 'Ora si dimettano tutti'

    Il leghista Raffaele Volpi si è dimesso da presidente del Copasir, in stallo ormai dall’insediamento del governo Draghi, perché l’opposizione ne rivendica la presidenza. Volpi, assieme all’altro componente della Lega, Paolo Arrigoni, ha rassegnato le dimissioni da componente del Comitato parlamentare per sicurezza della Repubblica, e il Carroccio da ora “pretende l’immediata, integrale applicazione della legge 124 del 2007 che prevede l’assegnazione all’opposizione di 5 componenti su 10 tra cui poter scegliere l’eventuale Presidente”.
    “Ora attendiamo le dimissioni di tutti gli altri componenti e la nomina di un altro comitato”, ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini.
    La mossa leghista è arrivata a stretto giro dopo quella con cui M5s e Pd in mattinata hanno annunciato la decisione di lasciare i lavori del Copasir. “Nel pieno rispetto delle prerogative istituzionali abbiamo votato la delibera adottata dall’ufficio di presidenza in ordine all’attivazione di quanto stabilito dall’art. 34 della legge 124/2007. Al tempo stesso, al fine di porre il Comitato al di fuori delle ripercussioni politiche e ripristinare quanto stabilito dal comma 3 dell’articolo 30, acquisita sul merito anche la condivisione del gruppo parlamentare di Leu, abbiamo abbandonato i lavori del Copasir al fine di contribuire alla soluzione della titolarità della Presidenza del comitato medesimo”, hanno dichiarato i componenti del Copasir Dieni, Cattoi, Castiello del M5s, e Borghi del Pd. 

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    Consulta: stop stabilimenti e bar spiagge sarde tutto l'anno

    (ANSA) – CAGLIARI, 20 MAG – La Corte costituzionale ha
    bocciato un’altra delle leggi della Regione Sardegna impugnata
    dal Governo. Si tratta di un provvedimento di fine febbraio 2020
    sul Piano di utilizzo dei litorali. In particolare, la Consulta
    ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 2 sul posizionamento
    delle strutture amovibili a scopo turistico per tutto l’anno per
    favorire la destagionalizzazione a condizione che l’operatore,
    entro il 31 ottobre di ciascun anno, programmi e comunichi, ai
    sensi dell’ordinanza balneare periodica, un minimo di 10 mesi di
    operatività sui dodici mesi successivi. Secondo la Corte, la
    Regione esorbiterebbe dagli spazi di competenza riservati
    nell’art. 3 dello Statuto speciale, specie perché,
    nell’esercizio delle sue competenze, dovrebbe osservare le norme
    che lo Stato detta in materia di tutela del paesaggio e di
    livelli essenziali delle prestazioni.   
    Per i giudici costituzionali “‘Il mantenimento delle opere
    precarie in questione’ – come questa Corte ha già affermato –
    non può certo avvenire ‘in mancanza della necessaria positiva
    valutazione di compatibilità paesaggistica’ (sentenza n. 232 del
    2008), potendosi determinare uno sfruttamento delle coste che
    svilirebbe le loro bellezze naturali. È chiaro che, in assenza
    del controllo periodico delle autorità paesaggistiche preposte
    alla tutela del vincolo- scrive la Corte -, la legge regionale
    che permette di posizionare, per tutto l’anno, le strutture
    turistico-ricreative, può produrre un danneggiamento,
    indiscriminato, del valore preminente connaturato al litus
    maris”.   
    Altre censure sollevate dal Governo, sempre sul posizionamento
    delle strutture turistiche amovibili sui litorali, sono invece
    state respinte dalla Consulta. (ANSA).