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    Festival Link su ripresa sostenibile, con Segrè e Botteri

    (ANSA) – TRIESTE, 03 GIU – È in programma da giovedì 2 a
    domenica 5 settembre, in presenza, in Piazza Unità d’Italia,
    l’8/a edizione di Link, Festival del Giornalismo e dei nuovi
    media, con tema la ripresa sostenibile, attraverso un intreccio
    di temi e percorsi, il filo rosso del cartellone che si dipanerà
    nella Fincantieri Newsroom, curato da Francesca Fresa con
    Giovanni Marzini.   
    “Ripartire guardando allo sviluppo sostenibile, cruna
    dell’ago per il nostro futuro, e alla ripresa nelle stagioni
    post-pandemiche: questo il motore dei dialoghi di Link Festival
    2021”, spiega Marzini. “Con un cartellone articolato e inclusivo
    della celebrazione di prestigiosi riconoscimenti che la rassegna
    ha contribuito a lanciare – anticipa la curatrice Francesca
    Fresa – A cominciare dallo storico Premio FrulAdria Testimoni
    della storia, nel tempo conferito a nomi che hanno scritto
    pagine importanti del giornalismo italiano come Gianni Minà,
    Giovanni Floris, Lilli Gruber, Ferruccio De Bortoli, Ezio Mauro,
    Corrado Formigli, Vittorio Zucconi, Gian Antonio Stella e
    Giovanni Minoli. Quest’anno la celebrazione del Premio sarà al
    centro della serata inaugurale, giovedì 2 settembre. Mentre
    nella mattinata di venerdì 3 settembre il focus si sposterà
    sullo storico Premio San Giusto d’oro, organizzato da Assostampa
    FVG: avremo a Link Festival il vincitore 2021, l’agroeconomista
    Andrea Segrè, e la giornalista Giovanna Botteri. Sul palco di
    Link anche l’edizione 2021 del Premio Unicef e la 2^ edizione
    del Premio Fieri promosso da Fincantieri: lo scorso anno il
    riconoscimento era andato all’economista Giulio Sapelli. Saranno
    anche quest’anno quattro giornate dense di incontri, dialoghi e
    collegamenti in presa diretta con la notizia. Dal 15 al 17
    ottobre torna in presenza anche il Premio Giornalistico Marco
    Luchetta: sarà la 18^ edizione del prestigioso riconoscimento
    dedicato a giornalisti e fotoreporter che, da qualsiasi
    latitudine del pianeta, sanno testimoniare e raccontare con
    sensibilità le ingiustizie e le violenze sui più piccoli. Uno
    spirito umanitario fatto proprio dalla Fondazione Luchetta che
    dal 2004 promuove il Premio, nei prossimi giorni la Giuria 2021,
    presieduta dal giornalista Alberto Matano, annuncerà le terne
    finaliste. (ANSA).   

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    Governo: Meloni da Draghi: 'Attento e disponibile. Spero in incontri cadenzati'

    La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha incontrato il premier, Mario Draghi, a Palazzo Chigi. “Il presidente – ha detto al termine dell’incontro la leader di FdI – è stato molto interessato e cordiale, spero in appuntamenti cadenzati”. “Draghi mi è sembrato attento e disponibile sul tema delle limitazioni della libertà” legate alle misure anti-Covid, ha aggiunto. “Ci sono misure irragionevoli come il coprifuoco, limiti alle persone a tavola, settore wedding in ginocchio, che vanno fermate”, ha osservato.
    “Le risorse vanno messe sulla continuità delle imprese. Poi serve tutela per i non garantiti, quelli atipici, autonomi, senza tutele dallo Stato. Serve Cig e Naspi per autonomi”. “Ho chiesto a Draghi che come ex Bce possa esaminare il nuovo regolamento bancario che prevede l’iscrizione di milioni di italiani nella lista nera di chi non ha accesso al credito solo per avere scoperti minimi. Questo regolamento va sospeso”, ha aggiunto.
    Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto un lungo e proficuo incontro a Palazzo Chigi con la presidente di Fdi, Giorgia Meloni. Durante il colloquio – afferma Palazzo Chigi – sono stati affrontati temi legati alle progressive riaperture, alle misure anti Covid, alla ripresa economica e sociale del Paese.   

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    Alto Adige: la 'Pasionaria' Eva Klotz compie 70 anni

    (ANSA) – BOLZANO, 03 GIU – Eva Klotz compirà domani 70 anni.   
    Prima di sei figli di Risa Pöll e di Georg Klotz, condannato per
    numerosi attentati dinamitardi negli “anni di piombo”
    altoatesini, la ‘Pasionaria del Sudtirolo’ è entrata in politica
    all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso. Nel 1983 è
    stata eletta nel consiglio provinciale di Bolzano dove è rimasta
    fino alla rinuncia nel 2014. “Per tutta la vita, si è spesa per
    l’autodeterminazione e l’indipendenza del Sudtirolo
    dall’Italia”, ricorda in una nota Sued-Tirol Freiheit, movimento
    da lei fondato.   
    “A tutt’oggi Eva Klotz è referente di partiti e movimenti
    politici in Italia e in Europa, perché ha sempre sostenuto e
    promosso l’autodeterminazione e l’aspirazione alla libertà di
    tutti i popoli. Per i suoi modi aperti e rispettosi, ma anche
    per il suo impegno schietto e instancabile, è apprezzata da
    amici e avversari”, conclude il suo partito. (ANSA).   

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    Usa: il figlio di Jeb Bush si candida a procuratore Texas

    George P Bush, il figlio di Jeb Bush e nipote dell’ex presidente George W. Bush, si candida a procuratore generale del Texas sfidando Ken Paxton, che ricopre il ruolo dal 2015. Paxton è sotto indagine per frode finanziaria. Su di lui sta indagando anche l’Fbi dopo che alcuni suoi ex consiglieri lo hanno accusato di aver abusato del suo incarico per aiutare uno dei suoi finanziatori. “Quando è troppo è troppo, Ken. Hai portato troppo scandalo e non abbastanza integrità nei tuoi uffici”, ha detto George P. Bush.    

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    Domani incontro tecnico sul caso dei '4 a tavola'

    Non è ancora risolta la polemica sul numero delle persone a tavola nei ristoranti e le altre indicazioni di dettaglio per le zone bianche e per dirimere la questione è previsto domani un tavolo tecnico dove sarà affrontata la questione. E’ quanto si apprende da fonti di Governo. Secondo le Regioni e diverse componenti del centrodestra, questa interpretazione – concorde con le prescrizioni del Cts – sarebbe ritenuta troppo restrittiva. Un possibile punto di caduta potrebbe essere quello di lasciare il limite solo per i ristoranti al chiuso.Le regioni: sopresi dall’azione autonoma del governo  – “Il tavolo tecnico dove sarà affrontata la questione del limite di 4 persone al tavolo nei ristoranti segue la richiesta in tal senso inviata ieri dalla conferenza delle regioni. L’ipotesi del limite di 4 al chiuso non è stata proposta ufficialmente alle Regioni e non trova riscontro. Nelle interlocuzioni ieri sera si è fatto presente che, considerato come le decisioni assunte sino ad ora (linee guida in primis) siano sempre state condivise in un clima assolutamente collaborativo e di rispetto istituzionale, ha sorpreso che l’interpretazione del governo sul tema sia avvenuta in maniera autonoma”. Si apprende da fonti delle Regioni.
    IL ‘NODO’ DEI 4 A TAVOLA – Nel giorno in cui hanno riaperto in tutta Italia i ristoranti al chiuso a pranzo e a cena, il ministero della Salute ha precisato che sia in zona gialla sia in zona bianca resta il limite di massimo 4 persone al tavolo, salvo che gli occupanti siano tutti conviventi.
    Nelle ore successive il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini ha sentito il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, per risolvere positivamente e superare l’interpretazione sul limite massimo di 4 persone ai tavoli nei ristoranti.
    Il limite massimo di 4 persone – viene fatto notare -, salvo che si tratti di conviventi, si applica ‘solo in zona gialla’ (art. 27 DPCM 2 marzo 2021). Per la zona bianca – questa l’interpretazione dell’ufficio legislativo del Ministero per gli Affari regionali – questa restrizione dovrebbe intendersi superata. 
    Per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa occorre “dare assolutamente delle prospettive ai cittadini e bisogna considerare in maniera diversa le zona gialle da quelle bianche. Almeno per i ristoranti all’aperto in zona bianca si arrivi a togliere il vincolo del limite massimo di quattro persone al tavolo: sarebbe un primo segnale di distensione. Per i locali al chiuso credo si possa anche prevedere una restrizione iniziale, ci può stare purché sia graduale”. 
       

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    Nasce il quotidiano La Ragione, in edicola e online

    (ANSA) – ROMA, 02 GIU – Nasce il 2 giugno, in occasione della
    Festa della Repubblica, una nuova iniziativa editoriale in
    edicola e online: La Ragione – leAli alla libertà, un nuovo
    quotidiano nazionale d’opinione di ispirazione
    liberaldemocratica ed europeista. Il giornale, indipendente e
    non legato ad alcun partito né associazione – spiega una nota –
    nasce per raccontare l’Italia della ripartenza.   
    Il quotidiano si articola attraverso approfondimenti delle
    principali notizie di attualità, politica ed economia, senza
    rinunciare a contenuti di sport, cinema, musica e costume. Gli
    articoli hanno una lunghezza contenuta, per una lettura
    approfondita e puntuale, ma insieme rapida e immediata. Numerose
    le rubriche di approfondimento settimanali, dallo sport alla
    psicologia, dal mondo universitario al lavoro, dall’impresa alla
    tecnologia, ai temi di genere, sociali e della solidarietà.   
    A coordinare il lavoro sono Davide Giacalone, direttore
    editoriale, e Fulvio Giuliani, direttore responsabile. La
    redazione tra Roma e Milano vede tra le principali firme
    Massimiliano Lenzi e Vittorio Pezzuto. Tra i collaboratori, Luca
    Ricolfi, che firma nel primo numero un manifesto per la Libertà
    di parola e contro la dittatura del “politicamente corretto”,
    Raffaele Morelli, don Antonio Mazzi, Alfonso Celotto, Andrea
    Margelletti. L’intenzione è anche di offrire ai giovani
    l’opportunità di scrivere per il quotidiano, sia cartaceo sia
    online, ricevendo un regolare compenso.   
    Il quotidiano è edito dalla cooperativa La Ragione; tra i
    soci sovventori, la fondazione Stichting Social Sport. Il
    capitale è aperto a chiunque desideri investire nel progetto.   
    Per non gravare sui contribuenti, si è scelto di non
    strutturarsi per richiedere contributi pubblici. La società
    editrice La Ragione ha inoltre deciso di sostenere gli
    edicolanti, in una fase di particolare difficoltà, garantendo
    loro l’80% di commissione sul prezzo di copertina di 50
    centesimi; il restante 20%, sempre come da accordi nazionali, è
    riservato alla catena di distribuzione nazionale e locale.   
    La Ragione è disponibile in versione cartacea e digital, sul
    web e mobile app. Il quotidiano è online sul sito web
    www.laragione.eu e app, e sarà completamente gratuito. (ANSA).   

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    Draghi: 'La ripresa c'è, ma per crescere stiamo uniti'

    “E’ la prima volta che esco da Roma da quando la pandemia ha cominciato ad attenuarsi e quello che si percepisce è un sollievo, un entusiasmo, una voglia non solo di ricominciare ma di sprigionare le forze produttive e imprenditoriali, una propria visione”. Lo dice il premier Mario Draghi intervenendo da Spezzano di Fiorano (Mo). 
    “Quest’Italia è viva, forte, e ha tanta voglia di ripartire. I mesi della pandemia sono stati un disastro sanitario, economico, ma anche culturale, sociale, educativo. Le diseguaglianze sono aumentate. Ma, grazie ai sacrifici degli italiani e alla forte accelerazione della campagna vaccinale, abbiamo davanti una fase nuova. Una fase di ripresa e fiducia, su cui costruire un Paese più giusto e più moderno. E liberare le energie che sono rimaste ferme in questi anni”, aggiunge il premier.  “Il compito del governo per questa e tutte le realtà produttive  – prosegue Draghi – è creare un ambiente dove le infrastrutture sono migliori, la formazione fatta bene, dove ci si sente parte della società, per investire e guardare al futuro. Il governo deve creare questo clima e aiutare le imprese come le vostre”.  
    “Gli investimenti e le riforme del nostro Piano non impegnano solo il governo nazionale. Coinvolgono tutti i livelli di governo territoriale e ogni energia produttiva del Paese. Oggi siamo in un luogo di lavoro, di produzione, di successo. È da qui che vogliamo partire per entrare insieme in questa stagione di ripresa e renderla duratura e sostenibile. Perciò serve un’Italia unita nel desiderio di tornare a crescere e credere nel suo futuro” –  dice inoltre il premier, aggiungendo: “Il decreto legge sulle semplificazioni approvato la settimana scorsa in Consiglio dei Ministri rappresenta, mi auguro, un cambio di passo essenziale per l’Italia. È vasto e complesso. Riduce le incertezze e i tempi delle burocrazie. Anche il metodo è stato incoraggiante, ha avuto il sostegno di sindacati, parti sociali, Regioni e vi ringrazio per questo”.
    I DATI SUL PIL.  Il primo trimestre del 2021 si è chiuso in crescita per l’economia italiana. L’Istat ha ribaltato le stime del 30 aprile, che indicavano un calo congiunturale dello 0,4%, calcolando per il periodo gennaio-marzo un aumento del Pil (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. La variazione acquisita del Pil italiano per il 2021, quella che si otterrebbe se nei trimestri successivi al primo si registrasse una crescita nulla, è pari a +2,6%. Rivista anche la stima sul primo trimestre 2020, a -0,8% rispetto al -1,4% comunicato ad aprile.
       

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    2 Giugno, Mattarella: 'Straordinaria opportunità, tempo di rinascita'

    “La concezione di un bene comune, più importante di ogni particolarismo, ci ha portato ad essere convintamente parte della Unione Europea, elemento imprescindibile della nostra stessa identità nazionale”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al corpo diplomatico accreditato in Italia.  L’inno d’Italia eseguito dall’orchestra dell’accademia nazionale di Santa Cecilia, un mega palco tricolore montato nel cortile d’onore del Quirinale con alle spalle il torrino. Si sono aperte così le celebrazioni alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel Cortile d’onore del palazzo del Quirinale. Il concerto, in onore del corpo diplomatico accreditato presso lo Stato italiano, è eseguito dall’orchestra diretta dal Maestro Jakub Hrůša. Il programma prevede musiche di compositori europei dedicate all’Italia (Britten, Berlioz, Mendelssohn, J. Strauss, Martinu, Cajkovskij) e una performance di Roberto Bolle che si esibirà con Virna Toppi (Pas de deux, da “L’altro Casanova” su musiche di Antonio Vivaldi). Mattarella è arrivato accompagnato dalla figlia Laura e ha aperto l’evento con il suo saluto.”La terribile esperienza della pandemia e dei suoi effetti ha reso evidente la profonda interdipendenza dei destini dei nostri popoli: soltanto efficaci forme di coordinamento si sono dimostrate utili per contrastarla e sconfiggerla”. Ha proseguito Mattarella. “Questa cooperazione sostiene le opportunità offerte da una nuova stagione di ripresa e rinascita, civile ed economica. Un nuovo inizio per una comunità internazionale che voglia affrontare con successo le sfide della sostenibilità dei modelli di vita e della lotta alle disuguaglianze – ha aggiunto -. Mi permetto di invitare, a questo fine, a trovare le tante ragioni di un impegno condiviso, che non attenua le differenze, ma unisce gli sforzi di tutti contro i nemici dell’umanità”.”Il progresso realizzato dalla Repubblica Italiana in questi settantacinque anni è stato straordinario. Ci ha accompagnato una condivisione di valori e di prospettiva con le numerose nazioni con cui abbiamo cooperato. E’ questa dimensione del multilateralismo – radicata nella nostra Costituzione – che ha espresso l’autentica vocazione del nostro Paese: contribuire a realizzare un mondo in pace, in cui i diritti della persona e dei popoli trovino piena attuazione, secondo regole assunte dalla comunità internazionale. Si tratta di diritti inalienabili e indivisibili. Ogni atto di forza contro di essi danneggia la causa della pacifica coesistenza e del sereno sviluppo di relazioni basate sul rispetto del diritto internazionale”.”La nascita della Repubblica Italiana, nel 1946, segnava anch’essa un nuovo inizio: la edificazione di una casa comune, basata sulla libera sottoscrizione di un patto di cittadinanza da parte dei cittadini e, per la prima volta, delle cittadine. Sulle macerie il popolo italiano, i popoli d’Europa, i popoli del mondo, si proposero di non ripetere gli errori del passato. Non sempre vi siamo riusciti. Ma la spinta alla rinuncia della guerra, come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, è stata allora, e rimane, robusta e forte. E’ un disegno incompiuto, per il quale moltiplicare gli impegni comuni. Con questa convinzione e in questa prospettiva auguro a tutti buona Festa della Repubblica Italiana”. Con questa riflessione il presidente ha chiuso il suo discorso al corpo diplomatico accreditato in Italia riunito nel cortile d’onore del Quirinale. “Ringrazio il Maestro Jakub Hrusa e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che ci offriranno uno splendido momento. Grazie a Roberto Bolle che, insieme alla bravissima Virna Toppi, dona al Quirinale, in una eccezionale ‘prima’, l’espressione artistica del balletto”, ha detto il Capo dello Stato. “Desidero ricordare, in questa occasione, una grande figura della cultura italiana, Carla Fracci, che, con le sue doti straordinarie, ha reso lustro al mondo della danza a livello internazionale. Rivolgo un saluto ai presenti e a quanti seguiranno questo evento attraverso la radio, la tv, la rete del web”, ha aggiunto.In precedenza il presidente della Repubblica ha scritto un messaggio ai prefetti d’Italia. “Della comune tensione alla ripresa, sono indice, in particolare, gli sforzi profusi sul territorio per assicurare efficienza alla campagna vaccinale, un ritorno a condizioni di normalità in ambito scolastico e il graduale riavvio di tutte le attività economiche, sociali, culturali. Il Paese è ora di fronte ad opportunità di ampio respiro, grazie anche alle pianificazioni e agli investimenti a livello europeo”.”La comunità nazionale, che intraprende il delicato percorso verso il definitivo superamento del periodo emergenziale, celebra quest’anno la ricorrenza del 2 giugno nel segno dell’impegno collettivo per il rilancio del Paese e della ricerca di nuove prospettive di sviluppo e modernizzazione”. Lo sottolinea il presidente Sergio Mattarella in un messaggio ai Prefetti d’Italia. “Se ora possiamo guardare con maggiore fiducia al futuro, è soprattutto grazie alla ricchezza di risorse che il Paese ha saputo trovare o riscoprire e all’apporto unitario che ciascuno, non senza sacrificio, ha offerto”, aggiunge il capo dello Stato.