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    Green pass, via libera del Garante alla piattaforma per il rilascio

    Il Garante per la Privacy ha dato parere favorevole sullo schema di decreto attuativo che attiva la Piattaforma nazionale-DGC per il rilascio del green pass, prevedendo adeguate garanzie per l’utilizzo delle certificazioni verdi. In merito alle app per recuperare il green pass, il Garante ha autorizzato l’uso dell’App Immuni, ma ha rinviato l’impiego dell’App IO a causa delle criticità riscontrate.
    Ma la società PagoPA, contrastando l’affermazione del Garante per la Privacy secondo cui l’App prevede “un trasferimento verso Paesi terzi (es. Usa, India, Australia) di dati particolarmente delicati”, sostiene che L’App IO “è un’applicazione sicura e affidabile”. PagoPA, insieme al Dipartimento per la Trasformazione Digitale, “sta esaminando i dettagli tecnici e giuridici del provvedimento per ogni opportuna iniziativa e, con spirito collaborativo e determinato, ha avviato un tavolo con le strutture del Garante per portare celermente il Green Pass su App IO”. “A riprova, lo stesso Garante ha dato parere favorevole a tutti i servizi esposti sull’App IO fra cui il Cashback e il Bonus Vacanze, che restano attivi per milioni di cittadini, proprio perché essa opera nel pieno rispetto del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (GDPR)”, sottolinea ancora la società. “PagoPA, insieme al Dipartimento per la Trasformazione Digitale, sta esaminando i dettagli tecnici e giuridici del provvedimento per ogni opportuna iniziativa e, con spirito collaborativo e determinato, ha avviato un tavolo con le strutture del Garante per portare celermente il Green Pass su App IO, nell’interesse dei milioni di cittadini italiani utilizzatori della stessa app. L’App IO è un’applicazione sicura e affidabile nonché uno dei pilastri della strategia di trasformazione digitale dei servizi della Pubblica Amministrazione inseriti nel PNRR ed è già stata installata da oltre 11,5 milioni di cittadini. La piattaforma pagoPA, integrata sull’App IO, è il moderno sistema di pagamenti per le Pubbliche Amministrazioni e ha registrato nel solo mese di maggio oltre 12 milioni di transazioni per un controvalore economico di circa 2,5 miliardi di euro e rappresenta una best practice italiana a livello europeo”.
     Il Garante per la protezione dei dati personali, all’esito di lunghe e proficue interlocuzioni con il ministero della Salute – spiega una nota dell’Autorità – ha dato parere favorevole sullo schema di decreto attuativo, che attiva la Piattaforma nazionale-DGC per il rilascio del green pass, prevedendo adeguate garanzie per l’utilizzo delle certificazioni verdi.    Il green pass, introdotto dal decreto “Riaperture” per consentire gli spostamenti tra Regioni e l’accesso a eventi pubblici e sportivi, è ora previsto, nelle zone gialle, anche per partecipare alle feste in occasione di cerimonie civili e religiose. L’Autorità, che ha già avvertito il governo sulle criticità dell’attuale versione del decreto “Riaperture”, ricorda la necessità di individuare con chiarezza, in sede di conversione in legge del decreto, i casi in cui può essere chiesto all’interessato di esibire la certificazione verde per accedere a luoghi o locali. Proprio l’attuale indeterminatezza delle circostanze in cui è richiesta l’esibizione del green pass ha favorito l’adozione, da parte di alcune Regioni e Province autonome, di ordinanze che ne hanno imposto l’uso anche per scopi ulteriori rispetto a quelli previsti nel decreto riaperture e nei confronti delle quali il Garante è già intervenuto. L’Autorità sottolinea, inoltre, che anche il Regolamento europeo sul green pass, attualmente in fase di adozione, prevede che lo stesso possa essere utilizzato dagli Stati membri per finalità ulteriori, rispetto agli spostamenti all’interno dell’Ue, ma solo se ciò è espressamente previsto e regolato da una norma nazionale. L’Autorità – pur valutando positivamente, nel complesso, lo schema di Dpcm, che recepisce gran parte delle indicazioni fornite del Garante nel corso delle interlocuzioni con il ministero della Salute – rileva alcuni profili sui quali ritiene necessario un intervento di modifica. In particolare, il Garante chiede chiarezza sulle finalità per le quali potrà essere richiesto il green pass che dovranno essere stabilite con una norma di rango primario. Inoltre, la norma dovrà prevedere che le certificazioni possano essere emesse e rilasciate solo attraverso la Piattaforma nazionale-DGC e verificate esclusivamente attraverso l’App VerificaC19. Tale app infatti è l’unico strumento in grado di garantire l’attualità della validità della certificazione verde, in conformità ai principi protezione dei dati personali, garantendo inoltre che i verificatori possano conoscere solo le generalità dell’interessato, senza visualizzare le altre informazioni presenti nella certificazione (guarigione, vaccinazione, esito negativo del tampone). Altra misura, chiesta e ottenuta dal Garante nel corso delle interlocuzioni con il ministero della Salute, è che i soggetti deputati ai controlli delle certificazioni verdi siano chiaramente individuati e istruiti.    Quanto alle modalità con le quali ottenere il green pass, lo schema di decreto prevede che venga messo a disposizione attraverso diversi strumenti digitali (sito web della Piattaforma nazionale-DGC; Fascicolo sanitario elettronico; App Immuni; App IO) che permetteranno agli interessati di consultare, visualizzare e scaricare le certificazioni. Inoltre gli interessati potranno rivolgersi anche al medico di famiglia e al farmacista per scaricare la certificazione verde. In merito alle app per recuperare il green pass, il Garante ha autorizzato l’uso dell’App Immuni, ma ha rinviato l’impiego dell’App IO a causa delle criticità riscontrate in merito alla stessa. Nella stessa riunione del Collegio, con distinto provvedimento, l’Autorità, in relazione a criticità di ordine generale sul funzionamento dell’App IO, ha ordinato in via d’urgenza alla società PagoPA di bloccare provvisoriamente alcuni trattamenti di dati effettuati mediante la predetta app che prevedono l’interazione con i servizi di Google e Mixpanel, e che comportano quindi un trasferimento verso Paesi terzi (es.    Usa, India, Australia) di dati particolarmente delicati (es.    transazioni cashback, strumenti di pagamento, bonus vacanze), effettuato senza che gli utenti ne siano stati adeguatamente informati e abbiano espresso il loro consenso. Profili sui quali l’Autorità aveva già richiamato l’attenzione con diversi provvedimenti del 2020fornendo peraltro indicazioni per rendere conforme l’uso dell’app alla normativa sulla privacy. (ANSA).   

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    Il Papa respinge le dimissioni del cardinale Marx

    Papa Francesco ha respinto le dimissioni presentategli dal cardinale di Monaco Reinhard Marx. “Questa è la mia risposta, caro fratello – gli ha scritto stamane in una lettera -. Continua come tu proponi ma come Arcivescovo di Monaco e Frisinga. E se sei tentato di pensare che, nel confermare la tua missione e nel non accettare la tua rinuncia, questo Vescovo di Roma (tuo fratello che ti ama) non ti capisca, pensa quello che ha provato Pietro davanti al Signore quando, a suo modo, gli presentò la sua rinuncia: ‘Stammi lontano che sono un peccatore’, e ascolta la risposta: ‘Pasci le mie pecore’. Con affetto fraterno”. 
     Nella lettera scritta in spagnolo, il Papa ringrazia dapprima Marx per il suo “coraggio”. “Mi dici che stai attraversando un momento di crisi – afferma poi -, e non solo tu ma anche la Chiesa in Germania lo sta vivendo. Tutta la Chiesa è in crisi per il problema degli abusi; di più ancora, la Chiesa oggi non può fare un passo avanti senza farsi carico di questa crisi”. Secondo il Pontefice, “la politica dello struzzo no, non porta a nulla, e la crisi va assunta dalla nostra fede pasquale”. “I sociologismi, gli psicologismi sono inutili – prosegue -.  Assumere che la crisi, personalmente e come comunità, sia l’unico modo fruttuoso perché da una crisi non esce da soli ma in comunità e dobbiamo anche tenere conto che da una crisi si esce migliori o peggiori, ma mai uguali”.
     “Sono d’accordo con te nel definire una catastrofe la triste storia degli abusi sessuali e il modo di affrontarla che la Chiesa ha preso fino a poco tempo fa”, aggiunge Francesco.  “Dobbiamo farci carico della storia, sia personalmente che come comunità. Non si può restare indifferenti di fronte a questo crimine – aggiunge -. Assumerlo significa mettersi in crisi. Non tutti vogliono accettare questa realtà, ma è l’unico modo, perché fare ‘risoluzioni’ di cambiare vita senza ‘mettere la carne alla brace’ non porta a nulla”.
    “Pertanto, a mio avviso – spiega il Papa -, ogni Vescovo della Chiesa deve assumerlo e chiedersi: ‘cosa devo fare davanti a questa catastrofe?’. Il ‘mea culpa’ di fronte a tanti errori storici del passato lo abbiamo fatto più di una volta di fronte a molte situazioni, anche se personalmente non abbiamo partecipato a quel frangente storico. E questo stesso atteggiamento è quello che ci viene chiesto oggi. Ci viene chiesto di riformare, cosa che – in questo caso – non consiste di parole ma di atteggiamenti che abbiano il coraggio di mettersi in crisi, di assumere la realtà qualunque ne sia la conseguenza”.
    “In spirito di obbedienza accetto la sua decisione”. Lo afferma il cardinale di Monaco Reinhard Marx, esprimendo sorpresa e commozione, dopo che il Papa ha respinto oggi le sue dimissioni. “Non contavo – scrive il porporato sul sito dell’arcidiocesi – su una reazione così veloce e nemmeno mi aspettavo la decisione che io dovessi continuare nel mio servizio”. E aggiunge di essere rimasto colpito “dal tono fraterno” delle parole del Papa, dalla percezione di essere stato compreso nelle ragioni riguardanti la richiesta di dimissioni, richiesta che aveva sullo sfondo il dramma che vive la Chiesa tedesca in materia di abusi.
    “Dici bene nella tua lettera – riconosce Francesco – che seppellire il passato non ci porta a nulla. I silenzi, le omissioni, il dare troppo peso al prestigio delle Istituzioni porta solo al fallimento personale e storico, e ci porta a convivere con il peso di ‘avere scheletri nell’armadio’, come si suol dire”. “È urgente ‘dare aria’ a questa realtà degli abusi e di come la Chiesa ha proceduto – avverte -, e lasciare che lo Spirito ci conduca al deserto della desolazione, alla croce e alla risurrezione”. “È la via dello Spirito che dobbiamo seguire – continua -, e il punto di partenza è l’umile confessione: abbiamo sbagliato, abbiamo peccato. I sondaggi e il potere delle istituzioni non ci salveranno. Non ci salverà il prestigio della nostra Chiesa che tende a nascondere i suoi peccati; non ci salverà né il potere del denaro né l’opinione dei media (spesso ne dipendiamo troppo)”.”Come Chiesa dobbiamo chiedere la grazia della vergogna, e che il Signore ci salvi dall’essere la spudorata prostituta di Ezechiele 16″, afferma il Pontefice che conclude: “Mi piace come finisci la lettera: ‘Continuerò con piacere ad essere sacerdote e vescovo di questa Chiesa e continuerò ad impegnarmi a livello pastorale finché lo riterrò sensato e opportuno. Vorrei dedicare più intensamente alla cura pastorale i prossimi anni del mio servizio e adoperarmi per un rinnovamento spirituale della Chiesa, come instancabilmente chiedi’”. 

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    Arriva l'agenzia per la cybersicurezza, ok dal Cdm

    Il cdm ha dato il via libera al decreto che, tra l’altro, istituisce l’agenzia per la cybersecurity. Via libera anche al disegno di legge per riforma Codice dello Spettacolo. Lo annunciano i ministri Franceschini e Orlando che sottolineano: “Completerà, al termine dell’esame parlamentare, l’opera avviata con il decreto legge Sostegni bis per un nuovo sistema di welfare in favore del mondo dello spettacolo e aprirà contestualmente a una importante stagione di riforme”. Tra le principali novità la nascita del registro nazionale dei lavoratori dello spettacolo e l’introduzione del Set (Sostegno economico temporaneo). Si tratta, spiegano Franceschini e Orlando, di “un insieme organico di misure, capace di rivedere e aggiornare gli ammortizzatori sociali per i lavoratori di un comparto caratterizzato da prestazioni strutturalmente discontinue e da significative originalità”. E non solo: il rinnovo della delega al governo per la riforma del settore, sottolineano i due ministri, “permetterà di arrivare al varo di un vero e proprio Codice dello Spettacolo, che ridisegnerà il funzionamento del sostegno pubblico alla lirica, al teatro, alla musica, alla danza, al circo e a tutte le arti performative”.Il Consiglio dei Ministri, in base a quanto si apprende, ha deliberato la nomina del prefetto di Messina, Cosima Di Stani, a commissario straordinario del governo per la demolizione, la rimozione, lo smaltimento dei materiali di risulta, il risanamento, la bonifica e la riqualificazione urbana e ambientale delle Baraccopoli di Messina. La nomina del prefetto Di Stani fa seguito alla norma inserita nel Dl Covid su impulso del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna.   

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    Cartabia in Antimafia: 'Chiesta estradizione per Morabito'

    Per Rocco Morabito, il narcotrafficante della ‘ndrangheta considerato il secondo latitante più pericoloso dopo Matteo Messina Denaro l’Italia ha chiesto l’estradizione dal Brasile. Lo ha detto la ministra della Giustizia Marta Cartabia alla Commissione Antimafia. 
    “La criminalità organizzata è attratta da facili sorgenti di ricchezza. Non possiamo consentire che i fondi del Recovery finiscano nelle mani sbagliate e l’intervento sia inquinato da interessi illeciti”.
    “Stavolta il Parlamento non dovrebbe mancare l’occasione di raccogliere l’invito della Corte Costituzionale a rimuovere i profili di incostituzionalità per scrivere nuove norme che tengano in considerazione le peculiarità del fenomeno mafioso e della criminalità organizzata”, ha detti Cartabia parlando dell’ergastolo ostativo. Occorre “evitare che siano assimilati al trattamento” dei detenuti comuni e “si potrebbero prevedere specifiche condizioni e procedure per l’accesso alla liberazione condizionale, più rigorose di quelle applicabili a altri detenuti”.
    “Non sono insensibile al dolore dei familiari delle vittime” per la liberazione di Brusca, ma la norma sui collaboratori di giustizia è “da preservare”.
    “I poteri di indirizzo e vigilanza dell’Anac non saranno intaccati. E cito parole recentemente sottolineate da Palazzo Chigi”.
    Sono 753 i detenuti sottoposti al 41 bis, il regime del carcere duro. Sono quasi tutti uomini, visto che le donne sono solo 13. Sei di loro hanno chiesto di fruire dei permessi premio, “ma nessuno lo ha ottenuto”, solo uno del circuito di alta sicurezza.

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    Camera: Dialoghi sul referendum del 2 giugno del 1946

    Si tiene oggi il primo di una serie di incontri che il Comitato per la documentazione della Camera dei deputati promuove a settantacinque anni dal 2 giugno 1946 e dedicati alla consultazione referendaria che sancì la vittoria della Repubblica, all’estensione del voto alle donne e all’elezione dell’Assemblea Costituente.
    Nella Sala della Lupa, dove proprio nel pomeriggio del 10 giugno del 1946 vennero proclamati i risultati ufficiali, lo storico Maurizio Ridolfi, professore ordinario di Storia contemporanea all’università della Tuscia e docente anche a Roma Tre e la giornalista Alessandra Sardoni dialogheranno sul tema del referendum istituzionale. Interverrà il Presidente della Camera, Roberto Fico. Introdurrà i lavori il Vicepresidente Ettore Rosato.
    LA DIRETTA

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    Botta e risposta Letta-Meloni sui magistrati candidati

    “Ho visto le candidature” del centrodestra “a Napoli e il ticket a Roma. Il centrodestra è molto attento alla giustizia: hanno candidato due magistrati, a Napoli come sindaco e come vicesindaco a Roma, peccato che siano in funzione nel posto dove si candideranno. Hanno preso decisioni delicatissime e hanno accesso a dati sensibili della terra dove si candidano. La legge italiana ha un buco e non lo impedisce. Ed è un errore”. Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, a ‘L’Aria che tira’, su La 7.
    Ieri la notizia dell’accordo nel centrodestra sui candidati alle Comunali che vede tra l’altro il ticket Michetti-Matone a Roma.
    “E non se ne è accorto quando si è candidato Emiliano, o de Magistris o Ingroia. E’ è il classico due pesi e due misure della sinistra. Se è consentito è consentito. Se ne può parlare ma se si può fare si fa. Credo che ci fosse anche lui quando fu candidato Emiliano…”, così la leader di Fdi Giorgia Meloni a L’aria che tira su La7, a proposito della critica di Enrico Letta al centrodestra che ha candidato due magistrati a Roma e Napoli (Matone e Maresca). “Un errore” per il segretario del Pd.
    In mattinata c’è stato un colloquio di un’ora tra Matteo salvini ed Enrico Michetti, candidato sindaco di Roma, per parlare del futuro della città. I temi affrontati per il “futuro della città”: sicurezza, decoro, trasporto,periferie, rifiuti.”La lega e tutto il centrodestra ci sono”, scrive ancora.
    In una nota Salvini ha rilanciato la federazione del centrodestra. “Avanti tutta con la federazione del centrodestra al governo e grande ottimismo in vista delle elezioni amministrative, soprattutto dopo le decisioni ufficiali su Roma e Torino. Matteo Salvini ha presieduto il consiglio federale del partito, questa mattina, e ha fatto il punto sulla situazione politica”. Così una nota della Lega, per la quale Salvini ha detto: “Ora servono unità e concretezza”.

       

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    Sindaca Crema: Sala,no tweet ma riforme

    (ANSA) – MILANO, 10 GIU – “Mi rivolgo ai segretari dei
    partiti: credo che dei tweet di solidarietà a noi interessi il
    giusto. Noi vogliamo invece vedere le riforme che ci facilitano
    la vita e quindi facilitano la vita alla città”. Lo ha
    sottolineato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, tornando a
    parlare della vicenda della sindaca di Crema, Stefania Bonaldi,
    che ha ricevuto un avviso di chiusura indagini dopo che un
    bambino si è schiacciato le dita in una porta taglia fuoco
    all’asilo.
    “Prendo il caso di Crema come la classica goccia che fa
    traboccare il vaso: – ha aggiunto a margine della posa della
    prima pietra del nuovo edificio dell’Università di Milano
    Bicocca – prima è toccato alla sindaca Appendino, poi a un’altra
    serie di sindaci. Oggi si rischia troppo. E non vorrei che
    questo dibattito sul fatto che non si trovano candidati sindaci
    sia caldo oggi, ma poi ce ne si dimentica. Bisogna invece capire
    le ragioni per cui c’è così difficoltà a trovare persone che
    vogliono candidarsi”.
    “Un punto centrale” secondo Sala ” è la riforma delle
    regole, l’abuso d’atto d’ufficio è facile da prendersi, come
    una denuncia per omissione d’atto d’ufficio – ha concluso -.   
    Quindi a volte quando devi firmare non sai dove rischi di più”.   
    (ANSA).   

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    Vaccini:Fontana,pronti a farli a turisti

    (ANSA) – MILANO, 10 GIU – “Noi fin dal primo momento abbiamo
    detto che se ci danno una disponibilità aggiuntiva di dosi da
    destinare ai turisti, siamo pronti ad offrire il servizio”: il
    presidente della Lombardia Attilio Fontana lo ha ribadito a
    Pavia a margine dell’inaugurazione dell’elisoccorso del
    Policlinico San Matteo.   
    “E’ chiaro che è una cosa complessa, ma la macchina
    organizzativa che abbiamo in campo – ha assicurato – può
    gestirla. Si tratta di far comunicare tra loro le anagrafi
    vaccinali delle regioni, la nostra è già informatizzata e
    pronta”. (ANSA).