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    Green pass dal primo luglio. Ok a viaggi ed eventi in Europa

     Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Decreto che definisce le modalità di rilascio delle Certificazioni verdi digitali COVID-19 che faciliteranno la partecipazione ad eventi pubblici, l’accesso alle strutture sanitarie assistenziali (RSA) e gli spostamenti sul territorio nazionale. Con la firma del Dpcm – informa una nota – si realizzano le condizioni per l’operatività del Regolamento Ue sul “Green Pass”, che a partire dal prossimo 1° luglio garantirà la piena interoperabilità delle certificazioni digitali di tutti i Paesi dell’Unione. 
    Sarà possibile ottenere una delle certificazioni verdi Covid 19 anche in farmacia. In alternativa alla versione digitale, sottolinea Palazzo Chigi, i documenti potranno essere richiesti al proprio medico di base, al pediatra o in farmacia, utilizzando la propria tessera sanitaria. “A partire da oggi i cittadini potranno iniziare a ricevere le notifiche via email o sms con l’avviso che la certificazione è disponibile e un codice per scaricarla su pc, tablet o smartphone. L’invio dei messaggi e lo sblocco delle attivazioni proseguirà per tutto il mese di giugno e sarà pienamente operativo dal 28 giugno, in tempo per l’attivazione del pass europeo prevista per il 1° luglio”. Lo specifica il Ministero della Salute in una nota. Il Green Pass, aggiunge, “contiene un QR Code che ne verifica autenticità e validità, a tutela dei dati personali andrà mostrato soltanto al personale preposto per legge ai controlli”.”I dati delle somministrazioni vengono trasmessi quotidianamente, si stima quindi un’attesa massima di un paio di giorni per generare la Certificazione. Nei casi di prima o unica dose, secondo il tipo di vaccino, l’emissione avverrà dopo 15 giorni”: è quanto si legge nelle Faq al sito dgc.gov.it sul Green Pass. Riguardo al test negativo “la trasmissione dei dati richiede poche ore, la generazione della Certificazione avverrà nella giornata”, si spiega, mentre per la guarigione da Covid-19, la trasmissione dei dati richiede poche ore, la generazione della Certificazione avverrà massimo nella giornata successiva”
    È da oggi operativo il sito dgc.gov.it per il Green pass. Lo rende noto Palazzo Chigi. Tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni effettuate fino al 17 giugno saranno rese disponibili entro il 28 giugno. La piattaforma informatica nazionale dedicata al rilascio delle certificazioni – spiegano le stesse fonti – sarà progressivamente allineata con le nuove vaccinazioni.Per tutte le informazioni è possibile contattare il Numero Verde della App Immuni 800.91.24.91, attivo tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00. La certificazione verde sarà disponibile per la visualizzazione e la stampa su pc, tablet o smartphone
       

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    Gup, “pieno rispetto” norme intercettazioni Palamara

    (ANSA) – PERUGIA, 17 GIU – Parla di “pieno rispetto” delle
    norme che regolano l’esecuzione delle intercettazioni riguardo
    agli impianti installati nelle sale server delle procure il gup
    di Perugia a proposito di quelle di Luca Palamara per le quali
    ha rigettato una richiesta di inutilizzabilità avanzata dalla
    sua difesa. Il giudice ha poi sottolineato le “condizioni di
    sufficiente protezione quanto al transito sicuro del flusso dal
    telefono infetto al server finale di destinazione”. Passaggi
    contenuti in un lungo provvedimento per motivare la decisione.   
    In particolare il gup ha evidenziato il “pieno rispetto”
    dell’articolo 268 del codice di procedura penale.   
    Per il giudice quindi i server utilizzati sono legittimi in
    base alla legge.   
    Riguardo alla richiesta di perizia da parte della difesa di
    Palamara, anche questa rigettata, il giudice ha ritenuto
    sufficiente l’attività svolta dalla polizia postale, su sua
    indicazione, in contraddittorio tra le parti. (ANSA).   

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    Iran, 59 milioni alle urne con l'ombra del boicottaggio

    Sono oltre 59 milioni gli iraniani chiamati domani alle urne per eleggere l’ottavo presidente della Repubblica islamica. Al voto a suffragio universale partecipa per la prima volta quasi un milione e mezzo di giovani, su una popolazione di 83 milioni di abitanti in cui il 30% non ha l’età minima di 18 anni richiesta per votare. I seggi aperti in tutto il Paese saranno 72 mila tra scuole, moschee ed edifici statali: secondo il ministero dell’Interno, responsabile dell’organizzazione elettorale, sono il 10% in più delle ultime presidenziali del 2017. Possono votare anche i residenti all’estero in 133 Paesi. Forti sono però i timori di un boicottaggio di massa. Stando ai sondaggi, potrebbe essere battuto il record negativo di partecipazione delle legislative dello scorso anno, quando solo il 42% degli aventi diritto si presentò alle urne.    In lizza restano 3 candidati, dopo il ritiro alla vigilia degli altri 4 ammessi dal Consiglio del guardiani, tutti uomini, sui quasi 600 iniziali aspiranti: l’ultraconservatore Ebrahim Raisi, capo dell’apparato giudiziario, l’ex comandante dei Pasdaran, Mohsen Rezai, dello stesso schieramento, e il governatore della Banca centrale, il moderato Abdolnaser Hemmati. Si vota dalle 7 del mattino locali (le 4.30 in Italia) alle 2 della notte di sabato, con una durata di apertura dei seggi prolungata per ridurre i rischi di assembramenti nel Paese più colpito dal Covid della regione. Per garantire la sicurezza del voto, verranno impiegati 250 mila agenti.    I risultati sono attesi nella giornata di sabato e dovranno essere convalidati dal Consiglio dei guardiani. Viene eletto al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta delle preferenze, altrimenti si terrà un ballottaggio tra i due più votati venerdì 25 giugno. Oltre al presidente, saranno scelti domani anche i consigli comunali, alcuni deputati per seggi rimasti vacanti e 6 membri all’Assemblea degli Esperti, l’organo che nomina la Guida suprema. 

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    Anche la Meloni dice no al partito unico 'Ha più rischi che vantaggi'

    Stop di Giorgia Meloni all’ipotesi di partito unico del centrodestra lanciata da Silvio Berlusconi. “Il partito unico – sottolinea in una intervista al Corriere della sera – ha più rischi che vantaggi. Ho sempre pensato che le specificità di ogni partito siano la forza del centrodestra. Rappresentiamo più del 50% degli elettori: omologare tutto ci farebbe perdere più di quanto potremmo guadagnare”. 
    “Un partito unico non si crea in provetta. Cominciamo con la federazione. Poi vedremo”, dice anche il presidente della Conferenza delle Regioni ed esponente della Lega, Massimiliano Fedriga. Ieri Matteo Salvini al Forum ANSA vaeva sottolineato che: “I partiti unici non li inventi dalla sera alla mattina. Non mi interessano operazioni elettorali. Le riforme da fare sono un tema epocale. Una federazione del centrodestra che sostiene il governo che abbia una posizione unica, un portavoce, penso sia un valore aggiunto. In prospettiva ci si potrà presentare insieme alle elezioni nel 2023, ma ora bisogna mettere in sicurezza l’Italia”. 

       

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    Covid: Salvini: 'Via le mascherine all'aperto'. Arriva Dpcm sul green pass

    Futuro della struttura Commissariale, smart working, disposizioni sulla scuola e procedure burocratiche. Con l’Italia che si avvia alla zona bianca totale, il Governo è ora alle prese con il nodo principale: l’eventuale proroga dello Stato di Emergenza, in scadenza il prossimo 31 luglio.
    LO STATO DI EMERGENZA, CHE COS’E’ E COSA COMPORTA – SCHEDA
    Il tema divide le forze politiche anche all’interno dell’Esecutivo, con la Lega che spinge per non rinnovare il provvedimento.
    Matteo Salvini intantofa sapere che chiederà al premier di valutare lo stop alla mascherina all’aperto: “Ne parlerò con Draghi – sottolinea a Radio Anch’io – sarà una nostra proposta sicuramente. Se tutta Europa sta andando in questa direzione, anche in realtà messe meno bene di noi, dobbiamo considerare anche noi questa opportunità”. “Entro fine luglio – ha detto Salvini sempre a Radio Anch’io in un altro passaggio – contiamo che Figliuolo abbia assolto al suo compito in maniera egregia grazie alla collaborazione di tutte le Regioni, nessuna esclusa e il Cts, se la situazione è sotto controllo, può rimanere in standby. Ma non è necessario che per tutto il resto della nostra esistenza ci sia il Comitato tecnico scientifico. Ripeto, guardiamo alla realtà che ci dice che i sacrifici degli italiani sono stati premiati anche se occorre ancora avere prudenza e buon senso”.
    E’ in dirittura d’arrivo, invece, il green pass in Italia: in queste ore potrebbe essere firmato un Dpcm che lo introduce e ne fissa le regole nel nostro Paese, in vista di quello europeo che entrerà in vigore dal primo luglio. E se alcune Regioni hanno proposto anche l’inserimento di un’autocertificazione per la partecipazione a eventi, cerimonie, feste, il ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini chiarisce in vista della Conferenza con i governatori: “servirà comunque il documento di un vaccino o un tampone effettuato, perché l’autocertificazione fatta in casa non può andar bene”.
    All’orizzonte della discussione politica, però, la questione più complicata resta il prolungamento della speciale procedura per far fronte alla pandemia: da Palazzo Chigi sarebbero arrivati segnali che propendono per la proroga, in quanto allo Stato di Emergenza sono legati la tenuta di tutta la struttura di missione del Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, il Comitato Tecnico Scientifico, ma anche provvedimenti che riguardano lo smart working, la dad e alcune disposizioni lavorative nel caso di classi scolastiche in quarantena. Considerata la mutata situazione epidemiologica, la proroga non avrebbe comunque lo stesso significato di quelle precedenti: si tratterebbe soprattutto di una modalità per continuare a velocizzare alcune procedure. Anche se tecnicamente il rinnovo è possibile fino al 31 gennaio 2022, una delle ipotesi sarebbe quella di far terminare il provvedimento il 31 dicembre: una data che avrebbe anche il valore simbolico di lasciare la pandemia alle spalle con la fine dell’anno.
    “Non abbiamo ancora parlato con Draghi, ma a mio avviso non ci sono i presupposti per trascinare lo stato di emergenza. Credo sarebbe un bel messaggio, come dire il peggio è passato”, sottolinea però il leader del Carroccio, Matteo Salvini, al forum ANSA. E Fratelli D’Italia, con Giorgia Meloni, rincara la dose: “se confermata, sarebbe un’ipotesi folle”.
    Il Pd, invece, è del parere opposto: “è da ipocriti pensare di cancellarlo proprio in questa fase – afferma Francesco Boccia, deputato dem e responsabile Enti locali della segreteria nazionale – . Serve per le procedure amministrative delle Regioni e dello stesso Commissario all’emergenza”. Il ministro Gelmini – di Forza Italia – resta invece cauta ma avverte: “la valutazione sulla proroga dello Stato di Emergenza la farà il Governo con il supporto dei tecnici e del Cts: non si deve abusare della proroga perché sono poteri speciali utilizzati solo dove strettamente necessario, ma la variante Delta non deve essere sottovalutata. Errore che il Governo non farà”.
    Resta in linea con Palazzo Chigi il ministro della Salute, Roberto Speranza, per il quale la fine della procedura speciale sarebbe un bel segnale, ma va comunque valutata anche alla luce delle esigenze di carattere burocratico. E sulla quasi totalità del Paese che sia avvia a lasciare l’area gialla spiega: “ho insistito affinché fosse un percorso graduale, ma con tutta probabilità da venerdì avremo il 99% del Paese in zona bianca, quindi siamo oggettivamente in una fase diversa. Ma serve ancora grandissima attenzione e lavoro costante da tutti i punti di vista per essere attrezzati e organizzati in una fase che è ancora di battaglia aperta”.
    Il trend sul calo dei contagi continua la sua discesa: sono 1.400 i nuovi positivi al Covid e 52 le vittime in un giorno mentre il tasso di positività è stabile allo 0,7%. Si ritorna ai numeri dello scorso ottobre anche per le cifre sugli ingressi giornalieri in terapia intensiva, solo nove in 24 ore e sono 101.855 le persone attualmente positive al virus in Italia.

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    Covid: Salvini e Meloni contrari alla proroga dello stato di emergenza

    Si discute nella maggioranza sull’eventualità di una proroga dello stato di emergenza legato alla pandemia che scade il 31 luglio. Salvini e Meloni si dicono contrari all’ipotesi. “Siamo al 95% di copertura vaccinale per gli over 80, i fragili sono tutti al riparo – dice il leader della Lega parlando al forum ANSA – dai 60 anni in su sono rimasti 3milioni di italiani scoperti. Io sono per la libera scelta”. Sui ragazzi “occorrono cautele prima di somministrazioni di massa, e open day”. “Credo sarebbe un bel messaggio, come dire il peggio è passato”, sottolinea Salvini. “Non abbiamo ancora parlato con Draghi – spiega – ma a mio avviso non ci sono i presupposti per trascinare lo stato di emergenza. 

    Stato di emergenza, Salvini: “Non lo prorogherei, lo dicono i dati”

     
    “E’ un’ipotesi che sarebbe folle e che ci vede nettamente contrari”, afferma la leader di FdI. “Ad un anno e mezzo dallo scoppio dell’epidemia  – sottolinea – non è più accettabile che le più elementari norme della democrazia e i principi dello Stato di diritto come la libertà di movimento e d’impresa possano essere calpestati o violati dal Governo nel nome dell’emergenza. Il 2021 deve essere l’anno del ritorno alla normalità: il nostro ordinamento è in grado di gestire la pandemia con i poteri e gli strumenti ordinari di cui già dispone, nel rispetto della Costituzione e delle prerogative del Parlamento”. A replicare è la ministra Gelmini: “La valutazione – dice – la farà il Governo con il supporto dei tecnici e del Cts. Non si deve abusare della proroga ma la variante Delta non deve essere sottovalutata. Errore che il Governo non farà'”.

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    Lo stato di emergenza, cos'è e cosa comporta

    Lo stato di emergenza viene deliberato dal consiglio dei ministri su proposta del premier d’intesa con i governatori e i presidenti delle Province autonome interessate.
    Viene disposto al verificarsi di eventi eccezionali, come terremoti alluvioni o come avvenuto in occasione del Covid-19. Tra le prime deliberazioni del CdM c’è quella di individuare le risorse finanziarie per l’avvio degli interventi più urgenti.
    La durata dello stato di emergenza nazionale, come previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo 1/2008, non può superare i 12 mesi ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi.
    Alla scadenza, subentrano le amministrazioni e gli enti “ordinariamente competenti”. Con lo stato di emergenza vengono autorizzate anche le ordinanze di protezione civile in modo da poter agire con urgenza e con poteri straordinari per tutelare i cittadini. Si possono inoltre attuare interventi speciali con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge, rispettando i principi generali dell’ordinamento giuridico.
    Con la dichiarazione dello stato di emergenza, che attualmente scade il prossimo 31 luglio ed è prorogabile al massimo fino a gennaio 2022, vengono snellite le procedure di approvazione di leggi e decreti. Vengono anche disposte le misure sanitarie, come l’obbligo delle mascherine all’aperto o il distanziamento sociale, e incentivato il ricorso allo smart working per le aziende. Il governo, inoltre, può ricorrere agli ormai celebri Dpcm, decreti che non passano attraverso l’approvazione parlamentare. Nel caso in cui il prossimo 31 luglio non venisse prorogato lo stato di emergenza, terminerebbero le loro funzioni anche gli organismi creati per far fronte alla pandemia, ossia il commissario straordinario e il Comitato Tecnico Scientifico. Quest’ultimo è stato istituito il 5 febbraio 2020 con ordinanza del ministero della Salute e poi modificato, nella sua composizione, il 17 marzo 2021.
    Attualmente è composto da 11 membri, con il ruolo di coordinatore affidato al presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, e quello di portavoce a Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità.   

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    Maturità: Decaro a studenti, siete la nostra forza

    “Forza ragazzi, oggi è il vostro giorno. Tornerete a scuola
    tra i banchi per l’ultima volta dopo un anno difficile, in cui
    sono sicuro che in fondo in fondo quelle aule vi sono mancate
    come voi siete mancati a loro, ai vostri insegnanti, a tutti
    noi”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Bari e presidente
    dell’Anci, Antonio Decaro, con un messaggio di incoraggiamento
    ai maturandi che oggi iniziano l’esame di Stato.”La vostra
    energia, la gioia che abbiamo sentito ieri sera in giro per la
    città mentre cantavate a squarciagola sotto le scuole – scrive
    Decaro – è la migliore risposta a tutte le nostre ansie e a
    tutto quello che abbiamo vissuto. Siete la forza di questa città
    e noi siamo orgogliosi di tutti voi. Buon esame ai maturandi
    della classe 2021″. (ANSA).