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    Covid: Costa, entro il 10 luglio potranno riaprire le discoteche con il green pass

    “Entro i primi dieci giorni di luglio le discoteche potranno aprire e penso che il criterio del green pass possa essere applicato anche alle discoteche”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, su RTL 102.5 durante il programma Non Stop News che ne ha diffuso il testo. “Ho appena avuto un colloquio su questo con il ministro Speranza. Questa settimana – ha precisato – indicheremo una data in cui le discoteche potranno tornare a fare le loro attività, perché questo settore è ad oggi, rimasto l’unico senza avere una prospettiva e credo sia dovere della politica dare una risposta anche a questo”. 
    “Ci aspettiamo di poter riaprire il 4 luglio, perché andare oltre sarebbe insostenibile. Ci aspettiamo buonsenso. Il Governo non ci faccia perdere il primo weekend di luglio perché le nostre attività sono aperte al massimo due volte a settimana. Per il Paese quella data non cambierebbe nulla, ma a noi tanto. Anche perché la gente già va lo stesso a ballare in decine di locali che, tra l’altro, sono aperti senza green pass. Quindi ci facciano riaprire dal 4 luglio e il ministero dell’Interno vigili sull’abusivismo”. Così Maurizio Pasca, presidente del Silb, associazione di categoria dei locali con sale da ballo. 
       

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    Recovery: bozza summit Ue, 'avanti col lavoro sui Pnrr'

     “Il Consiglio europeo incoraggia la Commissione e il Consiglio a portare avanti i lavori sui piani nazionali di ripresa e resilienza in modo che gli Stati membri possano sfruttare appieno il potenziale di finanziamento del meccanismo di ripresa e resilienza e sottolinea l’importanza di una piena e tempestiva attuazione del piani”. E’ quanto l’ANSA può anticipare dell’ultima versione circolata della bozza del vertice dei leader Ue. Il documento è ancora soggetto a variazioni, anche alla luce del dibattito al consiglio Affari generali, in corso a Lussemburgo. 
    La bozza del vertice dei leader Ue prosegue spiegando: “in tale contesto, il Consiglio europeo accoglie con favore gli obiettivi principali dell’Ue del piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali, in linea con la dichiarazione di Porto. “Il Consiglio europeo ha esaminato lo stato di avanzamento dell’attuazione di Next Generation Eu. Si compiace della tempestiva entrata in vigore della decisione sulle risorse proprie, che ha consentito alla Commissione di iniziare a prendere in prestito risorse per Next Generation Eu per sostenere una ripresa completa e inclusiva e le transizioni verdi e digitali dell’Unione”. Si legge nell’ultima bozza di conclusioni del vertice dei leader Ue circolata, di cui l’ANSA ha preso visione. 
    La Commissione Ue ha dato il via libera al piano nazionale di ripresa e resilienza della Germania, che porterà nelle casse del Paese 25,6 miliardi di euro in sovvenzioni. “Questo piano contiene misure essenziali che sosterranno la Germania per farla uscire più forte dalla crisi del Covid-19. Le riforme e gli investimenti delineati contribuiranno alla digitalizzazione e alla decarbonizzazione dell’economia tedesca in modo che sia meglio preparata per il futuro”, ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, giunta a Berlino dalla cancelliera Angela Merkel per annunciare l’approvazione del Pnrr.

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    Migranti: Mattarella, la sfida si deve affrontare in maniera globale e noi con la Ue

    Il nuovo campus del Politecnico  di Milano “sottolinea la proiezione verso il futuro in sintonia con il momento che il nostro Paese sta attraversando, un momento di nuovo inizio, non di ritorno alle condizioni precedenti alla pandemia, ma di un inizio su condizioni diverse e nuove, adeguate alla realtà che ci si presenterà in futuro”. Lo ha detto il Presidente Sergio Mattarella all’inaugurazione del nuovo campus del Politecnico di Milano ideato da Renzo Piano. ha detto Mattarella
    Nella stessa occasione, il Capo dello Stato è intervenuto anche sul tema migranti: “Il fenomeno migratorio è mondiale e imponente – ha detto – e va affrontato in maniera globale, in modo necessariamente integrato. Le sfide imponenti vanno affrontate in maniera collaborativa nella comunità internazionale e, per quanto ci riguarda, innanzitutto in quell’oasi di pace e diritti che è l’Unione europea”. 
    Mattarella poi si è recato alla Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi, all’interno del Parco Lambro

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    Dal 5G agli stadi, come saranno impiegati i primi 25 miliardi

    di Chiara Scalise e Silvia Gasparetto
    Dal piano del 5G ai primi mille volontari del “servizio civile digitale”, fino alla riqualificazione di vecchie opere sparse per la Penisola come lo stadio Franchi di Firenze, per cui è già pronto il bando: a questo serviranno i primi 25 miliardi del Recovery plan in arrivo con il via libera di Bruxelles al piano italiano.
    Nel 2021 partiranno più di un terzo delle linee di intervento in programma di qui al 2026, oltre 120 su 323, per una spesa totale di 13,8 miliardi dove la voce più consistente sono gli incentivi di Transizione 4.0 (oltre 1,7 miliardi quest’anno) ma che saranno distribuiti anche per l’avvio di tanti cantieri, come quelli per il rilancio di Cinecittà.
    Il via libera al Piano italiano sarà sugellato proprio sul palcoscenico della cittadella cinematografica di Roma. Accompagnato dall’ad di Cinecittà, Nicola Maccanico, il premier Mario Draghi scorterà la presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen in un tour per teatri e set, partendo proprio dal mitico Studio 5 che fu di Fellini. Sono 300 i milioni di euro stanziati con il Recovery e l’obiettivo è raddoppiare gli spazi e renderli più sostenibili e green, rafforzando anche le produzioni virtuali e le attività legate agli effetti speciali, la digitalizzazione dell’enorme patrimonio di foto, scenografie, film, insieme all’investimento sulle professionalità del futuro con scuole dedicate ai tanti mestieri del cinema e persino una enorme piscina per le riprese subacquee.
    Tutti i progetti finanziati con i fondi europei saranno costantemente monitorati per garantire il rispetto dei tempi: per erogare le risorse, ogni sei mesi, Bruxelles verificherà infatti il raggiungimenti di “milestones” e “target” indicati dai governi nel piano. Intanto, i primi fondi saranno impiegati in 123 progetti, alcuni attivi già da fine 2020, altri che sono in rampa di lancio come il piano Italia 5G o 1 Gbps e che potranno contare rispettivamente su 2,02 miliardi e 3,86 miliardi, tutti di prestiti. Il pacchetto di misure per il turismo prevede l’avvio per la maggior parte da giugno, e sempre in estate scatteranno le decine di interventi previsti per spingere la transizione digitale, compreso il reclutamento di 10 mila giovani entro il 2025 – il bando per assumere i prime mille è partito a metà maggio – per insegnare l’uso di web, app e dei servizi più moderni della P.a. in particolare ai più anziani, con l’obiettivo di portare dal dal 42% al 70% la percentuale di cittadini tra i 16 e i 74 anni con conoscenze digitali di base.
    Oltre alla ‘cura del ferro’ in arrivo con il completamento dell’Alta velocità, in particolare al Sud, per la transizione green si punta a spostare sul traporto pubblico almeno il 10% degli automobilisti e si guarda anche alla creazione di quasi 2mila chilometri di piste ciclabili (urbane e turistiche) con almeno la metà dei 600 milioni previsti da destinare al Sud. La maggior parte degli interventi copre l’intero orizzonte del piano, fino al 2026, ma ci sono anche progetti sprint che si punta a chiudere anche in due anni, come quello sulle Piccole Isole. (ANSA).
       

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    Europei: Letta, spero italiani si inginocchino tutti. Salvini: 'Roba da radical chic'

    Ennesimo botta e risposta tra il segretario del Pd Enrico Letta e il leader della Lega Matteo Salvini. La polemica è sulla scelta di molte squadre, ma non di tutti i gioctori dell’Italia di inginocchiarsi contro il razzismo nell egare dell’Europeo. “Vorrei fare un appello – dice Enrico Letta, ospite a Otto e mezzo di Lilli Gruber – ai nostri giocatori: che si inginocchino tutti, perché francamente l’ho trovata una scena pessima. Se si mettono d’accordo sugli schemi di gioco, si mettono d’accordo anche su quello, è meglio anche perché i gallesi erano tutti inginocchiati, gli italiani no”.
    “Lascio a Letta i suoi processi ai giocatori italiani. Il razzismo si sconfigge inginocchiandosi? 8 su 10 dicono di no. Quella è roba da radical chic alla Saviano”, replica Matteo Salvini a “Quarta Repubblica” su Rete 4.

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    Svolta in Spagna, graziati i separatisti catalani

    “Domani possiamo cambiare la vita di nove persone. E spero che inizieremo anche a cambiare la storia di tutti”. Madrid ha deciso: i leader indipendentisti della Catalogna condannati in via definitiva a pene di reclusione dopo il tentativo di secessione del 2017 – ha annunciato il premier spagnolo Pedro Sánchez – saranno graziati con l’indulto e presto potranno uscire dal carcere. A sancirlo sarà il Consiglio dei ministri attraverso decreti individuali, una facoltà riconosciuta dall’ordinamento spagnolo.
    Tra i politici e attivisti attualmente reclusi — le cui pene vanno dai 9 ai 13 anni — c’è l’ex vicepresidente regionale catalano Oriol Junqueras. La svolta annunciata da Sánchez costituisce una delle decisioni più complesse e ardite per la coalizione di centrosinistra (Partito Socialista – Unidas Podemos) che il premier guida da inizio 2020. Una mossa pensata per smuovere le acque sul fronte dei negoziati con la nuova amministrazione regionale catalana — indipendentista — e che il governo spera possa risultargli politicamente vantaggiosa, nonostante il malcontento di parte della società spagnola. “La motivazione principale dell’indulto è la sua utilità per la convivenza”, ha affermato Sánchez alla platea riunita ad hoc nel prestigioso teatro Liceu di Barcellona. “Potremmo tornare ai rimproveri, rimanere bloccati sui problemi. Oppure dedicare il nostro tempo e le nostre energie a risolvere il problema e scommettere sulla concordia”, ha aggiunto il premier, ricevuto all’ingresso dai fischi di alcune centinaia di manifestanti secessionisti e interrotto a più riprese da uno di loro, presente in sala. “L’indipendenza è l’unica soluzione!”, ha gridato il giovane contestatore.
    La reazione da parte del presidente catalano Pere Aragonès è arrivata poco dopo: “È un passo che riconosciamo, ma insufficiente e incompleto”, ha detto ai media iberici. A suo avviso, le soluzioni per risolvere il conflitto politico con lo Stato sono “l’amnistia” nei confronti dei secessionisti implicati in cause giudiziarie e un “referendum” sull’indipendenza.

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    M5s: slitta la data di presentazione del nuovo Movimento

    E’ stata rinviata a una data “ancora da destinarsi” la convention di presentazione del nuovo M5s. E’ quanto si apprende da fonti del Movimento.
    L’evento di lancio del neo-M5s in cui Giuseppe Conte presenterà il nuovo Statuto e la carta valori 5 Stelle era stato inizialmente ipotizzato per questa settimana e il M5s aveva anche “opzionato” una sala a Roma per il prossimo giovedì. Al momento, tuttavia, quella data non è stata confermata né, allo stato, ne è stata fissata una nuova.
    Secondo le indiscrezioni circolate in ambienti parlamentari il ritardo nel lancio del nuovo Movimento sarebbero dovuti ad una diversa valutazione sulle norme contenute nel nuovo Statuto e sulla conformazione del futuro organismo direttivo, tra Giuseppe Conte e il fondatore del Movimento, Beppe Grillo, che resterà garante del M5s.
    Al lancio della nuova organizzazione dovrà anche seguire a stretto giro una votazione degli iscritti: il M5s ha scelto in nuovi partner a cui affidare le operazioni di voto e la tenuta dell’elenco degli iscritti. Recentemente il presidente dell’associazione Rousseau, Davide Casaleggio, ha ipotizzato possibili ricorsi in quanto lo Statuto ancora in corso prevede che le votazioni vengano effettuate sulla piattaforma Rousseau.   

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    Lega: eurodeputata Regimenti lascia ID e aderisce al misto

    L’eurodeputata Luisa Regimenti ha annunciato di avere lasciato la delegazione della Lega ed il Gruppo Identità e Democrazia per il gruppo misto al Parlamento europeo. “Sono perfettamente d’accordo con il progetto di un partito unico di centrodestra in Italia, non una federazione ma un soggetto autonomo e forte di valori come l’atlantismo e l’europeismo, che possa proporre una visione di governo per il nostro Paese che sia a lungo termine”, ha affermato Regimenti.
    “Auspico che ciò possa avvenire prima possibile. La posizione del gruppo parlamentare Identità Democrazia, però, rispetto a questa iniziativa non concorda con la visione della Lega presente nel Governo e ci lascia continuamente in difficoltà rispetto al progetto europeo e italiano e agli elettori. Per questo ho deciso di lasciare il gruppo ID e aderire al gruppo Misto”, conclude la nota. (ANSA).