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    Mattarella: riconoscenza per l'impegno delle famiglie delle vittime della strage di Ustica

       “La strage di quarantuno anni or sono, nel cielo di Ustica, è impressa nella coscienza degli italiani come una tragedia straziante, che ha strappato alla vita ottantuno persone indifese, che ha gettato in un dolore indicibile i loro familiari, che ha lasciato la Repubblica senza una verità univoca capace di ricomporre appieno il quadro delle circostanze e dei responsabili”. E’ uno passaggio nel messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario oggi della strage di Ustica.
     “Nel giorno della ricorrenza – scrive il capo dello Stato – il primo pensiero va a coloro che hanno perso genitori, fratelli, sorelle, parenti, amici. Il tempo trascorso non sanerà mai la ferita, ma consolida il legame di solidarietà umana e il sentimento di vicinanza verso chi ha tanto ingiustamente sofferto”.
        “Accanto ad esso – sottolinea Mattarella – cresce il senso di riconoscenza per l’impegno civile che i familiari sono stati capaci di esprimere, promuovendo la ricerca della verità anche di fronte a condotte opache e ostruzionistiche, incoraggiando gli uomini dello Stato che sono stati capaci di compiere passi importanti. La Repubblica sente come dovere inderogabile la permanente espressione della solidarietà e l’impegno per una più completa ricostruzione dei fatti”. 

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    Blinken a Roma: 'Forte rapporto tra Usa e Italia'

    “Felice di essere in Italia per sottolineare l’importanza dell’unità transatlantica e del forte rapporto USA-Italia. Non vedo l’ora di incontrare le mie controparti, co-presiedere la Ministeriale della Coalizione per sconfiggere l’Isis e partecipare alla Riunione Ministeriale del G20 a Matera”. E’ il tweet del segretario di Stato Usa Antony Blinken al suo arrivo a Roma, dove è in corso una colazione di lavoro con il ministro Luigi Di Maio.
    “Le relazioni tra Stati Uniti e Italia – sottolinea l’Ambasciata americana a Roma su Twitter – svolgono un ruolo importante nel garantire la sicurezza transatlantica, nell’organizzare il sostegno al progresso in Libia e nell’affrontare le minacce condivise nel Mediterraneo e nel mondo”.
    Medio Oriente, lotta al terrorismo, G20, rapporti Italia-Usa. Il segretario di stato americano Antony Blinken ha una fitta agenda di impegni, per una tre giorni in Italia all’insegna del ritrovato attivismo dell’amministrazione Biden oltre Atlantico e sulle questioni globali. In serata vedrà il neoministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, nel primo faccia a faccia tra il nuovo governo post-Netanyahu e l’amministrazione Usa (Lapid vedrà anche Di Maio ed il collega del Bahrein, Paese firmatario degli Accordi di Abramo con Israele, insieme agli Emirati).    Domani mattina Blinken sarà ricevuto da papa Francesco, poi co-presiederà con Di Maio la riunione della Coalizione anti-Isis alla nuova fiera di Roma: si tratterà della prima volta che l’Italia ospita una riunione della Coalizione, a due anni dall’ultimo appuntamento a Washington.    Martedì Blinken chiuderà a Matera partecipando al G20 Esteri, a presidenza italiana. L’agenda italiana si fonda su tre pilastri d’azione: persone, pianeta, prosperità. E quindi la risposta internazionale alla pandemia, la ripresa rapida dell’economia mondiale fondata sulle necessità delle persone, dei più vulnerabili, delle donne e dei giovani, ed uno sviluppo sostenibile a protezione della stabilità climatica. Obiettivi che Roma vuole raggiungere con un rinnovato multilateralismo, potendo contare anche sul nuovo approccio dell’amministrazione Biden che ha abbandonato l’isolazionismo dell’era Trump.    

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    Il Papa: finiamola di giudicare gli altri, l'amore sana la vita

    “La malattia più grande della vita qual è? Il cancro? La pandemia? No..la malattia più grande della vita è la mancanza di amore”. Lo ha detto all’Angelus papa Francesco. “Quante volte – ha quindi invitato a riflettere – ci buttiamo in rimedi sbagliati per saziare la nostra mancanza di amore? Pensiamo che a renderci felici siano il successo e i soldi, ma l’amore non si compra. Ci rifugiamo nel virtuale, ma l’amore è concreto. Non ci accettiamo così come siamo e ci nascondiamo dietro i trucchi dell’esteriorità, ma l’amore non è apparenza. Cerchiamo soluzioni da maghi e santoni, per poi trovarci senza soldi e senza pace”.  “Finiamo di giudicare gli altri, Gesù ci chiede uno sguardo non giudicante ma accogliente perchè solo l’amore sana la vita. La Madonna ci aiuti a portare una carezza ai feriti, ai feriti nel cuore e a non giudicare la realtà della persona, degli altri”. Lo ha detto papa Francesco all’Angelus insistendo sull’invito: “Non giudicare – ha aggiunto – e lasciate vivere, amate gli altri e cercate di vivere con amore”. 
     “Gesù non guarda all’insieme come noi, ma guarda la persona – ha detto Francesco commentando il brano del vangelo in cui Gesù guarisce una donna “impura’” emarginata dalla società -. Gesù non si arresta di fronte alle ferite e agli errori del passato, ma va oltre i peccati e i pregiudizi, tutti noi abbiamo una storia e ognuno di noi nel suo segreto conosce bene le cose brutte della propria storia. Ma Gesù le guarda per guarire, invece a noi piace guardare le cose brutte degli altri. Quante volte, quando noi cadiamo, cadiamo nel chiacchiericcio, nello sparlare degli altri. Ma guarda che orizzonte di vita è questo, Gesù invece sempre guarda il modo di salvarci e non la storia brutta che noi abbiamo, Gesù va oltre i peccati, Gesù va oltre i pregiudizi, non si ferma alle apparenze, lo stile di Gesù è avvicinarsi”.
        “Sorella, fratello – ha quindi esortato -, lascia che Gesù guardi e guarisca il tuo cuore, guardati attorno e vedrai che tante persone che ti vivono accanto sono ferite e sole, hanno bisogno di sentirsi amate. Gesù ci chiede uno sguardo che non si fermi all’esteriorità ma che vada al cuore, uno sguardo non giudicante. Finiamo di giudicare gli altri, Gesù ci chiede uno sguardo non giudicante ma accogliente, apriamo il nostro cuore per accogliere gli altri perchè solo l’amore risana la vita, la Madonna della Consolazione ci aiuti a portare una carezza ai feriti, ai feriti nel cuore e a non giudicare, non giudicare la realtà personale e sociale degli altri. Dio ama tutti, non giudicare, lasciate vivere gli altri e cercate di avvicinarvi” con amore.    

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    Conte a un passo da strappo, big in campo per blindarlo

    Il nuovo M5s di Giuseppe Conte è appeso a un filo, il sottilissimo filo della mediazione, che i big del Movimento stanno cercando di rafforzare per evitare lo strappo finale con Beppe Grillo. Ma il braccio di ferro sullo statuto tra il leader in pectore e il garante del Movimento, dopo l’intervento show del fondatore dei Cinque stelle alla Camera, si è trasformato in una frattura grave e forse insanabile. Diversi parlamentari descrivono l’ex premier amareggiato e ad un passo dall’addio. Disdetti webinar e interviste, Conte si è chiuso nella sua abitazione romana a riflettere, ma forse – si mormora – ha già deciso e lunedì potrebbe spiegare le sue ragioni. Tra gli eletti del M5s serpeggia grande apprensione e la tensione è alle stelle. I rumors quotano sempre di più la nascita di un partito dell’ex presidente del Consiglio e il conseguente esodo in massa dei parlamentari contiani, soprattutto al Senato. Uno scenario che, se si concretizzasse, avrebbe ripercussioni non secondarie sia sugli equilibri della maggioranza che sostiene il governo Draghi, sia sul ruolo di diversi big pentastellati.In giornata, Conte riceve a casa sua Paola Taverna, Ettore Licheri e Stefano Patuanelli, non a caso tre senatori, notano a Montecitorio. All’arrivo il capogruppo a Palazzo Madama ostenta ottimismo: “Se è tutto finito? No, dai…Siamo dentro un confronto fisiologico. Stiamo scrivendo un nuovo soggetto politico. Certamente non è facile. Dateci tempo”. Dopo quasi tre ore di incontro, invece, bocche cucite e sguardi a terra. Il primo tentativo di mediazione non è andato a buon fine. L’unica certezza, in vista di lunedì, è che il pressing dei big per trovare un punto di caduta, sia con Beppe Grillo, sia con l’ex premier continuerà. Nel divario aperto dal discorso di Grillo ai parlamentari, si inserisce Davide Casaleggio: “Credo ci siano due visioni diverse del Movimento che stanno emergendo. Perché tengono segreto lo statuto? – l’affondo – Mi sembra un’organizzazione più basata su modelli partitici del 900 che su un movimento”. Dopo ‘l’arringa della discordia’, tra proclami e sfottò, il garante dei 5 Stelle ha sentito Conte ma la chiamata non è stata risolutrice, poi in mattinata ha lasciato l’Hotel Forum e Roma. “No alla psicosi da retroscena, parlerà Giuseppe Conte”, sottolineano fonti di primo piano del Movimento, annunciando una probabile conferenza stampa lunedì. Fino ad allora, l’ex premier potrebbe avere altri contatti con i gruppi parlamentari e i ministri. Ad incrementare il caos imperante arrivano gli scontri intestini sui territori che puntano ad indebolire l’alleanza giallorossa. Alcuni pentastellati di Napoli, disconoscendo l’intesa con il Pd benedetta da Conte sulla candidatura di Gaetano Manfredi, hanno scritto direttamente a Beppe Grillo: “Ti chiediamo di poterci presentare ancora una volta come MoVimento 5 Stelle Napoli alle prossime elezioni amministrative, senza alleanze con i partiti politici, ma con il nostro programma costruito insieme con i cittadini – l’appello -. Ci mancano 10 giorni di tempo per provare a salvare 15 anni di storia. Non abbandonarci Beppe”.

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    Papa: ha ricevuto Fra' Luzzago dell'Ordine di Malta

    (ANSA) – CITTA DEL VATICANO, 25 GIU – Il Luogotenente di Gran
    Maestro Fra’ Marco Luzzago è stato ricevuto in udienza stamani
    da Papa Francesco nella Biblioteca Privata del Palazzo
    Apostolico. L’incontro – riferisce l’Ordine di Malta – è stato
    l’occasione per illustrare a Papa Francesco le principali
    iniziative sviluppate dall’Ordine nel corso degli ultimi mesi,
    in particolar modo per far fronte all’emergenza pandemica.   
    Il Luogotenente di Gran Maestro ha ricordato l’impegno degli
    80mila volontari presenti nei 120 paesi in cui l’Ordine di Malta
    opera per portare assistenza e sostegno alle persone in
    difficoltà. Un impegno che si è espresso anche durante la crisi
    provocata dal Covid-19 attraverso iniziative mediche, sociali ed
    umanitarie. “Quando le mense per i poveri sono state chiuse per
    motivi di salute, l’Ordine di Malta si è organizzato per
    assicurare che pacchi alimentari fossero rapidamente consegnati
    in sostituzione; quando gli ospedali hanno raggiunto la loro
    piena capacità, l’Ordine di Malta ne ha costruiti di nuovi” ha
    spiegato Fra’ Marco Luzzago. Il Luogotenente di Gran Maestro ha
    descritto in particolare al Pontefice l’impegno dell’Ordine di
    Malta in Argentina con la distribuzione di alimenti alle persone
    meno abbienti, messe a dura prova dalla pandemia.   
    Papa Francesco ha espresso il suo sostegno all’Ordine di
    Malta affermando: “Vi voglio bene, sono con voi, andate avanti”.   
    Nel corso del colloquio il Papa ha sottolineato l’importanza
    della vita religiosa, di riuscire a stare al passo con i tempi
    attirando nuove vocazioni. “Lei parla con la diplomazia del
    cuore” ha detto Papa Francesco a Fra’ Marco Luzzago. Al termine
    dell’udienza Papa Francesco ha ricevuto il Sovrano Consiglio
    dell’Ordine di Malta e l’ambasciatore presso la Santa Sede
    Antonio Zanardi Landi. Prima dell’udienza con il Pontefice, il
    Luogotenente di Gran Maestro ha avuto un incontro con il
    Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin. (ANSA).   

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    Mattarella: 'Ripartenza sarà efficace se ci sarà dialogo'

    “Sono lieto di inviare un saluto augurale all’odierna edizione di Sky TG24 Live In, che si svolge a Firenze – città simbolo del Rinascimento – nel segno della ripresa nazionale, in un delicato momento di transizione tra la difficile fase delle chiusure e del coprifuoco e la progressiva ripresa della normalità in tutti i campi”. Lo afferma il presidente Sergio Mattarella in un messaggio in occasione dell’evento.
    Sono “convinto che la “ripartenza” sarà efficace se le diverse componenti della società sapranno intrecciare, nel rispetto dei propri ruoli, un dialogo fruttuoso”, ha aggiunto il capo dello Stato.
    “I media – chiamati ad affrontare le rapide trasformazioni tecnologiche che ne stanno cambiando radicalmente la fisionomia – sono uno strumento prezioso e irrinunciabile nella costruzione e nel consolidamento della democrazia, contribuendo a promuovere il confronto delle idee, accrescendo la coscienza critica dei cittadini, diffondendo informazione, conoscenza, sollecitazioni e proposte”, dice il capo dello Stato.

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    Università: Messa, ritorno in presenza ma con flessibilità

    Per il prossimo anno accademico, “laddove l’epidemia lo permetta”, “ci organizziamo per una riapertura completa”, in presenza, delle Università, ma garantendo “flessibilità” per andare incontro anche alle “esigenze degli studenti”, in particolare dei fuori sede. Lo ha detto Maria Cristina Messa, ministra dell’Università e della Ricerca, in un dialogo online con Michele Brambilla, direttore di Quotidiano Nazionale e il Resto del Carlino. “L’unico aspetto per cui ho chiesto agli atenei di essere attenti – ha detto Messa – è quello di riportare studenti in aula senza forti coercizioni”.
    “Molti atenei si sono già attrezzati per riaprire in presenza sia per le lezioni sia per gli esami”, spiega la ministra, che sottolinea l’esigenza di “flessibilità”, ad esempio “se a ottobre dovessimo avere problemi, essere rapidi di cominciare l’alternanza tra presenza e distanza”. Agli atenei ha chiesto di riportare gli studenti in aula con gradualità “perché ci sono tanti studenti fuori sede che in questo momento non vogliono riaffittare e spendere per trasferirsi, ma che trovano tanto comoda la Dad. Vanno convinti a ritornare in sede – sottolinea Messa – ma farlo dal giorno alla notte non è secondo me adeguato. Devi anche andare incontro alle esigenze degli studenti”. Insomma l’Università “riprenderà in presenza, tutti vogliono la presenza – continua – e mano mano che passano l’ansia e l’angoscia credo ci sarà anche la ripresa spontanea. L’importante è avere flessibilità, adottare metodi attrattivi degli studenti per riportarli volontariamente in sede”. Terzo aspetto, chiarisce, avere “tutte le precauzioni a disposizione”, anche tamponi a campione da fare ogni tanto e presidi sanitari.    

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    Mattarella, la tutela dei più fragili è diritto costituzionale

    “Desidero rivolgere un sentito saluto alla seconda Conferenza nazionale della Salute mentale, realizzata dal Ministero della Salute a 20 anni dalla prima edizione: offre l’occasione di riflettere sulle relative patologie. L’Italia è stata pioniera in tema ponendo le basi per il superamento di limiti e barriere nella tutela delle persone con malattie psichiche”. Inizia così il telegramma inviato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella in occasione della Conferenza Nazionale. “La cura della malattia mentale – aggiunge – è sfida complessa e richiede che i più fragili siano seguiti e tutelati in conformità ai diritti costituzionali”. 
    “Va rivolta attenzione alle famiglie che, con sacrificio e dedizione, suppliscono ai limiti strutturali di un sistema che anche la pandemia ha contribuito a mettere ulteriormente a dura prova”, prosegue il telegramma del Presidente della Repubblica. “Compito delle istituzioni – aggiunge Mattarella – è quello di mettere in campo ogni azione per promuovere la solidarietà nei confronti dei più deboli, rimuovendo gli ostacoli all’integrazione e alla crescita della personalità nella società civile, garantendo il rispetto della dignità del malato”. E conclude: “Nel rinnovare l’apprezzamento per l’iniziativa e per l’impegno quotidiano a servizio dei più fragili, formulo i migliori auguri di buon lavoro”. 
    Occorre “favorire il pieno superamento dello stigma con cui è stata spesso marchiata la malattia mentale e, in generale, di far prevalere la cultura della comunità sulla mentalità dello scarto, secondo cui si prestano cure e attenzioni maggiori a chi apporta vantaggi produttivi alla società, dimenticando che quanti soffrono fanno risplendere, nelle loro esistenze ferite, la bellezza insopprimibile della dignità umana”. Lo dice Papa Francesco nel messaggio inviato alla Conferenza sulla salute mentale al ministero della Salute. 
    Il Papa, nel messaggio alla Conferenza nazionale sulla salute mentale, innanzitutto esprime “la stima della Chiesa e mia personale per i medici e gli operatori sanitari coinvolti in questo delicato campo. Il loro impegno nel venire incontro alle condizioni di quanti soffrono di disturbi psichici, offrendo loro terapie opportune, è un grande bene per le persone e per la società. Risulta pertanto di massima importanza – sottolinea Papa Francesco – acquisire sempre più consapevolezza dei requisiti professionali e umani richiesti per la cura di questi nostri fratelli e sorelle”. Papa Francesco rileva poi che questi malati “hanno avvertito con particolare gravità i devastanti effetti psicologici della pandemia”. Per il Pontefice “è dunque auspicabile che da una parte non manchi il potenziamento del sistema sanitario di tutela della malattia mentale, anche mediante il sostegno alle realtà impegnate nella ricerca scientifica su tali patologie, e dall’altra si promuovano le associazioni e il volontariato che si pongono accanto ai malati e ai loro familiari”. Bergoglio ribadisce dunque l’importanza della “cura integrale della persona. Curare il prossimo, infatti, non è solo un lavoro qualificato, ma una vera e propria missione, che si realizza pienamente quando la conoscenza scientifica incontra la pienezza dell’umanità e si traduce nella tenerezza che sa avvicinare e prendere a cuore gli altri”. Il Papa, nella conclusione del suo messaggio, ringrazia gli operatori sanitari e li incoraggia “a proseguire sulla feconda via della cura solidale”.