More stories

  • in

    Palazzo Chigi lancia uno spot: 'Facciamolo e vinciamo insieme'

    Una bagnina con alle spalle una spiaggia e un messaggio univoco: vaccinarsi. Palazzo Chigi lancerà, sui social, un nuovo spot di sensibilizzazione per la campagna vaccinale con l’obiettivo di ridurre ulteriormente la popolazione italiana che finora non si è voluta sottoporre a immunizzazione. “Con il vaccino vinciamo insieme, riprendiamoci il gusto del futuro”, è il messaggio dello spot che riprende le parole pronunciate dallo stesso Mario Draghi in più di una conferenza stampa.   

  • in

    Von der Leyen: troppe dosi vaccino non usate, vaccinatevi

    “L’Europa vuole lasciarsi alle spalle la pandemia. La buona notizie è che la campagna vaccinale è diventata un successo,”. Così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al Parlamento europeo. “Non dobbiamo assolutamente cedere, ci sono ancora notevoli differenze nei Paesi membri – ha aggiunto -, nel frattempo si sta diffondendo la variante Delta e troppe dosi non vengono usate e restano nei frigoriferi. Aumentiamo gli sforzi per convincere gli europei a vaccinarsi. La vaccinazione significa protezione e anche libertà e la prova sono i 250 milioni di europei che hanno già scaricato il certificato vaccinale”.
    Intervenendo al Parlamento europeo, von der Leyen ha anche ricordato il suo recente viaggio a Roma. “Negli ultimi giorni ho viaggiato molto nei Paesi membri per i piani di recovery e ho incontrato molte persone. Sono stata a Cinecittà a Roma e ho visto come si lavora a livello degli studi tradizionali e come si combina il lavoro con le nuove tecnologie digitali”. 

  • in

    Ddl Zan: oggi il voto al Senato per la calendarizzazione. Il Pd chiama Iv

    In Senato la vecchia maggioranza giallorossa voterà oggi unita la calendarizzione in Aula del ddl Zan per la prossima settimana. Pd e M5s respingono l’offensiva della Lega, che trova  in Iv la sponda per cercare un compromesso. Dal Pd arriva un appello al partito di Renzi. “Non capisco la posizione di Iv – ha detto ieri il segretario Enrico Letta a ‘In Onda’ su La 7 – che ha fatto un lavoro di merito importante alla Camera, e insieme a Pd, Leu e M5s ha votato la legge alla Camera e improvvisamente ha cambiato idea”.
    “Questo testo – ha osservato – passa esclusivamente con i voti di quelli che l’hanno approvato alla Camera, Lega e Fdi non la vogliono. Quella maggioranza si deve far carico della legge. Renzi si fa scudo dietro al voto segreto, noi non lo chiederemo”. “Tutti quelli che l’hanno votata alla Camera, quelli stessi la votino in Senato, che problema c’è?”.

  • in

    Draghi, obiettivo sia integrazione Balcani Occidentali in Ue

    “L’Ue deve avere chiaro che l’obiettivo finale è la piena adesione di tutti i Paesi dell’area all’Europa”. E’ questo uno dei passaggi principali dell’intervento del premier Mario Draghi al summit di Berlino sui Balcani Occidentali. L’Europa deve dimostrare “saggezza politica e visione strategica. L’integrazione” di questi Paesi “è l’unica strada per stabilizzare la regione e consolidare la sua transizione democratica”, ha sottolineato Draghi spiegando di guardare “al proseguimento dello sforzo comune per accelerare l’integrazione dei Balcani Occidentali in Ue”.   

  • in

    Mattarella all'Eliseo, 'tra Italia e Francia c'è un legame unico'

     “Questo è il mio primo viaggio all’estero dopo la pandemia. Sono lieto sia stato in Francia. Ringrazio Macron per il ricordo delle vittime. Italia e Francia hanno un legame unico che si basa su valori condivisi, storia comune”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a fianco del Presidente Emmanuel Macron dopo il loro incontro all’Eliseo. 
    “Partnership italo-francese fondamentale per l’Europa. Abbiamo parlato con Macron come intensificare le nostre relazioni. Da tutto ciò nasce l’esigenza di un trattato di collaborazione rafforzata. L’Italia ha accolto con grande favore la proposta di servizio civile comune franco-italiano per i giovani”, ha aggiunto ancora Mattarella. “L’Unione è la prospettiva delle nuove generazioni. L’Ue sia protagonista della comunità internazionale”, ha sottolineato, “siamo circondati da tensioni: l’Europa può trasferire la sua vocazione alla pace. E l’Italia e la Francia sono unite nello svolgere questo ruolo”. “La conferenza sul futuro dell’Europa – ha affermato il Capo dello Stato – è un’occasione storica per rafforzare l’Unione”.
    “In Italia qualcuno si illude che si possa mettere il cartello divieto d’ingresso” dall’Africa, ha detto Mattarella nel corso del colloquio a porte chiuse con Macron, ascoltato da un cronista dell’ANSA dal canale tv interno dell’Eliseo. Il sostegno all’Africa, ha proseguito, è un’ “esigenza” oltre che “un obbligo anche storico di solidarietà”. Mattarella ha anche ribadito che bisogna aiutare concretamente l’Africa per evitare che le persone lascino i loro paesi e quindi fermare le migrazioni. Il Presidente Mattarella, parlando sempre del fenomeno migratorio, ha osservato come occorra ‘governarlo’. Diversamente – è il suo ragionamento – si viene travolti da ondate occasionali in dipendenza di crisi che si verificano nei Paesi di origine. Il tema dei migranti è stato posto dal Presidente francese che avrebbe sostenuto come “sulla questione libica abbiamo” con l’Italia “convergenze e preoccupazioni comuni”. “C’è stato un lavoro congiunto incessante che si è strutturato in tutti questi ultimi mesi – ha continuato Macron – con visite comuni dei nostri ministri, poi con un lavoro comune alla Conferenza di Berlino, e un lavoro comune che si svolgerà sotto la presidenza francese del Consiglio di sicurezza la prossima settimana, per progredire su questo capitolo”. Sul Sahel, “l’Italia è un paese al quale rendiamo omaggio per l’impegno, in particolare con il contributo alla forza Takuba e il suo coinvolgimento nelle operazioni umanitarie”.
    “La Francia accoglie un amico e una grande personalità” ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron parlando all’Eliseo al fianco del presidente Sergio Mattarella al termine del loro incontro. “Non abbiamo mai smesso di parlare e di lavorare insieme”, ha sottolineato Macron parlando delle difficoltà della pandemia, in cui “Italia e Francia si sono trovate di fronte alla stessa situazione a 10 giorni di distanza”.
    Con il presidente Mattarella c’è stato un pieno “coordinamento sulla solidarietà europea”, ha osservato Macron. “L’anno scorso, in particolare dall’estate 2020 – ha detto – abbiamo avuto insieme una volontà forte di costruire un’ambizione europea condivisa”. “L’anno appena trascorso – ha detto – ha messo in luce una volontà forte di Germania, Italia e Francia di lavorare insieme e costruire un’ambizione europea. Lo abbiamo fatto per rispondere alla crisi, per sostenere una politica europea di acquisto dei vaccini e per costruire una capacità europea di produzione di vaccini”. “Abbiamo, in materia europea, un’ambizione condivisa – ha aggiunto il capo dell’Eliseo – quella di un’Europa più giusta, più verde, che lascia più spazio ai suoi giovani”. “Abbiamo poi deciso – ha reso noto Macron – di procedere con il Trattato bilaterale di cooperazione rafforzata, il trattato del Quirinale, che permetterà di consolidare la nostra relazione”. E il trattato “permetterà di offrire ai popoli e ai giovani vere prospettive e consentirà che i giovani si impegnino in insieme in un servizio civile franco-italiano”.
    Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha lasciato la città di Benevento per volare a Parigi dove parteciperà, questa sera, alla cena all’Eliseo organizzata dal presidente Macron in onore del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in visita di Stato nella Repubblica Francese fino al 6 luglio.

  • in

    Papa al Gemelli, in Vaticano governa il Camerlengo

     E’ il cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa, in questo momento di assenza del Papa a causa del ricovero ospedaliero, ad avere il compito di amministrare i beni temporali della Santa Sede. E dal 14 febbraio 2019 tale incarico è ricoperto dal cardinale statunitense, di origine irlandese, Kevin Joseph Farrell, 73 anni, che è anche dal 15 agosto 2016 prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita e dal 29 settembre 2020 presidente della Commissione di materie riservate.    La particolare figura del cardinale camerlengo – il termine deriva dal latino medievale ‘camarlingus’, a sua volta derivato dal germanico ‘kamerling’, che significa “addetto alla camera del sovrano” – ricopre fondamentalmente due incarichi: in primo luogo, quando il Pontefice è in viaggio o assente, come nell’attuale caso, amministra i beni temporali.  Alla morte del Pontefice (o in caso di rinuncia), come incarico speciale, presiede il periodo della cosiddetta Sede vacante. È coadiuvato da un vice camerlengo, generalmente non cardinale, ma di rango arcivescovile.    A differenza della ben più codificata fase della “sede vacante”, che prevede una serie di atti e incombenze precise, a partire dalla verifica che il Papa sia realmente morto, per quanto riguarda i periodi del Papa assente o in viaggio, il passaggio di consegne al camerlengo è una circostanza per lo più formale, prevista dalle norme, ma in realtà mai attuata con precise deleghe: così è avvenuto, ad esempio, in tutti i periodi di ricovero ospedaliero di Giovanni Paolo II, quando tutt’al più ad occuparsi degli aspetti dell’ordinaria amministrazione era magari il segretario particolare del Papa, monsignor Stanislaw Dziwisz.    Anche per la brevità del periodo – sette giorni – così sarà anche nell’attuale ricovero di papa Bergoglio al Gemelli, ma in caso di necessità la figura canonica cui fare riferimento per il governo dei beni temporale c’è, ed è quella di Sua Eminenza il camerlengo, cardinale Farrell. 

  • in

    Decreto Sostegni bis, verso altri 300 milioni per ecoincentivi auto

    In arrivo altri 300 milioni per gli ecoincentivi auto, da prorogare fino alla fine dell’anno: nel primo pacchetto di emendamenti riformulati al decreto Sostegni bis, che andranno al voto in commissione Bilancio alla Camera a partire da domani, compare il rifinanziamento suddiviso in 50 milioni per ibride ed elettriche (tra 0 e 60 grammi di Co2 al km), 200 milioni per euro 6 benzina o diesel (tra 61 e 135 grammi di CO2 al km) e altri 50 milioni per i veicoli commerciali. Ancora da definire, secondo quanto si legge nelle riformulazioni, il bonus in presenza di rottamazione di vecchi veicoli. 
    Un fondo ad hoc da 10 milioni per garantire tamponi gratis per ottenere il green pass per i cosiddetti ‘fragili’, che per le loro condizioni di salute non possono vaccinarsi: il via libera ai tamponi grati per “i cittadini con disabilità o in condizione di fragilità” dovrebbe arrivare con il voto agli emendamenti al decreto Sostegni bis che inizierà domani in commissione Bilancio alla Camera. Nel primo pacchetto di riformulazioni compare l’istituzione di un fondo ad hoc da 10 milioni al ministero della Salute.   

  • in

    Zaia e Decaro al top della classifica dei governatori e dei sindaci

     Luca Zaia e Antonio Decaro si confermano anche nel 2021 gli amministratori locali dal più elevato indice di gradimento in Italia, rispettivamente con il 74% dei consensi per il presidente della Regione Veneto e con il 65% per il sindaco di Bari. E’ quanto emerge nella rilevazione annuale realizzata da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore pubblicata sul Sole 24 Ore. Dietro di loro, il quadro dei leader più popolari risulta in forte movimento.
    Tra i governatori si segnala lo scatto di Stefano Bonaccini (Emilia Romagna, PD) che, con una crescita del 6%, raggiunge quota 60% e scalza dal secondo posto Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, Lega). 
    Il presidente della Lombardia Attilio Fontana guadagna il 2,7% rispetto all’indagine dello scorso anno, ed è in decima posizione col 48% dei consensi. Fontana “si riavvicina – si legge sul Sole24Ore – ai livelli che nel 2018 l’avevano portato a succedere a Palazzo Lombardia al suo collega di partito, e concittadino varesino, Roberto Maroni. L’indice di “gradimento dei sindaci, che confronta il consenso con il risultato delle elezioni alla carica ricoperta, vede, tra quelli lombardi, la conferma al terzo posto di Giorgio Gori che a Bergamo, città martoriata dalla pandemia, guadagna il 5,7%. Il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala, così come tanti altri sindaci di grandi città, registra un calo, -2,7 dei consensi, scendendo sotto il 50%. Risulta 89/esimo col 49%.