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    Chi è Marinella Soldi, da Discovery e Vodafone alla Rai

    Marinella Soldi, indicata dal governo per il cda della Rai, attualmente è presidente della Fondazione Vodafone Italia e consigliere indipendente di Nexi, Italmobiliare e Ariston Thermo.    Nata a Figline Valdarno (Firenze) e cresciuta a Londra, ha conseguito una laurea in Economia presso la London School of Economics e un master in Business Administration presso Insead, Francia. Ha avviato la propria carriera in McKinsey Company, lavorandovi come consulente strategico per tre anni fra Londra e l’Italia. Nel 2000 ha fondato la Soldi Coaching, società di leadership coaching con clienti in tutto il mondo, svolgendo per nove anni il ruolo di leadership coach, nei settori della tecnologia e dei media.    È stata CEO di Discovery Network Southern Europe (per i Paesi Italia, Spagna, Portogallo e Francia) per 10 anni fino ad ottobre 2018. Ha ricoperto ruoli di senior management per cinque anni presso MTV Networks Europe, SVP Strategic Development a Londra e GM, e per MTV Italia a Milano.    

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    Chi è Fuortes, dall'Opera al ruolo di Ad Rai

     Carlo Fuortes, il nome scelto dal governo per il ruolo di amministratore delegato della Rai, è stato sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma dal 2013, confermato fino al 2025. Manager ed economista, da più di vent’anni svolge studi e consulenze sui temi dell’economia della cultura, con riferimento alla gestione dei teatri, musei e dei beni culturali, allo spettacolo dal vivo, alla televisione e cinema per conto di imprese pubbliche e private, enti locali, musei statali e comunali, sovrintendenze, associazioni di settore e Istituzioni culturali.   
    Fuortes è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, allievo di famosi economisti come Paolo Sylos Labini e Luigi Spaventa.    Ha insegnato Sistemi organizzativi dello spettacolo dal vivo (corso di laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo dell’Università Roma Tre). Dal 2011 al 2019 è Segretario Generale dell’Associazione per l’Economia della Cultura. Dal 2003 al 2015 è stato Amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, gestendo l’Auditorium Parco della Musica. Dal 2012 al 2013 è stato Commissario Straordinario della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. È stato Direttore Generale del Palazzo delle Esposizioni e delle Scuderie del Quirinale di Roma dal 2002 al 2003.
    È stato Consigliere d’amministrazione del Teatro di Roma dal 1998 al 2001, nonché Consigliere di Amministrazione della Fondazione Cinema per Roma dal 2007 al 2011. Nel luglio 2015 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Legion d’Onore della Repubblica di Francia e, nel dicembre 2015, del “Franco Cuomo International Award” per la sezione Teatro.    Nel marzo 2016 è nominato Consigliere di Amministrazione della Fondazione Università degli Studi Roma Tre Palladium.    Nell’aprile 2016 viene nominato Commissario Straordinario della Fondazione Arena di Verona, incarico riconfermato nell’ottobre 2016 e concluso nell’ottobre 2017.    

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    Il Papa non ha più la febbre domenica l'Angelus dal Gemelli

    Sua Santità Papa Francesco ha trascorso una giornata tranquilla, con un normale decorso clinico. Ha continuato ad alimentarsi regolarmente ed ha proseguito le cure programmate”, dichiara il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni. “Ha passeggiato nel corridoio ed ha ripreso il lavoro alternandolo con momenti di lettura di testi – prosegue -. Nel pomeriggio ha celebrato la Santa Messa nella Cappellina dell’appartamento privato alla quale hanno partecipato quanti lo assistono in questi giorni di degenza. Dopo il lieve episodio febbrile, il Santo Padre è apiretico”.
    “Il Santo Padre ringrazia per i numerosi messaggi di affetto e vicinanza che quotidianamente riceve e chiede di continuare a pregare per lui”, aggiunge il portavoce della Santa Sede. 
    “In occasione della prossima domenica è prevista la recita dell’Angelus dal 10/o piano del Policlinico Universitario ‘A. Gemelli'” fa sapere Bruni.   

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    Figli Andreotti firmano referendum sulla giustizia

    (ANSA) – PERUGIA, 09 LUG – Anche i figli di Giulio Andreotti,
    Stefano e Serena, hanno sottoscritto il referendum sulla
    giustizia promosso dalla Lega e dal Partito radicale. Lo hanno
    fatto a Perugia dove hanno partecipato alla presentazione del
    libro “I diari segreti di Giulio Andreotti”.   
    I figli dello statista hanno firmato il referendum davanti al
    Tribunale di Perugia, nel cuore della città. Con loro l’avvocato
    Walter Biscotti, responsabile regionale per la Lega della
    campagna referendaria.   
    Proprio a Perugia Giulio Andreotti è stato coinvolto nel
    processo per l’omicidio del giornalista Mino Pecorelli terminato
    con la sua assoluzione da parte delle Sezioni unite della
    Cassazione. (ANSA).   

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    Moratti, in Lombardia la variante Delta è salita al 45%

    (ANSA) – MILANO, 09 LUG – La variante Delta sta diventando
    sempre più preponderante in Lombardia. “I primi sette giorni di
    luglio segnalano Alpha al 24% (142 casi) e Delta al 45% (270
    casi), sebbene su un totale di sole 603 genotipizzazioni
    eseguite in 7 giorni”. Lo comunica in una nota la vice
    presidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia,
    Letizia Moratti.   
    “Nella prima settimana di luglio – precisa – si conferma in
    Regione Lombardia la progressione della variante Delta (indiana)
    che attesta lo switch in atto con la variante Alpha (inglese)”.   
    L’analisi, che si basa su dati consolidati all’8 luglio,
    spiega la nota – è stata realizzata dalla Direzione Generale
    Welfare ed evidenzia che dall’1 gennaio sono state eseguite
    19.374 genotipizzazioni per 16.916 pazienti. Complessivamente i
    pazienti per cui è stata identificata la variante Delta sono
    522, pari al 3% di tutti i casi sottoposti sino ad ora all’esame
    approfondito.   
    Nel mese di giugno la variante predominante è stata l’Alpha
    con il 64% contro la Delta attestata all’11% su 1979
    genotipizzazioni eseguite nel mese.   
    E’ confermato che nell’88% dei casi i contagiati sono
    pazienti non vaccinati, media che crolla al 6% tra coloro che
    invece hanno completato il ciclo vaccinale, con tutte le
    varianti che rispondono in maniera percentualmente simile alla
    copertura vaccinale. Copertura vaccinale che nei casi di
    contagio comunque evita l’evolversi grave della malattia.   
    “Questi dati – rimarca Moratti – confermano la validità e
    l’importanza della vaccinazione che proprio oggi vede toccare in
    Lombardia 10 milioni di somministrazioni. La guerra però non è
    ancora vinta e mi appello nuovamente a tutti gli indecisi
    affinché procedano con fiducia ad aderire alla campagna. Mi
    riferisco in particolare ai giovani, e alle loro famiglie, per i
    quali saranno a disposizione 500.000 slot speciali dal 23
    agosto”. (ANSA).   

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    Mini-prescrizione, tempi più lunghi per la corruzione

     Velocizzare i tempi e renderli compatibili con gli obiettivi del Recovery e degli standard europei: è lo scopo della riforma della Giustizia approvata in Cdm, il cui nodo principale era rappresentato dallo stop alla prescrizione, che il Movimento Cinque Stelle avrebbe inizialmente voluto estendere a tutti i gradi di giudizio. La mediazione della ministra Cartabia ha puntato sull’inclusione dei reati contro la Pubblica Amministrazione, come la corruzione e la concussione, tra quelli con tempi processuali allungati, e l’inserimento delle condizioni di ‘improcedibilità’ per il secondo e terzo grado, se si sforano determinate tempistiche.    PRESCRIZIONE – La Guardasigilli propone di bloccare definitivamente la prescrizione dopo la sentenza di primo grado, che si tratti di assolti o condannati. Nel processo di Appello verrebbe introdotto invece il termine massimo di due anni (arriverebbe a tre in caso di reati gravi), oltre il quale si dichiarerebbe l’improcedibilità. Lo stesso termine sarebbe di un anno in Cassazione (in caso di reati gravi la proroga sarebbe di ulteriori sei mesi). Dunque nel secondo e terzo grado di giudizio, oltre quei tempi stabiliti non si estinguerebbe il reato ma si sospenderebbe il processo, di fatto bloccato. Un caso diverso dunque dalla prescrizione, dove il reato è appunto cancellato. Per i reati imprescrittibili – come quelli punibili con l’ergastolo – non sarebbero posti limiti alla durata dei processi.    TEMPI PIÙ LUNGHI SULLA CORRUZIONE – I tempi processuali vengono allungati per quanto riguarda i reati contro la Pubblica amministrazione, come la corruzione e la concussione: oltre ai tempi già stabiliti, la proroga è di un anno in appello e di sei mesi in Cassazione. In ogni caso sulla corruzione non ci sarebbe alcun automatismo sull’allungamento dei termini per appello e Cassazione, di un anno o meno, perché ciò sarebbe subordinato alla particolare complessità del procedimento, dovuta al numero delle parti o delle imputazioni.    CRITERI DI PRIORITÀ – Gli uffici del pubblico ministero, per garantire l’efficace e uniforme esercizio dell’azione penale, nell’ambito di criteri generali indicati con legge dal Parlamento, dovranno individuare priorità trasparenti e predeterminate, da indicare nei progetti organizzativi delle Procure e da sottoporre all’approvazione del Consiglio Superiore della Magistratura.    APPELLABILITÀ – Si conferma in via generale la possibilità – tanto del pubblico ministero, quanto dell’imputato – di presentare appello contro le sentenze di condanna e proscioglimento. L’inammissibilità dell’appello avviene invece per “aspecificità dei motivi”.    DURATA INDAGINI PRELIMINARI IN BASE A REATO – Il pubblico ministero può chiedere il rinvio a giudizio dell’indagato solo quando gli elementi acquisiti consentono una “ragionevole previsione di condanna”. Si rimodulano i termini di durata massima delle indagini rispetto alla gravità del reato. Inoltre, alla scadenza del termine di durata massima delle indagini, fatte salve le esigenze specifiche di tutela del segreto investigativo, si prevede un meccanismo di ‘discovery’ degli atti, a garanzia dell’indagato e della vittima.    MENO UDIENZE PRELIMINARI – L’udienza preliminare è limitata a reati di particolare gravità e, parallelamente, si estendono le ipotesi di citazione diretta a giudizio. Il giudice dovrà pronunciare sentenza di non luogo a procedere quando gli elementi acquisiti non consentano una ragionevole previsione di condanna.    CASSAZIONE E CORTE STRASBURGO – Si introduce un nuovo mezzo di impugnazione straordinario davanti alla Cassazione, per dare esecuzione alle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo.    DIGITALIZZAZIONE – Per risparmiare tempo, si prevede che il deposito degli atti e le notifiche possano essere effettuati per via telematica.    PATTEGGIAMENTO – Quando la pena detentiva da applicare supera i due anni (il cosiddetto patteggiamento allargato), l’accordo tra imputato e pubblico ministero si può estendere alle pene accessorie e alla loro durata, oppure alla confisca facoltativa e alla determinazione del suo oggetto e ammontare.    QUERELE – La procedibilità a querela è estesa a specifici reati contro la persona e contro il patrimonio con pena non superiore a due anni.    PENE SOSTITUTIVE – Le pene sostitutive come detenzione domiciliare, semilibertà, lavoro di pubblica utilità e pena pecuniaria – attualmente di competenza del Tribunale di sorveglianza – saranno direttamente irrogabili dal giudice entro il limite di quattro anni di pena inflitta. E’ esclusa la sospensione condizionale.    TENUITÀ DEL FATTO – Per evitare processi per reati minimi, si delega il Governo a estendere l’ambito di applicazione della causa di non punibilità a quei reati puniti con pena non superiore a due anni.    

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    Via libera alla riforma della giustizia, compromesso con M5s

    Verso l’intesa sulla riforma della giustizia. E’ iniziata a Palazzo Chigi con quasi due ore di ritardo la riunione del Consiglio dei ministri. Si va, a quanto confermano più fonti di governo, verso il via libera unanime alla riforma del processo penale, dopo l’ultima mediazione con i Cinque stelle. 
    La novità è l’inserimento dei reati contro la PA, come la corruzione e la concussione, tra quelli con tempi processuali allungati. Un risultato, si apprende da fonti di governo M5S, frutto delle riunione pre-Cdm. A questo punto, si spiega, M5s potrebbe votare a favore. In Parlamento potrebbero esserci ulteriori miglioramenti tecnici.
    Dopo la sospensione chiesta da Forza Italia il Consiglio dei ministri è ripreso. La Lega ha ricucito e aiutato a trovare una mediazione tra i ministri Cinque stelle e il ministro della Giustizia Marta Cartabia sui termini della prescrizione in appello e Cassazione. Lo affermano fonti della Lega, secondo le quali a questo punto si va verso un voto unanime alla riforma in Cdm. 
    Il premier Mario Draghi chiede al Consiglio dei ministri se tutti sostengano convintamente il testo della riforma del processo penale e saranno leali in Parlamento: nessuna obiezione. Passa così in Cdm la proposta del ministro Cartabia sulla giustizia. Non un voto formale sulla proposta ma il sostegno unanime al testo, chiesto dal premier Draghi.

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    Riforme: Sì definitivo del Senato per il voto ai diciottenni

    Il Senato ha approvato la riforma costituzionale che attribuisce ai 18enni il voto per eleggere il Senato.    Con questo voto il Parlamento ha approvato definitivamente la riforma che sarà promulgata tra tre mesi per consentire di chiedere il referendum confermativo, dato che alla Camera sono mancati i due terzi. 
    In favore della riforma hanno votato 178 senatori, 15 hanno votato contro e 30 si sono astenuti. Questa riforma entrerà in vigore dalle prossime elezioni politiche e farà si, come ha spiegato il relatore Dario Parrini, presidente della Commissione Affari costituzionali, che le due Camere abbiano la stessa base elettorale e quindi che in esse vi siano le stesse maggioranze politiche. Sono quasi 4 milioni i giovani, tra i 18 e i 24 anni che saranno coinvolti in questa modifica costituzionale acquistando l’elettorato attivo per il Senato.