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    Green pass: Lamorgese, non c'è nessuna dittatura sanitaria

     “Guardiamo con attenzione alle manifestazioni dei no-vax, che ricordo non erano autorizzate, anche perché sono stati usati simboli ormai passati; penso alla stella di David”.
    Così il ministro dell’Interno Luciano Lamorgese ha risposto ai cronisti nel corso della conferenza stampa tenuta a Caserta dopo il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. “Nessuna dittatura sanitaria – ha sottolineato – vaccinarsi è fondamentale per superare questa pandemia: tutti i provvedimenti del Governo sono stati presi per tutelare la salute pubblica, e perché la vera libertà è poter andare dove si vuole senza danneggiare gli altri”.    

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    Giorgia Meloni si è vaccinata contro il covid

    Giorgia Meloni si è sottoposta questa mattina alla prima dose del vaccino anti-covid, presso l’INMI ‘Lazzaro Spallanzani’ di Roma. Lo rende noto il suo staff. Il presidente di Fratelli d’Italia – riferisce la stessa fonte – aveva già prenotato nel mese di giugno ma a causa di impegni, legati al ruolo di presidente dei Conservatori e riformisti europei, aveva dovuto rimandare l’appuntamento per la somministrazione del vaccino. 

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    Budapest si tinge d'arcobaleno, migliaia sfidano Orban

    Migliaia di persone hanno sfilato al Gay Pride di Budapest contro l’escalation omofoba del governo di Viktor Orban che a inizio mese ha introdotto una legge che vieta il tema dell’omosessualità nelle scuole. Trentamila persone, ottomila in più rispetto a due anni fa, che hanno celebrato i diritti Lgbtq e protestato in modo pacifico tra musica, balli, bandiere, ventagli e ombrellini arcobaleno per difendersi da un insolito caldo. All’evento anche una delegazione di politici italiani, tra cui Brando Benifei e Alessandro Zan del Pd, Vladimir Luxuria ed esponenti di Più Europa che hanno sfilato assieme al sindaco della capitale, Gergely Karácsony, esponente di punta dell’opposizione.    “Quella legge è un oltraggio. Viviamo nel ventunesimo secolo e cose del genere non dovrebbero accadere. Non siamo più in epoca comunista, siamo in Ue e tutti dovrebbero poter vivere liberamente”, ha detto Istvan, 27 anni, che ha partecipato alla marcia nel centro di Budapest con il suo ragazzo.    La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro il governo di Orban definendo la legge discriminatoria e contraria ai valori europei della tolleranza e delle libertà individuali. Il premier nazionalista ha risposto annunciando un referendum sul controverso provvedimento “per fermare Bruxelles come avvenne cinque anni fa sulla questione dei migranti”. Il leader di Fidesz già guarda alle elezioni del 2022 e con questo nuovo braccio di ferro con l’Europa vuole dimostrare che la sua presa sul Paese è ancora solida, così da raccogliere i consensi che gli garantirono la vittoria allo scorso voto. Eppure, secondo un sondaggio Ipsos del mese scorso, il 46% degli ungheresi è favorevole alle nozze gay. E secondo una ricerca del think-tank Globsec il 55% non è d’accordo con la “demonizzazione della comunità”.     

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    Salvini, sosteniamo proteste di discoteche e giovani è razzismo contro di loro

    “Fanno bene, fanno assolutamente bene: qualunque protesta facciano avranno il nostro sostegno perché è razzismo nei confronti delle discoteche e dei giovani”. Così, a margine di un incontro a Rimini, il segretario della Lega Matteo Salvini, ha replicato a chi gli chiedeva se ritenesse giusto un eventuale ricorso al Tar o al Consiglio di Stato da parte delle discoteche, la cui riapertura è stata bloccata dal Governo. 
    Salvini si è detto “stupito negativamente” dalle parole di Draghi contro gli appelli a non vaccinarsi. ‘Ma non voglio commentare’, dice il leader della Lega al Corriere della Sera. “Il Green pass? Resto contrario, sono contento che non sia passato il modello francese molto più restrittivo. Abbiamo cercato di limitare i danni di un’applicazione estensiva (nei bar, sui treni, nei luoghi di lavoro). Avremmo tolto i diritti civili a 30 milioni di persone. Vedremo fra 15 giorni”. 

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    Vaticano: bilancio della S. Sede, il deficit sale a 66,3 milioni

     Un anno difficile che ha richiesto ai dicasteri vaticani di ridurre le spese. Un anno in cui si è attinto in misura minore rispetto al passato dall’Obolo di San Pietro per sostenere il servizio dei dicasteri per la missione del Papa ma si sono aiutate maggiormente le Chiese nei Paesi più colpiti dalla pandemia. È quanto emerge dal bilancio consolidato della Santa Sede, che padre Juan Antonio Guerrero Alves, prefetto della Segreteria per l’Economia presenta oggi. Per la prima volta viene pubblicato il bilancio dell’Apsa (Amministrazione patrimonio Sede apostolica), relativo all’esercizio 2020, da cui emerge un risultato gestionale di 21,99 milioni di euro, in calo di 51,2 milioni rispetto al 2019 (era di 73,21 mln). La gestione mobiliare ha prodotto un risultato di 15,29 milioni (-27,1 rispetto al 2019), la gestione immobiliare 15,25 milioni (-8,3), le altre attività un disavanzo di 8,56 milioni (con un calo di 15,8 mln sul 2019). Malgrado i “ridotti risultati economici”, dovuti in gran parte alla crisi Covid, l’Apsa ha però contribuito alla copertura del deficit della Curia per 20,6 mln.
    “Il deficit dell’anno scorso era di 11,1 milioni di euro e quello di quest’anno è di 66,3 milioni di euro”, spiega Guerrero Alves in un’intervista ai media vaticani. “Tutto sommato, meglio di quanto ci aspettassimo – sottolinea il prefetto vaticano per l’Economia -. Non posso dire che sia stato un buon anno. Ma date le circostanze, posso dire che per il 2020, prima della pandemia, avevamo previsto a budget un deficit di 53 milioni di euro. Quando è apparso il Covid, le previsioni di deficit che abbiamo fatto nel migliore scenario sarebbero state di 68 milioni di euro e nel peggiore di 146 milioni di euro. Nello scenario medio il deficit si prevedeva di 97 milioni di euro”. “Così abbiamo rivisto il bilancio in marzo accettando un deficit di 82 milioni di euro. Il risultato che si è invece verificato, con un deficit di 66,3 milioni di euro, è stato leggermente migliore del migliore degli scenari ipotizzati, e decisamente migliore di quanto avevamo previsto nel bilancio rivisto in marzo”, osserva Guerrero Alves, secondo cui “la buona notizia è che, grazie agli sforzi fatti, i risultati si avvicinano molto a quelli di un anno normale. Il deficit ordinario è inferiore di 14,4 milioni di euro rispetto al 2019: 64,8 milioni di euro nel 2020, rispetto ai 79,2 milioni di euro del 2019”.

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    Covid: nuovo dl pubblicato in Gazzetta, è in vigore

    (ANSA) – ROMA, 24 LUG – Il nuovo decreto legge Covid che
    introduce l’obbligo di Green pass dal 6 agosto è stato
    pubblicato il 23 luglio in Gazzetta ufficiale. Il provvedimento
    è in vigore e dunque si applicano i nuovi parametri per definire
    le zone di rischio. (ANSA).   

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    M5s all'attacco sulla giustizia, mossa del Colle sul Csm

     L’ipotesi di dimissioni dei ministri M5s dal governo Draghi, se non ci saranno “miglioramenti” alla riforma della giustizia, “è una cosa da valutare insieme a Giuseppe Conte”. Così la ministra alle Politiche Giovanili, Fabiana Dadone, ad Agorà Estate. “Se è a rischio l’appoggio dei Cinque Stella al governo? – ha aggiunto -. Dipende quale sarà l’apertura sulle modifiche tecniche. L’obiettivo di tutti non è certo garantire le impunità in certi casi, ma velocizzare i processi. La tematica della prescrizione così come impostata non credo raggiunga l’obiettivo. Ci aspettiamo una discussione costruttiva, vedremo le decisioni da prendere”.  “La riforma della giustizia così come presentata rischia di avere delle fasce di impunità, c’è una chiara apertura del presidente Draghi e della ministra Cartabia di cui va preso atto. Non è nel mio stile minacciare quindi respingo i titoli apparsi in tal senso ma è nel nostro stile dialogare e confrontarci. Lo stanno facendo Draghi e Conte che sono due persone di alto profilo e sono certa troveranno punti di incontro. Ho fiducia nella politica e meno nel gossip”, ha scritto su Fb la ministra Dadone, con una precisazione rispetto a quanto detto in tv stamane sull’ipotesi di uscita del M5s dal governo se non c’è accordo.
    Una mediazione sulla riforma della giustizia è possibile? “Ci stiamo lavorando”. Così Giuseppe Conte, leader in pectore del Movimento 5 stelle, risponde a chi lo interpella all’uscita da Montecitorio, dove ha trascorso l’intero pomeriggio. Conte non risponde a chi gli domanda delle parole pronunciate oggi dalla ministra Dadone e di possibili strappi del M5s rispetto al governo.
    Il parere sulla riforma del processo penale, ‘reso limitatamente all’istituto dell’improcedibilità dell’azione penale, approvato ieri dalla Sesta commissione non è stato inserito nell’ordine del giorno ordinario del prossimo plenum per consentire al Csm di esprimersi sull’intera riforma del processo penale’. Lo comunica il vicepresidente David Ermini recependo in tal modo le indicazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella contenute nell’assenso all’ordine del giorno ordinario predisposto per il plenum.  La ministra della Giustizia, spiega Ermini, “ha infatti chiesto al Consiglio superiore il parere su tutti gli emendamenti governativi presentati in Parlamento, e dunque – prosegue il vicepresidente riferendo quanto precisato dal capo dello Stato – è necessario che il Consiglio non ometta di esprimersi su tutti gli aspetti della proposta del governo, circostanza che potrebbe assumere il significato di valutazione di ridotta importanza o di implicito consenso su tutti gli altri temi non trattati nel parere sull’improcedibilità”. Il presidente Mattarella pertanto, conclude il vicepresidente del Csm, ha ritenuto opportuno che “sia posticipata, anche solo di pochi giorni, l’iscrizione della pratica all’ordine del giorno del plenum in modo da completare la proposta di parere con riguardo al complesso della riforma, offrendo così al Parlamento una approfondita e completa valutazione tecnica”.
       

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    Migranti: Open Arms, 50 in difficoltà a largo Lampedusa

    (ANSA) – ROMA, 23 LUG – Un barchino in difficoltà con “oltre
    50 persone, tra cui due donne incinte, un bimbo di 10 mesi, uno
    di un anno e altri bambini” è stato individuato a 30 milia da
    Lampedusa. Lo annuncia il fondatore di Open Arms, Oscar Camps,
    sul proprio profilo Twitter. (ANSA).