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    Torino: lieve malore, Damilano sospende 24 ore campagna

    (ANSA) – TORINO, 20 SET – Lieve malore per Paolo Damilano.   
    Il candidato sindaco di Torino Bellissima e del centrodestra, su
    indicazione dei medici, ha sospeso la campagna elettorale per 24
    ore, annullando gli impegni di oggi. Lo rende noto il suo staff,
    “scusandosi per il disagio arrecato”. “Faccio a Paolo i migliori
    auguri di pronto recupero. La campagna elettorale è piuttosto
    impegnativa, Torino è piuttosto combattuta. In bocca al lupo a
    Paolo e a presto per le strade della città”, è il messaggio di
    auguri dello sfidante di centrosinistra Stefano Lo Russo.   
    (ANSA).   

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    Letta: Salvini di fatto si mette all'opposizione, utile che la Lega non lo segua

    “La destra sta sbagliando tutto a livello nazionale con Salvini e Meloni. Salvini insegue la Meloni, si mette all’opposizione di fatto, il governo non lo segue e fa bene a non seguirlo con le scelte giuste che sta facendo sul green pass, che noi sosteniamo con determinazione. La Lega stessa non segue Salvini e credo che questo sia utile e importante per tutti noi. Il nostro lavoro di costruzione alternativa alle destre è l’unico che può dare un risultato vero”, ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta. “Siamo al governo con Draghi per fare le cose che servono agli italiani, dopodiché ho sempre detto che per quanto ci riguarda quello che conta è fare uscire l’Italia dalla pandemia e ripartire. Draghi sta facendo questo e lo sta facendo senza ascoltare le posizioni e le proposte di Salvini ed è il motivo per cui le cose stanno andando bene. Salvini, su questi temi, è totalmente irrilevante sull’agenda di governo. Quello che lui dice non si fa e credo che questo sia il motivo per cui le cose stanno, lentamente ma gradualmente e progressivamente, andando bene”. 
    In serata Letta a Skytg24 ha detto che “va bene che il prezzo del tampone sia calmierato e sia al minimo ma il tampone gratis, a carico della collettività, vuol dire che va a carico di chi si è vaccinato e ha fatto una scelta di responsabilità. Il fatto di estendere la vaccinazione e l’obbligo del Green Pass è la scelta giusta, è una scelta di libertà. Il messaggio deve essere che vaccinarsi è un dovere”. 
    “Quota 100 è stata una misura iniqua, oltre ad essere costata tanti soldi che sarebbe stato molto meglio dare ai giovani. Chi ha usufruito di quota 100 all’80% sono stati uomini, quindi è una misura discriminatoria per le donne. Per ilo superamento di quota 100 il tema è il tipo del lavoro che si è fatto, il tema è che tipo di lavoro usurante” si consideri, ha detto ancora il segretario del Pd. “Il tema non va affrontato non nella logica che c’è stata fino ad adesso, ma mettendo al centro la logica del lavoro usurante. E invito il governo a parlare con i sindacati per superare le criticità di quota 100”, spiega.

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    Prodi: 'Programma del Pd un po' ristretto, è ora lanciare proposte

    “Il programma attuale del Pd è un po’ troppo ristretto, ora bisogna coinvolgere la gente. Ci vuole un qualcosa che sul lavoro, sul tipo di crescita, sul post pandemia, acquisti più fascino anche fuori”. Lo ha detto Romano Prodi a ‘Mezz’ora in Più’. A Letta “glielo ho detto”, ha aggiunto Prodi sottolineando che “questo governo ha creato ottimismo, ora si può diffondere il messaggio che ce la faremo. In questo momento un partito politico che esce con una proposta, che dice di rendere la speranza della gente un’ascesa duratura, è importantissimo”. “Letta è il più adatto ad essere un federatore. Se c’è una proposta forte nei confronti degli elettori, le correnti si adattano”, spiega l’ex premier che aggiunge: “Con Letta ci siamo sentiti parecchie volte. Il principale consiglio che gli ho dato è che ci vuole una proposta sul lavoro, sul tipo di crescita, sull’organizzazione della società post pandemia”.
     “Lasci stare questo”. Così, con un sorriso, Romano Prodi ferma subito Lucia Annunziata, nel corso di Mezz’ora in più, che gli credeva delle prossime elezioni del presidente della Repubblica. 

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    Giorgetti: 'L'estensione del Green pass per aumentare la libertà'. E su Salvini: 'Andiamo d'amore e d'accordo'

    “Le decisioni difficili assunte dal governo, come l’obbligo del green pass sui luoghi di lavoro, sono volte non a limitare la libertà, ma ad aumentare la libertà e l’incontro. Abbiamo fatto queste misure per riaprire”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti al Micam, al via alla Fiera di Milano. “È fondamentale tornare a essere liberi, naturalmente con qualche regola da osservare – ha aggiunto – Questo è il motivo per cui il governo ha deciso che dobbiamo aprire tutto, ma rispettando ulteriori regole. L’alternativa era rischiare di tornare indietro a situazioni che non vorremmo più rivedere”.
    E a  chi gli chiedeva dei suoi rapporti con Salvini, il ministro ha detto: “Andiamo d’amore e d’accordo”. 
    Intanto da Lamezia Terme il segretario del Pd, Enrico Letta, torna a criticare il leader leghista.  “Siamo al governo con Draghi per fare le cose che servono agli italiani, dopodiché ho sempre detto che per quanto ci riguarda quello che conta è fare uscire l’Italia dalla pandemia e ripartire. Draghi sta facendo questo e lo sta facendo senza ascoltare le posizioni e le proposte di Salvini ed è il motivo per cui le cose stanno andando bene. Salvini, su questi temi, è totalmente irrilevante sull’agenda di governo”
    Il leader M5S, Giuseppe Conte auspica che la Lega “diventi consapevole di avere responsabilità di governo”. Mentre Salvini ribatte: “Stare al Governo con Pd e 5S non è facile” e annuncia “barricate” contro chi vuol rifare “la legge Fornero”.

       

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    Salvini: 'Resti 'Quota 100 'e si cancelli reddito di cittadinanza'

    “Vogliamo confermare quota cento e togliere il reddito di cittadinanza a tutti quelli che non hanno voglia di lavorare e sono tanti e sono troppi. Abbiamo fatto battaglia per smontare la legge Fornero e se il Pd e i 5Stelle vogliono tornare alla legge Fornero ve lo dico in questa domenica pomeriggio sotto l’acqua, in mezzo a tanta gente, a Pordenone, se vorranno tornare alla legge Fornero la Lega farà le barricate dentro e fuori dal Parlamento perché col lavoro non si scherza”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini intervenendo a un incontro in piazza a Pordenone.
    “Nelle prossime settimane – ha detto ancora – in Parlamento si confronteranno due idee diverse: Pd e 5 Stelle proveranno a cancellare Quota 100 per tornare alla legge Fornero e confermare il reddito di cittadinanza. Noi vogliamo fare l’esatto contrario: confermate Quota 100 e togliere il reddito di cittadinanza”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini parlando a Bovolone, nel Veronese, durante un incontro per la campagna elettorale delle prossime comunali.    “Vogliamo toglierlo alle centinaia di migliaia di persone che lo prendono senza meritarlo, senza averne diritto – ha spiegato – C’è gente che qui si alza alle 6 della mattina per portare a casa 700-800 euro al mese, non è possibile che ci sia gente che porta a casa gli stessi soldi dicendo ‘no grazie, non voglio un lavoro perché preferisco stare a casa’. Quindi è garantire un’integrazione al reddito per chi non piotò lavorare, per gli anziani, per i disabili, per quelli che hanno la schiena rotta è sacrosanto”.    E ha aggiunto: “Ma bisogna toglierlo a tutti quelli che non hanno voglia di lavorare. Ci sono agricoltori, pizzaioli, che magari offrono un posto di lavoro e si sentono dire ‘no grazie, perché per un anno e mezzo io sono a posto”. Quindi ha concluso: “Se qualcuno proverà a tornare alla legge Fornero, la Lega farà le barricate dentro e fuori dal Parlamento. Cinque anni ai lavoratori e alle lavoratrici non si rubano”.   

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    Vaccini, il post choc della consigliera comunale, 'preferisco morire di Covid'

     “Preferisco morire di Covid, che piegarmi al vostro ricatto”. Lo ha scritto su Facebook una consigliera comunale della maggioranza di centrodestra a Bassano del Grappa (Vicenza), Ilaria Brunelli, contro i vaccini e l’estensione del Green pass. Il messaggio – riportano i quotidiani locali – oltre a commenti pro e contro in rete ha suscitato polemiche a livello politico, con le forze di opposizione che chiedono al sindaco, Elena Pavan, di dissociarsi e di ‘cacciarla’.    “Mesi fa – scrive Brunelli, rivolgendosi ‘al Governo, ai presidenti di Regione e ai loro seguaci’ – valutavo l’idea di vaccinarmi. Ma l’aggressività e la coercizione che adottate sono così abnormi che ho deciso che non mi vaccinerò per nulla al mondo. Lo faccio per me ma soprattutto per gli adolescenti e i giovani a cui il vostro farmaco fa più male che bene”. Il Partito Democratico di Bassano ha diffuso un comunicato nel quale chiede al sindaco di “cacciare Brunelli dalla sua maggioranza qualora la consigliera non chieda scusa e non rettifichi le sue dichiarazioni”. (ANSA).   

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    Afghanistan: Unicef, preoccupa esclusione ragazze da scuola

    (ANSA) – ROMA, 18 SET – “L’Unicef accoglie con favore la
    notizia che le scuole secondarie in Afghanistan saranno aperte
    oggi dopo aver chiuso per mesi a causa del Covid-19. Siamo
    profondamente preoccupati, tuttavia, che molte ragazze non
    possano essere riammesse in questo momento. Le ragazze non
    possono e non devono essere lasciate indietro. È fondamentale
    che tutte le ragazze, comprese quelle più grandi, siano in grado
    di riprendere la loro istruzione senza ulteriori ritardi. Per
    questo, abbiamo bisogno di insegnanti donne per riprendere
    l’insegnamento”. E’ quanto si legge in una nota dell’agenzia Onu
    per l’infanzia.   
    “Anche prima della più recente crisi umanitaria, 4,2 milioni
    di bambini non erano iscritti a scuola. Circa il 60% di loro
    sono bambine. Ogni giorno in cui le ragazze perdono l’istruzione
    è un’opportunità persa per loro, le loro famiglie e le loro
    comunità. C’è stato un progresso significativo nell’istruzione
    nel Paese negli ultimi due decenni. Il numero di scuole è
    triplicato. Il numero di bambini a scuola è aumentato da 1
    milione a 9,5 milioni. Questi – si sottolinea – sono importanti
    miglioramenti per i bambini del paese che dobbiamo rispettare e
    proteggere”.   
    “L’Unicef esorta i partner di sviluppo a sostenere
    l’istruzione per tutti i bambini in Afghanistan. E continuerà a
    sostenere con tutti gli interlocutori che tutte le ragazze e i
    ragazzi abbiano la stessa possibilità di imparare e sviluppare
    le abilità di cui hanno bisogno per prosperare e costruire un
    Afghanistan pacifico e produttivo”, conclude il comunicato.   
    (ANSA).   

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    Scuola, aumentano i positivi, si pensa a 'micro bolle'

    Da nord a sud aumentano i casi di studenti positivi e conseguentemente cresce il numero delle classi che vanno in didattica a distanza, a volte anche per mancanza di attenzione e responsabilità da parte di alcuni genitori che, come accaduto a Torino, hanno portato i due figli a scuola violando l’obbligo di quarantena e causando, di conseguenza, a pochissimi giorni dall’inizio, l’interruzione delle lezioni in presenza per tanti studenti.
    Al momento sono un centinaio le classi in dad in Italia “ma ritengo siano destinate ad aumentare”, dice il presidente di Anp Roma, Mario Rusconi.    Proprio per ridurre quarantene e didattica a distanza c’è chi pensa a ‘micro bolle’ per i ragazzi delle scuole sul modello tedesco, ricalcando quanto già avviene sugli aerei nei casi nei casi cui vengano scoperte positività, ovvero limitare l’isolamento ai contatti strettissimi di chi viene colpito dal virus ma esperti ed epidemiologi sono molto perplessi: è troppo pericoloso, dicono.
    Intanto il Codacons giudica eccessivo il numero di classi che, a pochi giorni alla ripartenza della scuola, è finito in quarantena, e punta il dito sulla scelta del Governo di delegare ai genitori la misurazione della temperatura degli studenti. “E’ indispensabile che siano le scuole a provvedere alla misurazione della temperatura agli allievi”, dice il presidente dell’Associazione dei consumatori, Carlo Rienzi, che sta preparando una formale diffida al Miur e agli uffici scolastici regionali, affinché si attivino per modificare la procedura di accesso agli istituti allo scopo di evitare la quarantena a migliaia di studenti.    Il Comitato Priorità alla scuola, dal canto suo, torna a mobilitarsi il prossimo 20 settembre in tutta Italia “perché il Governo non ha proposto nessuna soluzione concreta alle carenze strutturali che affliggono la scuola da decenni, ma che sono state e saranno le principali responsabili nell’impedire un’adeguata gestione dell’emergenza sanitaria”. L’anno scolastico, fanno notare i sostenitori del Comitato, non è cominciato bene: orari provvisori, tempo scuola incompleto, cattedre vacanti, ATA insufficienti.    E a scendere in piazza sono anche docenti, presidi e studenti: avviene in Puglia, dove i sindacati della scuola hanno protestato davanti al palazzo della Prefettura di Bari contro i doppi turni di ingresso per le scuole secondarie di secondo grado, che entreranno in vigore dal 20 settembre per evitare assembramenti sui mezzi di trasporto.
       E mentre ad Imperia una bidella è entrata a scuola senza green pass per la terza volta consecutiva, ha timbrato ed è stata nuovamente allontanata e sanzionata con 400 euro di multa rivendicando il proprio diritto al lavoro, malgrado sia sprovvista di certificazione verde, negli asili e nei nidi comunali torinesi si potrà accedere all’area ‘armadietti’ per il cambio di abbigliamento dei bimbi senza Green pass: lo prevede un provvedimento organizzativo interno emanato dalla Direzione dei Servizi Educativi del Comune.    E sull’organizzazione dei trasporti legata alla ripresa delle lezioni il ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini assicura: “ci sono criticità specifiche ma non sistemiche, soprattutto nelle grandi città è stato fatto un passo avanti notevole rispetto all’anno scorso”.    Infine l’Ocse ha confermato che in Italia si spende poco per l’istruzione, notando però che negli anni del Covid, in particolare relativamente agli esercizi finanziari 2020 e 2021, l’Italia ha registrato un aumento di bilancio a favore dell’istruzione primaria e secondaria di primo grado.