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    Green pass: alla Camera sarà obbligatorio per tutti

    Alla Camera green pass per tutti. È stato deciso dai capigruppo di Montecitorio, la cui riunione è ancora in corso secondo quanto apprende l’ANSA. La decisione verrà ratificata questa sera dall’ufficio di presidenza. È stato chiarito che il costo dei tamponi per i deputati è a carico del Fondo di solidarietà alimentato dai loro contributi.
    Ai capigruppo di Montecitorio è stata illustrata la relazione dei deputati questori, e condivisa dal presidente Roberto Fico. Nessun gruppo ha espresso contrarietà al sostanziale recepimento alla Camera di quanto previsto dal decreto del governo in materia di green pass. 
    Dunque, l’accesso alle sedi della Camera sarebbe subordinato al green pass per tutti: deputati, dipendenti della Camera e dei Gruppi parlamentari, collaboratori dei deputati, giornalisti, dipendenti delle imprese appaltatrici e, naturalmente, per i rappresentanti del Governo, i senatori e gli ex parlamentari. L’ufficio di presidenza dovrà votarla oggi pomeriggio.
    “C’è un principio che rivendico dal primo momento in cui sono stato eletto Presidente della Camera: quello che vale per i cittadini vale allo stesso modo per i deputati. Non c’è stato e non ci sarà spazio per nessun trattamento privilegiato”. Lo dice il presidente della Camera Roberto Fico riferendosi alla delibera dell’ufficio di presidenza di Montecitorio sull’obbligatorietà del green pass alla Camera. “L’obbligo del Green Pass verrà esteso a tutti i luoghi della Camera dei deputati. Per chi violerà le regole saranno previste sanzioni, a partire dal taglio della diaria per i deputati. Lo abbiamo deciso oggi, in perfetta continuità con la delibera di due mesi fa, che già prevedeva l’uso del Green Pass a Montecitorio per eventi, seminari, convegni, così come per la mensa e la biblioteca”, sostiene Fico. “L’obbligo del Green Pass verrà esteso a tutti i luoghi della Camera dei deputati. Per chi violerà le regole saranno previste sanzioni, a partire dal taglio della diaria per i deputati. Lo abbiamo deciso oggi, in perfetta continuità con la delibera di due mesi fa, che già prevedeva l’uso del Green Pass a Montecitorio per eventi, seminari, convegni, così come per la mensa e la biblioteca”, sostiene Fico.

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    Papa: atleta paralimpica gli dona medaglia vinta a Tokyo

    (ANSA) – CITTA DEL VATICANO, 22 SET – Ambra Sabatini,
    campionessa paralimpica a Tokyo sui 100 metri, alla fine
    dell’udienza generale, ha messo al collo di Papa Francesco la
    medaglia d’oro olimpica vinta dalla sua amica Antonella
    Palmisano sui 20 km di marcia. Lo riferisce l’Osservatore
    Romano. Ad incontrare il Pontefice stamani, all’udienza
    generale, c’erano gli atleti del gruppo sportivo Fiamme Gialle
    che hanno preso parte a Paralimpiadi e Olimpiadi e che ieri
    pomeriggio, con Athletica Vaticana, hanno dato vita al meeting
    di atletica leggera ‘We Run Toghether’ nel Centro sportivo della
    Guardia di Finanza a Castelporziano.   
    Con alcuni tra i più forti atleti al mondo, sono scesi in
    pista, ragazzi con sindrome di Down (Special Olympics), disabili
    e carcerati (le donne detenute a Rebibbia e gli uomini detenuti
    a Velletri), e i due giovani migranti africani tesserati come
    “onorari” dall’associazione vaticana, che hanno corso una
    simbolica staffetta passandosi il testimone con il vescovo
    Emmanuel Gobilliard, ausiliare di Lione, l’ambasciatore
    australiana presso la Santa Sede, Chiara Porro, e Sara Vargetto,
    13 anni, con la sua handbike. (ANSA).   

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    Reddito: Draghi a studente, misura di eguaglianza ma ha limiti

    “Come lei evidenzia nella tesi il Reddito di cittadinanza è il più recente in una lunga serie di interventi volti a sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione in Italia. E’ ispirato a valori costituzionali, come l’eguaglianza e la solidarietà politica, economica e sociale. Tuttavia si tratta di uno strumento che, come lei sottolinea, ha alcuni limiti, soprattutto per quanto riguarda le politiche attive del lavoro”. Lo scrive il premier Mario Draghi nella risposta a uno studente universitario laureato che gli ha inviato la sua tesi sul Reddito. Il premier ringrazia il giovane per “aver condiviso le sue osservazioni”.
    A rendere pubblica la lettera è stato il giovane Marco Liati, che frequenta l’Università degli studi dell’Insubria. In calce al documento, protocollato dalla presidenza del Consiglio, compare la firma di Draghi, che ha risposto all’iniziativa del giovane, che ha condiviso con il presidente del Consiglio la sua tesi di laurea sul Reddito di cittadinanza, tema sul quale il governo dovrebbe intervenire.
    “Con i migliori auguri per i Suoi studi, Mario Draghi”, si conclude la lettera del premier all’universitario. E il giovane la rilancia su Twitter commentando: “Son soddisfazioni”.   

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    Green pass: 'Salvini deputati leghisti assenti? Sono liberi'

    “I parlamentari sono liberi di esserci o no. Ognuno è libero di agire secondo coscienza, siamo in democrazia e non in un regime”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini commentando le assenze dei deputati leghisti di ieri alla Camera durante il voto di fiducia sul decreto Green pass bis. Ieri solo 80 voti favorevoli alla fiducia sul green pass bis, ben 52 assenti di cui 41 ingiustificati. L’ennesimo passaggio parlamentare conferma il malessere che il via libera al certificato verde sta provocando all’interno del partito di Matteo Salvini.
    Intanto oggi il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi lascia Forza Italia per aderire alla Lega. Con lui danno l’addio al partito di Silvio Berlusconi per approdare al Carroccio anche il consigliere regionale lombardo, Mauro Piazza, presidente della commissione regionale Autonomia, e Daniele Nava, ex presidente della provincia di Lecco e sottosegretario della giunta Maroni. L’annuncio dei nuovi ingressi è arrivato durante una conferenza a Milano con il leader della Lega Matteo Salvini.
    In questo periodo “non entrano nella Lega solo due consiglieri regionali, un sottosegretario ma alcune centinaia di amministratori locali che per me valgono più di deputati, senatori e ambasciatori”.
    Nei prossimi giorni entreranno in Lega alcuni parlamentari di diversi partiti, non solo di centrodestra”.

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    Afghanistan: colloquio Draghi-Putin su G20

    Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Al centro dei colloqui – si legge in una nota -vi sono state la situazione in Afghanistan e la preparazione del Vertice G20, che si terrà a Roma a fine ottobre.    

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    Alto Adige: 80 anni Durnwalder, 'sono un vecchio larice'

    (ANSA) – BOLZANO, 22 SET – Si paragona ad un vecchio larice,
    l’ex governatore altoatesino Luis Durnwalder che domani compie
    80 anni. “Come gli anelli del tronco, con quelli larghi che
    indicano gli anni migliori e quelli stretti degli anni meno
    buoni, la mia vita ha avuto alti e bassi”, racconta l’ex
    presidente all’ANSA, ricordando la fine del suo primo
    matrimonio, “di certo anche per colpa del lavoro”, e la morte
    di sua figlia, della quale ha appreso da un bigliettino che gli
    è stato allungato durante una conferenza.   
    Per quanto riguarda invece la sua vita politica Durnwalder si
    dice fortunato. “Sono stato in politica in un’epoca nella quale
    era impossibile non fare nulla”, spiega. “E’ toccato a me –
    aggiunge – rendere visibili le competenze conquistate da
    Magnago, Benedikter e Riz. Tutti assieme (politici, imprenditori
    e dipendenti) abbiamo trasformato il povero Alto Adige in una
    terra di benessere”. L’ex governatore è convinto che “l’Alto
    Adige oggi è anche una speranza per molte altre minoranze nel
    mondo. Abbiamo dimostrato che , grazie alle trattative, la
    tenacia e la pazienza, i conflitti possono essere risolti senza
    spargimento di sangue. Siamo un’opera europea”. (ANSA).   

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    Papa: la violenza sulle donne è una piaga aperta

    “La violenza sulle donne è una piaga aperta, dappertutto”. Lo ha detto il Papa nell’udienza generale ripercorrendo il recente viaggio apostolico a Budapest e in Slovacchia e ricordando in particolare “la testimonianza della Beata Anna Kolesárová, ragazza slovacca che a costo della vita difese la propria dignità contro la violenza: una testimonianza più che mai attuale, purtroppo”. 
    Durante il recente viaggio “nel cuore dell’Europa – ha detto Francesco –  ho pensato spesso ai padri dell’Unione europea, come l’hanno pensata, non come un’agenzia per distribuire le colonizzazioni ideologiche alla moda”.

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    Green pass, Mattarella ha firmato Costa: 'Verso teatri e cinema al 75-80%'

    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato in serata il decreto Green pass. Il decreto “misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione nell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening”, può ora andare in Gazzetta ufficiale. 
    “Quella del vaccino e quindi del Green Pass obbligatorio per i sanitari è una norma pro tempore, perché non obbligheremo certo i nostri operatori sanitari alla vaccinazione eterna – ha spiegato il sottosegretario al ministero della Salute Pierpaolo Sileri all’Aria che tira su La7 -. E’ un momento di emergenza. La cosa più probabile è che in base alla circolazione del virus, in base al numero dei vaccinati verso la fine di novembre, metà dicembre, la norma venga prorogata”. 
    “Se avremo ancora il Green Pass per lavorare? Dipenderà dalla circolazione del virus e dalle eventuali altre varianti. Per quanto riguarda il personale sanitario non vaccinato è meno del 2%, ossia 35 mila persone, numero che spero si riduca ulteriormente”, ha aggiunto Sileri. “Il Green Pass è obbligatorio per i i sanitari – ha concluso – perché non si possono mettere a rischio coloro che entrano in ospedale e hanno una malattia. L’ospedale è un luogo di fragilità, i pazienti vanno protetti. Non bastano le mascherine per proteggersi e francamente già ci vorrebbero le Ffp2 e non le chirurgiche”.
    Per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, “il governo ha preso un impegno preciso e il 30 settembre ci sarà una valutazione: credo che ci saranno le condizioni per procedere a un ampiamento delle capienze per teatri e cinema. Credo ci possa essere una tappa intermedia sull’aumento che può prevedere un 75-80% per poi guardare nelle prossime settimane all’obiettivo del 100%”. “Nella valutazione a fine mese – ha detto a ‘Un giorno da pecora’ – potranno essere incluse anche le discoteche cui daremo una risposta: importante è creare condizioni per riaprile e si può anche iniziare – ha detto – con una capienza del 75% col green pass”. Rispondendo poi alla domanda se si dovranno utilizzare le mascherine in discoteca, questa, ha affermato Costa, “è un’altra indicazione che ci darà il Cts, la scienza”. In generale, ha aggiunto, “il vaccino non esclude la possibilità del contagio, quindi ad oggi credo che il tema di togliere le mascherine al chiuso sia un tema da rimandare”. Riferendosi quindi al green pass, “è uno strumento che ci permette di riprendere le attività e con oltre 70 mln di certificati verdi che sono stati scaricati, i cittadini hanno preso coscienza di questo strumento”. Il sottosegretario ha sottolineato che con il green pass c’è stato un incremento delle vaccinazioni e “ci auguriamo che si continui così per arrivare all’obiettivo del 90%, che credo sia raggiungibile”. Quanto alla terza dose di vaccino anti-Covid a tutta la popolazione, “la politica deve attendere le indicazioni della scienza”, ha rilevato, sottolineando di essere inoltre favorevole alla vaccinazione per i bambini una volta che le agenzie regolatorie e l’Aifa si saranno pronunciate in merito.
    “Credo che sia opportuno l’utilizzo del green pass anche in Parlamento, nel momento in cui lo prevediamo per altri luoghi. Ma c’è tuttavia una valutazione da fare: l’Aula è il luogo dove i parlamentari esprimono il proprio voto, e ci può essere un parlamentare no-vax e questo diventa un problema – ha detto ancora il sottosegretario Costa -. Se introduciamo il green pass e c’è un parlamentare contrario al green pass, rischiamo infatti di negare il diritto al voto e quindi il diritto alla rappresentanza”. “E’ una valutazione non secondaria. C’è un tema di rappresentatività democratica”.