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    Papa: scandalose le enormi spese per le armi mentre si proclama la pace

    “Purtroppo ancora oggi, dopo le due immani guerre mondiali e le tante guerre regionali che hanno distrutto popoli e Paesi, ancora – ed è scandaloso – gli Stati spendono enormi somme di denaro per gli armamenti, mentre nelle Conferenze internazionali si proclama la pace, distogliendo di fatto lo sguardo dai milioni di fratelli e sorelle che mancano del necessario per vivere o trascinano un’esistenza indegna dell’uomo”. Lo dice il Papa nel messaggio inviato in occasione della 60/a Marcia per la Pace Perugia-Assisi.    “Rivolgo di cuore il mio saluto ai partecipanti alla sessantesima marcia per la pace Perugia-Assisi, rallegrandomi perché il tema scelto quest’anno è ‘La cura come nuovo nome della pace'”, afferma il Pontefice nel testo letto da mons.    Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. Secondo papa Bergoglio, “nel fatto che intorno al valore del prendersi cura, riferito agli altri e all’ambiente, si riscontri oggi un’ampia condivisione, possiamo riconoscere un positivo segno dei tempi, che la crisi pandemica ha contribuito a far emergere”.    “Con il gesto semplice ed essenziale del vostro camminare – prosegue -, voi avete affermato che la cultura della cura è una strada, anzi, è la strada maestra che conduce alla pace”. “La cura, infatti, è il contrario dell’indifferenza, dello scarto, del violare la dignità dell’altro, cioè di quell’anti-cultura che è alla base della violenza e della guerra”, sottolinea Francesco. Per questo, avverte il Papa, “è più che mai necessario camminare sulla via della cura: non una volta all’anno, ma ogni giorno, nel concreto della vita quotidiana, con l’aiuto di Dio che è padre di tutti e di tutti si prende cura, perché impariamo a vivere insieme da fratelli e sorelle”.    “Con questa viva speranza – conclude – invoco l’intercessione di San Francesco d’Assisi e invio a tutti la mia benedizione”.   

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    Alla Rocca di Assisi i primi partecipanti Marcia pace

    (ANSA) – ASSISI (PERUGIA), 10 OTT – La Marcia della pace dei
    60 anni è anche quella caratterizzata dalle mascherine
    anti-Covid indossate dalle migliaia di partecipanti. Sarà
    ricordata anche per questo la PerugiAssisi di quest’anno.   
    Diecimila gli iscritti ufficiali ma tante migliaia in più le
    persone che si sono unite spontaneamente creando il solito lungo
    serpentone di 24 chilometri cha ha legato idealmente i Giardini
    del Frontone di Perugia alla Rocca Maggiore di Assisi.   
    Penultima tappa è stata quella nella Piazza inferiore di San
    Francesco con i saluti di padre Marco Moroni, custode del Sacro
    Convento di San Francesco d’Assisi, e di mons. Vincenzo
    Sorrentino, vescovo di Assisi, che ha letto il messaggio di Papa
    Francesco.   
    Consegnata anche la lampada della pace al coordinatore della
    Marcia per la pace, un commosso Flavio Lotti che rivolgendosi
    alle persone sul sagrato ha detto: “Il primo grazie è a tutti
    voi che avete realizzato il sogno di ritrovarci insieme, perché
    solo insieme si costruisce la pace”.   
    Una partecipazione soprattutto di giovani e di enti locali,
    presenze su cui gli organizzatori hanno lavorato, arrivando così
    a replicare quasi le circa 20 mila presenze che si registrarono
    nel 1961 durante la prima marcia voluta da Aldo Capitini.   
    Una Marcia tornata alla normalità dopo quella senza precedenti
    del distanziamento dello scorso anno che si era trasformata in
    una “Catena umana della pace e della fraternità” creata
    contemporaneamente nelle sue storiche città di arrivo e partenza
    della Marcia, quelle di Aldo Capitini e di San Francesco.   
    Intorno alle 15 la testa del corteo con lo striscione con in
    evidenza lo slogan “I Care – Cura è il nuovo nome della pace”,
    scelto per questa edizione che celebra i 60 anni, è poi arrivato
    alla Rocca Maggiore, proprio dove Capitini concluse la prima
    marcia per la pace nel 1961. (ANSA).   

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    Fiano: 'domani mozione per sciogliere Forza Nuova '

    “Domani presenteremo una mozione urgente alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti dichiaratamente fascisti”: lo ha annunciato il deputato Pd Emanuele Fiano che partecipa davanti alla Camera del lavoro di Milano al presidio di solidarietà alla Cgil nazionale cui ieri è stata devastata la sede durante le proteste dei no green pass.
    “Tutte quelle formazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte e questo è il momento di dirlo con chiarezza”, ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini all’assemblea generale del sindacato.
    “L’assalto di ieri alla sede della CGIL è stata una riedizione in piccolo di quello che è accaduto alle sedi sindacali ed alle case del popolo per mano dei fascisti in preparazione del ventennio. La storia non deve ripetersi ed il governo deve intervenire prontamente per sciogliere qualsiasi associazione o partito che persegua, predichi ed attui la violenza ed il fascismo, come fa Forza nuova”. Così il presidente della commissione Giustizia della Camera Mario Perantoni, deputato M5S.Una richiesta già avanzata dal segretario del Pd Enrico Letta, oltre che dall’Anpi.
    “La prossima settimana come rappresentante dell’Istituzione proporrò che i valori anti-fascisti siano inseriti nello Statuto della Regione Lazio, che è una delle poche regioni che non aveva questo richiamo costituzionale al suo interno. Anche su questo è ora di cambiare pagina”, ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a margine dell’assemblea generale della Cgil.
    “Da chi guida partiti che strizzano l’occhio a certe forze” fasciste “ci aspettiamo che prendano una posizione chiara: che facciano azioni, non interviste” così ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha partecipato al presidio alla Camera del lavoro. “A Milano e Torino sono state elette persone di matrice fascista e questo non è accettabile” ha aggiunto fra gli applausi. “Credo che Giorgia Meloni debba agire e buttar fuori persone che evidentemente non rappresentano gli insegnamenti della nostra Costituzione” ha aggiunto rispondendo ai giornalisti.
    La richiesta del segretario della Cgil Maurizio Landini di sciogliere le organizzazioni con richiami al fascismo “mi pare una richiesta che a questo punto trovi elementi di fondamento significativo”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando a La Spezia a margine della desposizione della corona al monumento alle vittime del Lavoro. “E’ del tutto evidente che c’è un tentativo in atto di utilizzare le tensioni che esistono nel Paese e scagliarle contro le istituzioni democratiche, contro contro un presidio del lavoro come il sindacato come la Cgil”.
    “La magistratura italiana e la nostre leggi prevedono già quali siano gli elementi e le norme per agire nei confronti di queste associazioni. Non spetta a me sostituirmi agli inquirenti nè alla magistratura. Noi siamo il partito della legalità, siamo contro ciò che contrasta con la legge ma non spetta a me decidere, la Costituzione assegna questo diritto dovere alla magistratura”. Così il capogruppo alla Camera di FdI, Francesco Lollobrigida commentando con l’Ansa la mozione per lo scioglimento di Fn presentata dal Pd Emanuele Fiano.
    “Non possiamo accettare che nel nostro paese ci siano aggressioni di questo tipo quindi su Forza Nuova è una valutazione che affidiamo alla magistratura ma anche io ritengo che ci siano le condizioni per lo scioglimento”. Così Giuseppe Conte davanti alla sede della Cgil a Roma. “E’ evidente che ci sia una volontà deliberata di condurre attacchi squadristi e questo non lo possiamo accettare”.

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    Lucano alla PerugiAssisi “per trovare entusiasmo”

    (ANSA) – PERUGIA, 10 OTT – “Ogni attimo cambia la mia
    percezione delle cose e alcune volte mi sembra tutto così
    assurdo”: lo ha detto Mimmo Lucano, alla partenza della marcia
    per la pace PerugiAssisi. Lo ha fatto rispondendo all’ANSA in
    merito al suo stato d’animo alla luce della recente condanna a
    13 anni di reclusione. “Sono qui – ha aggiunto – anche perché
    non ho altri riferimenti per trovare entusiasmo e per
    continuare. Non mi importa, alla fine penso che è quasi naturale
    pagare come un effetto collaterale, senza dire luoghi comuni o
    costruire alibi”.   
    “Quando ho cominciato ad avere interesse per le politiche
    dell’accoglienza – ha proseguito Lucano – è stato per una
    casualità e non avrei mai immaginato che la normalità, nel bene
    e nel male, sarebbe diventata un fatto così eclatante. E non ho
    mai interrotto il mio impegno politico e sociale in tutti i
    luoghi dove sono andato”.   
    Per Lucano “non ci può essere la pace senza diritti umani,
    senza uguaglianza e senza rispetto della vita umana”. “La marcia
    della pace significa trovare pace” ha sottolinea. “Nel corso
    degli anni – ha detto Lucano – è diventata qualcosa di
    importante perché si rivendicano pace e diritti umani. Io sono
    solo uno dei tanti che ci crede, che ci può essere anche un
    destino diverso per la società, per la convivenza, per le
    relazioni tra esseri umani”. (ANSA).   

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    Presidente Cei, quello per la pace è un cammino in salita

    (ANSA) – PERUGIA, 10 OTT – “La pace prima di un traguardo è
    un cammino che tutti siamo impegnati a fare insieme ed è un
    cammino in salita, proprio come la strada che da Santa Maria
    degli Angeli arriva alla basilica di Assisi”: queste le parole
    con cui il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti,
    arcivescovo del capoluogo umbro, ha salutato “a nome di tutti i
    Vescovi d’Italia” i partecipanti alla marcia PerugiAssisi. Che
    per il porporato significa “un impegno di pace che è andato
    avanti nel tempo, perché 60 anni sono tanti”.   
    Ricordando Don Milani, il cardinale Bassetti ha sottolineato
    che “la pace è cura dell’altro”. “Prendersi cura, chinarsi sugli
    altri, andare verso l’altro – ha detto – risponde ad un grido
    che da più parti sento levarsi. Sento tanta gente che dice, ‘non
    lasciatemi solo'”.   
    Il presidente della Cei, che ha concluso il suo intervento
    augurando a tutti “buona strada”, ha fatto poi sue le parole di
    Papa Francesco contenute nella ‘Fratelli tutti’: “Incoraggio
    tutti a diventare profeti e testimoni della cultura della cura
    per colmare tante disuguaglianze che sono nella società”.   
    (ANSA).   

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    Quirinale: Mattarella alle Comunità ebraiche, rispetto base Carta

    “Il dialogo implica il riconoscimento reciproco tra gli interlocutori. Riconoscersi e quindi rispettarsi è un principio alla base della coesione all’interno della società e un valore cardine della nostra Carta Costituzionale. Con questo spirito rivolgo ai promotori e a tutti coloro che prenderanno parte alle iniziative della Giornata Europea della Cultura Ebraica il mio apprezzamento e i migliori auguri di buon lavoro”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni. 
    “In occasione della XXII Giornata Europea della Cultura Ebraica rivolgo il mio saluto alla Presidente dell’Unione, Noemi Di Segni e a tutte le comunità ebraiche. Il tema che quest’anno caratterizza e unisce le numerose manifestazioni che, a partire dalla capofila Padova, avranno luogo in molte città italiane ed europee e’ ‘Dialoghi’, un termine denso di significati profondi”, dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato alla presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni. 

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    Sala, non accettabile eletti di matrice fascista

    (ANSA) – MILANO, 10 OTT – “Da chi guida partiti che strizzano
    l’occhio a certe forze” fasciste “ci aspettiamo che prendano una
    posizione chiara: che facciano azioni, non interviste” così ha
    detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha partecipato al
    presidio alla Camera del lavoro.   
    “A Milano e Torino sono state elette persone di matrice
    fascista e questo non è accettabile” ha aggiunto fra gli
    applausi. “Credo che Giorgia Meloni debba agire e buttar fuori
    persone che evidentemente non rappresentano gli insegnamenti
    della nostra Costituzione” ha aggiunto rispondendo ai
    giornalisti.   
    Il Comune di Milano approverà un atto di condanna del
    fascismo, ha affermato poi il primo cittadino. “Alla
    costituzione del Consiglio – ha spiegato – chiederò alle forze
    che mi supportano di proporre un atto di ferma condanna del
    fascismo a tutte le forze che siedono in consiglio comunale”.   
    (ANSA).   

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    Da PerugiAssisi solidarietà alla Cgil

    (ANSA) – PERUGIA, 10 OTT – Sarà una PerugiAssisi “anche per
    esprimere la nostra solidarietà a chi ha subito attacchi e
    violenze da parte di questi squadristi” per Flavio Lotti,
    coordinatore della Marcia per la pace. Lo ha annunciato
    all’avvio dell’edizione dei 60 anni, parlando delle
    manifestazioni a Roma con l’assalto anche alla sede della Cgil.   
    Dopo due anni di “distanziamenti” riprende il suo cammino la
    PerugiAssisi e quindi, ha proseguito Lotti citando lo slogan di
    quest’anno “I care”, “dobbiamo prenderci cura gli uni degli
    altri”. “Quando siano vicini – ha proseguito -indossiamo la
    mascherina, un segno di cura che deve diventare contagioso e
    perché non succedano più fatti come quello di Roma”.   
    I partecipanti della marcia nel punto di ritrovo davanti ai
    Giardini del Frontone di Perugia avevano tutti la mascherina e
    hanno cercato di creare i minori assembramenti possibili.   
    Solidarietà alla Cgil e condanna per i fatti violenti di Roma
    è arrivata anche, durante i loro interventi, da parte della
    presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e del sindaco di
    Perugia Andrea Romizi.   
    “Questa marcia è il segno della speranza che vogliamo
    coltivare” sottolineato ancora Lotti. “Diamo inizio a questo
    nuovo percorso di pace – ha proseguito – e ad una grande
    assemblea in cammino come definiva la marcia proprio il suo
    ideatore Aldo Capitini”. (ANSA).