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    Mozione del Pd per lo scioglimento di Fn dopo gli scontri a Roma

    Il Pd ha presentato al Senato, a prima firma Malpezzi-Parrini, una mozione in cui impegna il Governo ” a dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana”.    Un’altra mozione simile è stata presentata in Senato da Nencini (Psi) e Faraone (Iv)
     “La nostra mozione chiede che il governo, attraverso gli strumenti previsti dalle leggi vigenti, sciolga l’organizzazione neofascista Forza Nuova e tutte le altre formazioni che si richiamano al fascismo.Ci auguriamo che tutte le forze politiche autenticamente democratiche la sottoscrivano. Chiederemo in conferenza dei capigruppo che la mozione venga calendarizzata al più presto al Senato e alla Camera”: così le Presidenti dei gruppi Pd di Senato e Camera, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani. 
    Anche Leu-Misto hanno presentato al Senato una “mozione per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri gruppi neofascisti. Dopo gli assalti squadristi di sabato e la delirante rivendicazione di Forza nuova che promette di proseguire su quella strada non si può più essere tolleranti. Bisogna agire, far rispettare la Costituzione e le leggi, sciogliere i gruppi fascisti”. Così la capogruppo di LeU al Senato, Loredana De Petris. “Anche FdI, se fosse onesta e coerente, dovrebbe votare a favore della mozione. Invece Giorgia Meloni prosegue con la tattica dell’ambiguità, senza mai nominare i fascisti perché sa che da quelle aree le arrivano voti, ma fingendo di voler invece combattere la violenza per non inimicarsi altre fasce del suo elettorato. E’ ora che FdI esca da questa ambiguità e abbia il coraggio di dire apertamente da che parte sta, votando di conseguenza”, conclude. Nel testo si citano espressamente anche Casa Pound e Lealtà e Azione.   

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    Comunali: in Sicilia urne aperte anche oggi in 42 città

    (ANSA) – PALERMO, 11 OTT – Urne aperte nuovamente da stamane
    alle 7 in 42 Comuni siciliani chiamati al voto per eleggere i
    sindaci e rinnovare i Consigli comunali. Si voterà fino alle 14,
    dopo che ieri i seggi erano stati aperti dalle 7 alle 22. Subito
    dopo la chiusura delle urne comincerà lo spoglio. Ieri sera alle
    22 l’affluenza era stata del 44,1%.   
    Gli eventuali ballottaggi, nei 13 centri dove si vota con il
    sistema proporzionale, sono previsti il 24 e 25 ottobre.   
    L’elettore può esprimere fino a due preferenze, ma con
    alternanza di genere, pena l’annullamento della seconda
    preferenza. Il voto espresso per una lista si estende al
    candidato sindaco a essa collegato e non viceversa. Per recarsi
    al seggio occorre munirsi di mascherina protettiva e non occorre
    esibire il Green pass.   
    I Comuni più popolosi interessati al voto sono Vittoria, in
    provincia di Ragusa; Alcamo, nel Trapanese; Caltagirone, Adrano
    e Giarre in provincia di Catania; Canicattì, Favara e Porto
    Empedocle nell’Agrigentino; Lentini, Noto, Pachino e Rosolini in
    provincia di Siracusa; San Cataldo nel Nisseno. (ANSA).   

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    Meloni da Vox: 'E' violenza, non so di che matrice'

    Vola a Madrid da ospite d’onore al congresso di Vox, Giorgia Meloni. Perchè è leader di Fdi e presidente dell’Ecr, famiglia anche del partito gemello ultranazionalista spagnolo. Ma una scia di polemiche la insegue, dopo le violenze di ieri a Roma, che lei condanna dal palco madrileno senza dare soddisfazione abbastanza a chi le chiede di evitare ambiguità, di non parlare solo di “quattro imbecilli delinquenti” ma di fascisti. “E’ sicuramente violenza e squadrismo poi la matrice non la conosco. Nel senso che non so quale fosse la matrice di questa manifestazione ieri, sarà fascista, non sarà fascista non è questo il punto. Il punto è che è violenza, è squadrismo e questa roba va combattuta sempre”. Al Pd – che a Roma chiama a raccolta sulla manifestazione nazionale di sabato e sulla mozione per sciogliere Forza Nuova – non basta affatto. “Se Giorgia Meloni non sa riconoscere la matrice della violenza di ieri, se non sa chi siano gli esponenti di Forza Nuova arrestati per quegli atti di violenza, glielo spieghiamo noi: sono i capi di una organizzazione notoriamente e orgogliosamente fascista – la attaccano fonti del nazareno -. Glielo spiegheremo anche in Parlamento: ci aspettiamo che lo comprenda così bene da sostenere la nostra proposta di sciogliere l’organizzazione fascista Forza Nuova”.
        “Io penso che noi, dobbiamo lavorare insieme perché l’Europa del dopo-Merkel sia l’Europa dei Conservatori, l’Europa dei patrioti. Un’altra Europa è possibile e per costruirla sarà fondamentale la nostra salda alleanza, spagnoli e italiani, fianco a fianco, insieme a popoli fratelli che sono accomunati a noi dalla nostra stessa matrice latina. Così potremo costruire un’Europa più equilibrata e potremo riscoprire i veri valori che l’hanno fondata”, dice Meloni, . Ma da Roma, è lo stesso segretario dem Enrico Letta ad inchiodarla ad un altro quadro con parole esplicite: “Oggi Meloni non è che parlava da un posto qualunque, ma dal congresso di Vox, il partito neofranchista, il partito che vuole rilegittimare il regime franchista in Spagna.
        Meloni era lì ed era l’ospite d’onore del congresso. E la sua è stata una frase infelice. La matrice più evidente di così non può essere, la matrice dell’assalto alla Cgil è fascista”.    A Fratelli d’Italia – che porge la solidarietà sua e della sua leader al leader Cgil Maurizio Landini con una visita del capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida – si chiede di sottoscrivere la mozione per lo scioglimento di Forza Nuova, di scendere in piazza per la manifestazione di sabato. Decine e decine di dichiarazioni che oscurano la trasferta spagnola imputando alla leader di Fdi “inaccettabile ambiguità”, “zone opache non più ammissibili”, “necessità di rigettare senza se e senza ma”. E non basta neppure la condanna delle “frasi molto infelici” del suo candidato sindaco a Roma, che intanto porge le sue scuse alla comunità ebraica.
        Ma Meloni parla d’Europa e punta semmai il dito contro il Viminale e il ministro Lamorgese (che Fdi chiama in parlamento a spiegare) perche’ “questa situazione si deve a una gestione pessima dell’ordine pubblico, il Ministero degli Interni conosce nomi e cognomi delle stesse persone che fanno le stesse cose da anni, e stupisce che siano ancora lì a farle, senza che nessuno le fermi, senza che nessuno lo impedisca, senza che nessuno che ha gli strumenti per impedire che quelle violenze si consumino si muova per impedirlo. Si parla solo di quattro imbecilli mentre c’erano in piazza migliaia di persone a manifestare”. 

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    ++ Green pass: Cuppi lancia petizione, sciogliere neofascismi ++

    (ANSA) – BOLOGNA, 10 OTT – La presidente del Pd Valentina
    Cuppi, sindaca di Marzabotto, il paese dell’Appennino bolognese
    colpito dal grande eccidio nazifascista alla fine della Seconda
    Guerra Mondiale, lancia su Change.org una petizione per
    sciogliere organizzazioni e partiti neofascisti. “I fatti di
    Roma sono solamente l’ultima goccia.   
    È ore di dire basta alla violenza squadrista e fascista. Un
    basta definitivo. È ora, come già richiesto dall’Anpi
    nell’appello ‘Mai più fascismi’, di sciogliere Forza Nuova,
    CasaPound, Lealtà Azione, Fiamma Tricolore e tutti i partiti e
    movimenti che si rifanno alle idee e alle pratiche del
    fascismo”, scrive Cuppi. (ANSA).   

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    Green pass: assalto al pronto soccorso, il caos scatenato dal rifiuto del tampone

    Una trentina di manifestanti ha assaltato nella notte il pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma dove era stato ricoverato uno dei partecipanti alla protesta contro il green pass, sfondando la porta di ingresso. “La situazione è tornata alla normalità dopo alcune ore con l’intervento delle forze di polizia – spiega l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, sul posto per un sopralluogo – Ci sono 4 feriti, due tra le forze dell’ordine e due operatori sanitari”. Il caos sarebbe scoppiato quando il manifestante ricoverato avrebbe rifiutato di sottoporsi al tampone anti-covid al pronto soccorso del policlinico Umberto I assaltato nella notte. A quanto reso noto dalla Questura, arrivato in ospedale “il manifestante no vax si è rifiutato con modi violenti di essere sottoposto al triage e alle misure previste per il contenimento del Covid -19”. E’ stato posto in isolamento, in quanto persona non vaccinata “Nel frattempo – prosegue la Questura – all’esterno dell’ospedale si sono adunati alcuni parenti e amici, i quali hanno iniziato ad inveire verbalmente contro il personale sanitario, aizzati dallo stesso manifestante”
    “Solidarietà ai medici, infermieri e operatori sanitari del pronto soccorso dell’Umberto I di Roma vittime di un vile attacco avvenuto questa notte. Un altro atto di squadrismo ai danni di chi tutti i giorni lavora per tutelare la salute delle persone. Piena fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine affinché individuino al più presto i responsabili”. Lo afferma il Ministro della Salute, Roberto Speranza, commentando l’aggressione al pronto soccorso dell’Umberto I di Roma dopo le manifestazioni ‘No Green pass’.
    “E’ un fatto gravissimo quello che è accaduto nella notte al pronto soccorso dell’Umberto I”. A dirlo l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, andato sul posto per un sopralluogo. “Non è tollerabile che vengano aggrediti degli operatori sanitari – aggiunge -. Bisogna fermare il clima d’odio, questa escalation di violenza”. 
    Una infermiera è stata colpita con una bottigliata in testa durante l’assalto avvenuto nella notte al pronto soccorso dell’Umberto I di Roma. A riferirlo all’ANSA l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. “E’ stata colpita durante la colluttazione e poi refertata con alcuni giorni- spiega D’Amato – l’assalto è scattato perché uno dei fermati, un uomo proveniente dalla Sicilia, era stato ricoverato in ospedale. Probabilmente nel tentativo di liberarlo”. L’assessore spiega che ci sono stati dei danni: “E’ stata forzata la porta d’ingresso, sono state divelte barelle e gli operatori si sono barricato dentro. I facinorosi sono però riusciti ad entrare nell’area rossa del pronto soccorso”.
    “Sta montando un clima che non può essere accettato in nessuna maniera, un attacco alla democrazia e anche a coloro come i medici che garantiscono il diritto alla salute. Ci sentiamo sotto attacco perché siamo coloro che credono nei vaccini come strumento che nel tempo ha evitato milioni di morti e oggi pensano sia lo strumento per uscire dalla pandemia”. Così all’ANSA il presidente Fnomceo, Filippo Anelli,sull’assalto al Pronto soccorso a Roma. “Chi non crede ai vaccini ha la libertà di non farlo ma lasciate stare i medici che hanno già pagato un prezzo molto alto con 364 morti”.Ora, rigore con la legge sulla sicurezza dei sanitari

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    Papa: scandalose le enormi spese per le armi mentre si proclama la pace

    “Purtroppo ancora oggi, dopo le due immani guerre mondiali e le tante guerre regionali che hanno distrutto popoli e Paesi, ancora – ed è scandaloso – gli Stati spendono enormi somme di denaro per gli armamenti, mentre nelle Conferenze internazionali si proclama la pace, distogliendo di fatto lo sguardo dai milioni di fratelli e sorelle che mancano del necessario per vivere o trascinano un’esistenza indegna dell’uomo”. Lo dice il Papa nel messaggio inviato in occasione della 60/a Marcia per la Pace Perugia-Assisi.    “Rivolgo di cuore il mio saluto ai partecipanti alla sessantesima marcia per la pace Perugia-Assisi, rallegrandomi perché il tema scelto quest’anno è ‘La cura come nuovo nome della pace'”, afferma il Pontefice nel testo letto da mons.    Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. Secondo papa Bergoglio, “nel fatto che intorno al valore del prendersi cura, riferito agli altri e all’ambiente, si riscontri oggi un’ampia condivisione, possiamo riconoscere un positivo segno dei tempi, che la crisi pandemica ha contribuito a far emergere”.    “Con il gesto semplice ed essenziale del vostro camminare – prosegue -, voi avete affermato che la cultura della cura è una strada, anzi, è la strada maestra che conduce alla pace”. “La cura, infatti, è il contrario dell’indifferenza, dello scarto, del violare la dignità dell’altro, cioè di quell’anti-cultura che è alla base della violenza e della guerra”, sottolinea Francesco. Per questo, avverte il Papa, “è più che mai necessario camminare sulla via della cura: non una volta all’anno, ma ogni giorno, nel concreto della vita quotidiana, con l’aiuto di Dio che è padre di tutti e di tutti si prende cura, perché impariamo a vivere insieme da fratelli e sorelle”.    “Con questa viva speranza – conclude – invoco l’intercessione di San Francesco d’Assisi e invio a tutti la mia benedizione”.   

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    Alla Rocca di Assisi i primi partecipanti Marcia pace

    (ANSA) – ASSISI (PERUGIA), 10 OTT – La Marcia della pace dei
    60 anni è anche quella caratterizzata dalle mascherine
    anti-Covid indossate dalle migliaia di partecipanti. Sarà
    ricordata anche per questo la PerugiAssisi di quest’anno.   
    Diecimila gli iscritti ufficiali ma tante migliaia in più le
    persone che si sono unite spontaneamente creando il solito lungo
    serpentone di 24 chilometri cha ha legato idealmente i Giardini
    del Frontone di Perugia alla Rocca Maggiore di Assisi.   
    Penultima tappa è stata quella nella Piazza inferiore di San
    Francesco con i saluti di padre Marco Moroni, custode del Sacro
    Convento di San Francesco d’Assisi, e di mons. Vincenzo
    Sorrentino, vescovo di Assisi, che ha letto il messaggio di Papa
    Francesco.   
    Consegnata anche la lampada della pace al coordinatore della
    Marcia per la pace, un commosso Flavio Lotti che rivolgendosi
    alle persone sul sagrato ha detto: “Il primo grazie è a tutti
    voi che avete realizzato il sogno di ritrovarci insieme, perché
    solo insieme si costruisce la pace”.   
    Una partecipazione soprattutto di giovani e di enti locali,
    presenze su cui gli organizzatori hanno lavorato, arrivando così
    a replicare quasi le circa 20 mila presenze che si registrarono
    nel 1961 durante la prima marcia voluta da Aldo Capitini.   
    Una Marcia tornata alla normalità dopo quella senza precedenti
    del distanziamento dello scorso anno che si era trasformata in
    una “Catena umana della pace e della fraternità” creata
    contemporaneamente nelle sue storiche città di arrivo e partenza
    della Marcia, quelle di Aldo Capitini e di San Francesco.   
    Intorno alle 15 la testa del corteo con lo striscione con in
    evidenza lo slogan “I Care – Cura è il nuovo nome della pace”,
    scelto per questa edizione che celebra i 60 anni, è poi arrivato
    alla Rocca Maggiore, proprio dove Capitini concluse la prima
    marcia per la pace nel 1961. (ANSA).   

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    Fiano: 'domani mozione per sciogliere Forza Nuova '

    “Domani presenteremo una mozione urgente alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti dichiaratamente fascisti”: lo ha annunciato il deputato Pd Emanuele Fiano che partecipa davanti alla Camera del lavoro di Milano al presidio di solidarietà alla Cgil nazionale cui ieri è stata devastata la sede durante le proteste dei no green pass.
    “Tutte quelle formazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte e questo è il momento di dirlo con chiarezza”, ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini all’assemblea generale del sindacato.
    “L’assalto di ieri alla sede della CGIL è stata una riedizione in piccolo di quello che è accaduto alle sedi sindacali ed alle case del popolo per mano dei fascisti in preparazione del ventennio. La storia non deve ripetersi ed il governo deve intervenire prontamente per sciogliere qualsiasi associazione o partito che persegua, predichi ed attui la violenza ed il fascismo, come fa Forza nuova”. Così il presidente della commissione Giustizia della Camera Mario Perantoni, deputato M5S.Una richiesta già avanzata dal segretario del Pd Enrico Letta, oltre che dall’Anpi.
    “La prossima settimana come rappresentante dell’Istituzione proporrò che i valori anti-fascisti siano inseriti nello Statuto della Regione Lazio, che è una delle poche regioni che non aveva questo richiamo costituzionale al suo interno. Anche su questo è ora di cambiare pagina”, ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a margine dell’assemblea generale della Cgil.
    “Da chi guida partiti che strizzano l’occhio a certe forze” fasciste “ci aspettiamo che prendano una posizione chiara: che facciano azioni, non interviste” così ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha partecipato al presidio alla Camera del lavoro. “A Milano e Torino sono state elette persone di matrice fascista e questo non è accettabile” ha aggiunto fra gli applausi. “Credo che Giorgia Meloni debba agire e buttar fuori persone che evidentemente non rappresentano gli insegnamenti della nostra Costituzione” ha aggiunto rispondendo ai giornalisti.
    La richiesta del segretario della Cgil Maurizio Landini di sciogliere le organizzazioni con richiami al fascismo “mi pare una richiesta che a questo punto trovi elementi di fondamento significativo”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando a La Spezia a margine della desposizione della corona al monumento alle vittime del Lavoro. “E’ del tutto evidente che c’è un tentativo in atto di utilizzare le tensioni che esistono nel Paese e scagliarle contro le istituzioni democratiche, contro contro un presidio del lavoro come il sindacato come la Cgil”.
    “La magistratura italiana e la nostre leggi prevedono già quali siano gli elementi e le norme per agire nei confronti di queste associazioni. Non spetta a me sostituirmi agli inquirenti nè alla magistratura. Noi siamo il partito della legalità, siamo contro ciò che contrasta con la legge ma non spetta a me decidere, la Costituzione assegna questo diritto dovere alla magistratura”. Così il capogruppo alla Camera di FdI, Francesco Lollobrigida commentando con l’Ansa la mozione per lo scioglimento di Fn presentata dal Pd Emanuele Fiano.
    “Non possiamo accettare che nel nostro paese ci siano aggressioni di questo tipo quindi su Forza Nuova è una valutazione che affidiamo alla magistratura ma anche io ritengo che ci siano le condizioni per lo scioglimento”. Così Giuseppe Conte davanti alla sede della Cgil a Roma. “E’ evidente che ci sia una volontà deliberata di condurre attacchi squadristi e questo non lo possiamo accettare”.