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    L'abbraccio di Draghi a Landini. Mattarella: forte turbamento, non preoccupazione

     “Il turbamento è stato forte, la preoccupazione no. Si è trattato infatti di fenomeni limitati che hanno suscitato una fortissima reazione dell’opinione pubblica”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella oggi a Berlino rispondendo ad una domanda del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier sugli incidenti di Roma e l’assalto alla Cgil.Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è recato nella sede nazionale della Cgil per portare la solidarietà del governo al segretario Maurizio Landini, dopo l’assalto subito sabato dalla sede del sindacato. “Una visita non scontata”, ha detto il segretario Cgil. Draghi è stato accolto all’ingresso della Cgil da Landini, da altri dirigenti sindacali e da un centinaio di iscritti. E’ scattato un lungo applauso quando Draghi e Landini si sono abbracciati. Draghi ha stretto la mano a parecchi iscritti che erano al lato dell’ingresso e che lo hanno applaudito e si è infine fatto fotografare con Landini. L’incontro è durato una mezz’ora.

     
    “Ho ringraziato il presidente del consiglio per una visita dal significato importante, una visita non scontata. Il presidente Draghi ha voluto segnalare la vicinanza del governo e delle istituzioni al sindacato per impedire che torni un passato che va evitato. Un messaggio particolarmente significativo”, ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini al termine della visita.
    “Il presidente del Consiglio – ha proseguito Landini – ci ha informato della discussione nel governo sulle nostre richieste, sui temi aperti del confronto con il sindacato a partire dalla sicurezza nei luoghi di lavoro, il pnrr, la legge di bilancio. Il presidente del Consiglio ci ha informato che verrà definito un calendario di incontri nei prossimi giorni”. 
    “Ho fatto presente al presidente Draghi che sabato nel corso della nostra manifestazione avanzeremo la richiesta di scioglimento delle forze che si richiamano al fascismo, come prevede la Costituzione. Un provvedimento che consideriamo necessario e sul quale Draghi ha detto che ne discuteranno nei prossimi giorni. Per noi è una delle ragioni della manifestazione”, ha aggiunto Landini. Non ho avuto minacce fino ad’ora né me lo sarei aspettato. Non avevamo nessun segnale, ha aggiunto Maurizio Landini parlando a una conferenza stampa estera parlando di quanto accaduto sabato nella sede della Cgil. “Si è trattato di un attacco squadrista- ha detto -c’era il tentativo di colpire tutto il movimento sindacale”. La manifestazione di sabato 16 “sarà una grande manifestazione”, ha detto Landini sottolineando che in questi giorni c’è stata una partecipazione di migliaia di persone nelle Camere del lavoro tenute aperte dopo l’attacco alla Cgil. “Ho la sensazione – ha detto – che ci sarà una risposta democratica molto forte”. Ci incontreremo nei prossimi giorni con Cisl e Uil e le persone deputate all’ordine pubblico – ha spiegato – e cercheremo di capire cosa è successo. Benissimo la solidarietà, ora è il tempo della coerenza. Ci aspettiamo risposte inequivocabili”.
    “Esprimiamo una ferma condanna a quanto accaduto sabato e a qualsiasi forma di estremismo. Nessun profittatore deve trarre vantaggio dalla violenza”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. “Credo che, assieme alle organizzazioni sindacali, la miglior risposta che possiamo dare è realizzare il patto per la crescita invocato anche dal premier Draghi. Potremmo non andare d’accordo, ma ricordiamo che andiamo tutti nella stessa direzione, ossìa il bene del Paese”, ha continuato Bonomi.
    “Il governo può sciogliere le organizzazioni eversive. Perché il Pd che negli ultimi 10 anni ha governato non lo ha ancora fatto? Il governo se deve agire lo faccia. Draghi prenda provvedimenti che competono a lui e non al Parlamento”, ha detto nell’Aula della Camera il capogruppo di Fdi Francesco Lollobrigida. “Ho già condannato quello che è successo sabato e manifestato solidarietà personalmente al segretario della Cgil Landini, e rinnovo la mia solidarietà alle forze dell’ordine che si ritrovano ad avere a che fare con soggetti che in piazza non dovrebbero stare. Noi siamo e restiamo il partito della legalità”.Il sito web della Cgil è da stamattina irraggiungibile per un attacco hacker. E’ quanto apprende l’ANSA. Si tratta – spiegano alla Cgil – di un’azione informatica di disturbo, volontaria e strutturata, ovvero con la tipologia di fenomeno informatico malevolo denominato “attacco DDoS” (Denial-of-service attack), un fenomeno, occorso in più riprese a partire da sabato scorso e attualmente ancora in essere. Circac 130mila i tentativi di connessione contemporanea da più Paesi. Gli attacchi informatici – afferma la Cgil – sono senza volto ma in questo caso la firma in calce è così evidente che chiunque potrà intuirne la matrice.

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    Green pass: Mattarella, forte turbamento, non preoccupazione

    “Il turbamento è stato forte, la preoccupazione no. Si è trattato infatti di fenomeni limitati che hanno suscitato una fortissima reazione dell’opinione pubblica”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella oggi a Berlino rispondendo ad una domanda del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier sugli incidenti di Roma e l’assalto alla Cgil. L’amicizia tra Italia Germania è “fondamentale” non solo per le relazioni bilaterali ma anche per tutta l’Unione Europea”. Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella incontrando a Berlino il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier. I due presidenti hanno affrontato il tema delle divisioni all’interno dell’Ue. Secondo Steinmeier i paesi fondatori dell’Europa occidentale e l’Unione Europea devono rafforzare l’impegno e la presenza nei paesi dell’Europa centro-orientale. Per Mattarella si deve incrementare l’integrazione e ricordare che “L’Europa è uno strumento per aiutare e per far crescere non per esercitare forme di controllo. Bruxelles deve presentare orizzonti che convincano le opinioni pubbliche e questo è possibile”. Va infine gestita la Transizione ecologica in chiave di integrazione europea perché “nessun paese può farcela da solo”.    

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    Alba Dorata e i gruppi d'ultradestra sciolti in Europa

    Forza Nuova non sarebbe la prima formazione di estrema destra ad essere sciolta in Europa. Sono almeno tre i gruppi di ispirazione neofascista banditi di recente dai rispettivi governi in Grecia, Germania e Francia.    * ALBA DORATA usava bandiere con il meandros, ovvero la ‘greca’, che somiglia tanto ad una svastica. Dopo aver prosperato sulle macerie della devastante crisi economica ellenica arrivando a diventare il terzo partito del Paese (nonostante la chiara ispirazione neonazista), alle ultime elezioni non è entrata neanche in Parlamento. E poi il 7 ottobre 2020 è stata bandita come organizzazione criminale perché i suoi leader sono stati giudicati responsabili di omicidi e violenze ai danni degli immigrati. In passato, membri del partito hanno espresso ammirazione per Adolf Hitler e altre personalità legate al nazismo. Il suo ex leader, l’europarlamentare Ioannis Lagos, sta scontando una condanna a 13 anni e otto mesi di carcere che gli è stata inflitta in quanto capo di un’organizzazione criminale.    * COMBAT 18, in Germania, è stato invece messo al bando il 23 gennaio 2020 dal ministro dell’Interno Horst Seehofer, in seguito all’uccisione da parte di terroristi di estrema destra del politico della Cdu Walter Lübcke. In quei giorni, la polizia effettuò un maxi blitz in sei Laender per colpire l’organizzazione di estrema destra su scala federale. Secondo gli enti addetti alla sicurezza, il gruppo agiva contro l’ordine sancito dalla costituzione ed era “affine al nazionalsocialismo”. Non a caso, C18 usava come riferimento nella sua denominazione i numeri 1 e 8, ovvero le iniziali di Adolf Hitler, A e H, rispettivamente prima e ottava lettera dell’alfabeto; il significato è quindi ‘I combattenti di Adolf Hitler’.    * Infine GENERATION IDENTITAIRE, movimento politico identitario di estrema destra in Francia, è stato sciolto nel marzo 2021 per “incitamento alla discriminazione, all’odio e alla violenza” sulla base di “razza” e “religione”, come ha spiegato il governo francese. Creato nel 2012, e ritenuto politicamente vicino al partito di Marine Le Pen, il gruppo estremista ha potuto contare su circa tremila militanti che secondo le autorità hanno presentato “immigrazione e Islam come minacce che i francesi devono combattere”. Tra i suoi sostenitori, da cui ha ricevuto donazioni, c’è persino il sovranista Brenton Tarrant, l’australiano responsabile degli attacchi alle moschee in Nuova Zelanda nel 2019 che provocarono 51 morti. 

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    Mozione del Pd per lo scioglimento di Fn dopo gli scontri a Roma

    Il Pd ha presentato al Senato, a prima firma Malpezzi-Parrini, una mozione in cui impegna il Governo ” a dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana”.    Un’altra mozione simile è stata presentata in Senato da Nencini (Psi) e Faraone (Iv)
     “La nostra mozione chiede che il governo, attraverso gli strumenti previsti dalle leggi vigenti, sciolga l’organizzazione neofascista Forza Nuova e tutte le altre formazioni che si richiamano al fascismo.Ci auguriamo che tutte le forze politiche autenticamente democratiche la sottoscrivano. Chiederemo in conferenza dei capigruppo che la mozione venga calendarizzata al più presto al Senato e alla Camera”: così le Presidenti dei gruppi Pd di Senato e Camera, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani. 
    Anche Leu-Misto hanno presentato al Senato una “mozione per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri gruppi neofascisti. Dopo gli assalti squadristi di sabato e la delirante rivendicazione di Forza nuova che promette di proseguire su quella strada non si può più essere tolleranti. Bisogna agire, far rispettare la Costituzione e le leggi, sciogliere i gruppi fascisti”. Così la capogruppo di LeU al Senato, Loredana De Petris. “Anche FdI, se fosse onesta e coerente, dovrebbe votare a favore della mozione. Invece Giorgia Meloni prosegue con la tattica dell’ambiguità, senza mai nominare i fascisti perché sa che da quelle aree le arrivano voti, ma fingendo di voler invece combattere la violenza per non inimicarsi altre fasce del suo elettorato. E’ ora che FdI esca da questa ambiguità e abbia il coraggio di dire apertamente da che parte sta, votando di conseguenza”, conclude. Nel testo si citano espressamente anche Casa Pound e Lealtà e Azione.   

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    Comunali: in Sicilia urne aperte anche oggi in 42 città

    (ANSA) – PALERMO, 11 OTT – Urne aperte nuovamente da stamane
    alle 7 in 42 Comuni siciliani chiamati al voto per eleggere i
    sindaci e rinnovare i Consigli comunali. Si voterà fino alle 14,
    dopo che ieri i seggi erano stati aperti dalle 7 alle 22. Subito
    dopo la chiusura delle urne comincerà lo spoglio. Ieri sera alle
    22 l’affluenza era stata del 44,1%.   
    Gli eventuali ballottaggi, nei 13 centri dove si vota con il
    sistema proporzionale, sono previsti il 24 e 25 ottobre.   
    L’elettore può esprimere fino a due preferenze, ma con
    alternanza di genere, pena l’annullamento della seconda
    preferenza. Il voto espresso per una lista si estende al
    candidato sindaco a essa collegato e non viceversa. Per recarsi
    al seggio occorre munirsi di mascherina protettiva e non occorre
    esibire il Green pass.   
    I Comuni più popolosi interessati al voto sono Vittoria, in
    provincia di Ragusa; Alcamo, nel Trapanese; Caltagirone, Adrano
    e Giarre in provincia di Catania; Canicattì, Favara e Porto
    Empedocle nell’Agrigentino; Lentini, Noto, Pachino e Rosolini in
    provincia di Siracusa; San Cataldo nel Nisseno. (ANSA).   

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    Meloni da Vox: 'E' violenza, non so di che matrice'

    Vola a Madrid da ospite d’onore al congresso di Vox, Giorgia Meloni. Perchè è leader di Fdi e presidente dell’Ecr, famiglia anche del partito gemello ultranazionalista spagnolo. Ma una scia di polemiche la insegue, dopo le violenze di ieri a Roma, che lei condanna dal palco madrileno senza dare soddisfazione abbastanza a chi le chiede di evitare ambiguità, di non parlare solo di “quattro imbecilli delinquenti” ma di fascisti. “E’ sicuramente violenza e squadrismo poi la matrice non la conosco. Nel senso che non so quale fosse la matrice di questa manifestazione ieri, sarà fascista, non sarà fascista non è questo il punto. Il punto è che è violenza, è squadrismo e questa roba va combattuta sempre”. Al Pd – che a Roma chiama a raccolta sulla manifestazione nazionale di sabato e sulla mozione per sciogliere Forza Nuova – non basta affatto. “Se Giorgia Meloni non sa riconoscere la matrice della violenza di ieri, se non sa chi siano gli esponenti di Forza Nuova arrestati per quegli atti di violenza, glielo spieghiamo noi: sono i capi di una organizzazione notoriamente e orgogliosamente fascista – la attaccano fonti del nazareno -. Glielo spiegheremo anche in Parlamento: ci aspettiamo che lo comprenda così bene da sostenere la nostra proposta di sciogliere l’organizzazione fascista Forza Nuova”.
        “Io penso che noi, dobbiamo lavorare insieme perché l’Europa del dopo-Merkel sia l’Europa dei Conservatori, l’Europa dei patrioti. Un’altra Europa è possibile e per costruirla sarà fondamentale la nostra salda alleanza, spagnoli e italiani, fianco a fianco, insieme a popoli fratelli che sono accomunati a noi dalla nostra stessa matrice latina. Così potremo costruire un’Europa più equilibrata e potremo riscoprire i veri valori che l’hanno fondata”, dice Meloni, . Ma da Roma, è lo stesso segretario dem Enrico Letta ad inchiodarla ad un altro quadro con parole esplicite: “Oggi Meloni non è che parlava da un posto qualunque, ma dal congresso di Vox, il partito neofranchista, il partito che vuole rilegittimare il regime franchista in Spagna.
        Meloni era lì ed era l’ospite d’onore del congresso. E la sua è stata una frase infelice. La matrice più evidente di così non può essere, la matrice dell’assalto alla Cgil è fascista”.    A Fratelli d’Italia – che porge la solidarietà sua e della sua leader al leader Cgil Maurizio Landini con una visita del capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida – si chiede di sottoscrivere la mozione per lo scioglimento di Forza Nuova, di scendere in piazza per la manifestazione di sabato. Decine e decine di dichiarazioni che oscurano la trasferta spagnola imputando alla leader di Fdi “inaccettabile ambiguità”, “zone opache non più ammissibili”, “necessità di rigettare senza se e senza ma”. E non basta neppure la condanna delle “frasi molto infelici” del suo candidato sindaco a Roma, che intanto porge le sue scuse alla comunità ebraica.
        Ma Meloni parla d’Europa e punta semmai il dito contro il Viminale e il ministro Lamorgese (che Fdi chiama in parlamento a spiegare) perche’ “questa situazione si deve a una gestione pessima dell’ordine pubblico, il Ministero degli Interni conosce nomi e cognomi delle stesse persone che fanno le stesse cose da anni, e stupisce che siano ancora lì a farle, senza che nessuno le fermi, senza che nessuno lo impedisca, senza che nessuno che ha gli strumenti per impedire che quelle violenze si consumino si muova per impedirlo. Si parla solo di quattro imbecilli mentre c’erano in piazza migliaia di persone a manifestare”. 

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    ++ Green pass: Cuppi lancia petizione, sciogliere neofascismi ++

    (ANSA) – BOLOGNA, 10 OTT – La presidente del Pd Valentina
    Cuppi, sindaca di Marzabotto, il paese dell’Appennino bolognese
    colpito dal grande eccidio nazifascista alla fine della Seconda
    Guerra Mondiale, lancia su Change.org una petizione per
    sciogliere organizzazioni e partiti neofascisti. “I fatti di
    Roma sono solamente l’ultima goccia.   
    È ore di dire basta alla violenza squadrista e fascista. Un
    basta definitivo. È ora, come già richiesto dall’Anpi
    nell’appello ‘Mai più fascismi’, di sciogliere Forza Nuova,
    CasaPound, Lealtà Azione, Fiamma Tricolore e tutti i partiti e
    movimenti che si rifanno alle idee e alle pratiche del
    fascismo”, scrive Cuppi. (ANSA).   

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    Green pass: assalto al pronto soccorso, il caos scatenato dal rifiuto del tampone

    Una trentina di manifestanti ha assaltato nella notte il pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma dove era stato ricoverato uno dei partecipanti alla protesta contro il green pass, sfondando la porta di ingresso. “La situazione è tornata alla normalità dopo alcune ore con l’intervento delle forze di polizia – spiega l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, sul posto per un sopralluogo – Ci sono 4 feriti, due tra le forze dell’ordine e due operatori sanitari”. Il caos sarebbe scoppiato quando il manifestante ricoverato avrebbe rifiutato di sottoporsi al tampone anti-covid al pronto soccorso del policlinico Umberto I assaltato nella notte. A quanto reso noto dalla Questura, arrivato in ospedale “il manifestante no vax si è rifiutato con modi violenti di essere sottoposto al triage e alle misure previste per il contenimento del Covid -19”. E’ stato posto in isolamento, in quanto persona non vaccinata “Nel frattempo – prosegue la Questura – all’esterno dell’ospedale si sono adunati alcuni parenti e amici, i quali hanno iniziato ad inveire verbalmente contro il personale sanitario, aizzati dallo stesso manifestante”
    “Solidarietà ai medici, infermieri e operatori sanitari del pronto soccorso dell’Umberto I di Roma vittime di un vile attacco avvenuto questa notte. Un altro atto di squadrismo ai danni di chi tutti i giorni lavora per tutelare la salute delle persone. Piena fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine affinché individuino al più presto i responsabili”. Lo afferma il Ministro della Salute, Roberto Speranza, commentando l’aggressione al pronto soccorso dell’Umberto I di Roma dopo le manifestazioni ‘No Green pass’.
    “E’ un fatto gravissimo quello che è accaduto nella notte al pronto soccorso dell’Umberto I”. A dirlo l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, andato sul posto per un sopralluogo. “Non è tollerabile che vengano aggrediti degli operatori sanitari – aggiunge -. Bisogna fermare il clima d’odio, questa escalation di violenza”. 
    Una infermiera è stata colpita con una bottigliata in testa durante l’assalto avvenuto nella notte al pronto soccorso dell’Umberto I di Roma. A riferirlo all’ANSA l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. “E’ stata colpita durante la colluttazione e poi refertata con alcuni giorni- spiega D’Amato – l’assalto è scattato perché uno dei fermati, un uomo proveniente dalla Sicilia, era stato ricoverato in ospedale. Probabilmente nel tentativo di liberarlo”. L’assessore spiega che ci sono stati dei danni: “E’ stata forzata la porta d’ingresso, sono state divelte barelle e gli operatori si sono barricato dentro. I facinorosi sono però riusciti ad entrare nell’area rossa del pronto soccorso”.
    “Sta montando un clima che non può essere accettato in nessuna maniera, un attacco alla democrazia e anche a coloro come i medici che garantiscono il diritto alla salute. Ci sentiamo sotto attacco perché siamo coloro che credono nei vaccini come strumento che nel tempo ha evitato milioni di morti e oggi pensano sia lo strumento per uscire dalla pandemia”. Così all’ANSA il presidente Fnomceo, Filippo Anelli,sull’assalto al Pronto soccorso a Roma. “Chi non crede ai vaccini ha la libertà di non farlo ma lasciate stare i medici che hanno già pagato un prezzo molto alto con 364 morti”.Ora, rigore con la legge sulla sicurezza dei sanitari