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    In California anche spazi senza genere per i giochi in vendita

    La California è diventata il primo Stato degli Usa a richiedere ai grandi rivenditori di esporre giocattoli e articoli per l’infanzia in modo neutro rispetto al genere. Lo riferisce la Bbc, spiegando che la nuova legge è stata firmata sabato dal governatore Gavin Newsom.
    La legge non vieta le sezioni maschili e femminili nei negozi, ma i grandi centri devono avere anche una sezione separata e neutra rispetto al genere. Nella quale mostrare “una selezione ragionevole” di giocattoli e articoli per l’infanzia, indipendentemente dal fatto che siano stati commercializzati per un particolare sesso.
    L’abbigliamento non sarà interessato, ma la legge riguarderà i giocattoli e tutti gli “articoli per l’infanzia” destinati a favorire il sonno, il rilassamento, l’alimentazione, la dentizione o la suzione. L’obiettivo della normativa è di aiutare i consumatori a individuare “differenze ingiustificate in prodotti simili” e ad affrontare i pregiudizi di genere nei prodotti per bambini.
    Le aziende inadempienti rischiano una multa di 250 dollari per la loro prima violazione e 500 dollari per le successive. La nuova legge, che entrerà in vigore nel 2024, si applicherà ai rivenditori con 500 o più dipendenti nei loro negozi in California.    

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    Green pass: Grillo, serve una pacificazione, lo Stato paghi i tamponi a lavoratori

     “I lavoratori senza vaccino potrebbero essere 3-3,5 milioni, su 23 milioni di lavoratori, il 13%-15% circa. Se lo stato decidesse, come auspicabile, di pagare i tamponi per entrare in azienda, per questi lavoratori, servirebbe circa 1 miliardo di euro fino a dicembre 2021”. Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo in un post dal titolo “Sul green passe serve una pacificazione”. Il fondatore M5s propone uno scambio di dati tra Sogei che detiene i dati sul Green pass e Inps per individuare i lavoratori no green pass e fare in modo che “il costo del tampone sia solo anticipato dall’azienda ma pagato a conguaglio da Inps, come succede per la cig ordinaria sui versamenti dei contributi aziendali”. “Questo meccanismo – spiega Grillo- che non invaderebbe la privacy se non nei limiti strettamente necessari, con verifica di impatto, e dati trattati nel rispetto del GPDR, e comunque senza conseguenze alcuna per i lavoratori, se non ai fini di pagare il costo del tampone, avrebbe il doppio vantaggio: uno, di essere veloce, evitare file e controlli ai tornelli aziendali, durante i quali certamente ai lavoratori vedrebbero in quel caso violati i loro spazi di libertà, e due, di essere gratuito per i lavoratori, e di individuare il costo e coprirlo con un bonus apposito, pagato dallo stato”.
    “Io ho sempre detto una cosa, mi sembra ragionevole pensare a tutte le forme possibili di calmierazione, ma far diventare il tampone gratuito significa dire sostanzialmente che chi si è vaccinato ha sbagliato”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a margine della firma di un protocollo con la Camera nazionale del lavoro a Milano parlando sulla proposta di Grillo di rendere gratuiti i tamponi. “Io penso invece – ha aggiunto – che noi dobbiamo dire che chi va a lavorare e chi ancora non è convinto può avere anche un trattamento parzialmente diverso rispetto a chi non deve andare a lavorare”.
    “Ammesso e non concesso che ci sia 1 miliardo a disposizione, userei queste risorse per aiutare le famiglie che hanno avuto decessi a causa della pandemia. Va bene che si arrivi a prezzi calmierati per i tamponi, ma i vaccini sono gratuiti. Chi oggi non ha il green pass è un no vax”. È quanto ha affermato il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, commentando a Skytg24 la proposta avanzata da Beppe Grillo di garantire i tamponi gratuiti ai lavoratori.

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    Italia-Germania, Mattarella vede la Merkel: 'Impegnati da tempo in una rigorosa analisi del passato'

    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato a colloquio con Angela Merkel a Berlino. “Questo è il tempo della ripartenza. Stiamo ponendo le basi del futuro della Ue che deve essere più forte e coesa”, ha detto Mattarella, parlando a Berlino, nei locali dell’amabasciata italiana in Germania.
    Oggi celebriamo “la fortissima intesa tra Italia e Germania con la ferma determinazione a proseguirla. Le energie dinamiche dei nostri due Paesi – a tutti i livelli, da quello centrale agli enti locali – sono rivolte alla cruciale ripresa economica e a quella sociale. Questo è il tempo appunto della ripartenza”.
    “La sfida, nobile e avvincente, che si pone ai nostri Paesi è quella di costruire insieme un progetto per l’avvenire. Un progetto al contempo bilaterale ed europeo, che sia fondato sulla condivisione di scelte e responsabilità, che si dimostri all’altezza delle aspirazioni dei nostri concittadini e che sappia offrire risposte alle attese delle giovani generazioni. Percorrere questo cammino significa anche aver interiorizzato le lezioni della storia. Germania e Italia sono da decenni impegnate in un’analisi rigorosa del passato. Insieme abbiamo vissuto momenti di verità”.
    “Le sfide crescenti che lo scenario mondiale ci impone di affrontare devono farci riflettere sulle ragioni di una maggiore unità tra gli Stati Membri. Sono certo che anche in questa riflessione Germania e Italia sapranno fornire il loro indispensabile contributo, senza lesinare sforzi nel mediare tra sensibilità e percezioni non sempre collimanti. Assicurare all’Europa un ruolo più profilato in materia di politica estera e di difesa comuni, infatti, è nell’interesse di tutti gli Stati Membri, grandi o piccoli che siano”.
    “L’Europa ha bisogno di un’Italia affidabile e forte”. Lo ha detto il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ricevendo a pranzo a Berlino il presidente Sergio Mattarella. Steinmeier ha spiegato che Mattarella è “un convinto europeista” il quale “garantisce che l’Italia, Paese dove sono stati firmati i Trattati di Roma, rimanga un partner forte e affidabile in Europa”.

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    Di Maio: rafforzare multilateralismo commerciale con Wto

    Dopo la pandemia, “l’impegno a ‘costruire meglio’ per una ripresa sostenibile, inclusiva e resiliente va di pari passo con la necessità di rafforzare il sistema commerciale multilaterale con l’Organizzazione Mondiale del Commercio al suo centro”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, aprendo il G20 del Commercio a Sorrento.
    Il ministro ha quindi introdotto l’agenda dei lavori: “La riunione di oggi chiude l’anno di lavoro nel filone del commercio e degli investimenti ed è strutturata in tre sessioni, ognuna delle quali copre due argomenti: la sessione mattutina si concentrerà su commercio e salute e su commercio e sostenibilità ambientale. La seconda sessione, una colazione di lavoro, sarà incentrata su servizi e investimenti, e sulla partecipazione delle micro, piccole e medie imprese al commercio mondiale. La terza sessione offrirà uno scambio di opinioni sul sostegno governativo e la riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio”.
    “Con il vostro aiuto, vorremmo che la riunione ministeriale del G20 sul commercio e gli investimenti sia un trampolino di lancio per un esito positivo della dodicesima conferenza ministeriale dell’Omc, che si terrà a Ginevra alla fine di novembre”, ha sottolineato Di Maio, rivolgendosi ai partecipanti ai lavori della ministeriale. Presente anche la direttrice generale del Wto, Ngozi Okonjo-Iweala. 
    “L’idea di un nuovo inizio, per una ‘better recovery’, è anche al centro del motto della nostra Presidenza del G20: People, Planet, Prosperity. Il commercio ha infatti un ruolo chiave al servizio delle Persone, del Pianeta e della Prosperità globale – ha spiegato Di Maio -. Nonostante l’impatto del Covid-19 sull’economia mondiale, il sistema commerciale multilaterale è stato una fonte di stabilità e ha contribuito a mitigare le ripercussioni della pandemia”, ha aggiunto.   

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    M5S: Di Maio all'unanimità presidente organo di garanzia

     Oggi si è tenuta la seduta di insediamento del Comitato di Garanzia del MoVimento 5 Stelle.    All’ordine del giorno c’era l’elezione del Presidente del Comitato. I tre membri presenti hanno eletto all’unanimità come Presidente Luigi Di Maio. Da oggi il Comitato di Garanzia è dunque nel pieno delle sue funzioni. Lo ha reso noto il MoVimento 5 stelle in un post su Facebook.     

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    L'abbraccio di Draghi a Landini. Mattarella: forte turbamento, non preoccupazione

     “Il turbamento è stato forte, la preoccupazione no. Si è trattato infatti di fenomeni limitati che hanno suscitato una fortissima reazione dell’opinione pubblica”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella oggi a Berlino rispondendo ad una domanda del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier sugli incidenti di Roma e l’assalto alla Cgil.Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è recato nella sede nazionale della Cgil per portare la solidarietà del governo al segretario Maurizio Landini, dopo l’assalto subito sabato dalla sede del sindacato. “Una visita non scontata”, ha detto il segretario Cgil. Draghi è stato accolto all’ingresso della Cgil da Landini, da altri dirigenti sindacali e da un centinaio di iscritti. E’ scattato un lungo applauso quando Draghi e Landini si sono abbracciati. Draghi ha stretto la mano a parecchi iscritti che erano al lato dell’ingresso e che lo hanno applaudito e si è infine fatto fotografare con Landini. L’incontro è durato una mezz’ora.

     
    “Ho ringraziato il presidente del consiglio per una visita dal significato importante, una visita non scontata. Il presidente Draghi ha voluto segnalare la vicinanza del governo e delle istituzioni al sindacato per impedire che torni un passato che va evitato. Un messaggio particolarmente significativo”, ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini al termine della visita.
    “Il presidente del Consiglio – ha proseguito Landini – ci ha informato della discussione nel governo sulle nostre richieste, sui temi aperti del confronto con il sindacato a partire dalla sicurezza nei luoghi di lavoro, il pnrr, la legge di bilancio. Il presidente del Consiglio ci ha informato che verrà definito un calendario di incontri nei prossimi giorni”. 
    “Ho fatto presente al presidente Draghi che sabato nel corso della nostra manifestazione avanzeremo la richiesta di scioglimento delle forze che si richiamano al fascismo, come prevede la Costituzione. Un provvedimento che consideriamo necessario e sul quale Draghi ha detto che ne discuteranno nei prossimi giorni. Per noi è una delle ragioni della manifestazione”, ha aggiunto Landini. Non ho avuto minacce fino ad’ora né me lo sarei aspettato. Non avevamo nessun segnale, ha aggiunto Maurizio Landini parlando a una conferenza stampa estera parlando di quanto accaduto sabato nella sede della Cgil. “Si è trattato di un attacco squadrista- ha detto -c’era il tentativo di colpire tutto il movimento sindacale”. La manifestazione di sabato 16 “sarà una grande manifestazione”, ha detto Landini sottolineando che in questi giorni c’è stata una partecipazione di migliaia di persone nelle Camere del lavoro tenute aperte dopo l’attacco alla Cgil. “Ho la sensazione – ha detto – che ci sarà una risposta democratica molto forte”. Ci incontreremo nei prossimi giorni con Cisl e Uil e le persone deputate all’ordine pubblico – ha spiegato – e cercheremo di capire cosa è successo. Benissimo la solidarietà, ora è il tempo della coerenza. Ci aspettiamo risposte inequivocabili”.
    “Esprimiamo una ferma condanna a quanto accaduto sabato e a qualsiasi forma di estremismo. Nessun profittatore deve trarre vantaggio dalla violenza”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. “Credo che, assieme alle organizzazioni sindacali, la miglior risposta che possiamo dare è realizzare il patto per la crescita invocato anche dal premier Draghi. Potremmo non andare d’accordo, ma ricordiamo che andiamo tutti nella stessa direzione, ossìa il bene del Paese”, ha continuato Bonomi.
    “Il governo può sciogliere le organizzazioni eversive. Perché il Pd che negli ultimi 10 anni ha governato non lo ha ancora fatto? Il governo se deve agire lo faccia. Draghi prenda provvedimenti che competono a lui e non al Parlamento”, ha detto nell’Aula della Camera il capogruppo di Fdi Francesco Lollobrigida. “Ho già condannato quello che è successo sabato e manifestato solidarietà personalmente al segretario della Cgil Landini, e rinnovo la mia solidarietà alle forze dell’ordine che si ritrovano ad avere a che fare con soggetti che in piazza non dovrebbero stare. Noi siamo e restiamo il partito della legalità”.Il sito web della Cgil è da stamattina irraggiungibile per un attacco hacker. E’ quanto apprende l’ANSA. Si tratta – spiegano alla Cgil – di un’azione informatica di disturbo, volontaria e strutturata, ovvero con la tipologia di fenomeno informatico malevolo denominato “attacco DDoS” (Denial-of-service attack), un fenomeno, occorso in più riprese a partire da sabato scorso e attualmente ancora in essere. Circac 130mila i tentativi di connessione contemporanea da più Paesi. Gli attacchi informatici – afferma la Cgil – sono senza volto ma in questo caso la firma in calce è così evidente che chiunque potrà intuirne la matrice.

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    Green pass: Mattarella, forte turbamento, non preoccupazione

    “Il turbamento è stato forte, la preoccupazione no. Si è trattato infatti di fenomeni limitati che hanno suscitato una fortissima reazione dell’opinione pubblica”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella oggi a Berlino rispondendo ad una domanda del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier sugli incidenti di Roma e l’assalto alla Cgil. L’amicizia tra Italia Germania è “fondamentale” non solo per le relazioni bilaterali ma anche per tutta l’Unione Europea”. Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella incontrando a Berlino il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier. I due presidenti hanno affrontato il tema delle divisioni all’interno dell’Ue. Secondo Steinmeier i paesi fondatori dell’Europa occidentale e l’Unione Europea devono rafforzare l’impegno e la presenza nei paesi dell’Europa centro-orientale. Per Mattarella si deve incrementare l’integrazione e ricordare che “L’Europa è uno strumento per aiutare e per far crescere non per esercitare forme di controllo. Bruxelles deve presentare orizzonti che convincano le opinioni pubbliche e questo è possibile”. Va infine gestita la Transizione ecologica in chiave di integrazione europea perché “nessun paese può farcela da solo”.    

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    Alba Dorata e i gruppi d'ultradestra sciolti in Europa

    Forza Nuova non sarebbe la prima formazione di estrema destra ad essere sciolta in Europa. Sono almeno tre i gruppi di ispirazione neofascista banditi di recente dai rispettivi governi in Grecia, Germania e Francia.    * ALBA DORATA usava bandiere con il meandros, ovvero la ‘greca’, che somiglia tanto ad una svastica. Dopo aver prosperato sulle macerie della devastante crisi economica ellenica arrivando a diventare il terzo partito del Paese (nonostante la chiara ispirazione neonazista), alle ultime elezioni non è entrata neanche in Parlamento. E poi il 7 ottobre 2020 è stata bandita come organizzazione criminale perché i suoi leader sono stati giudicati responsabili di omicidi e violenze ai danni degli immigrati. In passato, membri del partito hanno espresso ammirazione per Adolf Hitler e altre personalità legate al nazismo. Il suo ex leader, l’europarlamentare Ioannis Lagos, sta scontando una condanna a 13 anni e otto mesi di carcere che gli è stata inflitta in quanto capo di un’organizzazione criminale.    * COMBAT 18, in Germania, è stato invece messo al bando il 23 gennaio 2020 dal ministro dell’Interno Horst Seehofer, in seguito all’uccisione da parte di terroristi di estrema destra del politico della Cdu Walter Lübcke. In quei giorni, la polizia effettuò un maxi blitz in sei Laender per colpire l’organizzazione di estrema destra su scala federale. Secondo gli enti addetti alla sicurezza, il gruppo agiva contro l’ordine sancito dalla costituzione ed era “affine al nazionalsocialismo”. Non a caso, C18 usava come riferimento nella sua denominazione i numeri 1 e 8, ovvero le iniziali di Adolf Hitler, A e H, rispettivamente prima e ottava lettera dell’alfabeto; il significato è quindi ‘I combattenti di Adolf Hitler’.    * Infine GENERATION IDENTITAIRE, movimento politico identitario di estrema destra in Francia, è stato sciolto nel marzo 2021 per “incitamento alla discriminazione, all’odio e alla violenza” sulla base di “razza” e “religione”, come ha spiegato il governo francese. Creato nel 2012, e ritenuto politicamente vicino al partito di Marine Le Pen, il gruppo estremista ha potuto contare su circa tremila militanti che secondo le autorità hanno presentato “immigrazione e Islam come minacce che i francesi devono combattere”. Tra i suoi sostenitori, da cui ha ricevuto donazioni, c’è persino il sovranista Brenton Tarrant, l’australiano responsabile degli attacchi alle moschee in Nuova Zelanda nel 2019 che provocarono 51 morti.