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    Oltre 50mila casi in Germania, 'annullare grandi eventi'

    Un altro bollettino inquietante allarma la Germania: in 24 ore i nuovi casi di contagio da Covid registrati dal Robert Koch Institut sono stati 50.196. Oltre 10 mila in più rispetto alla giornata precedente, quando pure si era segnato un record, sfiorando i 40 mila. Le vittime sono state invece 255. Una situazione che l’istituto tedesco valuta a questo punto come “molto preoccupante”, esortando a “disdire o evitare le grandi manifestazioni”, oltre che a “ridurre tutti i contatti non necessari”.
    Ancora una volta, la politica e i media non discutono d’altro, e sul dibattito incombono le stime del virologo dello Charité Christian Drosten, il quale ha paventato il rischio di altri 100 mila morti se non si agirà immediatamente. A prendere la parola al Bundestag, in un clima di crescente incertezza, è stato il quasi cancelliere Olaf Scholz: “Dobbiamo mettere la Germania in sicurezza per l’inverno”, ha affermato il vincitore delle elezioni. La conferenza Stato-regioni, sollecitata da Angela Merkel, si terrà però soltanto la settimana prossima, giovedì: sette lunghi giorni nei quali la curva del virus rischia di impennarsi ancora, mettendo a rischio anche il Natale alle porte.
    Tono grave e risoluto, in Parlamento Scholz non si è lasciato interrompere, ha rifiutato una domanda dell’ultradestra e ha annunciato che in Germania come in Italia si farà ricorso al Green pass sul posto di lavoro (che nella Repubblica federale si chiama 3G), auspicando fra l’altro l’estensione del ricorso al regime più duro. Quello che di G ne ha due, e che prevede l’accesso a ristoranti, bar, cinema ed eventi culturali solo agli immunizzati (vaccinati e guariti), escludendo così la possibilità di far valere un test. Il modello è già seguito in Sassonia, da lunedì scorso, annunciato a Berlino, dal prossimo, e in vigore in Baviera, dove per entrare in discoteca si richiede addirittura il ‘2 plus’, con l’aggiunta di un test rapido negativo. Si rilanceranno anche i test gratuiti – uno alla settimana – mentre quelli fai da te che si vendono in giro vanno letteralmente a ruba.
    Gli occhi restano puntati ovviamente sul sistema sanitario, e la situazione cambia molto da regione a regione: l’indice di ospedalizzazione è 4,6 pazienti su 100 mila abitanti in 7 giorni, ma in alcuni Laender è salito a 7, in altri a 13, provocando lo stop delle operazioni ordinarie e la pianificazione di trasferimenti interregionali dei pazienti.
    Proprio il Land di Monaco è alle prese con l’esplosione dei numeri e l’emergenza degli ospedali. Fra i più allarmati c’è dunque il bavarese della Csu Markus Soeder, che dopo aver parlato con i medici della regione ha spiegato: “Abbiamo una crescita esponenziale. Gli ospedali sono pieni, al limite massimo e c’è un sovraccarico anche emotivo in corsia”. I non vaccinati devono esser tenuti fuori dai locali pubblici “ovunque questo sia possibile”. Anche lui vorrebbe l’obbligo vaccinale per sanitari e insegnanti, tema che incontra crescente consenso fra i tedeschi.
    Sui vaccini – fermi a quota 67,3% in Germania – è tornato a insistere anche Scholz al Bundestag: “Dobbiamo lanciare una grande campagna nazionale”, ha annunciato, e spingere sulla terza dose. “Lasciatevi vaccinare – il suo appello – è importante per voi e per il Paese”.   

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    Volontario italiano fermato in Etiopia, situazione delicata

    Sta bene e ci sono contatti per ottenerne la scarcerazione: appaiono questi i due punti fermi nel ‘delicato’ caso di Alberto Livoni, l’operatore umanitario emiliano finito nelle reti della caccia a ogni possibile “quinta colonna” del temuto assedio tigrino di Addis Abeba. Livoni, in stato di fermo da sabato in un commissariato della capitale etiope, viene definito “in buona salute” ed è confortato da visite delle autorità consolari italiane concesse ogni giorno e non solo ogni due come di regola.
    Il 65enne è Coordinatore per l’Etiopia del “Vis” (Volontariato internazionale per lo sviluppo), una ong che affianca i salesiani in progetti di scolarizzazione e formazione professionale di giovani e che è molto attiva nel nord del Tigrè: è la regione da un anno epicentro della guerra civile ingaggiata dal premier, e paradossalmente premio Nobel per la pace 2019, Abiy Ahmed, che si era azzardato a ridimensionare il peso politico dei bellicosi tigrini, per un quarto di secolo al potere in Etiopia nonostante siano minoritari (5%) nel ginepraio della novantina di etnie etiopi.
    Il fermo di Livoni è stato compiuto da forze di sicurezza nella sua abitazione ad Addis Abeba dopo un’irruzione e assieme a lui sono stati fermati due operatori dello staff locale del Vis. Le autorità etiopi vogliono accertare perché il dirigente italiano avrebbe ceduto circa 20 mila dollari a una persona: anche se non è stata formalizzata alcuna accusa, gli inquirenti etiopi sospettano che i fondi siano serviti ad aiutare i miliziani del Fronte popolare di liberazione del Tigrè (Fplt) lanciati ora alla conquista della capitale, e non solo profughi. Con le sorti del conflitto ribaltatesi passando dalla vittoria-lampo proclamata da Abiy un anno fa agli annunci tigrini della conquista di città a circa 400 chilometri dalla capitale etiope, il governo ha proclamato lo Stato di emergenza: un provvedimento che sospende le normali regole e con esse quella che limitava a 72 ore i fermi. “La situazione, dunque, “è delicata”, come notano fonti informate.
    Col chiaro intento di scovare chiunque potrebbe rivoltarsi qualora i tigrini, e i loro alleati oromo, si avvicinassero ancor di più alla capitale, le autorità etiopi hanno scatenato un’ondata di arresti: centinaia, secondo la Commissione etiope per i diritti umani. Fermi che non hanno risparmiato neanche dipendenti di enti internazionali: 72 autisti che lavorano per il Programma alimentare mondiale (Pam-Wfp) a Semera, nel nord del Paese: e almeno 16 dipendenti etiopi dell’Onu, di cui nove ancora detenuti mercoledì. Ma anche prelati: il giorno prima del fermo di Livoni, vi era stata l’irruzione in una scuola infantile gestita dai Salesiani ad Addis Abeba con l’arresto di 17 tra sacerdoti, fratelli e impiegati nel Centro. Un missionario italiano, Padre Isidoro, è stato rilasciato nel pomeriggio ma gli altri etiopi ad oggi sono ancora in stato di fermo. 
       

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    Mattarella: 'Anche Leone chiese la non rieleggibilità del presidente'

    Giovanni Leone, come Antonio Segni, chiese “la non rieleggibilità del presidente della Repubblica con l’eliminazione del semestre bianco”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un incontro al Quirinale in occasione dei 20 anni della morte di Giovanni Leone.  
    “Leone definiva la stampa componente essenziale della società. Ma allora espresse parole profetiche: “la stampa è al servizio della verità ma sappiamo come la verità sia spesso inafferabile, accontentiamoci che ci sia un riscontro oggettivo, la buona fede”. Per concludere credo che si possa fare un caloroso invito ad avere tutto il riguardo per la dignità della persona che va salvaguardata. Difficile trovare una campagna scandalistica come quella rivolta contro Giovanni Leone”, ha aggiunto Mattarella 
    Giovanni leone “non ebbe remore ad abbandonare una responsabilità che gli era congeniale, quella di presidente della Camera. ha mostrato coraggio e generosita a corrispondere all’interesse generale della vita della Repubblica”. Ed anche in un momento grave per il Paese, c’era appena stata Piazza della Loggia, Leone si adoperò per una “lenta ricucitura del tessuto sociale. E quello della ricucitura, del rammendo, è tema che tornerà frequentemente nella pedagogia dei presidenti che si sono succeduti al Quirinale”.

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    Congresso Usigrai, Daniele Macheda nuovo segretario

    (ANSA) – ROMA, 11 NOV – Spingere per la riforma della
    governance Rai e il rilancio del servizio pubblico, ma anche
    lavorare per la rinascita del sindacato, a partire dai giovani e
    dalle donne. Daniele Macheda, eletto segretario Usigrai al
    congresso che si è svolto a San Donato Milanese. Nato a Reggio
    Calabria, 59 anni, Macheda è in Rai dal 1987, quando ha iniziato
    la sua carriera come cineoperatore. Ha lavorato alla Tgr e alla
    sperimentazione dell’alta definizione, per poi approdare alla
    cronaca di Rainews 24, dove ora è caposervizio, dopo aver anche
    condotto il tg per 10 anni. Era già nell’esecutivo guidato dal
    precedente segretario Vittorio Di Trapani.
    “Per la prima volta abbiamo un esecutivo composto soprattutto
    da donne, sei contro cinque – dice in un’intervista all’ANSA -.   
    Ed è un bel segnale nella speranza che un analogo cambiamento
    avvenga anche ai vertici della nostra azienda”. “Al Congresso –
    prosegue – c’era una platea molto giovane che chiede un
    cambiamento. Occorre costruire una nuova classe dirigente e per
    questo lancerò una scuola sindacale in Rai. Alle votazioni per i
    delegati al congresso hanno partecipato il 91% degli iscritti:
    forse comincia a cambiare la tendenza ad allontanarsi dal
    sindacato”. (ANSA).   

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    Fedez in politica? Registra il dominio fedezelezioni2023.it

    Il Corriere della Sera riporta la notizia della registrazione del dominio fedezelezioni2023.it da parte della società ZDF, che appartiene al rapper. Una possibile discesa in campo di Fedez che fa già discutere sui social. 
       Il dubbio, infatti,  è che il passaggio possa preludere ad un impegno di Fedez in politica, proprio in vista delle elezioni che si terranno nel 2023, sempre che la legislatura non si chiuda anticipatamente.
    Si tratterebbe comunque di una decisione a sorpresa, perché l’artista ha sempre negato la volontà di scendere nell’agone della politica, nonostante le sue battaglie per i diritti civili e le polemiche in particolare con il leader della Lega Matteo Salvini. 
     Fedez ha registrato un dominio su internet dal nome fedezelezioni2023? “Deve lanciare il nuovo disco e quindi tutto fa brodo. Se entra in politica auguri, è un bene che ci siano nuovi ingressi, ma mi sembra più interessato a lanciare il nuovo disco piuttosto che fare la campagna elettorale 2023”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l’esponente di Italia Viva e vicepresidente della Camera Ettore Rosato.    

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    Reddito, scuole e medici: la manovra diventa extralarge

    Sale a 219 articoli la bozza della legge di bilancio, con alcune novità tra cui l’annunciata modifica a Opzione donna. La bozza entrata due settimane fa in Consiglio dei ministri contava 185 articoli, dunque la nuova bozza – diffusa in mattinata – cresce di ben 34 articoli. Viene confermato il fondo da 8 miliardi per il taglio delle tasse. Opzione donna, l’anticipo della pensione per le donne, per il quale nella prima bozza veniva alzato a 60 anni il requisito di età, nella versione aggiornata cambia: la misura viene prorogata per un anno con i requisiti attuali, con 58 anni per le dipendenti e 59 per le lavoratrici autonome.Addio a 2.500 navigator. Il contratto dei lavoratori nati con il reddito di cittadinanza, prorogato dal dl Sostegni, scade a fine anno e la legge di bilancio non ne prevede il rinnovo. La bozza prevede invece che le Agenzie per il lavoro iscritte all’Albo e autorizzate dall’Anpal possano “svolgere attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari di Rdc”. Il loro ruolo si affianca a quello dei centri per l’impiego ed è volto ad agevolare l’occupazione dei percettori di Rdc, esplicita lo bozza che le include negli incentivi. Per ogni assunto è riconosciuto il 20% dell’incentivo previsto per il datore di lavoro.
    Si decade dal Reddito di cittadinanza dopo due proposte di lavoro congrue rifiutate, ma anche se non ci si presenta “almeno ogni mese”, senza “comprovato giustificato motivo”, presso un centro per l’impiego. Cambia così il Reddito, nella nuova bozza di manovra. L’offerta è congrua se il lavoro dista “80 km dalla residenza” o vi si arriva in 100 minuti con mezzi pubblici. Il vincolo territoriale salta dalla seconda offerta: è congrua da qualsiasi luogo arrivi in territorio italiano. Quanto al decalage, la bozza del Cdm faceva calare di 5 euro al mese l’assegno dal sesto mese, ora il taglio parte dalla prima offerta congrua rifiutata. Per i beneficiari del Reddito di cittadinanza occupabili, “la ricerca attiva del lavoro è verificata presso il centro per l’impiego in presenza con frequenza almeno mensile; in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio”. E’ quanto stabilisce la nuova bozza della manovra. Anche il Patto per l’inclusione prevede “la frequenza almeno mensile in presenza presso i servizi di contrasto alla povertà al fine della verifica dei risultati raggiunti e del rispetto degli impegni assunti nel progetto personalizzato”, pena la decadenza in caso di mancata presentazione senza motivo.Oltre due miliardi in più per la manutenzione delle scuole e fondi che saranno disponibili fino al 2036 anziché fino al 2029. Lo prevede l’ultima bozza della manovra che rivede la distribuzione dei finanziamenti a partire dal 2023 e raddoppia lo stanziamento, che passa da 2,17 miliardi tra 2024 e 2029 a 4,35 miliardi tra 2024 e 2036. Per il 2022 restano a disposizione 625 milioni, già messi a bilancio con la manovra per il 2020, e altri 525 milioni per il 2023 che andranno a “interventi di manutenzione straordinaria, di messa in sicurezza, nuova costruzione, incremento dell’efficienza energetica e cablaggio interno delle scuole”.Due miliardi, fino al 2034, al nuovo “Fondo per la strategia di mobilità sostenibile” taglia-emissioni che servirà tra l’altro per il rinnovo del parco autobus, per i treni a idrogeno, per le piste ciclabili, per il trasporto merci su ferro e i carburanti alternativi di navi e aerei. E’ uno dei finanziamenti pluriennali previsti nell’ultima bozza della manovra che stanzia anche 3,1 miliardi fino al 2036 per estendere la rete delle metropolitane in 5 grandi città (Roma, Napoli, Torino, Milano e Genova). Arrivano anche 3,35 miliardi per “manutenzione straordinaria” e “resilienza ai cambiamenti climatici” delle strade.Nuova stretta anti-evasione di hotel, b&b o affitti brevi: per “esigenze di contrasto all’evasione fiscale e contributiva” la bozza della manovra consente “all’amministrazione finanziaria degli enti creditori per le finalità istituzionali” di avere accesso alla banca dati delle strutture ricettive. La banca dati, con un codice unico di identificazione per ogni struttura, è stata istiuita nel 2019 per combattere l’evasione, compresa quella della tassa di soggiorno, prevedendo però che i Comuni potessero avere accesso ai soli dati delle presenze per la pubblica sicurezza.
    Niente imposta di bollo anche nel 2022 per le certificazioni dei dati anagrafici online. Lo prevede uno dei nuovi articoli inseriti nella nuova bozza della manovra. “L’Anagrafe nazionale della popolazione residente consente ai comuni la certificazione dei dati anagrafici, anche in modalità telematica. La certificazione dei dati anagrafici in modalità telematica è assicurata dal Ministero dell’Interno tramite l’Anpr mediante l’emissione di documenti digitali muniti di sigillo elettronico qualificato, esenti da imposta di bollo” non più solo per il 2021, come previsto finora, ma anche per il 2022.
    Arrivano 90 milioni di euro annui per il personale del pronto soccorso. La misura è prevista dalla nuova bozza della legge di bilancio, “ai fini del riconoscimento delle particolari condizioni del lavoro svolto” dal personale del Servizio sanitario nazionale nei servizi di pronto soccorso. L’indennità accessoria, nell’ambito dei rispettivi contratti collettivi nazionali di lavoro, è di 27 milioni di euro annui per la dirigenza medica e di 63 milioni per il personale del comparto sanità, a fronte “dell’effettiva presenza in servizio”. Le risorse arrivano dai fondi per il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard.
    Più sezioni con meno alunni, per evitare classi sovraffollate nelle scuole più svantaggiate e ad alto tasso di dispersione scolastica. Lo prevede la bozza della legge di bilancio. Una norma per “rafforzare il diritto allo studio in classi numerose” introduce la possibilità di creare nuove classi in deroga ai limiti previsti dalle leggi vigenti. Sarà il ministero dell’Istruzione con un decreto, di concerto con il ministro dell’Economia, a individuare i criteri, nel limite delle risorse e della dotazione di personale disponibili a legislazione vigente.
    Per il contratto di espansione vengono stanziati complessivamente oltre 1,6 miliardi per il triennio 2022-2024, destinati agli accordi per lo scivolo pensionistico fino a cinque anni favorendo il turnover con una assunzione ogni tre uscite di lavoratori e per la riduzione dell’orario di lavoro. E’ quanto prevede la nuova bozza della legge di Bilancio, indicando in totale 337 milioni per il 2022, 688,6 milioni per il 2023 e 581,3 milioni per il 2024. La manovra abbassa a 50 dipendenti per il 2022 e per il 2023 la soglia dimensionale delle imprese che possono accedervi. Nel 2022 diminuisce di 50 milioni il fondo per l’uscita anticipata dei lavoratori delle imprese in crisi: nella nuova bozza della manovra infatti le risorse scendono da 200 milioni a 150 milioni. Restano invariati gli importi previsti per il 2023 e il 2024, pari a 200 milioni all’anno. Il Fondo è istituito presso il Ministero dello sviluppo economico ed è “destinato a favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni”.Arriva un nuovo finanziamento, 15 milioni in tre anni, per “sostenere le attività di ricerca finalizzate al contenimento della diffusione dell’organismo nocivo Xylella fastidiosa” condotte dal Cnr. Lo si legge nella nuova bozza della legge di bilancio.”Lo spirito dei nostri interventi sulla manovra è concentrarsi su categorie che meritano maggiore attenzione: pensiamo ai disabili. Poi c’è il mondo del lavoro autonomo, 356mila occupati in meno. Pensiamo a misure a loro sostegno. Pensiamo a una flat tax sino a 100mila euro”. Così il responsabile economico della Lega, Alberto Bagnai, in una conferenza stampa con Matteo Salvini a Montecitorio. “Poi c’è l’ingorgo fiscale del 30 novembre: un carico di adempimenti che rischia di complicare la vita a tante aziende. Poi l’abolizione Irap per autonomi e professionisti, destinando là 3 miliardi”.

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    Stretta di Draghi sul Superbonus, 'Riforme per governare'

    Draghi ha chiesto misure contro le truffe sul Superbonus per “preservare la fiducia collettiva nella spesa pubblica e dimostrare che i soldi sono spesi”. Il Cdm ha approvato il decreto relativo. Resta il tetto Isee a 25mila euro per l’accesso allo sconto del 110%, prorogati la cessione del credito e lo sconto in fattura, ma ci sarà uno stop di 30 giorni se emergeranno “profili di rischio” da verificare. Esteso l’obbligo del visto di conformità. Il M5s ammonisce: i controlli non diventino boicottaggio.
    Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge contro le frodi sui bonus edilizi, come il Superbonus. Lo si apprende da fonti di governo, a riunione in corso. Il capo delegazione M5s Stefano Patuanelli, esprimendo dubbi sull’impatto di alcune misure inserite nel testo, avrebbe chiesto di trasformare il decreto in un emendamento parlamentare, ma la richiesta non sarebbe stata accolta e si sarebbe deciso di procedere con il decreto legge, che è stato approvato.E’ stato stralciato dalla bozza del decreto sul Superbonus l’articolo 3 comma 7 “che avrebbe appesantito di burocrazia uno strumento che abbiamo semplificato”. Lo affermano fonti di governo M5s al termine del Consiglio dei ministri. Il comma stralciato prevedeva una serie di controlli a carico del fornitore o del cessionario, per non concorrere in solido con il beneficiario nella responsabilità per eventuali violazioni nell’utilizzo dello sconto in fattura o della cessione del credito.Proroga per tre anni, fino al 2024, della cessione del credito e dello sconto in fattura per i bonus edilizi. E’ quanto si legge nella nuova bozza della manovra. Rinnovati dunque gli interventi in favore di sismabonus, ecobonus (tra cui gli infissi), bonus facciate e le colonnine di ricarica. Confermata, rispetto alla prima versione del ddl di bilancio, la proroga della cessione del credito e dello sconto in fattura anche per il superbonus al 110%, che vengono in questo caso prorogati fino al 31 dicembre 2025.Il superbonus per le villette non cambia rispetto alla manovra approvata dal Cdm. Resta il tetto Isee a 25mila euro per l’accesso allo sconto del 110% per i proprietari di abitazioni unifamiliari. E’ quanto conferma l’ultima bozza della legge di bilancio.Dei listini di riferimento, dei “prezziari” ad hoc per evitare che le fatture lievitino in modo anomalo in virtù degli sconti fiscali: è una delle misure che avrebbe chiesto lo stesso premier Mario Draghi nel corso della cabina di regia sui controlli anti-frodi su Superbonus e gli altri sconti sui lavori di ristrutturazione edilizia.Stop a cessione del credito o sconto in fattura per Superbonus e gli altri bonus edilizi se emergono “profili di rischio” che vanno verificati: è una delle misure contenute nella bozza del decreto anti-frodi che arriverà sul tavolo del consiglio dei ministri nel pomeriggio. Si prevede che l’Agenzia delle Entrate possa sospendere “fino a 30 giorni” gli effetti delle comunicazioni di cessione del credito in base a speficici profili di rischio che saranno individuati per ogni “diversa tipologia dei crediti ceduti”. All’esito positivo delle verifiche, o trascorsi 30 giorni, la cessione del credito diventa efficace.Bisogna evitare che i bonus edilizi perdano credibilità come accadde negli anni ’70 agli aiuti allo sviluppo. Lo avrebbe detto Mario Draghi, al termine della cabina di regia, in replica alle obiezioni di chi gli chiedeva di evitare eccessivi controlli sul Superbonus, per non appesantire la misura. La ‘lezione’ del premier, raccontano, ha rinviato allo stanziamento per il Biafra di fine anni ’70: si scoprì poi che gran parte delle risorse aveva finanziato corruzione e questo indebolì la credibilità dei fondi per lo sviluppo. La morale di Draghi è che se le frodi fanno perdere fiducia nei bonus ne va della loro esistenza in futuro.
    “Il decreto legge sui controlli alle procedure di cessione del credito legate ai bonus edilizi e al Superbonus, all’esame di Consiglio dei ministri, pone a carico del cessionario una serie di incombenze tali da comportare il rischio che si blocchi l’intero meccanismo. Effettuare dei controlli preventivi per scongiurare eventuali abusi non deve significare vanificare la portata e l’efficacia delle agevolazioni, attuando quello che di fatto diventa un vero e proprio boicottaggio”. Lo affermano in una nota i deputati del MoVimento 5 Stelle Luca Sut, Patrizia Terzoni e Riccardo Fraccaro.
    “Al Senato sarò primo firmatario di proposte, su cui chiederò l’appoggio del centrodestra e non solo, penso che dal catino dei 9 miliardi del reddito si possa prendere denaro contro i furbetti. Poi taglio delle tasse, flat tax, molti giovani e donne”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in una conferenza stampa a Montecitorio. “Imbarazzante non si trovino soldi per l’autismo”, ha aggiunto.