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    Letta, un patto per la manovra poi parleremo del Quirinale

    Un patto di tutti i leader con il premier Draghi per mettere al sicuro la legge di bilancio, subito dopo si potrà cominciare a parlare dell’elezione del nuovo capo dello Stato. Intervistato dalla Stampa, il segretario del Pd Enrico Letta chiede ‘un’assunzione di responsabilità’: ognuno rinunci “alla sua bandiera per un risultato condiviso da tutti”. Immaginare “che sulla prima manovra di questo governo ci possa essere un Vietnam parlamentare non è accettabile di fronte a decisioni da prendere attese da milioni di cittadini, come quella sulle pensioni”.
    Per quanto riguarda la pandemia, “non possiamo permetterci la quarta ondata, perché la fatica sociale del Paese è troppa” e quindi bisogna accelerare sulla terza dose ed essere “netti e irreprensibili sui Green Pass. La decisione di vietare i cortei no Vax nei centri storici è giustissima”, sottolinea.
    Sul nodo dei migranti di cui ha parlato recentemente anche il premier, secondo il leader dem è venuto il momento “di cambiare completamente strada, prendendo atto che quella seguita fin qui è fallita”. Bisogna “uscire temporaneamente dai trattati, che costringono all’unanimità e concedono a Orban un diritto di veto che ci si ritorce contro, e fare un negoziato tra Italia, Spagna, Francia e Germania. Un ‘Migration compact’ aperto ai volenterosi e di cui penso alla fine potranno far parte 25 Paesi”, per agire con “strategie e strumenti che consentano forme di redistribuzione e di gestione delle politiche migratorie efficaci e lungimiranti”. Per Letta, il confronto politico in Italia “è e sarà tra sovranisti ed europeisti.
    Perché Salvini e Meloni lì sono e lì vogliono andare – ribadisce -. Dobbiamo essere all’altezza di questa sfida”. Il segretario del Pd vorrebbe “un decennio progressista a livello europeo”. Per farlo serve “avere tanti voti, essere convincenti e trovare una forza che oggi ancora non abbiamo”.Tra gli altri temi, la vicenda della mancata approvazione della legge Zan che, dice Letta, “è stata un vulnus. L’immagine che il Senato ha dato, quell’applauso volgare e sguaiato, è rimbalzato in tutto il mondo”. E i finanziamenti alla politica: “Credo che ci sia bisogno di rimettere mano complessivamente al finanziamento della politica. La legge che feci io – che non abolisce il finanziamento pubblico, ma crea il meccanismo del 2 per mille – non è stata seguita dal completamento necessario. È oggettivo che ci siano dei problemi”.
    “Silvio Berlusconi è favorevole e io con lui”. Così Antonio Tajani, interpellato al telefono dall’ANSA, commenta la proposta del segretario Pd Enrico Letta di un tavolo dei leader della maggioranza con il premier Mario Draghi per siglare un patto sulla legge di bilancio, prima di aprire il dossier Quirinale.
    Il leader della Lega, Matteo Salvini, “ribadisce la piena disponibilità a collaborare, come già aveva proposto il 13 ottobre al presidente Mario Draghi”: lo fanno sapere fonti del partito, sottolineando che “in quell’occasione, il leader della Lega aveva suggerito un tavolo con tutti i segretari dei partiti della maggioranza per sminare il più possibile il cammino del governo ed evitare inutili muro contro muro come quello voluto da Pd e 5Stelle sul Ddl Zan”.
    “Mettere in sicurezza i conti del Paese, per non perdere il grande lavoro che ha consentito la ripresa dell’Italia, prima di occuparsi del Quirinale. Lo diciamo da tempo e siamo assolutamente d’accordo a lavorare su questo”. Lo dichiara Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, rispondendo all’ANSA sulla proposta di un tavolo dei leader della maggioranza per blindare il passaggio parlamentare della manovra.

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    Anagrafe online da lunedì. Mattarella scarica il primo certificato digitale

     Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha scaricato, in anteprima, il primo certificato digitale attraverso la piattaforma “Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente”.    Da lunedì sarà attivo il servizio che consentirà ai cittadini di ottenere i certificati anagrafici online, in materia autonoma e gratuita, accedendo alla piattaforma www.anagrafenazionale.interno.it disponibile anche attraverso l’indirizzo www.anagrafenazionale.gov.it.    I cittadini iscritti all’anagrafe potranno scaricare 14 certificati per proprio conto o per un componente della propria famiglia, senza bisogno di recarsi allo sportello.    Questi i certificati che si possono ottenere:
    Nascita
    Matrimonio
    Cittadinanza
    Esistenza in vita
    Residenza
    Residenza AIRE
    Stato civile
    Stato di famiglia
    Residenza in convivenza
    Stato di famiglia AIRE
    Stato di famiglia con rapporti di parentela
    Stato Libero
    Anagrafico di Unione Civile
    Contratto di Convivenza   
    Per i certificati digitali – precisa una nota del Ministero dell’Innovazione – non si dovrà pagare il bollo e saranno quindi gratuiti (e disponibili in modalità multilingua per i comuni con plurilinguismo). Potranno essere rilasciati anche in forma contestuale (ad esempio cittadinanza, esistenza in vita e residenza potranno essere richiesti in un unico certificato).   
    Al portale si accede con la propria identità digitale (SPID, Carta d’Identità Elettronica, CNS) e se la richiesta è per un familiare verrà mostrato l’elenco dei componenti della famiglia per cui è possibile richiedere un certificato. Il servizio, inoltre, consente la visione dell’anteprima del documento per verificare la correttezza dei dati e di poterlo scaricare in formato .pdf o riceverlo via mail.   
    Grazie ad ANPR – conclude la nota – le amministrazioni italiane avranno a disposizione un punto di riferimento unico di dati e informazioni anagrafiche, dal quale poter reperire informazioni certe e sicure per poter erogare servizi integrati e più efficienti per i cittadini. Con un’anagrafe nazionale unica, ogni aggiornamento su ANPR sarà immediatamente consultabile dagli enti pubblici che accedono alla banca dati, dall’Agenzia delle entrate all’Inps, alla Motorizzazione civile. 
    Ecco nel dettaglio il progetto, secondo quanto spiega una nota del ministero della Trasformazione Digitale
    Il progettoANPR è un progetto del Ministero dell’Interno la cui realizzazione è affidata a Sogei, partner tecnologico dell’amministrazione economico-finanziaria, che ha curato anche lo sviluppo del nuovo portale. Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri è titolare del coordinamento tecnico-operativo dell’iniziativa.L’innovazione dell’Anagrafe Nazionale
    ANPR è un sistema integrato, efficace e con alti standard di sicurezza, che consente ai Comuni di interagire con le altre amministrazioni pubbliche. Permette ai dati di dialogare, evitando duplicazioni di documenti, garantendo maggiore certezza del dato anagrafico e tutelando i dati personali dei cittadini.
    Per la Pubblica Amministrazione significa guadagnare in efficienza superando le precedenti frammentazioni, ottimizzare le risorse, semplificare e automatizzare le operazioni relative ai servizi anagrafici, consultare o estrarre dati, monitorare le attività ed effettuare analisi e statistiche.Per i cittadini vuol dire accedere a servizi sempre più semplici, immediati e intelligenti, basati su informazioni condivise e costantemente aggiornate, potendo così godere dei propri diritti digitali. Ma anche risparmiare tempo e risorse, evitando di duplicare informazioni già fornite in precedenza alle diverse amministrazioni che offrono servizi pubblici.Numeri e serviziAd oggi, ANPR raccoglie i dati del 98% della popolazione italiana con 7808 comuni già subentrati e i restanti in via di subentro. L ‘Anagrafe nazionale, che include 5,7 milioni di persone dell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), coinvolge oltre 59 milioni di residenti in Italia e sarà ultimata nel corso del 2021. Sul portale è possibile monitorare l’avanzamento del processo di adesione da parte dei Comuni italiani.I prossimi passi
    A questi primi certificati scaricabili online se ne potranno aggiungere facilmente altri senza modifiche al quadro normativo e nei prossimi mesi saranno implementati ulteriori servizi per il cittadino, come le procedure per effettuare il cambio di residenza.

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    Nuove minacce dell'Isis a Di Maio, foto del ministro sulla rivista di Daesh

    La rivista dell’Isis Al Naba torna a minacciare l’Italia e il ministro degli Esteri, pubblicando una foto di Luigi Di Maio in occasione del vertice della coalizione anti-Daesh del giugno scorso a Roma insieme al Segretario di Stato Usa Antony Blinken. Nell’articolo dal titolo ‘Perché il Califfato li spaventa!’ anche un accenno alla ‘conquista di Roma’. Già nel luglio scorso il titolare della Farnesina aveva ricevuto minacce sulla stessa rivista. 
    “Il profeta prevedeva che Roma sarebbe stata conquistata, questi tiranni cercano di rinviare un destino che è inevitabile, anche se radunano eserciti, media, intelligence e altro”, si sostiene nell’articolo di Al Naba, corredato dalla foto di Di Maio e Blinken, che non sono però direttamente citati nel testo. “Il califfato esiste ancora oggi grazie a Dio e al suo sostegno – si legge – nonostante i tiranni d’America e la coalizione dei crociati che conoscono l’obiettivo dello Stato Islamico legato alla parola del Profeta”. “Terrorizzare gli infedeli è un ordine divino”, si legge ancora nel testo che spiega come il messaggio del Corano ai credenti sia di “tenersi pronti e mobilitarsi con ogni mezzo, al fine incutere timore al nemico” e lasciare che Allah semini il terrore nei cuori dei miscredenti”. “Il califfato sarà un incubo e una fonte di preoccupazione per i crociati”, si legge ancora.
    “L’Italia non arretrerà di un centimetro nella sua lotta al terrorismo internazionale. Le minacce dell’Isis al ministro Luigi Di Maio sono minacce a tutta la nostra comunità. A lui la vicinanza mia e di Montecitorio”, afferma il presidente della Camera Roberto Fico.
    “L’Italia non fa passi indietro sulla lotta all’Isis e al terrorismo. Stiamo dando il massimo su questo fronte”. Lo ha scritto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Fb. “Oggi sono contento di annunciare che a dicembre insieme a Tony Blinken apriremo la riunione della Coalizione che avvierà la piattaforma per la lotta al terrorismo in Africa. Un progetto che mira ad estirpare il terrorismo islamico in varie aree del continente”, ha aggiunto. “Ringrazio tutti per la solidarietà, simbolo della nostra compattezza davanti alle minacce terroristiche. Andiamo avanti sempre uniti”, ha ancora scritto Di Maio dopo l’articolo apparso su una rivista dell’Isis. “Il nostro impegno è sotto gli occhi di tutti, l’Italia è in prima linea per contrastare ogni proliferazione terroristica. Lo facciamo per difendere il nostro popolo e le future generazioni. Lo facciamo per ricordare la memoria delle troppe vittime di attentati terroristici”, ha aggiunto Di Maio nel post. 

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    A 91 anni offrì suo vaccino, 'nessun eroismo'

    Già a marzo scorso si stupiva che qualcuno lo volesse proporre come cavaliere della Repubblica per la sua generosità. Da oggi che è commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana continua a ripetere di non sentirsi affatto un eroe. Semmai “generoso”, spiega, è stato il Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha voluto premiare il suo altruismo e la sua sensibilità per aver offerto a Cinzia, mamma di Mattia, disabile 22enne, la sua dose di vaccino contro il Covid. A Giancarlo Dell’Amico, 91 anni, di Carrara, imprenditore del marmo in pensione da soli 5 anni, rinunciare al suo turno era sembrata la “cosa più semplice da fare”. Del resto, ha sempre ripetuto, “chi è anziano viene dopo un giovane: la sua vita l’ha già fatta. Muore un anziano? Requiem”.
    La storia inizia a febbraio scorso, con la campagna vaccinale quasi all’inizio, che procede per categorie. Cinzia, cinquantenne, ne è esclusa, ma per tutelare Mattia attraverso La Nazione rivolge un appello per chiedere che i familiari delle persone fragili abbiano una priorità. Giancarlo lo legge e decide di mobilitarsi, dapprima rimanendo nell’anonimato, poi venendo allo scoperto quando si ‘scontra’ con i protocolli che impediscono di cedere alla donna il suo turno di vaccinazione.
    “Ho mosso le acque perchè volevo portare all’attenzione di chi di dovere persone dimenticate. Mi pareva una mostruosità che certe persone fossero escluse. Lo Stato italiano – commenta – o eccelle come oggi che siamo avanti a tutti nelle vaccinazioni oppure…insomma o troppo buoni o troppo asini”. Arriva la notorietà e anche il risultato. La Regione Toscana decide di allargare la platea delle priorità anche ai conviventi delle persone estremamente vulnerabili o a chi li assiste. “Abbiamo trovato comprensione – spiega oggi il neo commendatore -: a Cinzia il vaccino è stato poi fatto il mio stesso giorno, 15 minuti prima di me, il 4 marzo”, a Carrara.
    Da allora, racconta ancora Giancarlo, ha anche già fatto “la terza dose, perchè sia chiaro, sono un pro vax. Nel corso della mia vita ho visto sconfiggere la difterite, la paralisi infantile, la rosolia, una bestia per le donne incinte. Non è comprensibile chi non vuole capire che ci sono cose che per il bene comune si devono accettare, che bisogna pensare agli altri”. Quanto a Mattia non solo lo ha incontrato: è diventato il suo “nipote putativo, il tredicesimo”.    

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    Trova e restituisce 5mila euro, somalo Cavaliere

    Nel luglio scorso trovò un portafogli contenente cinquemila euro e lo restituì al legittimo proprietario. L’altruismo di Mohamed Ali Hassan, 39 anni, somalo, sposato e padre di sei figli, è stato premiato oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la nomina a Cavaliere della Repubblica. Mohamed vive e lavora da anni come collaboratore domestico a Vibo Valentia nell’abitazione della signora Maria Folino Murmura, vedova di Antonino Murmura, per molti anni parlamentare e figura storica della politica vibonese.
    La storia di Mohamed é un vero esempio di senso civico, come viene sottolineato nella motivazione dell’onorificenza attribuitagli dal Capo dello Stato. La mattina dell’8 luglio scorso, esce insieme alla figlia per recarsi dai carabinieri, ai quali presenta una denuncia poiché la ragazza aveva smarrito la carta d’identità. Una volta regolarizzata la denuncia, durante il tragitto verso il Comune, Mohamed rinviene per strada un portafogli e, con grande sorpresa, vede che contiene una consistente somma di denaro. Grazie alla presenza di un documento di identità scopre che il portafoglio appartiene a una donna di Maierato, un centro ad una decina di chilometri da Vibo Valentia. Non ci pensa su due volte per capire che l’unica cosa da fare é restituire quel portafogli alla legittima proprietaria. Un gesto di “alto senso civico”, come sottolineato nelle motivazioni del riconoscimento quirinalizio, che si arricchisce anche del gesto di declinare con cortesia una ricompensa di 200 euro che gli è stata offerta dalla proprietaria del portafoglio: “Lasci stare – dice alla donna – non mi serve alcun premio per ciò che ho fatto”.

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    Il migrante che salvò nonna e bimbi: 'Che sorpresa me cavaliere'

    “Pensavo che la cosa si fosse chiusa a luglio, fosse superata, invece venerdì sera mi hanno chiamato da Roma per dirmi che dal presidente Mattarella mi è data l’onorificenza di cavaliere. Non me lo aspettavo, è una sorpresa che mi ha fatto un grande piacere. Io ormai non ci pensavo neanche più. So che dovrò andare a ricevere l’onorificenza ma non so quando sarà. Il presidente Mattarella è una persona che stimo, sono contento che abbia deciso questa cosa anche per me. So che in Italia è una onorificenza molto importante, mi fa molto piacere averla”. Così Mamadou Fall, 39enne, senegalese, l’uomo che il 9 luglio scorso a Follonica (Grosseto) salvò da un’aggressione in un condominio a colpi di martello, una donna di 69 anni e i suoi due nipoti di 9 e 11 anni mettendo a rischio la vita. Era in casa alla tv e sentì le urla dentro il palazzo, così uscì di casa e intervenne bloccando l’aggressore. Ora, è insignito dal Presidente Sergio Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Mamadou Fall, abita a Follonica dal 2006, lavora come cameriere in un ristorante del lungomare.
    “E’ un lavoro stagionale, ora siamo fermi”, dice. Non sa se dopo tanti anni in Italia chiederà la cittadinanza. “Non è una cosa a cui sto pensando, almeno ora”, ha aggiunto mentre sulla donna salvata insieme ai nipotini (un bimbo fu ferito da un colpo) non l’ha più incontrata “ma a Follonica ogni tanto parlano di lei, sta migliorando, ha ricominciato a camminare”. “La notizia dal Quirinale ci riempie di gioia e orgoglio – commenta il sindaco Andrea Benini contattato da Mamadou Fall dopo aver ricevuto la telefonata dal Quirinale -. La concittadina, che sta proseguendo in un lento recupero, e alla quale va il pensiero affettuoso mio e di tutta la città, ha dovuto affrontare insieme ai suoi nipoti, e tutta la sua famiglia, qualcosa di incomprensibilmente doloroso e folle.
    Mamadou ha compiuto un gesto di straordinario coraggio, con naturalezza; avrebbe potuto affacciarsi, chiudere la porta e chiamare i carabinieri; invece ha letteralmente messo in pericolo la sua vita per salvare quella di tre innocenti”. Il Quirinale conferirà il titolo “per il coraggio e l’altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuto per difendere una donna da una violenta aggressione”. “E’ una persona molto riservata e di grande modestia, e non ama i riflettori – viene descritto -. Il suo gesto, di enorme coraggio, merita però riconoscimento e sono certo che questa esposizione non gli sarà di imbarazzo”. 

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    Attivista disabili, da Cavaliere farò ancora di più

    “Sono ancora emozionato, per me è un onore grandissimo ed è bello aver ricevuto questa onorificenza dal presidente Mattarella, una figura che stimo molto. Questo sarà per me una spinta per fare ancora di più in futuro”. A dirlo è Andrea Mucci, 23 anni, nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per il suo fantasioso contributo nella promozione della cultura dell’accessibilità”. Mucci è dunque tra i 33 insigniti dal presidente Mattarella e si recherà a Roma il prossimo 29 novembre. è infatti il fondatore del progetto #mollaloscivolo, nato nel 2016 proprio su suo impegno di lui stesso, affetto da disabilità, per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza di abbattere le barriere architettoniche. Il progetto è nato prima con un blog e poi con una campagna. Oggi Mucci è consigliere del Quartiere 2 a Firenze (è stato eletto in una lista civica a sostegno del sindaco Dario Nardella) e il suo lavoro, spiega, “consiste anche nel raccogliere le segnalazioni.
    In riferimento alle barriere architettoniche sono stati fatti passi avanti, ma c’è ancora tanto lavoro da fare, soprattutto nel creare una cultura dell’accessibilità. Il progetto riguarda Firenze e non solo, questo riconoscimento sarà di input per proseguire sempre di più con grande convinzione su questo progetto. Dobbiamo sempre porre al centro il concetto di persona”. Tutto è partito quando Andrea era studente alle scuole medie: “Un pomeriggio volevo andare in centro col mio scooter elettrico con cui faccio questi spostamenti” ma “mi resi conto che per me non era possibile a causa delle barriere architettoniche. Da lì ho capito che dovevo fare qualcosa, nell’interesse di tutti, non solo delle persone con disabilità, ma anche ad esempio verso anziani e bambini che possono farsi male con tutti questi ‘ostacoli’ in giro”. Il progetto è cresciuto e Andrea è diventato appunto consigliere del Quartiere 2: “Con l’impegno di migliorare la situazione – racconta – ma senza abbandonare lo studio. Sono laureato in scienze umanistiche per la comunicazione e ora sto facendo un master”.       

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    Malgioglio, l'ex portiere che aiuta i più deboli

    Sono due le carriere del piacentino Astutillo Malgioglio, oggi 63enne, che i bambini degli anni ’80 ricordano sicuramente negli album di figurine per il suo nome quantomeno particolare e per i suoi folti baffi: quella da calciatore, durata 16 anni, con 264 gare disputate a difendere la porta tra i professionisti, e quella nell’aiutare i bambini, cominciata quando aveva 19 anni, e mai terminata. Una attività “emozionante e gratificante” quella dell’ex portiere di Brescia, Roma, Lazio e Inter accanto ai più piccoli, che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha riconosciuto assegnandogli il titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo costante e coraggioso impegno a favore dell’assistenza e dell’integrazione dei bambini affetti da distrofia”. “Sono imbarazzato, penso di non meritarmi questa onorificenza. Il lavoro che faccio con i bambini già mi gratifica, ringrazio il Signore per questo”, racconta all’ANSA l’ex portiere, che nel 1977, visitando un centro per disabili nel Bresciano, sentì di doversi impegnare per i meno fortunati.    Insieme alla moglie Raffaella, fonda a Piacenza l’associazione ‘Era 77’ dedicandosi ai bambini distrofici e l’anno successivo con i soldi messi da parte come calciatore apre una palestra, “per farla diventare un punto d’incontro – spiega – e aiutare coloro che sono affetti da problemi psicomotori. Non c’è un motivo particolare che mi ha spinto a farlo, si vede che ero predisposto per queste cose. I miei genitori erano poveri ma si sono sempre impegnati nel sociale e avevano forti valori spirituali, che mi hanno trasmesso”.    Malgioglio si laurea in medicina e diventa anche assistente all’infanzia, mentre la moglie è insegnante di educazione fisica. “Quando ero calciatore non è stato semplice, tra partite, ritiri e allenamenti non avevo molto tempo, cambiavo spesso città e ogni volta ricominciavamo. Appena potevo però scappavo dai bambini”. Nel 1995 la palestra chiude, e allora la sua attività diventa ‘itinerante’. Insieme alla compagna sviluppa progetti di sporterapia e continua a battersi per l’integrazione nello sport fra disabili e normodotati. Da allora “facciamo tutto con i nostri mezzi e grazie al passaparola andiamo nelle case di chi ha bisogno”.