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    Mattarella, magistratura ritrovi prestigio, basta protagonismi

    “Le vicende registrate negli ultimi tempi nell’ambito della Magistratura non possono e non devono indebolire l’esercizio della “funzione giustizia” – essenziale per la coesione di una comunità – attività svolta quotidianamente, con serietà, impegno e dedizione, negli uffici giudiziari. Se così non fosse, ne risulterebbero conseguenze assai gravi per l’ordine sociale e nocumento per l’assetto democratico del Paese. Ma occorre un ritrovato rigore”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando alla Scuola superiore della Magistratura a Scandicci.
    “La garanzia dell’indipendenza della Magistratura, elemento irrinunziabile nel modello della Costituzione – ha aggiunto – risiede nel prestigio che gli viene riconosciuto e nella coscienza dei cittadini. E’ un terreno sul quale non sono ammesse esitazioni o incertezze: la Magistratura è chiamata, in questo periodo, a rivitalizzare le proprie radici deontologiche, valorizzando l’imparzialità e l’irreprensibilità delle condotte individuali; rifuggendo dalle chiusure dell’autoreferenzialità e del protagonismo”.
    “In questa direzione deve muovere anche la riforma del C.S.M., non più rinviabile. L’organo di governo autonomo, quale presidio costituzionale per la tutela dell’autonomia e indipendenza della Magistratura, è chiamato ad assicurare le migliori soluzioni per il funzionamento dell’organizzazione giudiziaria, senza mai cedere ad una sterile difesa corporativa”.

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    Arriva stretta sui no vax, le nuove misure in Cdm

    Arriva la stretta per contenere la quarta ondata del Covid: nelle prossime ore il Consiglio dei ministri varerà il decreto con le misure per evitare nuove chiusure, che con il Natale alle porte bloccherebbero la ripresa economica dell’Italia e darebbero un colpo mortale al turismo invernale, e per impedire che con l’aumento dei casi il sistema ospedaliero torni in sofferenza.
    Un intervento la cui necessità trova conferma nei dati dell’Agenas: in 8 regioni sale la percentuale dei posti letto occupati nei reparti ordinari dai pazienti Covid e in 6 aumenta quella delle terapie intensive, con il Friuli Venzia Giulia che, con l’incidenza di 317 ogni 100mila abitanti, le rianimazioni al 15% e i ricoveri al 17%, ha superato tutti i parametri che fanno scattare la zona gialla. I tecnici di palazzo Chigi e dei ministeri stanno scrivendo il provvedimento ma l’impianto di base è delineato, con il presidente del Consiglio Mario Draghi che sarebbe ormai determinato a seguire il modello tedesco delle 2G, vale a dire il doppio binario per il certificato verde: un super green pass per vaccinati e guariti, che potranno accedere a ristoranti, cinema, teatri, piscine, palestre, stadi, e un pass per chi ha scelto di non immunizzarsi, ottenibile con un tampone antigenico o molecolare, che consentirà di accedere solo ai luoghi di lavoro e ai servizi essenziali come supermercati e farmacie, oltre che a treni ed aerei.
    “Non ci possiamo più permettere – dice il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini – di tornare alla stagione dei lockdown e dei ristori”. Una linea condivisa da quasi tutti i presidenti di Regione – alle critiche del governatore delle Marche Francesco Acquaroli si sono aggiunte quello del presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio secondo il quale “è inefficace e crea false aspettative” – e dalla maggioranza dei ministri, da Speranza a Franceschini, da Bonetti a Brunetta.
    “Chi non vuole vaccinarsi – ribadisce il titolare della Pubblica Amministrazione – dovrà fare casa e lavoro perché altrimenti metterebbe in pericolo gli altri”. Non si sono finora pronunciati i ministri leghisti e lo stesso Matteo Salvini, al termine dell’incontro con i governatori del Carroccio, ha mantenuto una posizione attendista, senza però dire no alla stretta e ribadendo il suo “secco no” al green pass per gli under 12 anni. “Si lavora con il governo con buonsenso, per evitare chiusure, eccessive complicazioni per gli italiani e messaggi allarmistici”. Non tutto però è deciso e la cabina di regia della maggioranza che precederà il Consiglio dei ministri dovrà sciogliere sostanzialmente due nodi: da quando scattano le nuove misure e a partire da quale fascia di colore si applica il super green pass. Per quanto riguarda l’entrata in vigore, due sono le date sul tavolo: lunedì 29 novembre, quindi lunedì prossimo, o il primo fine settimana di dicembre. In entrambi i casi, comunque, le misure sarebbero già operative per la festa dell’Immacolata, con milioni di italiani che in quei giorni si sposteranno nelle località sciistiche. Quanto alle fasce in cui si applicherà il super green pass, l’ala rigorista del governo e buona parte delle Regioni vorrebbe che scattasse fin dalla zona bianca.
    In sostanza, il doppio binario dovrebbe esserci a prescindere dalla situazione in cui si trova la Regione. Altri governatori e parte del governo ritengono invece che le misure debbano scattare dalla zona gialla. In ogni caso servirà una modifica della norma sul sistema dei colori per ‘legarla’ al super green pass, altrimenti al superamento di determinati parametri le limitazioni scatterebbero comunque. Sarà Draghi a fare la sintesi delle diverse posizioni.
    Sarebbero stati invece tutti sciolti i nodi politici sulle altre due misure che verranno introdotte con il decreto: la riduzione della durata del green pass, che passerà da 12 a 9 mesi, e l’introduzione dell’obbligo della terza dose per i sanitari e il personale che lavora nelle Residenze sanitarie assistite. Non ci dovrebbero quindi essere almeno per il momento né l’obbligo vaccinale per altre categorie, a partire da quelle più a contatto con il pubblico (forze di polizia, dipendenti della pubblica amministrazione e professori), né una riduzione della durata dei tamponi antigenici da 48 a 24 ore e dei test molecolari da 72 a 48 ore, interventi entrambi di cui si discute da giorni nella comunità scientifica. Quanto all’obbligo della mascherina all’aperto, dovrebbe rimanere a partire dalla zona gialla, anche se a livello locale governatori e sindaci si stanno già muovendo: lo ha deciso l’Alto Adige, la ha stabilito il sindaco di Padova per il centro storico della città e lo sta valutando il primo cittadino di Firenze Dario Nardella.

     Super Green Pass, Salvini: “In sintonia con governatori Lega per garantire lavoro e salute”

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    Covid: sindaco Padova, obbligo mascherine in centro storico

    (ANSA) – VENEZIA, 23 NOV – Il sindaco di Padova, Sergio
    Giordani, firmerà a breve un’ordinanza per imporre l’obbligo
    della mascherina anche all’aperto, 24 ore su 24, in tutto il
    centro storico. La misura sarà in vigore dal prossimo venerdì 26
    novembre e sarà valida fino al 31 dicembre. Per chi non rispetta
    l’obbligo sono previste sanzioni. Il Prefetto, Raffaele Grassi,
    ha inoltre deciso di “chiudere” il centro storico alle
    manifestazioni no Green pass, delegando al Questore la
    valutazione di interdire le manifestazioni. Entrambe le
    decisioni sono state concordate oggi pomeriggio nel Comitato per
    l’ordine e la sicurezza. (ANSA).   

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    Mattarella: 'Usare bene i fondi del Pnrr, attenzione alla corruzione'

    “Si tratta di partire dai fondamentali, dall’essenza delle vostre funzioni. Il filo rosso che deve caratterizzare ogni presa di posizione del magistrato è il senso profondo di un’etica della professione, serve onestà intellettuale, equilibrio, e impone di rifuggire da logiche corporative”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando alla Corte dei Conti. 
    “Stiamo attraversando tempi straordinari, le ingenti risorse del Pnrr impongono in un arco temporale breve un volume considerevole di investimenti che incideranno, assieme alle riforme, sulla società, si pensi al piano di transizione ecologica e digitale”, ha affermato ancora Mattarella
    “Il Pnrr si traduce sulle future generazioni – ha detto Mattarella – . Questo strardinario sforzo della Ue ha preso non a caso il nome Next generation, un nome che richiama la solidarietà generazionale. Risorse che vanno usate in modo attento e responsabile. Si tratta di cogliere un’opportunità straordinaria, di cogliere la prospettiva aperta da questa nuova e inedita collaborazione tra Stati europei. Spetterà alla Corte la verifica delle spese. la Corte è chiamata a tenere conto dell’importanza riservata a fenomeni corruzioni e frodi nell’uso dei fondi”
    Secondo Mattarella, “si tratta di cogliere o di perdere una opportunita’ straordinaria per l’Italia e per l’Europa intera”

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    Morto Vincenzo Porcacchia, diresse per anni il Gr Rai

    All’età di 85 anni è morto Pier Vincenzo Porcacchia già Direttore Tgr, Gr2 e Gr Rai (azienda in cui ha lavorato fino al 1992) e della Scuola di Giornalismo di Perugia ed ex Capo Ufficio Stampa della Camera dei Deputati dal 2002 al 2009.    Era nato a Roma il 6 luglio 1936 ed era iscritto all’Ordine dei giornalisti del Lazio dal 14 aprile 1964. I funerali si svolgeranno a Tarquinia (Viterbo).    Pier Vincenzo Porcacchia è stato per venticinque anni “un punto di riferimento della Rai, al cui servizio ha messo tutta la sua professionalità, anche come primo direttore della Tgr, oltre che del Gr2 e del Gr Rai”. La presidente della Rai Marinella Soldi, l’amministratore delegato Carlo Fuortes e il Consiglio di amministrazione ricordano il giornalista Pier Vincenzo Porcacchia, sottolineando “la sua dedizione ai valori del servizio pubblico, dimostrata anche attraverso la passione e l’impegno con i quali ha seguito i giovani giornalisti durante il suo incarico di direttore della Scuola di giornalismo della Rai di Perugia”.    Pier Vincenzo Porcacchia “era un uomo della Rai. Quello che si potrebbe definire un “uomo d’azienda”. Perché credeva nella funzione e nella missione del Servizio Pubblico. Straordinario professionista, di grande autorevolezza. Rafforzata dai suoi modi sempre gentili”, sottolinea l’Usigrai, ricordando che “Con misura ed equilibrio è stato direttore del Gr2 (Giornale Radio Rai) e della TgR”. È stato anche il primo Direttore della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia, istituto di formazione fondato e finanziato dalla Rai. “Incarico – scrive l’Usigrai- che ha svolto per oltre un decennio con la passione di chi credeva nella formazione dei giovani giornalisti e nell’importanza per la Rai di investire nella creazione di un bacino di giovani professionisti”. (ANSA).   

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    Draghi: 'Violenza odiosa, tutela donne priorità assoluta'

    “La tutela delle donne è una priorità assoluta per il Governo, che intende affrontare l’odioso problema della violenza di genere in tutti i suoi aspetti, dalla prevenzione al sostegno alle vittime”. Lo dichiara il premier Mario Draghi esprimendo pieno sostegno alle misure di contrasto alla violenza di genere presentate in vista della giornata mondiale del 25 novembre. “Il Governo stanzia nuove risorse per aiutare le donne, per accompagnarle nel percorso di uscita dalla violenza, per favorirne l’indipendenza economica” per rafforzare l’assistenza alle donne e ai minori “a difesa dei loro diritti e della nostra società”.

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    Gb: Rowling, 'ricevute minacce di morte per polemica trans'

    (ANSA) – LONDRA, 22 NOV – J.K. Rowling ha rivelato di aver
    ricevuto numerose minacce di morte mentre criticava tre
    attivisti per i diritti dei transgender che avevano pubblicato
    una loro foto su Twitter davanti all’indirizzo di casa
    dell’autrice, rendendolo così facilmente riconoscibile.   
    La scrittrice finisce così nuovamente al centro di una accesa
    polemica dai toni spesso violenti per aver difeso posizioni
    femministe tradizionali riguardo la questione della difesa di
    identità di genere biologica delle donne. La creatrice di Harry
    Potter ha ringraziato la polizia della Scozia, dove risiede, per
    averla assistita. I manifestanti si erano fatti fotografare
    davanti all’abitazione della scrittrice con alcuni cartelli, di
    cui uno riportava la scritta “Trans Liberation Now”. Rowling
    aveva risposto in questo modo, ribadendo la sua volontà di
    espressione: “Dovrebbero riflettere sul fatto che ho ricevuto
    così tante minacce di morte che potrei tappezzare la casa ma non
    ho smesso di parlare”.   
    Solidarietà alla scrittrice è stata espressa dal premier
    britannico Boris Johnson tramite un suo portavoce: “Nessun
    individuo dovrebbe essere preso di mira in quel modo. Tutti
    hanno il diritto di essere trattati con dignità e rispetto e le
    persone devono essere in grado di condividere le proprie
    opinioni allo stesso modo”. (ANSA).   

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    Putin, 'garantiamo gas all'Ue, soprattutto col Nord Stream 2'

    (ANSA) – MOSCA, 22 NOV – In una conversazione telefonica
    con Mario Draghi il presidente Vladimir Putin ha confermato la
    disponibilità della Russia a garantire forniture ininterrotte di
    gas naturale all’Europa a lungo termine, in particolare
    attraverso il gasdotto Nord Stream 2. Lo ha riferito il servizio
    stampa del Cremlino. “Su iniziativa di Mario Draghi, è stato
    sollevato il tema della cooperazione nel settore energetico.   
    Vladimir Putin ha confermato la disponibilità della Russia a
    garantire forniture ininterrotte di gas naturale all’Europa a
    lungo termine, in particolare utilizzando le capacità del
    gasdotto Nord Stream 2”. Lo riporta la Tass. (ANSA).