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    In Italia Sharbat Gula, bimba simbolo dei conflitti afghani

    “È giunta a Roma la cittadina afghana Sharbat Gula” la bimba della foto del 1985 di Steve Mc Curry in copertina del National Geographic Magazine, che “acquisì notorietà planetaria, sino a simboleggiare le vicissitudini e i conflitti della fase storica che l’Afghanistan e il suo popolo stavano attraversando”. Lo rende noto Palazzo Chigi sottolineando che la presidenza del consiglio “ne ha propiziato e organizzato il trasferimento in Italia, nel più ampio contesto del programma di evacuazione dei cittadini afghani e del piano del Governo per la loro accoglienza e integrazione.”
    L’azione italiana, ricorda Palazzo Chigi, risponde “alle sollecitazioni di quanti nella società civile e in particolare fra le organizzazioni no profit attive in Afghanistan hanno raccolto, dopo gli eventi dello scorso agosto, l’appello di Sharbat Gula a essere aiutata a lasciare il proprio Paese”.
       

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    La Camera respinge il ricorso della deputata Sara Cunial: a Montecitorio si entra solo con il Green pass

    La Camera dei Deputati ha respinto la sospensiva per la deputata ex M5s Sara Cunial che aveva fatto ricorso per entrare a Montecitorio senza Green pass.
    Queste le parole con cui è stata comunicata la decisione: “Il Consiglio ritiene che non vi siano ragioni d’urgenza per sospendere la decisione dei deputati Questori di chiedere il Green pass a tutti i deputati e quindi anche per la deputata Sara Cunial”.  
    Il Presidente del Consiglio di giurisdizione della Camera dei Deputati Alberto Losacco, ha firmato due ordinanze con le quali si definiscono le istanze cautelari richieste da alcuni deputati che non intendono esibire il Green pass per accedere nelle sedi della Camera.
    Il Consiglio, composto anche dalle onorevoli Stefania Ascari e Silvia Covolo, ritiene che non vi siano ragioni d’urgenza per sospendere la decisione dei deputati Questori, del 12 ottobre scorso, di chiedere il Greenpass a tutti i deputati, oltre che ai dipendenti ed a tutti coloro che accedono ai palazzi della Camera. La decisione del Consiglio – ricorda una nota – era stata anticipata da due decreti monocratici del Presidente Alberto Losacco, che risultano quindi oggi confermati.
    Uno dei due decreti, quello che riguarda la posizione della deputata Sara Cunial, era stato oggetto di una pronuncia del Presidente del Collegio d’appello della Camera, Andrea Colletti, che aveva invece sospeso l’obbligo di esibire il Green pass per quella deputata. La decisione di oggi del Consiglio di giurisdizione rende dunque inefficace quel decreto.
    Le due ordinanze del Consiglio di giurisdizione ritengono, in particolare, che sia la vaccinazione contro il Covid-19, sia il “tampone” sono strumenti che, “pur non potendo scientificamente garantire la certezza in assoluto della loro efficacia ed attendibilità, offrono al riguardo un significativo tasso di probabilità statistica, ed in ogni caso costituiscono attualmente le uniche misure concrete che le Istituzioni possono porre in essere nel doveroso perseguimento della tutela della salute individuale e collettiva, garantita dall’articolo 32 della Costituzione”. E osservano, ancora, che il “tampone” è “strumento diagnostico che comporta, per la persona che vi si sottopone, un’invasività obiettivamente minima”.
    Il Consiglio ritiene pure che i membri del Parlamento siano tenuti, al pari e più di ogni altro cittadino, a “non ledere né porre a rischio con il proprio comportamento la salute altrui, in osservanza del principio generale che vede il diritto di ciascuno trovare un limite nel reciproco riconoscimento e nell’uguale protezione del coesistente diritto degli altri” , come osservato dalla Corte costituzionale. I deputati e i senatori, “tenuti a porre in essere tutto quanto rientra nella loro disponibilità per il miglior esercizio del loro mandato, devono ricondurre ogni loro ipotetico sacrificio o disagio rispetto alla condizione di ogni altro cittadino all’insieme di responsabilità, potestà, diritti e doveri che compongono lo status di parlamentare in carica”. 
    Sono quattro i senatori che hanno presentato ricorso alla commissione contenziosa contro l’obbligo di Green pass: i tre ex 5s Laura Granato, Michele Giarrusso, Gianluigi Paragone e Carlo Martelli. Tutti attualmente nel gruppo Misto. Ma a quanto si apprende da fonti interne alla commissione contenziosa i ricorsi non sarebbero validi perché presentati fuori dai termini previsti dal regolamento che prevede 30 giorni dal provvedimento del consiglio di presidenza.
       

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    La Lega rinvia l'assemblea per le nuove restrizioni Covid

    “L’assemblea programmatica della Lega, prevista l’11 e 12 dicembre, è rinviata per garantire a tutte le persone invitate la possibilità di partecipare. È una scelta di rispetto, in particolare per militanti e amministratori locali, alla luce delle decisioni del governo”. Lo riferiscono fonti della Lega. 

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    Violenza contro le donne, monito di Mattarella: 'Fallimento di tutti'

    “Le varie forme di maltrattamento che subiscono molte donne sono una vigliaccheria e un degrado per gli uomini e per tutta l’umanità. Non possiamo guardare dall’altra parte. Le donne vittime di violenza devono essere protette dalla società”. Lo afferma papa Francesco in un tweet in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
    Il cardinale presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, esprime a nome dei vescovi la vicinanza per la “sofferenza di tante donne per la violenza, e di tante mamme. Credo che si debba fare ancora di più perché queste situazioni siano prevenute e non dobbiamo trovarci quasi tutti i giorni a piangere qualche delitto che, nel modo in cui avviene, ci strappa il cuore”. Per Bassetti “colpire la donna vuol dire colpire i valori più profondi dell’umanità”.
    La violenza contro le donne è “la più tragica mattanza del mondo contemporaneo, oltre 100 femminicidi sono stati consumati in Italia dall’inizio dell’anno e per di più all’interno delle mura domestiche. E’ solo la punta dell’iceberg. Dietro le stime ufficiali c’è una quotidianità di violenze non dette coperte da una subdola violenza psicologica ed economica, violenze barattate come atti d’amore.” Così la presidente del Senato Elisabetta Casellati intervenendo in Aula all’evento “No alla violenza. Il grido delle donne”.
    “La violenza contro le donne è un fallimento della nostra società nel suo insieme, che non è riuscita, nel percorso di liberazione compiuto dalle donne in quest’ultimo secolo, ad accettare una concezione pienamente paritaria dei rapporti di coppia”. Tale violenza “prende origine da una visione distorta dei rapporti tra uomo e donna, che vede la seconda come oggetto e in ogni caso come soggetto non degno di un pieno rispetto. È nell’idea di inferiorità che pervade, ancora troppo spesso, l’approccio alla questione femminile, in cui si trovano le radici di ogni forma di violenza”. Lo scrive il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. 
     “Per uscire da questa spirale – aggiunge – è necessario educare: educare al rispetto, educare alla parità, educare all’idea che mai la forza può costituire uno strumento di dialogo. Già nelle famiglie si deve diffondere questa educazione e poi nelle scuole, fin dalla prima infanzia”.
    La violenza contro le donne “è purtroppo un fenomeno strutturale e non emergenziale, quasi una vittima ogni 3 giorni e mezzo, dobbiamo chiederci oggi cosa dobbiamo e possiamo fare per contrastare questa piaga grave inaccettabile e chiedercelo visto la sede in cui ci troviamo rispetto al ruolo del Parlamento”. Lo dice il Presidente della Camera Roberto Fico nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “Il Parlamento non ha solo funzioni legislative è anche e deve essere sempre più una istituzione culturale, una istituzione pensante, capace di conoscere i fenomeni e impegnata a definire soluzioni davvero adeguate”. “E’ più che mai necessario sulla violenza di genere che ha complesse radici di carattere economico, sociale, culturale e richiede risposte combinate, in particolare gli stereotipi e i pregiudizi sono l’humus che alimenta la discriminazione e la violenza e non possono essere sradicati soltanto attraverso le leggi”, conclude il Presidente della Camera.

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    Puglia: si dimette Bray, assessore a Cultura e Turismo

    (ANSA) – BARI, 25 NOV – L’assessore alla Cultura e al Turismo
    della Regione Puglia, Massimo Bray, si è dimesso. E’ il secondo
    assessore della giunta guidata da Michele Emiliano a dimettersi.   
    Pochi giorni fa è stato Pierluigi Lopalco a lasciare la delega
    alla Sanità.   
    La decisione di Bray, spiega la Regione, “arriva dopo un
    percorso di condivisione” con Emiliano che “terrà per sé in
    questa fase la delega alla Cultura”. Bray spiega, tra l’altro,
    che per “le difficoltà personali” che affronta “da alcuni mesi”
    e per “le indicazioni ricevute dai medici”, non ritiene di
    essere “nelle condizioni di adempiere alle funzioni che mi sono
    state assegnate”.   
    “Vorrei esprimere pubblicamente il senso di gratitudine nei
    confronti di Massimo Bray. Lo ringrazio – afferma il presidente
    della Regione Puglia, Michele Emiliano – per aver sempre svolto
    la sua attività di assessore senza mai risparmiare energie e
    dedizione. Lo ringrazio perché, nel lasciare la delega, sta
    trasmettendo a tutti noi il desiderio di continuare ad esserci
    vicino. E noi abbiamo bisogno di continuare a confrontarci con
    lui, per il bene della Puglia”. “Le sue qualità professionali e
    umane – prosegue Emiliano – ci hanno consentito di raggiungere
    obiettivi importanti, nonostante i tempi difficili della
    pandemia. I sentimenti che lui esprime nella sua lettera (con
    cui motiva le dimissioni, ndr) sono gli stessi che provo io in
    questo momento”. (ANSA).   

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    Renzi: sul caso Open 'il pm ha violato la Costituzione'

    “Ho portato quattro prove schiaccianti del fatto che il Pm di Firenze che ha arrestato mio padre e poi annullato l’arresto, indagato mio cognato, mia sorella e mi ha indagato in più di una circostanza. Ha una particolare sensibilità nei miei confronti. Questo Pm ha violato la costituzione in quattro passaggi”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi al termine dell’audizione in Giunta delle Immunità al Senato. 
    “Io ho visto un grande interesse e anche un certo stupore rispetto a ciò che è accaduto”, ha continuato Renzi, sottolineando che “se pensi che ci possano essere 4 violazioni della costituzione è una cosa grave”. Le quattro prove portate dal senatore sono “l’acquisizione di corrispondenza del giugno 2018 con il dottor Manes, lo scambio di WhatsApp con il dottor Carrai, una serie di mail dell’agosto 2019: queste tre sono palesi e evidenti per tutti. La quarta – ha detto ancora il leader di Iv – che trovo molto convincente ma sarà discussa dalla giunta se lo riterrà, è quella relativa all’estratto conto con l’acquisizione da parte del pm in data 11 gennaio 2021”.
    “Io ho grandissima stima dei magistrati, ad esempio di quelli della Cassazione che hanno detto che quel sequestro è illegittimo. Da parte mia non c’è nessuna guerra contro la magistratura, faccio mie le parole che oggi a Scandicci ha espresso il presidente della Repubblica. Non mi sento perseguitato e non credo al complotto”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi al termine dell’audizione in Giunta delle Immunità al Senato.   

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    Migranti: Govoni mette in scena il mondo rovesciato

    Lo chiama “esercizio del teatro dell’oppresso”: il pubblico viene diviso in base al colore dei capelli. Solo i castani e i neri hanno diritto di parlare e a tenere la scena, i biondi possono ascoltare, gli altri devono allontanarsi. Nicolò Govoni ha voluto così rappresentare la condizione degli oppressi per rimarcare l’insensatezza delle ingiustizie sociali. La dimensione teatrale di quella che definisce la “Lotteria umana” gli serve per promuovere “Still I Rise”, l’organizzazione internazionale da lui creata per dare istruzione e protezione ai bambini profughi, agli orfani e agli apolidi. Palermo è stata la prima di otto tappe di un viaggio che toccherà Napoli, Roma, San Marino, Torino, Lugano, Bologna e Milano.
    L’incontro di Palermo nella sala del Rouge et Noir è stato articolato in due momenti: prima il coinvolgimento emotivo del pubblico sui temi dell’impegno sociale e poi la discussione sul libro di Govoni, “Fortuna”, edito da Rizzoli.
    “Still I Rise” è impegnata a promuovere l’istruzione degli ultimi nei luoghi della migrazione globale: in Siria, in Grecia, in Turchia, in Kenya e presto anche in Congo. “Creiamo opportunità, coesione sociale, inclusione. La vita è un dono che noi facciamo agli altri”, dice Govoni che vive a Nairobi. Sono temi che riprende nel suo libro nel quale immagina un futuro governato dall’egoismo e dalla competizione. Rovesciando le direttrici dei flussi migratori, i protagonisti – una donna anziana e i suoi due nipotini – fuggono da un’Europa al collasso. Giungono nella “Città della speranza”, un grande campo profughi in cui il potere è gestito dalla piattaforma online Fortuna, dove solo chi accumula like e follower può accedere agli aiuti umanitari.
    Per fare aprire gli occhi e la mente su questa realtà dove la discriminazione è legge, il pubblico viene coinvolto in un’esperienza immersiva. Il mondo viene capovolto e ogni partecipante indotto a mettere in discussione la propria identità.   

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    Forum ANSA con Tesei sulla sfida del Pnrr

    La sfida del Pnrr e alle opportunità del Piano di ripresa per l’Umbria saranno i temi al centro di un forum ANSA con la presidente della Regione Donatella Tesei. L’appuntamento è in programma giovedì 25 novembre dalle 17 e verrà trasmesso in diretta sulle pagine Internet dell’Agenzia.    Tesei sarà intervistata dal direttore dell’ANSA Luigi Contu.